AFFARI COSTITUZIONALI (1ª)
Sottocommissione per i pareri

MARTEDÌ 17 APRILE 2007
36ª Seduta

Presidenza del Presidente
VILLONE

La seduta inizia alle ore 15,05.

(1331) Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di cooperazione relativo ad un sistema globale di navigazione satellitare civile (GNSS) tra la Comunità europea ed i suoi Stati membri e lo Stato di Israele, fatto a Bruxelles il 13 luglio 2004
(Parere alla 3ª Commissione. Esame. Parere non ostativo)

Il relatore presidente VILLONE (Ulivo) illustra il disegno di legge in titolo il quale, a suo giudizio, non suscita rilievi di costituzionalità; propone pertanto di esprimere un parere non ostativo.

Concorda la Sottocommissione.

(1376) Ratifica ed esecuzione dei seguenti accordi: a) Accordo di cooperazione relativo ad un sistema globale di navigazione satellitare civile (GNSS) - Galileo tra la Comunità europea e i suoi Stati membri e la Repubblica popolare cinese, fatto a Pechino il 30 ottobre 2003; b) Accordo concernente la promozione, la fornitura e l'uso dei sistemi di navigazione satellitare Galileo e GPS e applicazioni correlate tra gli Stati Uniti d'America, da un lato, e la Comunità europea ed i suoi Stati membri, dall'altro, con Allegato, fatto a Dromoland Castle il 26 giugno 2004
(Parere alla 3ª Commissione. Esame. Parere non ostativo)

Il relatore presidente VILLONE (Ulivo) illustra il disegno di legge in titolo il quale, a suo avviso, non presenta profili problematici in termini di costituzionalità; propone pertanto di esprimere un parere non ostativo.

Conviene la Sottocommissione.

(1449) Conversione in legge del decreto-legge 30 marzo 2007, n. 36, recante disposizioni urgenti in materia di Consigli giudiziari
(Parere alla 2ª Commissione. Esame. Parere non ostativo con osservazioni)

Il relatore presidente VILLONE (Ulivo) illustra il disegno di legge in titolo, con il quale sono state differite le operazioni elettorali per il rinnovo dei Consigli giudiziari e sono stati conseguentemente prorogati gli attuali Consigli fino allo svolgimento delle prossime elezioni, che avranno luogo la prima domenica e il successivo lunedì del mese di aprile dell’anno 2008. Si tratta di una mera proroga di termini che non incide sulla disciplina sostanziale dei Consigli giudiziari. Non rilevando profili problematici di costituzionalità, propone di esprimere un parere non ostativo.

Il senatore PALMA (FI) ricorda che il rappresentante del Governo, durante l’esame del decreto-legge in titolo in sede di valutazione dei presupposti di necessità e urgenza, ha individuato le ragioni del provvedimento d’urgenza da un lato nella circostanza che la scadenza dei Consigli giudiziari (1° aprile) precedeva di circa 4 mesi la data del 31 luglio che il decreto legge n. 269 del 2006 ha indicato quale termine di sospensione dell’efficacia delle disposizioni contenute nel decreto legislativo 5 aprile 2006, n. 160, il quale reca parte della disciplina per l'elezione dei Consigli stessi; dall’altro nella necessità di consentire l’approvazione di altre disposizioni sulla stessa materia, inserite nel disegno di legge di riforma dell'ordinamento giudiziario, all'esame del Senato. Dichiara di ritenere fondato solo il primo ordine di motivazioni; ciononostante considera eccessiva la proroga di un anno, rispetto all’ordinaria durata in carica dei Consigli giudiziari, che è di quattro anni: si configura a suo avviso un possibile profilo di lesione dei princìpi di autonomia e indipendenza della magistratura, considerando la natura elettiva di tali organi, la cui attività è funzionale a quella del Consiglio Superiore della Magistratura. In conclusione, concordando sull’esigenza di differire le elezioni e prorogare i Consigli giudiziari in carica, ritiene che il termine di tale differimento dovrebbe essere più ridotto.

Il senatore PASTORE (FI) concorda con le considerazioni svolte dal senatore Palma, ritenendo che la durata della proroga prevista, se non strettamente connessa a esigenze funzionali, riverberi sulla funzionalità della magistratura; condivide quindi la necessità di invitare la Commissione di merito a valutare la congruità del termine indicato.

Ha quindi la parola il senatore CALVI (Ulivo), il quale considera la proroga di un anno ampia, ma non inadeguata, in considerazione dell’esigenza di consentire l’approvazione della nuova disciplina delle operazioni elettorali da parte delle Camere. Peraltro, ove anche il termine fosse considerato eccessivamente ampio, tale valutazione atterrebbe al merito, senza coinvolgere profili di costituzionalità.

Il relatore presidente VILLONE (Ulivo) sottolinea nuovamente che il provvedimento di urgenza non modifica la disciplina sostanziale e che la mera proroga, pur potendo essere variamente valutata, non suscita rilievi di costituzionalità, con particolare riferimento ai princìpi di autonomia e indipendenza della magistratura. Raccogliendo comunque i rilievi formulati nel corso del dibattito, integra la propria proposta di parere non ostativo con l’indicazione che la Commissione di merito dovrà tuttavia attentamente valutare, in termini di congruità, se la durata della proroga non sia eccessiva in relazione alle circostanze di fatto e alle esigenze proprie del funzionamento dei Consigli giudiziari.

La Sottocommissione concorda con la proposta da ultimo formulata dal relatore.

(1411) Conversione in legge del decreto-legge 20 marzo 2007, n. 23, recante disposizioni urgenti per il ripiano selettivo dei disavanzi pregressi nel settore sanitario
(Parere all'Assemblea su emendamenti. Esame. Parere in parte contrario, in parte non ostativo con osservazioni, in parte non ostativo)

Il relatore presidente VILLONE (Ulivo) illustra gli emendamenti riferiti al decreto legge in titolo e propone di esprimere, per quanto di competenza, i seguenti pareri:
- parere contrario sugli emendamenti 1.81 e 1.82, con i quali si vincolano le regioni a riduzioni di specifiche spese, in contrasto con il consolidato orientamento della giurisprudenza costituzionale alla luce del quale la legge statale può solo prescrivere obiettivi di contenimento della spesa pubblica, ma non imporre nel dettaglio le modalità e gli strumenti concreti da utilizzare per raggiungere quegli obiettivi;
- parere contrario sugli emendamenti 1.99 e 1.100, con i quali si prevede il ricorso a poteri sostitutivi, in particolare il commissariamento delle regioni inadempienti agli obblighi derivanti dal piano di rientro del deficit sanitario, configurando in tal modo un potere sostitutivo dello Stato il cui esercizio non viene specificamente finalizzato e tipizzato;
- parere non ostativo sull’emendamento 1.505 invitando tuttavia a valutare l’opportunità di introdurre disposizioni che comportano un’incisiva compressione dell’autonomia negoziale dei privati e della tutela dei diritti, determinando situazioni di evidente e irragionevole disparità di trattamento tra le diverse categorie di creditori;
- parere non ostativo sui restanti emendamenti.

La Sottocommissione concorda con le proposte del relatore.

(1411) Conversione in legge del decreto-legge 20 marzo 2007, n. 23, recante disposizioni urgenti per il ripiano selettivo dei disavanzi pregressi nel settore sanitario
(Parere alle Commissioni 5ª e 12ª riunite su emendamenti. Esame. Parere in parte contrario, in parte non ostativo con osservazioni, in parte non ostativo)

Il relatore presidente VILLONE (Ulivo) illustra gli emendamenti riferiti al decreto legge in titolo e propone di esprimere, per quanto di competenza, i seguenti pareri:
- parere contrario sugli emendamenti 1.81 e 1.82, con i quali si vincolano le regioni a riduzioni di specifiche spese, in contrasto con il consolidato orientamento della giurisprudenza costituzionale alla luce del quale la legge statale può solo prescrivere obiettivi di contenimento della spesa pubblica, ma non imporre nel dettaglio le modalità e gli strumenti concreti da utilizzare per raggiungere quegli obiettivi;
- parere contrario sugli emendamenti 1.99 e 1.100, con i quali si prevede il ricorso a poteri sostitutivi, in particolare il commissariamento delle regioni inadempienti agli obblighi derivanti dal piano di rientro del deficit sanitario, configurando in tal modo un potere sostitutivo dello Stato il cui esercizio non viene specificamente finalizzato e tipizzato;
- parere non ostativo sugli emendamenti 1.108 e 1.108 (testo 2) invitando tuttavia a valutare l’opportunità di introdurre disposizioni che comportano un’incisiva compressione dell’autonomia negoziale dei privati e della tutela dei diritti, determinando situazioni di evidente e irragionevole disparità di trattamento tra le diverse categorie di creditori;
- parere non ostativo sui restanti emendamenti.

La Sottocommissione concorda con le proposte del relatore.

La seduta termina alle ore 15,25.