AFFARI ESTERI, EMIGRAZIONE (3ª)

MERCOLEDÌ 13 OTTOBRE 2004
203ª Seduta

Presidenza del Presidente
PROVERA
Interviene il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Ventucci.

La seduta inizia alle ore 15,30.

IN SEDE DELIBERANTE
(2836) Contributo straordinario in favore dello Staff College, organismo delle Nazioni Unite, con sede in Torino
(Discussione e approvazione)

Introduce l’esame il presidente relatore PROVERA (LP) evidenziando innanzitutto che lo Staff College delle Nazioni Unite di Torino nasce nel gennaio del 1996, inizialmente come progetto di durata quinquennale nel settore della formazione, la cui esecuzione veniva affidata al Centro di formazione dell’Organizzazione internazionale del lavoro (OIL), con sede a Torino.
Il progetto, che si inseriva nell’ambito del piano di rafforzamento dell’azione delle Nazioni Unite a favore della pace e dello sviluppo e della riforma complessiva del settore economico e sociale dell’ONU, prevedeva attività di formazione rivolte ai funzionari delle Nazioni Unite, ai rappresentanti dei partner nazionali dei progetti ONU, alle Organizzazioni non governative (ONG), alla società civile e, non ultimo, al settore economico privato.
In proposito, la risoluzione n. 55/207 del 20 dicembre 2000 dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, stabilisce l’istituzione dello Staff College al quale vengono affidati compiti inerenti all’attività di formazione del personale ONU. A partire dal 1º gennaio 2002, a seguito di un'ulteriore risoluzione dell’Assemblea generale dell’ONU n. 55/278 del 12 luglio 2001, lo Staff College di Torino diviene un organismo autonomo del sistema ONU e viene inoltre approvato lo Statuto del Centro che ne regola il funzionamento.
L’istituzione dello Staff College è coerente con gli obiettivi della riforma delle Nazioni Unite contenuti nel rapporto presentato dal Segretario generale, Kofi Annan (Strenghtening the United Nations: an agenda for further change) nel corso della 57ª sessione dell’Assemblea generale. Si tratta di un'iniziativa volta a rafforzare i poteri di coordinamento del Segretariato e ridurre al contempo le duplicazioni di competenze all’interno del sistema ONU.
Il Governo italiano ha sostenuto sin dall’inizio, sia dal punto di vista politico che finanziario, il progetto, nell’ottica di favorire il concentramento a Torino del nucleo principale delle attività di formazione dei funzionari di livello medio-alto delle Nazioni Unite e di valorizzare ulteriormente, in tal modo, il nostro già rilevante contributo al sistema dell’ONU (lo Staff College è una delle due uniche strutture del Segretariato ONU dislocate in Italia, insieme alla base logistica di Brindisi, sulla quale, peraltro, ricordo che si è avuto modo di ottenere puntuali informazioni nel corso degli incontri svolti in margine dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite svoltasi a New York lo scorso settembre).
Non possono essere ovviamente trascurate le positive ricadute che il potenziamento del Centro di Torino avrebbe sul tessuto economico e occupazionale locale, oltre che le possibili sinergie, in parte già in atto, con omologhe istituzioni italiane del settore della formazione e con la realtà imprenditoriale dell’area di Torino.
Fino al 2002, lo Staff College delle Nazioni Unite, in quanto parte integrante dell’OIL, finanziava le proprie attività di formazione, attingendo alle risorse reperite dall’Organizzazione tra i donatori, fra i quali figura ai primi posti, come noto, l’Italia.
A decorrere dal 1º gennaio 2002, venuto meno il legame funzionale con l’OIL, lo Staff College di Torino deve provvedere autonomamente al reperimento delle risorse finanziarie necessarie per lo svolgimento delle sue attività; dal 2009 lo Staff College prevede di raggiungere la autosufficienza finanziaria, grazie al corrispettivo ricevuto dalle Agenzie e dagli organi dell’ONU per l’organizzazione di nuovi corsi di formazione, in particolare nei cruciali settori dei diritti umani, delle attività di mantenimento della pace e dell’approccio integrato alle problematiche dello sviluppo. Attraverso interventi bilaterali o grazie alla fornitura di servizi, lo Staff College ha anche ricevuto il sostegno finanziario dei Governi svedese, svizzero e britannico, nonché di fondazioni tedesche e statunitensi.
Tali sostegni hanno consentito allo Staff College di finanziare le proprie attività iniziali ed hanno carattere continuativo.
In questo contesto, il contributo volontario per il triennio 2004-2006 si configura come un finanziamento straordinario, avente natura transitoria, diretto a consentire al Centro un ordinato avvio delle proprie attività, in linea con il mandato conferitogli dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite e di dotarlo di quelle risorse umane e tecniche necessarie per avviare il piano di potenziamento necessario per svolgere al meglio i propri compiti.
Sul Governo italiano, in quanto Paese ospite del Centro e membro di primo piano del sistema delle Nazioni Unite, incombe dunque la responsabilità primaria di favorire l’affermazione del Centro, quale organismo di eccellenza nel settore della formazione del personale ONU e punto di riferimento unificato per attività che vengono attualmente svolte da diversi organi o Agenzie specializzate del sistema, con conseguenti diseconomie funzionali e aggravio di costi per i Paesi membri.
Le Nazioni Unite hanno più volte riconosciuto al più alto livello, anche nella persona del Segretario generale Kofi Annan, il prezioso sostegno assicurato dall’Italia alla istituzione ed al potenziamento dello Staff College di Torino ed hanno in più occasioni espresso l’auspicio che tale sostegno non soffra di soluzioni di continuità nell’attuale fase di transizione, al fine di favorire il definitivo «salto di qualità» del Centro da organismo sussidiario dell’OIL a fulcro del sistema di formazione del personale ONU.
Si tratta di un obiettivo pienamente condiviso dal Governo italiano, dal quale derivano responsabilità coerenti con il ruolo di primo piano che il nostro Paese intende continuare a svolgere nel sistema delle Nazioni Unite. Concludo dunque auspicando una celere conclusione dell'esame del disegno di legge, il cui contenuto, tra l'altro va preso in considerazione anche nella più ampia prospettiva del ruolo che l'Italia riveste in sede ONU sia nella logica della prossima candidatura per un seggio a rotazione in Consiglio di sicurezza, sia, come noto, nel più generale contesto, delle prospettive di riforma della mission e delle istituzioni delle Nazioni Unite.
Non essendovi iscritti a parlare il presidente Provera rende noto che le competenti Commissioni bilancio e affari costituzionali in sede consultiva hanno fatto pervenire alla Commissione pareri non ostativi. Non risultano poi emendamenti, il cui termine di presentazione, ricorda, era stato fissato per venerdì 8 ottobre.

Si passa quindi alla votazione.

Posto ai voti, il disegno di legge nel suo articolo unico risulta approvato all’unanimità dalla Commissione.


IN SEDE REFERENTE
(3012) Ratifica ed esecuzione dell' Accordo sulla partecipazione allo Spazio economico europeo della Repubblica ceca, della Repubblica di Estonia, della Repubblica di Cipro, della Repubblica di Lettonia, della Repubblica di Lituania, della Repubblica di Ungheria, della Repubblica di Malta, della Repubblica di Polonia, della Repubblica di Slovenia e della Repubblica slovacca, con allegati, dichiarazioni ed atto finale, fatto a Lussemburgo il 14 ottobre 2003
(Seguito e conclusione dell'esame)

Riprende l’esame sospeso nella seduta del 28 settembre 2004.

Verificata la presenza del numero legale, la Commissione conferisce mandato al relatore a riferire favorevolmente all’Assemblea.


(3029) Ratifica ed esecuzione dell' Accordo euromediterraneo che istituisce un' Associazione tra la Comunita' europea ed i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica libanese, dall' altra, con Allegati, Protocolli, Dichiarazioni ed atto finale, fatto a Lussemburgo il 17 giugno 2002, approvato dalla Camera dei deputati
(Seguito e conclusione dell'esame)

Riprende l’esame sospeso nella seduta del 28 settembre 2004.

Verificata la presenza del numero legale, la Commissione conferisce mandato al relatore a riferire favorevolmente all’Assemblea.



SULLA NATURA DEI RECENTI ACCORDI ITALO-LIBICI IN TEMA DI FLUSSI MIGRATORI

Interviene la senatrice DE ZULUETA(Misto) la quale chiede chiarimenti al rappresentante del Governo sulla natura dei recenti accordi intercorsi tra Italia e Libia in materia di controllo dei flussi migratori anche in relazione alla disciplina costituzionale relativa alla stipula dei trattati internazionali.

Il sottosegretario VENTUCCI dichiara che si farà carico di rappresentare le esigenze di informazione avanzate dalla senatrice De Zulueta che ritiene meritevoli di attenzione.



SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE

Il presidente PROVERA propone che, in relazione all’esame in sede consultiva della risoluzione del Parlamento Europeo n. 2003/2049, in materia di relazioni tra l’Unione Europea e le Organizzazioni delle Nazioni Unite, la Commissione inviti, ai sensi dell’articolo 144-quater del regolamento, il Presidente della Commissione affari esteri del Parlamento europeo nonché una delegazione della medesima Commissione a fornire informazioni su questa tematica.

La Commissione unanime conviene.

Il presidente PROVERA avverte che provvederà a inoltrare questa richiesta al Presidente del Senato per ottenerne il consenso previsto dalla citata norma del Regolamento.


La seduta termina alle ore 16,05.