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INDUSTRIA, COMMERCIO, TURISMO (10ª)

MERCOLEDÌ 28 SETTEMBRE 2005
281ª Seduta

Presidenza del Presidente
PONTONE
Interviene il sottosegretario di Stato per le attività produttive Cota.

La seduta inizia alle ore 15.

IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO
Schema di decreto ministeriale recante ripartizione del Fondo derivante dalle sanzioni amministrative irrogate dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato da destinare ad iniziative a vantaggio dei consumatori (n. 532)
(Parere al Ministro delle attività produttive, ai sensi dell'articolo 148, comma 2, della legge 23 dicembre 2000, n. 388. Seguito dell'esame e rinvio)

Si riprende l'esame dello schema di decreto ministeriale in titolo, sospeso nella seduta del 21 settembre.

Riprendendo un quesito già posto nel corso della precedente seduta, il senatore COVIELLO (Mar-DL-U) chiede delucidazioni sull'utilizzo delle risorse del Fondo derivante dalle sanzioni amministrative irrogate dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato per l'anno 2004. A seguito, infatti, di audizioni svolte nell'ambito dell'esame dei disegni di legge volti a disciplinare la tutela dei prodotti italiani (atto Senato n. 3463 e altri), è emerso che i controlli doganali sulle merci in entrata sono inefficaci e si limitano ad una percentuale dei prodotti importati assai esigua. Esprime pertanto perplessità riguardo alla politica del Ministero delle attività produttive, che sembra voler indirizzare le risorse a disposizione soprattutto a vantaggio di campagne di informazione e sensibilizzazione, piuttosto che in direzione di un concreto rafforzamento del sistema doganale e quindi dei controlli.
Egli ritiene del resto che l'attuazione di controlli puntuali e l'applicazione delle relative sanzioni determini effetti maggiori sull'opinione pubblica rispetto a generiche campagne promozionali, come dimostra il caso ormai celebre della multa inflitta alla turista che aveva acquistato merce contraffatta.

Il senatore TRAVAGLIA (FI) si chiede se il Ministero abbia chiaramente individuato gli obiettivi che la campagna di comunicazione sulla lotta alla contraffazione dovrebbe perseguire. Diverso è infatti l'impatto promozionale se a recepire il messaggio sono soggetti ignari della normativa sulla contraffazione dei marchi ovvero individui interessati a lucrare proprio su questa attività illecita. Ad ogni modo, lo Stato non dovrebbe limitarsi a colpire il singolo acquirente di merce contraffatta, ma dovrebbe innanzitutto perseguire i grandi trafficanti.
Osserva inoltre che sarebbe utile coinvolgere nei progetti ministeriali di lotta alla contraffazione anche l'associazione Centromarca, che potrebbe mettere a disposizione la propria esperienza e la propria conoscenza delle problematiche attinenti ai marchi e alle etichettature.

Il senatore SEMERARO (AN) ritiene sia ineludibile l'esigenza di sensibilizzare i consumatori, in quanto risulta oggettivamente impossibile esercitare controlli a tappeto sull'intero territorio italiano e sull'insieme delle frontiere. Pur riconoscendo l'importanza di una intensificazione e di un rafforzamento del sistema dei controlli, egli sottolinea l'utilità di una campagna promozionale rivolta ai cittadini attraverso il ricorso a mezzi di comunicazione differenziati.


In parte diversa è l'analisi svolta dal senatore BARATELLA (DS-U), il quale pone in evidenza come la vendita di prodotti contraffatti sia ormai una realtà assai diffusa nel Paese e accettata da gran parte dei cittadini, che non solo sono consapevoli del fenomeno, ma si orientano proprio verso l'acquisto a prezzi stracciati di merce non originale. Riconosciuto questo stato di fatto, occorre dunque comprendere quale carattere debba rivestire la campagna di comunicazione istituzionale. Ad esempio, egli non crede che l'erogazione di sanzioni a carico dei singoli consumatori incontri il favore della maggioranza degli italiani, i quali invece ritengono che, se si intendesse davvero affrontare il fenomeno della merce contraffatta, sarebbe sufficiente impartire disposizioni alle Forze dell'ordine affinché colpiscano i centri di produzione, la cui ubicazione è conosciuta.
Quanto alle tre tipologie di interventi previste dallo schema di decreto ministeriale in esame, egli ne condivide le finalizzazioni evidenziando nel contempo l'insufficienza delle risorse ad esse destinate. In particolare, appaiono scarse le somme stanziate per il secondo obiettivo, vale a dire per il finanziamento del Fondo di rotazione per il prestito ed il risparmio turistico, che si riferisce peraltro ad un meccanismo farraginoso di erogazione dei prestiti, che non consente di verificare quali siano i benefici effettivi apportati al settore.

Prende quindi la parola il sottosegretario COTA, il quale avvalendosi utilmente dei dati forniti dalla competente Direzione generale del Ministero, assicura la Commissione che il Governo è fermamente intenzionato a intensificare l'attività di controllo alle dogane. Del resto, già il cosiddetto decreto-legge sulla competitività n. 35 del 2005, nell'istituire un Alto Commissariato per la lotta alla contraffazione, aveva dato prova di tale intenzione dell'Esecutivo. Ora, se è vero che il nuovo Istituto non è stato ancora attivato, garantisce, però, il massimo impegno del Ministero in questa direzione, nella consapevolezza che l'Alto Commissariato consentirà il raccordo delle competenze in materia di controlli e la razionalizzazione dell'uso delle risorse all'uopo destinate.
In merito poi alla campagna di informazione, il Rappresentante del Governo non crede si ponga in alternativa o addirittura in contrasto con l'azione di intensificazione dei controlli, trattandosi invece di un diverso aspetto della medesima lotta alla contraffazione. Sotto il profilo normativo, peraltro, oltre al richiamato decreto-legge, va segnalato l'impegno del Governo nella riforma del codice dei diritti di proprietà industriale. Al riguardo, presso il Ministero è stata istituita un'apposita commissione con il compito di verificare quali aspetti dell'ordinamento vigente debbano essere migliorati. Limitandosi ad un solo esempio, egli osserva che le competenze assegnate ai sindaci relativamente alla lotta alla contraffazione non sono poi state adeguatamente esercitate e pertanto questa previsione normativa dovrebbe essere rivista.
Passando agli obiettivi della campagna di comunicazione, egli precisa che lo studio preliminare commissionato dal Ministero ha individuato le categorie di soggetti che ne dovrebbero essere destinatarie, nell'ottica di fornire poi utili informazioni all'istituendo Alto Commissario per le conseguenti valutazioni. Rende peraltro noto, sempre in base agli elementi forniti dalla Direzione Generale competente, che l'associazione Centromarca è stata opportunamente coinvolta nella fase di predisposizione della campagna promozionale, in merito alla quale si è espressa favorevolmente. Inoltre, circa l'utilizzazione delle risorse del Fondo derivante dalle sanzioni amministrative irrogate dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato per l'anno 2004, assicura che non sono state impiegate a scopi promozionali e pubblicitari, essendo stato invece finanziato un progetto del Ministero volto esplicitamente a sensibilizzare il personale delle dogane e della Guardia di finanza. Una specifica campagna di informazione sulla lotta alla contraffazione risale a tre anni addietro e si concretizzò in un accordo concluso in tempi rapidi con la Rai.
Da ultimo, riguardo all'osservazione avanzata sul Fondo di rotazione per il prestito e il risparmio turistico, il Sottosegretario ricorda che tale strumento finanziario non è mai stato realmente attuato. Questo primo stanziamento contemplato dallo schema di decreto ministeriale in esame, ancorché esiguo, consente pertanto di avviare il funzionamento di un meccanismo diretto alla tutela dei turisti, soprattutto di quelli appartenenti alle fasce sociali più deboli, e si auspica possa suscitare l'interesse delle banche per quanto concerne il finanziamento del Fondo medesimo.
Il Rappresentante del Governo, infine, si sofferma sul terzo intervento proposto dall'Atto del Governo n. 532 relativo alla promozione dell'impiego del biodiesel e dei biocarburanti, al fine di rispondere a uno specifico quesito avanzato dal senatore Coviello nel corso della seduta precedente. Consegna alla Commissione un documento relativo a tale argomento.

Il senatore COVIELLO (Mar-DL-U), con riferimento al terzo intervento, precisa di condividere gli obiettivi che esso si prefigge e sottolinea come la maggiore utilizzazione del biodiesel potrebbe costituire anche una opportunità per la produzione agricola soprattutto nel Mezzogiorno. Critica, tuttavia, il ridimensionamento del contingente di biodiesel defiscalizzato operato dal Governo con la finanziaria per il 2005.

Il sottosegretario COTA ribadisce l'impegno del Governo nel sostenere - pur nella scarsità di risorse disponibili - l'impiego di carburanti sostitutivi dei prodotti petroliferi.

Il senatore CHIUSOLI (DS-U) ritiene che la riduzione del contingente defiscalizzato sia oggettivamente in contrasto con il presunto impegno del Governo in questo campo.

Il seguito dell'esame è pertanto rinviato.

La seduta termia alle ore 15,45.