LAVORI PUBBLICI, COMUNICAZIONI (8a)

MERCOLEDÌ 21 APRILE 2004
335a Seduta (antimeridiana)

Presidenza del Presidente
GRILLO

Interviene il sottosegretario di Stato per le comunicazioni Innocenzi.

La seduta inizia alle ore 8,45.

IN SEDE REFERENTE
(2175-B-bis) Norme di principio in materia di assetto del sistema radiotelevisivo e della RAI - Radiotelevisione italiana Spa, nonche' delega al Governo per l'emanazione del testo unico della radiotelevisione, approvato dalla Camera dei deputati in un testo risultante dall'unificazione dei disegni di legge d'iniziativa dei deputati Mazzuca; Giulietti; Giulietti; Foti; Caparini; Butti ed altri; Pistone ed altri; Cento; Bolognesi ed altri; Caparini ed altri; Collè ed altri; Santori; Lusetti ed altri;Carra ed altri; Maccanico; Soda e Grignaffini; Pezzella ed altri; Rizzo ed altri; Grignaffini ed altri; Burani Procaccini; Fassino ed altri; e del disegno di legge d'iniziativa governativa, modificato dal Senato, nuovamente modificato dalla Camera dei deputati , approvato dal Senato, rinviato alle Camere dal Presidente della Repubblica in data 15 dicembre 2003, ai sensi dell'articolo 74 della Costituzione e nuovamente approvato, con modificazioni, dalla Camera dei deputati
(Seguito dell'esame e rinvio)


Riprende l'esame, sospeso nella seduta pomeridiana di ieri.

Il senatore Paolo BRUTTI (DS-U) chiede preliminarmente chiarimenti sull'ulteriore iter del disegno di legge in titolo. A tale riguardo fa presente la disponibilità del proprio Gruppo a concentrare la discussione soltanto sugli emendamenti relativi all'articolo 2, comma 1, lettera g), relativi alla definizione del Sistema integrato delle comunicazioni (SIC) al fine di modificare quella approvata dall'altro ramo del Parlamento ed a ritirare eventualmente i restanti emendamenti se si potesse giungere ad una norma condivisa.

Il presidente GRILLO (FI), relatore, fa presente l'intenzione della maggioranza di confermare per l'Assemblea il testo del disegno di legge così come approvato dalla Camera dei deputati. Il prosieguo dei lavori in Commissione è, d'altro canto, condizionato dalla calendarizzazione dei lavori dell'Assemblea che prevedono l'incardinamento del disegno di legge n. 2175-B-bis nella seduta antimeridiana di domani, giovedì 22 aprile 2004. Procede quindi alla replica ribadendo alcune considerazioni in merito al recepimento del messaggio di rinvio del Presidente della Repubblica, ai sensi dell'articolo 74 della Costituzione. I Gruppi di minoranza hanno infatti sostenuto che il testo in esame non abbia accolto pienamente i rilievi mossi dal Capo dello Stato. Tale giudizio tuttavia non tiene conto del fatto che le osservazioni più puntuali contenute nel messaggio del Presidente della Repubblica sono state già accolte a partire dal decreto-legge emanato alla fine dello scorso anno, allo scopo di dettare una disciplina transitoria in attesa della definitiva legge di riassetto del sistema radiotelevisivo. Per quanto riguarda invece le considerazioni di carattere generale contenute nel medesimo messaggio relative al SIC, alla raccolta pubblicitaria e al pluralismo informativo - le quali richiedevano una opportuna interpretazione politica da parte del Parlamento - non si può non riconoscere che le modifiche apportate al disegno di legge siano rilevanti. Un esempio per tutti è l'innegabile ridimensionamento del SIC, per un importo di ben 6 miliardi di euro. L'altra questione rilevante, relativa al pluralismo, trova soluzione nella constatazione che l'avvio del digitale creerà condizioni certamente più favorevoli in termini di pluralità di informazioni: la distinzione tra fornitori di reti e fornitori di contenuti permetterà infatti a nuovi soggetti di entrare nel mercato televisivo. La normativa contenuta nel disegno di legge per il riassetto del sistema radiotelevisivo consentirà quindi di modificare l'attuale situazione di duopolio attualmente vigente anche nel settore della raccolta pubblicitaria. Conclude infine riprendendo alcune considerazioni esposte dal Presidente dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni che ha confermato la forza dirompente delle nuove tecnologie e della normativa europea al fine di scardinare eventuali assetti monopolistici dei mercati avviandoli verso un regime di concorrenza.

Il sottosegretario INNOCENZI interviene in sede di replica dichiarando di condividere le affermazioni del relatore, presidente Grillo. Precisa inoltre, rispondendo alle osservazioni mosse nel corso della discussione generale da parte dei senatori Paolo Brutti, Veraldi e Zanda, che il disegno di legge in esame nasce dall'esigenza di dare attuazione alle prescrizioni contenute nella legge n. 66 del 2001 varata nel corso della passata legislatura dal Governo di centro-sinistra. Descrive quindi lo scenario europeo e mondiale nel quale si inserisce il disegno italiano per il riassetto del sistema radiotelevisivo e ricorda, a tale proposito, le vicende del digitale terrestre in Spagna, Inghilterra, Giappone e Germania. Ritiene quindi che il pluralismo informativo attualmente esistente nella carta stampata potrà, grazie all'avvento delle nuove tecnologie, riprodursi anche in ambito radiotelevisivo. Non è corretto pertanto affermare che il disegno di legge cosiddetto "Gasparri" comprima il pluralismo informativo poiché esso consente invece alle televisioni locali di diventare nazionali, queste ultime infatti attraverso una programmazione di livello nazionale di dodici ore potranno inserirsi effettivamente nei palinsesti nazionali. L'evoluzione del digitale permetterà inoltre ai fornitori di contenuti di intervenire all'interno dei palinsesti degli operatori di rete. A tale proposito cita quindi l'esempio del comune di Marghera che ha recentemente veicolato una programmazione relativa ai servizi offerti dall'amministrazione su un'emittente locale. Per quanto riguarda poi la disciplina relativa alle telepromozioni cita l'interpretazione fornita dal commissario europeo per l'educazione e la cultura Viviane Reding relativa alla direttiva televisioni senza frontiere ed una dichiarazione del commissario per la concorrenza Mario Monti che confermano la validità della normativa tracciata dal disegno di legge e la sua compatibilità con le regole della concorrenza. Con riferimento inoltre al presunto svuotamento della carta stampata ad opera della televisione, osserva poi che tale svuotamento non è stato comunque mai dimostrato nei fatti. Segnala invece i risvolti positivi nel settore delle nuove tecnologie e le ricadute produttive sul sistema Paese che consentiranno all'Italia di sviluppare prodotti innovativi, secondo quanto sostenuto dallo European technology observatory il quale ha previsto che lo sviluppo tecnologico italiano sarà guidato, nel prossimo futuro, dal digitale terrestre. Tale previsione è confermata dai recenti dati secondo cui, in meno di un mese, sono stati già installati 170.000 box interattivi per la fruizione della televisione digitale terrestre. Accanto a questi aspetti positivi deve essere inoltre considerata la possibilità da parte della protezione civile, di disporre di un canale dedicato e le possibili applicazioni della interattività a livello locale, non ultima la telemedicina.

Il seguito dell'esame è quindi rinviato.

La seduta termina alle ore 9,30.