AFFARI ESTERI, EMIGRAZIONE (3ª)

MARTEDÌ 14 FEBBRAIO 2006
277ª Seduta (pomeridiana)

Presidenza del Vice Presidente
CASTAGNETTI
Interviene il sottosegretario di Stato per gli affari esteri Bettamio.


La seduta inizia alle ore 16.


IN SEDE REFERENTE

(3775) Ratifica ed esecuzione dell' Accordo di dialogo politico e di cooperazione tra la Comunita' europea e i suoi Stati membri, da una parte, e le Repubbliche di Costa Rica, El Salvador, Guatemala, Honduras, Nicaragua e Panama, dall' altra, con Allegato, fatto a Roma il 15 dicembre 2003, approvato dalla Camera dei deputati
(Esame)

Illustra il provvedimento il senatore FORLANI (UDC) rilevando come l'Accordo tra la Comunità europea e i suoi Stati membri, da una parte, e le Repubbliche di Costa Rica, El Salvador, Guatemala, Honduras, Nicaragua e Panama, dall’altra, costituisca un'ulteriore fase di un processo ultraventennale che ha condotto la Comunità europea, attraverso un intenso dialogo politico e la conclusione di Accordi quadro via via più evoluti, a stringere relazioni particolarmente ricche e significative con i Paesi in questione.
Il relatore evidenzia che l'ambito della collaborazione delimitato dall’Accordo quadro è amplissimo, relativo anche a profili estremamente delicati, e rivela la capacità dell'Unione europea di proporsi come modello di riferimento per i Paesi centro e latinoamericani. L'obiettivo fondamentale è quello di promuovere e favorire l'integrazione politica ed economica su base regionale nel continente americano, rafforzando tendenze già presenti al di là dell'Atlantico. È estremamente significativo al riguardo che l’Accordo sembri puntare principalmente sull'integrazione economica del centro e del sud America, rinviando ad un secondo momento l'ulteriore sviluppo dei rapporti economici tra i due continenti. Gli Accordi infatti non comprendono la liberalizzazione degli scambi né contengono disposizioni riguardanti il commercio, ma creano le condizioni che potranno permettere alle parti di negoziare un accordo di associazione (incluso un accordo di libero scambio).
L'integrazione politica, finalizzata ad assicurare una pace ed una stabilità durature agli Stati americani interessati, è perseguita prevedendo quali presupposti essenziali il rispetto dei principi democratici e dei diritti fondamentali contenuti nella Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, cui si debbono informare le politiche degli Stati parte, sia interne che internazionali.
Il rafforzamento del dialogo politico tra i Paesi - prosegue il relatore - viene visto come un passo in avanti ulteriore rispetto alle significative esperienze del passato; esso riguarda, in particolare, i settori dell'integrazione regionale, della lotta alla povertà, della coesione sociale, dello sviluppo sostenibile, della stabilità e della prevenzione dei conflitti nella regione, della tutela dei diritti dell'uomo, della democrazia, della lotta contro la corruzione, il terrorismo, il traffico di armi e la migrazione illegale.
Le Parti si impegnano a cooperare anche nell'ambito della politica estera e di sicurezza con il fine di rafforzare la pace e la stabilità politica.
Sottolinea come di particolare importanza sia la cooperazione in materia di diritti umani, democrazia e buon governo, attraverso la quale si intende consolidare lo stato di diritto e l'indipendenza del potere giudiziario.
Come accennato, tra gli obiettivi centrali della cooperazione vi sono il sostegno dello sviluppo dell'integrazione regionale, la collaborazione in materia commerciale tendente a promuovere l'integrazione economica nel mercato mondiale dei Paesi centroamericani e latinoamericani, nonché la cooperazione nell'ambito dei servizi, per rendere tale settore più competitivo.
Appalti pubblici e politica della concorrenza, norme tecniche e di valutazione della conformità, piccole, medie e micro imprese, con creazione di joint ventures e scambio di informazioni, sono alcune delle priorità indicate dagli Accordi. Numerose forme di cooperazione attengono al settore delle risorse naturali ed alla tutela dell'ambiente, ed in particolare al settore dell'agricoltura e della pesca.
Nei settori dell'energia e dei trasporti la cooperazione ci si prefigge l'elaborazione di politiche di ristrutturazione e di modernizzazione. La cooperazione nel settore dell'informazione e delle telecomunicazioni ha l'obiettivo prevalente di elevare i livelli di utilizzo delle tecnologie dell'informazione e di sviluppo delle risorse umane a quelli dei Paesi più sviluppati.
Sono inoltre indicate forme di collaborazione nel settore degli investimenti ed in quella del settore scientifico e tecnologico, prevedendo altresì che il dialogo si estenda anche allo scambio di informazioni e di esperienze relative alle rispettive politiche macroeconomiche, ossia alla politica monetaria, alla politica fiscale,alla finanza pubblica e al debito estero.
La cooperazione include il miglioramento qualitativo del settore dell'istruzione e della formazione professionale con lo scopo di raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio in tale settore.
Particolarmente significativa appare la cooperazione in materia di ambiente, biodiversità e calamità naturali e in materia sociale, come anche quella di carattere culturale.
Assume altresì particolare rilievo la cooperazione nella lotta contro le droghe, il riciclaggio del denaro e la criminalità connessa, nella gestione dei flussi migratori e nell'azione di contrasto al terrorismo.
Un comitato misto, già istituito da un precedente Accordo del 1993, ha il compito di vigilare sull'applicazione dell’Accordo, coordinare le attività e monitorare la condotta delle Parti.
In conclusione, il relatore auspica l'approvazione del disegno di legge in titolo, considerata la sua particolare importanza per il rafforzamento dei rapporti con tutta l'area latinoamericana.

Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione, previa verifica del numero legale, conferisce mandato al relatore a riferire favorevolmente in Assemblea sul provvedimento in esame, autorizzandolo altresì a svolgere la propria relazione oralmente.


(3776) Ratifica ed esecuzione dell' Accordo di dialogo politico e di cooperazione tra la Comunita' europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Comunita' andina e i suoi Paesi membri, dall' altra, con Allegato, fatto a Roma il 15 dicembre 2003, approvato dalla Camera dei deputati
(Esame)

Riferisce alla Commissione, in sostituzione del relatore designato senatore Pellicini, il presidente CASTAGNETTI (FI) il quale sottolinea come tale Accordo presenti fortissime analogie con quello sottoposto a ratifica con il disegno di legge n. 3775, e rientra in un'identica strategia diplomatica e politica, confermando l’importanza attribuita, in sede di istituzioni europee, al rafforzamento dei rapporti con i Paesi del centro e del sud America.
Anche in questo caso l’Accordo non riguarda tematiche commerciali ma è finalizzato, soprattutto, al consolidamento del dialogo politico regionale ed infraregionale, necessario per il mantenimento di una stabilità economica e politica nell’area, nonché allo sviluppo delle condizioni che consentano di giungere alla creazione di una zona di libero scambio tra le Parti.
Per quanto concerne il contenuto dell’Accordo, il relatore precisa che valgono le stesse considerazioni già svolte nell’illustrazione del disegno di legge n. 3775, alle quali pertanto rimanda.
Per le ragioni dianzi esposte, il relatore conclude proponendo che la Commissione si esprima favorevolmente sul provvedimento in esame.

Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione, previa verifica del numero legale, conferisce mandato al relatore a riferire favorevolmente in Assemblea sul provvedimento in esame, autorizzandolo altresì a svolgere la propria relazione oralmente.


(3777) Ratifica ed esecuzione dell' Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo dello Stato d' Israele in materia di cooperazione nel campo della sicurezza delle reti, fatto a Roma il 29 settembre 2004, approvato dalla Camera dei deputati
(Esame e rinvio)

Introduce l’esame il senatore PIANETTA (FI) rendendo noto che l'Accordo all’esame della Commissione si propone di sviluppare e migliorare la cooperazione economica, industriale e tecnico-scientifica tra le Parti nel settore della sicurezza delle reti.
Nell’illustrare il contenuto dell’Accordo, composto di 11 articoli, il relatore sottolinea come particolare rilievo assuma l’articolo 3, che definisce le aree in cui tale cooperazione sarà attuata ed ampliata. L'attuazione di tale articolo, paragrafi 2, 3, 4 e 5, non comporta oneri aggiuntivi a carico del bilancio dello Stato, in quanto le attività di promozione, ivi previste, rientrano, ai sensi del decreto legislativo 30 dicembre 2003, n. 366, e del decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2004, n. 176, nella competenza del Ministero delle comunicazioni, che utilizza allo scopo gli stanziamenti previsti dalla vigente legislazione.
E’ prevista, all’articolo 4, la costituzione di un gruppo di lavoro congiunto che, oltre a rappresentare un punto di incontro e discussione, avrà il compito di individuare e definire le attività da intraprendere, nonché di esaminare i lavori già in corso. Si dispone che esso si riunirà, di norma, ogni anno, prevedendo comunque, su richiesta di una delle Parti, la convocazione di riunioni straordinarie.
L'Accordo prevede dei meccanismi per il superamento di eventuali divergenze di opinione in merito all'interpretazione delle disposizioni, attraverso consultazioni fra le Parti (articolo 7).
L'Accordo, infine, può essere emendato, su suggerimento di una delle Parti (articolo 10) ed avrà durata illimitata, pur potendo essere denunciato in qualsiasi momento da entrambe le Parti (articolo 11).

Il seguito dell’esame è quindi rinviato.


(3740) Ratifica ed esecuzione dell' Accordo quadro tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica di Ungheria nel campo della ricerca scientifica e dello sviluppo tecnologico, fatto a Roma il 21 maggio 2003, approvato dalla Camera dei deputati
(Seguito e conclusione dell'esame)

Riprende l'esame sospeso nella seduta del 25 gennaio 2006.

Nessuno chiedendo di intervenire in discussione generale, la Commissione, previa verifica del numero legale, conferisce mandato al relatore a riferire favorevolmente in Assemblea sul provvedimento in esame, autorizzandolo altresì a svolgere la propria relazione oralmente.


(3746) Ratifica ed esecuzione dell' Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Consiglio Federale della Confederazione svizzera sulla effettuazione di attivita' congiunte di addestramento e formazione militare delle rispettive Forze armate, fatto a Berna il 24 maggio 2004, approvato dalla Camera dei deputati
(Seguito e conclusione dell'esame)

Riprende l'esame sospeso nella seduta del 25 gennaio 2006.

Nessuno chiedendo di intervenire in discussione generale, la Commissione, previa verifica del numero legale, conferisce mandato al relatore a riferire favorevolmente in Assemblea sul provvedimento in esame, autorizzandolo altresì a svolgere la propria relazione oralmente.



(3747) Ratifica ed esecuzione del Protocollo sui privilegi e le immunita' dell' Autorita' internazionale dei fondi marini, fatto a Kingston il 27 marzo 1998, approvato dalla Camera dei deputati
(Seguito e conclusione dell'esame)

Riprende l'esame sospeso nella seduta del 25 gennaio 2006.

Nessuno chiedendo di intervenire in discussione generale, la Commissione, previa verifica del numero legale, conferisce mandato al relatore a riferire favorevolmente in Assemblea sul provvedimento in esame, autorizzandolo altresì a svolgere la propria relazione oralmente.

CONVOCAZIONE DI UN'ULTERIORE SEDUTA

Il PRESIDENTE avverte che la Commissione tornerà a riunirsi questa sera al termine dei lavori dell'Assemblea.

La Commissione prende atto.

La seduta termina alle ore 16,25.