che in data 5 luglio 2001 le parti in lotta sul suolo dell’ex Repubblica jugoslava di Macedonia – Fyrom – risultano aver raggiunto un cessate il fuoco; che il predetto cessate il fuoco sarebbe il risultato di un accordo triangolare stipulato, da un lato, tra l’Alleanza Atlantica ed il Governo macedone e, dall’altro, tra l’Alleanza Atlantica e le forze della guerriglia albanese; che l’accordo raggiunto prevederebbe il disarmo volontario della guerriglia albanese e l’avvio di un processo di riforma costituzionale all’interno della Repubblica di Macedonia; che il raggiungimento di un accordo era la precondizione per l’invio sul suolo della Fyrom di un nuovo contingente armato multinazionale, l’interrogante chiede di conoscere: l’effettivo contenuto dell’accordo politico che è alla base della tregua raggiunta; l’opinione del Governo in merito alla tenuta a medio-lungo termine della tregua e dell’accordo politico sottostante, considerate la rilevanza delle originarie rivendicazioni della guerriglia macedone e la loro problematica compatibilità con la sopravvivenza di uno Stato unitario sul suolo della Fyrom; la natura della missione che la NATO sarebbe chiamata a svolgere, la prevedibile composizione del contingente – in particolare, se ne faranno parte militari americani e con quali funzioni – ed il contributo che dovrebbe darvi l’Italia.