AFFARI COSTITUZIONALI (1ª)

MARTEDÌ 31 LUGLIO 2007

147ª Seduta

Presidenza del Presidente

BIANCO


Interviene il sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali Naccarato.

La seduta inizia alle ore 15,10.

SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE

Il PRESIDENTE riferisce l’esito della riunione dell’Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi parlamentari: in considerazione del fatto che la Commissione affari costituzionali della Camera dei deputati in sede legislativa ha approvato con modifiche il disegno di legge recante “Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica e nuova disciplina del segreto”, già approvato dalla stessa Camera dei deputati e modificato dal Senato (A.S. 1335), si è convenuto di prevedere un’ulteriore seduta per domani, alle ore 9, al fine di esaminare, eventualmente in sede deliberante, le modifiche, assai limitate, approvate dall’altro ramo del Parlamento.

La Commissione prende atto.

SULL'ESAME DEL DISEGNO DI LEGGE N. 1464 E CONNESSI (CODICE DELLE AUTONOMIE)

Su proposta del senatore VILLONE (SDSE), la Commissione conviene di differire il termine per la presentazione di emendamenti al disegno di legge n. 1464, alle ore 18 di domani, mercoledì 1° agosto.

IN SEDE REFERENTE

(20) Vittoria FRANCO ed altri. - Disposizioni in materia di pari opportunità tra donne e uomini nell'accesso alle cariche elettive, in attuazione dell'articolo 51 della Costituzione

(129) CUTRUFO. - Modifiche al testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361, e al testo unico di cui al decreto legislativo 20 dicembre 1993, n. 533, in materia di norme per l'elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica ed introduzione del sistema della preferenza

(600) Helga THALER AUSSERHOFER ed altri. - Modifiche alla normativa vigente in materia di elezione della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica, in materia di rappresentanza femminile in Parlamento

(904) CASSON ed altri. - Abrogazione della legge 21 dicembre 2005, n. 270, recante modifiche alle norme per l’elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica

(1118) Laura BIANCONI. - Disposizioni in materia di pari opportunità tra i generi per l'accesso alle cariche elettive

(1391) SALVI e VILLONE. - Riforma delle norme sulla elezione della Camera dei deputati

(1392) CALDEROLI. - Modificazioni della normativa per le elezioni alla Camera dei deputati e al Senato della Repubblica

(1442) CABRAS ed altri. - Abrogazione della legge 21 dicembre 2005, n. 270, nonché modifica del testo unico delle leggi recanti norme per la elezione della Camera dei deputati, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361

(1450) TONINI ed altri. - Introduzione del sistema elettorale proporzionale in circoscrizioni provinciali per l'elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica

(1455) CUTRUFO. - Modifiche al testo unico delle leggi recanti norme per l'elezione della Camera dei deputati, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361, e al testo unico delle leggi recanti norme per l'elezione del Senato della Repubblica, di cui al decreto legislativo 20 dicembre 1993, n. 533

(1474) CALDEROLI. - Modifiche alle norme per l'elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica

(1553) RUSSO SPENA ed altri. - Modifiche al testo unico delle leggi recanti norme per la elezione della Camera dei deputati, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361, ed al testo unico delle leggi recanti norme per l’elezione del Senato della Repubblica, di cui al decreto legislativo 20 dicembre 1993, n. 533, per introdurre un sistema elettorale proporzionale personalizzato

(1572) PETERLINI ed altri. - Modifiche al testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361, in materia di elezione della Camera dei deputati, e al testo unico di cui al decreto legislativo 20 dicembre 1993, n. 533, in materia di elezione del Senato della Repubblica, per l'introduzione del voto di preferenza e l'abolizione delle candidature plurime

(1573) PETERLINI ed altri. - Modifiche al testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361, in materia di elezione della Camera dei deputati per la regione Trentino - Alto Adige

(1583) Silvana AMATI ed altri. - Misure per la promozione delle pari opportunità tra donne e uomini nell'accesso alle cariche elettive

(1604) PETERLINI ed altri. - Nuove norme per l'elezione della Camera dei deputati

(1643) Manuela PALERMI ed altri. - Modifiche al testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361, in materia di elezione della Camera dei deputati, e al testo unico di cui al decreto legislativo 20 dicembre 1993, n. 533, in materia di elezione del Senato della Repubblica

(1673) Anna FINOCCHIARO ed altri. - Modifiche al testo unico delle leggi recanti norme per la elezione della Camera dei deputati di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361, e al testo unico delle leggi recanti norme per l’elezione del Senato della Repubblica, di cui al decreto legislativo 20 dicembre 1993, n. 533, recanti l'introduzione di un sistema elettorale maggioritario a doppio turno con ballottaggio. Delega al Governo per la determinazione dei collegi uninominali

(1675) STORACE. - Norme per l'abrogazione della vigente legge elettorale

(1699) QUAGLIARIELLO ed altri. - Modifiche al testo unico delle leggi recanti norme per l'elezione del Senato della Repubblica, di cui al decreto legislativo 20 dicembre 1993, n. 533, in materia di previsione del premio di maggioranza e di soglia di sbarramento

(1712) TURANO ed altri. - Modifiche al sistema elettorale per l'elezione del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati, nonché norme per l'espressione del voto nella circoscrizione Estero

- e petizioni nn. 69, 189, 385, 387 e 439 ad essi attinenti

(Esame del disegno di legge n. 1712, congiunzione con il seguito dell'esame dei disegni di legge nn. 20, 129, 600, 904, 1118, 1391, 1392, 1442, 1450, 1455, 1474, 1553, 1572, 1573, 1583, 1604, 1643, 1673, 1675 e 1699 e rinvio. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge nn. 20, 129, 600, 904, 1118, 1391, 1392, 1442, 1450, 1455, 1474, 1553, 1572, 1573, 1583, 1604, 1643, 1673, 1675 e 1699, congiunzione con l'esame del disegno di legge n. 1712 e rinvio. )

Prosegue l’esame congiunto, sospeso nella seduta del 24 luglio.

Il presidente BIANCO, relatore, illustra il disegno di legge n. 1712 che propone di abbandonare le liste bloccate e di introdurre il voto di preferenza. Esso reca anche una modifica al diritto di elettorato passivo per il Senato, prescrivendo che i candidati debbano essere residenti nella circoscrizione elettorale in cui si presentano, in coerenza con il principio costituzionale di composizione su base regionale di quella Camera. Il disegno di legge interviene anche sul sistema elettorale della circoscrizione Estero prevedendo che le schede rechino il nome dei candidati, su uno dei quali l’elettore appone il proprio segno, a differenza di quanto previsto dalla legge n. 459 del 2001, in base alla quale gli elettori scrivono sulla scheda elettorale il nome del candidato prescelto.

Infine, propone che il disegno di legge n. 1712 sia esaminato congiuntamente alle altre iniziative legislative in titolo.

La Commissione conviene.

Prosegue la discussione generale.

Il senatore ZANDA (Ulivo), integrando l’intervento svolto nella seduta precedente, sottolinea l’urgenza di approvare la riforma della legge elettorale a larga maggioranza, restituendo ai cittadini un potere effettivo di scelta dei propri rappresentanti. In proposito, ritiene opportuno adottare un modello già sperimentato in altri sistemi: in particolare, ribadisce la preferenza della sua parte politica per il doppio turno di collegio, tipico del sistema francese, ma conferma la disponibilità a considerare il modello elettorale tedesco, opportunamente adattato al contesto italiano, sul quale sembra convergere il consenso maggioritario della Commissione.

Infine, rispondendo a un quesito del senatore CALDEROLI (LNP), precisa che considera opportuna, per la riforma del sistema elettorale, una maggioranza più ampia di quella che sostiene il Governo, tale da comprendere il maggior numero di Gruppi dell’opposizione.

Il senatore SAPORITO (AN) conferma il pessimismo della sua parte politica sul tentativo di conseguire il consenso necessario per una riforma elettorale che corrisponda alle esigenze di rappresentanza e di governabilità. Sottolinea in particolare la necessità di salvaguardare il principio del bipolarismo, attraverso la previsione di un premio di maggioranza, mentre non ritiene idonea a tal fine una soglia di sbarramento come quella indicata nel testo di lavoro illustrato dal Presidente relatore. A tale riguardo, osserva che l’ipotesi di testo base non tiene conto, come invece si era convenuto, dei modelli elettorali suggeriti dal disegno di legge n. 1643, d’iniziativa della senatrice Manuela Palermi e di altri senatori, tra cui Tibaldi, e dal disegno di legge n. 1474, d’iniziativa del senatore Calderoli; quel testo di lavoro, dunque, a suo avviso, potrebbe costituire un elemento di divisione, anziché di convergenza, tra le forze politiche.

Infine, rammenta la promozione del referendum in materia elettorale, in cui è impegnata anche la sua parte politica, quale stimolo al legislatore per la riforma della legge vigente e tuttavia sottolinea il rischio che quella consultazione possa assumere un significato di contestazione della politica.

La senatrice BIANCONI (FI) si sofferma sul tema del riequilibrio dei generi nella rappresentanza politica, che si ripresenta all’attenzione del legislatore in sede di riforma elettorale. Sottolinea l’arretratezza che caratterizza l’Italia in Europa e nel mondo quanto alla partecipazione delle donne all’attività parlamentare e ricorda la sollecitazione proveniente dall’Unione europea per un riequilibrio tale da aumentare la rappresentanza delle donne almeno fino a un terzo dei parlamentari. Pur non essendo favorevole all’indicazione di limiti e quote, ritiene che l’introduzione di una norma transitoria possa agevolare la realizzazione del riequilibrio fra i generi, e ricorda le parole pronunciate nell’Assemblea costituente dall’onorevole Angela Guidi Cingolani, in favore di una maggiore partecipazione delle donne all’attività parlamentare.

Il PRESIDENTE dichiara chiusa la fase di discussione sullo schema di testo unificato da lui predisposto, in qualità di relatore, e illustrato nella seduta del 4 luglio come ipotesi di un possibile testo base. Informa la Commissione che gli altri senatori che si erano iscritti a parlare e assenti dalla seduta decadono dalla facoltà di intervenire in questa fase, potendo comunque prendere la parola nelle fasi successive, a cominciare dalla prossima, che seguirà la presentazione di una formale proposta di testo unificato, alla ripresa dei lavori dopo la pausa estiva.

Il seguito dell’esame è quindi rinviato.

(1724) DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE. - BIANCO e NANIA. - Modifica all'articolo 58 della Costituzione, in materia di elettorato attivo per il Senato della Repubblica

(Esame e rinvio)

Il relatore ZANDA (Ulivo) illustra la proposta di revisione costituzionale, tendente a rimuovere il limite attualmente vigente per l’elettorato attivo per il Senato della Repubblica, nel senso di riconoscere il diritto di voto anche agli elettori di età compresa fra i 18 e i 25 anni.

Giudica opportuna tale proposta, in linea con l’evoluzione sociale del Paese e tale da favorire un bicameralismo equilibrato e una composizione politica omogenea dei due rami del Parlamento.

Il senatore CALDEROLI (LNP) ricorda che la Commissione affari costituzionali della Camera dei deputati, in coerenza con quanto convenuto d’intesa con l’omologa Commissione del Senato, sta procedendo alla discussione di alcune modifiche del testo costituzionale, tra le quali è inclusa quella dell’elettorato attivo per il Senato della Repubblica.

Anche il senatore PASTORE (FI) sottolinea l’esigenza di verificare insieme alla Commissione affari costituzionali della Camera dei deputati la procedura più idonea per la modifica del testo costituzionale prevista dall’iniziativa in titolo.

Il PRESIDENTE osserva che il disegno di legge costituzionale in esame investe un tema limitato e strettamente attinente alla legge elettorale, ambito questo che nelle intese con la Commissione affari costituzionali dell’altro ramo del Parlamento era stato riservato al Senato.

Del resto, ove si proceda nell’esame, fino all’approvazione, di una riforma costituzionale più ampia, si potrà agevolmente assorbire il lavoro compiuto dalla Commissione affari costituzionali del Senato.

Il seguito dell’esame è quindi rinviato.

SULL'ASSEGNAZIONE ALLE COMMISSIONI RIUNITE AFFARI COSTITUZIONALI E GIUSTIZIA DI UN AFFARE CONCERNENTE L'ATTIVITÀ DI RACCOLTA DI INFORMAZIONI, CONDOTTA DA AGENTI E COLLABORATORI DEL SISMI, NEI RIGUARDI DI MAGISTRATI

Il PRESIDENTE comunica che il Presidente del Senato, rispondendo alla richiesta da lui avanzata affinché venisse assegnato, eventualmente in sede riunita con la Commissione giustizia, un affare concernente l’attività di raccolta di informazioni, condotta da agenti e collaboratori del SISMI, nei riguardi di magistrati, e a una analoga istanza avanzata dalla Commissione giustizia, ha risposto assegnando la trattazione dell’affare in argomento alle Commissioni riunite 1a e 2a.

La Commissione prende atto.

AFFARE ASSEGNATO

(Doc. VII, n. 77) Sentenza della Corte costituzionale 9 maggio 2007, n. 171, declaratoria di illegittimità costituzionale dell'articolo 7, comma 1, lettera a), del decreto-legge 29 marzo 2004, n. 80, recante «Disposizioni urgenti in materia di enti locali»

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 139 del Regolamento, e rinvio)

Prosegue l'esame, sospeso nella seduta del 26 giugno.

Il relatore VILLONE (SDSE), intervenendo per la replica, ricorda che la sentenza si esprime chiaramente in senso contrario sull’ipotesi che la legge di conversione sani comunque il vizio genetico del decreto-legge adottato dal Governo in carenza dei presupposti di necessità e urgenza. Ne deriva che la legge di conversione non potrebbe introdurre elementi normativi volti a ripristinare la legittimità dell’atto, con una obiettiva limitazione all’emendabilità sia del decreto-legge viziato sia degli articoli del disegno di legge di conversione. Si pone dunque con forza l’esigenza di individuare i criteri per una valutazione appropriata dell’ammissibilità degli emendamenti ai decreti-legge da parte della Presidenza della Commissione e della Presidenza del Senato.

Il PRESIDENTE prospetta l’opportunità di convenire su un atto di indirizzo che supporti il giudizio circa l’ammissibilità degli emendamenti. Tale atto potrebbe essere fatto oggetto successivamente di una comunicazione ai Presidenti del Senato e della Camera dei deputati.

Il senatore PASTORE (FI) condivide le considerazioni svolte dal relatore, che si riserva di commentare anche in occasione della discussione che si svolgerà nella seduta pomeridiana dell’Assemblea sui presupposti costituzionali del decreto-legge n. 81 del 2007 (disegno di legge n. 1739), in tema di extragettito tributario.

Anche il senatore SAPORITO (AN) si riserva di commentare ulteriormente la sentenza della Corte costituzionale n. 171 del 2007 in sede di discussione in Assemblea del disegno di legge n. 1739.

Il senatore SINISI (Ulivo) ritiene che la sentenza n. 171 implichi conseguenze rilevanti anche nel rapporto fra attività legislativa del Governo e del Parlamento. In proposito, richiama l’autonomia del Parlamento rispetto all’Esecutivo nel sistema costituzionale italiano e sottolinea l’opportunità di svolgere una riflessione approfondita che non si limiti a un generico riferimento all’osservanza dell’articolo 77 della Costituzione.

Il relatore VILLONE (SDSE) si riserva di presentare alla Commissione una proposta di risoluzione che recepisca le indicazioni emerse nel dibattito.

Il seguito dell’esame è quindi rinviato.

CONVOCAZIONE DI UN'ULTERIORE SEDUTA

Il PRESIDENTE comunica che la Commissione è convocata per un’ulteriore seduta domani, 1° agosto, alle ore 9, per la trattazione, eventualmente in sede deliberante, del disegno di legge n. 1335-B, se trasmesso dalla Camera dei deputati e assegnato.

La Commissione prende atto.

La seduta termina alle ore 16.