COMMISSIONE SPECIALE
PER L'ESAME DI DISEGNI DI LEGGE
DI CONVERSIONE DI DECRETI-LEGGE


GIOVEDI' 21 GIUGNO 2001
3ª Seduta

Presidenza del Presidente
CONTESTABILE

La seduta inizia alle ore 16,05.

SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE

Il senatore VILLONE illustra alcune perplessità sulla procedura che ha condotto alla costituzione della Commissione. Ricordato che il procedimento legislativo trova una completa disciplina nell'articolo 72 della Costituzione e nei regolamenti parlamentari, avanza perplessità sulla correttezza del ricorso all'istituto regolato dall'articolo 24 del Regolamento. Ritiene infatti che con delibera d'Assemblea non si possa correttamente prevedere l'assorbimento, da parte della Commissione speciale, delle competenze consultive della 1ª e della 5ª Commissione permanente, competenze puntualmente disciplinate da specifiche disposizioni del Regolamento. L'adozione di una procedura derogatoria di queste previsioni potrebbe essere oggetto di questioni di legittimità, anche con riferimento all'articolo 72 della Costituzione.

Il presidente CONTESTABILE, pur riconoscendo il pregio delle argomentazioni svolte dal senatore Villone, ricorda che vi sono precedenti, in particolare alla Camera dei deputati, che confortano la decisione di istituire una Commissione speciale per l'esame di decreti-legge.

Il senatore NOVI osserva che il rilievo delle questioni sollevate dal senatore Villone potrebbero consigliare una sospensione dei lavori della Commissione, mentre il senatore ANDREOTTI ritiene che l'urgenza di provvedere ad una tempestiva conversione dei decreti-legge in scadenza, non più reiterabili secondo la nota giurisprudenza della Corte costituzionale, ha condotto alla scelta di istituire una Commissione speciale, scelta rispetto alla quale non vede alternative praticabili.

Il presidente CONTESTABILE osserva che l'unica alternativa sarebbe potuta essere l'anticipata costituzione delle Commissioni permanenti 1ª e 5ª, che avrebbero così potuto svolgere le funzioni consultive previste dal Regolamento anche con riferimento ai decreti-legge assegnati alla Commissione speciale.

Il senatore MANCINO, pur apprezzando le considerazioni svolte dal senatore Villone, condivide le valutazioni esposte dal senatore Andreotti. Solo infatti l'assegnazione a una Commissione speciale dei decreti-legge in scadenza permette la possibilità di svolgere la doverosa fase istruttoria dei disegni di legge di conversione dei medesimi.

La senatrice IOANNUCCI reputa perfettamente coerente allo spirito dell'articolo 24 del Regolamento la procedura che ha portato all'istituzione della Commissione speciale, le cui competenze, a suo avviso, ben possono comprendere quelle ordinariamente attribuite a Commissioni permanenti.

Il senatore VILLONE, dopo aver precisato che non era sua intenzione avanzare una formale questione circa la regolarità dell'istituzione della Commissione, ritiene tuttavia opportuno che si convenga sulla eccezionalità della procedura seguita che trova la sua giustificazione solo nella pratica impossibilità di costituire in tempo utile le Commissioni permanenti, in particolare la 1ª e la 5ª, cui il Regolamento attribuisce specifiche funzioni consultive.

Il presidente CONTESTABILE conviene sulla eccezionalità delle circostanze che hanno motivato l'istituzione della Commissione speciale, mentre il senatore TOFANI osserva che la questione sollevata dal senatore Villone avrebbe dovuto essere più propriamente posta nel corso dei lavori dell'Assemblea o comunque all'inizio dei lavori della Commissione.

Il senatore VILLONE rileva, a quest'ultimo proposito, che la seduta di ieri della Commissione era esclusivamente dedicata alla elezione del Presidente ed alla costituzione dell'Ufficio di Presidenza.

Il senatore AYALA ritiene che sarebbe stato forse preferibile procedere a una sollecita ed anticipata costituzione delle Commissioni 1ª e 5ª, mentre il senatore PEDRIZZI chiede se una simile questione sia stata posta in occasione della costituzione della corrispondente Commissione speciale presso l'altro ramo del Parlamento.

Il senatore MANCINO, ribadendo la sua valutazione circa la correttezza della procedura seguita, ritiene tuttavia che la opportunità di ricorrere in futuro allo strumento dell'istituzione di una commissione speciale per l'esame dei decreti-legge pendenti all'inizio della legislatura, potrà essere oggetto di esame da parte della Giunta del Regolamento.
La Commissione conviene quindi di passare all'esame del disegno di legge all'ordine del giorno.

IN SEDE CONSULTIVA

(5) Conversione in legge del decreto-legge 3 maggio 2001, n. 158, recante disposizioni urgenti in materia pensionistica e di ammortizzatori sociali.
(Esame, ai sensi dell'articolo 78, comma 3, del Regolamento. Parere favorevole)

La relatrice PILONI illustra analiticamente il contenuto del provvedimento in titolo la cui adozione si è resa necessaria per correggere le distorsioni create dal differimento (dal 1° gennaio 2001 al 1° gennaio 2003) operato dall'ultima finanziaria del termine per l'esercizio della facoltà di opzione per la liquidazione del trattamento pensionistico secondo le regole del sistema contributivo. Tale differimento ha comportato, per i soggetti che avevano rassegnato le proprie dimissioni nella prospettiva di accedere alla pensione a partire dal gennaio 2001, sia l'impossibilità di accedere al trattamento pensionistico sia il venire meno della retribuzione. L'articolo 1 del provvedimento in esame, riproducendo sostanzialmente il contenuto di un emendamento presentato nel corso dell'esame del disegno di legge sui lavori atipici, non concluso durante la scorsa legislatura, reintroduce la possibilità, soppressa dalla citata previsione contenuta nell'ultima legge finanziaria, di optare per il sistema contributivo di calcolo della pensione a decorrere dal 1ª gennaio 2001. In tal modo è possibile attribuire ai soggetti penalizzati dal differimento l'attribuzione del trattamento pensionistico da tale data, trattamento che si calcola secondo nuove modalità. La relazione tecnica che correda il provvedimento in esame non evidenzia rilievi di carattere finanziario con riferimento a questa disposizione come anche all'articolo 2 che autorizza il Ministro del lavoro, per fare fronte alle esigenze occupazionali connesse ad alcune situazioni di crisi, a disporre interventi di sussidiazione salariale, nonché il riconoscimento di contributi figurativi ed esoneri contributivi nell'ambito di rigorosi tetti di spesa puntualmente individuati dai commi 4 e 5 del provvedimento in esame.
Propone pertanto la formulazione di un parere favorevole, ritenendo evidente la sussistenza dei requisiti di necessità ed urgenza del provvedimento.

Prende quindi la parola il senatore PEDRIZZI che ritiene opportuno acquisire la valutazione del Governo sul provvedimento.

Constatata l'assenza del rappresentante del Governo, il presidente CONTESTABILE sospende la seduta.

La seduta, sospesa alle ore 16,40, riprende alle ore 17,05.

Alla luce della richiesta del senatore Pedrizzi, il presidente CONTESTABILE, stante la perdurante assenza del Rappresentante del Governo, propone che la Commissione si limiti a pronunciarsi sulla sussistenza dei presupposti di necessità e di urgenza del provvedimento rinviando alla prossima seduta l'esame del merito del disegno di legge in titolo.

Concorda la Commissione.

Accertata la presenza del prescritto numero di senatori, la Commissione approva quindi la proposta di parere favorevole avanzata dalla relatrice.

La seduta termina alle ore 17,10.