LAVORI PUBBLICI, COMUNICAZIONI (8a)

MARTEDI' 16 OTTOBRE 2001
21ª Seduta

Presidenza del Presidente
GRILLO


Intervengono i ministri delle comunicazioni Gasparri e delle infrastrutture e dei trasporti Lunardi e il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Martinat.

La seduta inizia alle ore 9,30.


IN SEDE CONSULTIVA

(700) Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2002 e bilancio pluriennale per il triennio 2002-2004

- (Tab. 10) Stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per l'anno finanziario 2002

- (Tab. 11) Stato di previsione del Ministero delle comunicazioni per l'anno finanziario 2002

(699) Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2002)
(Rapporti alla 5a Commissione. Seguito e conclusione dell'esame congiunto. Seguito e conclusione dell'esame della Tabella 10 e delle connesse parti del disegno di legge finanziaria: rapporto favorevole con osservazioni. Seguito e conclusione dell'esame della Tabella 11 e delle connesse parti del disegno di legge finanziaria: rapporto favorevole)


Riprende l'esame congiunto, sospeso nella seduta pomeridiana dell'11 ottobre scorso.

Il relatore PEDRAZZINI rinuncia al proprio intervento in sede di replica sulla Tabella 11.

Replica quindi il ministro GASPARRI il quale osserva che l'attenzione del proprio Dicastero si sta concentrando nel dare corso agli stanziamenti, già disposti nella normativa vigente, in favore delle emittenze locali, anche attraverso l'individuazione di procedure di erogazione degli stessi contributi più rapide e semplificate. Un ulteriore sforzo dovrà poi essere indirizzato a predisporre le norme di attuazione anche per quanto concerne gli incentivi disposti per lo sviluppo delle trasmissioni radiotelevisive digitali di cui al decreto-legge n. 5 del 2001, convertito nella legge n. 66 del 2001. Infine, fa presente che si è provveduto nei giorni scorsi alla nomina del Direttore generale della Fondazione Bordoni al fine di accelerare il processo di riorganizzazione complessiva di questo ente.

Si passa all'esame degli emendamenti.

Il senatore DANZI fa proprio l'emendamento 8a.11.Tab.11.1.

Il senatore PESSINA manifesta qualche perplessità sui contenuti dell'emendamento che sembrano muoversi in direzione opposta a quella da lui auspicata nel proprio intervento in sede di discussione generale.

Il senatore FALOMI ritiene che l'emendamento, pur avendo uno scopo condivisibile, mira a reperire le proprie fonti di finanziamento sottraendole ai programmi di ristrutturazione e riorganizzazione delle emittenti locali.

Il senatore CICOLANI osserva che la massa dei residui non spesi - che ammonterebbe a circa 350 miliardi di lire - potrebbe essere utilizzata a sostegno dell'emittenza locale.

Il senatore LAURIA ritiene che l'emendamento, pur apprezzabile nelle finalità, è criticabile per quanto concerne i mezzi di finanziamento.

Il relatore PEDRAZZINI dichiara di rimettersi al Governo.

Il ministro GASPARRI osserva in via generale che le misure di sostegno a favore dell'emittenza locale devono essere dirette in primo luogo a rendere fruibili le erogazioni già previste dalla normativa vigente e, in secondo luogo, a predisporre le necessarie norme attuative per sbloccare gli stanziamenti, previsti dalla legge n. 66 del 2001, per lo sviluppo delle trasmissioni digitali. Per quanto riguarda l'emendamento 8a.11.Tab.11.1 rileva che esso può comportare problemi di ordine tecnico dal momento che attuerebbe una diversa allocazione delle risorse, spostandole dalle spese in conto corrente alle spese in conto capitale.
In conclusione, fa presente che l'obiettivo principale perseguito dal proprio Dicastero non è tanto quello di assegnare nuove erogazioni, ma di rendere disponibili le erogazioni già previste ex lege e per le quali si stanno apprestando le relative norme attuative.

Verificata la presenza del numero legale, il PRESIDENTE pone ai voti l'emendamento 8a.11.Tab.11.1 che risulta respinto.

La Commissione conferisce quindi, a maggioranza, mandato al relatore a redigere un rapporto favorevole sulla tabella 11 e sulle corrispondenti parti del disegno di legge finanziaria da comunicare alla 5a Commissione.

Il PRESIDENTE sospende quindi la seduta in attesa di riprendere l'esame della tabella del Ministero delle infrastrutture già programmato per le ore 11,30.

La seduta, sospesa alle ore 10, riprende alle ore 11,35.

Sulla Tabella n. 10 replica il relatore, presidente GRILLO, che, soffermandosi su talune osservazioni fatte da senatori dei Gruppi di opposizione nel corso della discussione generale, rileva che l'elenco delle opere strategiche, secondo quanto indicato dalla cosiddetta legge-obiettivo attualmente all'esame della Camera dei deputati, viene demandato al documento di programmazione economica-finanziaria. Per quanto concerne le critiche formulate sull'articolo 33 del disegno di legge finanziaria - che prevede un intervento di riforma della Cassa depositi e prestiti - fa presente che l'idea di poter utilizzare tale istituto a favore dei privati appare originale.
Con riferimento, poi, ad una presunta incompatibilità costituzionale tra il contenuto della legge-obiettivo e le modifiche al titolo V della Costituzione, approvate dopo l'esito del referendum confermativo del 7 ottobre scorso, osserva che nella stessa legge-obiettivo in realtà si prevede un coinvolgimento delle Regioni nel processo decisionale diretto alla realizzazione delle infrastrutture.
Precisa inoltre che i limiti d'impegno, nella misura di 15.000 miliardi di lire, decorreranno a partire dall'anno 2002 e fanno parte del piano straordinario illustrato dal Governo che prevede un impegno complessivo di oltre 200.000 miliardi di lire per la realizzazione del programma infrastrutturale. Infine, soffermandosi sull'articolo 23 del disegno di legge finanziaria osserva che il testo proposto costituisce un passo indietro rispetto a quanto emerso, nel corso della precedente legislatura, in occasione del dibattito sulla riforma dei servizi pubblici locali: infatti la scissione tra proprietà e gestione delle reti non può essere lasciata alla discrezionalità dei comuni, ma deve costituire un obbligo.

Replica quindi il ministro LUNARDI il quale preliminarmente manifesta il proprio dispiacere per quanto accaduto nella seduta dell'11 ottobre scorso, convinto che la disponibilità al confronto con il Parlamento costituisca una condizione essenziale perché si possa dare concretezza ad ogni linea strategica che il Governo intenda attuare. In tal senso, garantisce che un simile inconveniente non si ripeterà in futuro e fa presente di aver pregato il presidente Grillo di programmare una serie di incontri finalizzati ad una attività informativa avente ad oggetto lo stato di attuazione degli interventi previsti dalla legge-obiettivo e di quelli mirati alla garanzia della sicurezza per tutte le modalità di trasporto.
In merito alle osservazioni emerse nel corso della discussione generale sui documenti di bilancio ritiene innanzitutto utile precisare che all'articolo 33 e la tabella B costituiscono prova della volontà del Governo di dare attuazione a quanto previsto nel documento di programmazione economica-finanziaria; infatti, dopo un attento esame del quadro globale delle risorse necessarie all'attuazione del programma di infrastrutture, si ottiene un volano globale di investimenti pari a circa 236.000 miliardi di lire dei quali sessantacinque miliardi dovrebbero essere finanziati dal capitale privato, circa 50.000 miliardi reperiti attraverso i fondi strutturali dell'Unione europea e circa 92.000 miliardi reperiti con finanziamenti pubblici. A tali somme vanno aggiunte quelle presenti a leggi pluriennali di spesa, pari a circa 28.000 miliardi di lire. Quindi le risorse da reperire nell'ambito della finanza pubblica ammontano a circa 56.000 miliardi di lire.
Entrando nel dettaglio delle singole annualità, le previsioni relative all'attivazione di risorse aggiuntive nel triennio dovrebbero essere pari a circa 18.000-20.000 miliardi di lire, mentre solo nel biennio successivo dovrebbero invece essere messe a disposizione le risorse aggiuntive.
Rispondendo, poi, alle varie sollecitazioni scaturite nel corso della discussione generale, assicura il senatore Kofler che nessun programma di Governo in passato era stato così attento al problema dei valichi stradali e ferroviari e che, per quanto attiene al corridoio del Brennero, vanno definite azioni sia nel breve che nel lungo periodo.
In ordine alle preoccupazioni sollevate dal senatore Fabris sulla presunta esiguità del Fondo globale, ricorda che proprio il passato Governo aveva annunciato lo stanziamento annuo di 25.000 miliardi di lire per l'attuazione delle opere previste dal Piano generale dei trasporti che, però, nell'ultima legge finanziaria si è ridotto ad un valore di circa 2.000 miliardi di lire. È essenziale allora far sì che le risorse siano davvero attivate, nonché che siano avviate le procedure per accedere sia ai capitali privati sia ai fondi dell'Unione europea. In merito poi alla identificazione delle opere strategiche da realizzare, ricorda che le dichiarazioni svolte dal Presidente del Consiglio in occasione del dibattito sulla fiducia costituiscono la base di riferimento su cui imbastire ogni azione programmatica; peraltro, entro il corrente mese sono in programma vari incontri con le Regioni per mettere a punto il quadro definitivo e il tempo necessario per realizzare le singole iniziative.
Ritiene utile precisare al senatore Falomi che la modifica del titolo V della Costituzione, entrata definitivamente in vigore dopo il referendum confermativo, non si pone in contrasto con lo strumento della legge-obiettivo dal momento che in essa il ruolo delle Regioni è salvaguardato nel processo di individuazione sul territorio delle infrastrutture.
In merito, poi, alle preoccupazioni del senatore Viserta Costantini, fa presente che il coinvolgimento dei privati su alcune opere essenziali, quali gli hub portuali, interportuali ed aeroportuali, è subordinato alla crescita della domanda di trasporto. Qualora tale crescita dovesse crollare si innescherebbe un processo di recessione e quindi di blocco della crescita del PIL; tuttavia, tale previsione non compare in alcun documento internazionale di analisi economica.
Rispondendo ad alcuni rilievi avanzati dalla senatrice Donati, ricorda che, in occasione delle dichiarazioni programmatiche, si è avuto modo di prospettare in dettaglio il quadro delle esigenze finanziarie, delle disponibilità, della dislocazione territoriale e della cadenza temporale delle stesse risorse. Per quanto concerne le tematiche connesse al trasporto rapido di massa, fa presente che il Dicastero delle infrastrutture sta mettendo a punto un provvedimento collegato alla legge finanziaria mirato sia ad evitare penalizzazioni nel comparto delle programmazioni previste dall'ANAS, sia a creare le condizioni per la riforma di alcune aree essenziali del sistema trasportistico del Paese.
Assicura quindi il senatore Montalbano sulla prossima attivazione di contatti sistematici con ogni Regione con riferimento alle reti viarie trasferite dall'ANAS e condivide che venga posta particolare attenzione alle reti meridionali al fine di evitare squilibri con altre parti del Paese. Esprime poi meraviglia per quanto sostenuto dal senatore Paolo Brutti che ha fatto riferimento a risorse che sarebbero state reperite nelle precedenti manovre finanziarie approvate dai Governi di centro-sinistra. In verità, in tali manovre finanziarie non si sono mai previste in modo concreto adeguate risorse per rilanciare le infrastrutture del Paese. In ordine poi all'articolo 23 del disegno di legge finanziaria osserva che vengono poste regole certe e trasparenti che non incrinano il processo di liberalizzazione.
Infine, raccogliendo alcune osservazioni prospettate da vari senatori, rileva che, per effetto degli interventi e delle procedure delineate dalla legge-obiettivo, si renderanno concreti i tempi di attuazione delle opere e si garantiranno alle realtà socio-economiche del Mezzogiorno risposte concrete e misurabili.

Si passa all'esame degli emendamenti.

I senatori LAURIA e Paolo BRUTTI dichiarano di far propri tutti gli emendamenti, presentati dal senatore Fabris e rinunciano alla loro illustrazione.

Previo parere contrario del RELATORE e del sottosegreario MARTINAT, posti separatamente ai voti, risultano quindi respinti tutti gli emendamenti riferiti alla tabella 10.

Si passa quindi all'esame degli ordini del giorno, cominciando con quelli riferiti al disegno di legge finanziaria.

Il relatore, presidente GRILLO, illustra i seguenti ordini del giorno:

0/699/1/8
IL RELATORE
"L'8a Commissione permanente (Lavori pubblici, comunicazioni) del Senato,
in sede di esame del disegno di legge n. 699 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato - legge finanziaria 2002)
premesso che:
il nuovo piano generale dei trasporti ha previsto linee di intervento per eliminare le criticità nei modelli organizzativi dedicati alla sicurezza della navigazione, individuando aree verso le quali indirizzare l'attività futura e gli interventi sia normativi che operativi, quali:
- l'incremento delle attività PSC - Port State Control - per assicurare un efficace ed efficiente sistema di controllo e vigilanza del trasporto via mare, onde evitare che la competizione tra gli operatori possa avvenire a scapito degli standard di sicurezza attraverso la compressione dei relativi costi, con particolare attenzione alla liberalizzazione del cabotaggio marittimo;
- la realizzazione di un sistema integrato di controllo del traffico marittimo - VTS - volto a fornire ausili alla navigazione, alla vigilanza e al soccorso per la salvaguardia della vita umana in mare, alla prevenzione degli incidenti con la conseguente tutela dell'ambiente marino e delle sue risorse. La rete di stazioni di controllo del traffico marittimo VTS, permetterà di seguire qualsiasi nave nell'intero corso della navigazione nelle acque di interesse nazionale, non solo per segnalare ostacoli e pericoli al fine di prevenire rischio di collisioni, specialmente quando si tratta di navi che trasportano merci pericolose, ma costituirà anche uno strumento fondamentale ai fini della sicurezza costiera e portuale nazionale per la sua capacità di monitorare qualsiasi bersaglio in navigazione verso il territorio italiano;
considerato che:
- le attività altamente specialistiche di cui sopra sono svolte da personale del Corpo delle Capitanerie di Porto in base rispettivamente al recepimento di direttive comunitarie e norme internazionali per la sicurezza delle navi e la prevenzione dell'inquinamento (DM 19 aprile 2000 n. 432) e in forza della legge 7 marzo 2001 n. 51 che ha espressamente individuato nel Corpo delle Capitanerie di Porto il soggetto deputato alla gestione operativa del sistema VTS;
- il disegno di Legge Finanziaria 2002 ha previsto nel settore dei Trasporti interventi per l'installazione di particolari sistemi di controllo del traffico marittimo;
- la Corte dei Conti nella relazione al Parlamento per l'anno 2000 ha esplicitamente dichiarato che i vari provvedimenti di legge vigenti identificano "la specificità e l'unitarietà delle funzioni del Corpo, individuando nell'ufficio Capitaneria di Porto, indipendentemente all'organo centrale competente per materia, lo sportello incaricato delle funzioni pubbliche e/o operative per le problematiche attinenti il settore marittimo";
- la legge 14 novembre 2000, n. 331 ha previsto la graduale sostituzione dei militari in servizio di leva con volontari di truppa, che dovrà concretizzarsi entro il 2006, e contemporaneamente ha disciplinato la contestuale progressiva riduzione dell'organico complessivo delle forze armate, fatta eccezione per il Corpo delle Capitanerie di Porto;
impegna il Governo
a individuare le risorse per consentire di sostituire i 3.325 militari di leva in servizio di leva nel Corpo delle Capitanerie di Porto con altrettanti volontari di truppa per mantenere inalterata la tabella organica stabilita dalla legge n. 255 del 1991 che altrimenti sarebbe ridotta di oltre il 30 per cento, con conseguenti inevitabili ricadute negative sulle attività di istituto del Corpo, con particolare riguardo alla gestione operativa del sistema del controllo del traffico marittimo - VTS e l'attività ispettiva di Port State Control."

0/699/2/8
IL RELATORE
"L'8a Commissione permanente (Lavori pubblici, comunicazioni) del Senato,
in sede di esame del disegno di legge n. 699 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato - legge finanziaria 2002)
premesso che:
- la resistenza ad investire in Italia o nelle regioni meridionali del Paese, da parte delle imprese estere e di quelle settentrionali italiane, dipende da diversi fattori che ne riducono la competitività;
- uno di questi fattori è la forte debolezza del sistema dei trasporti nazionali con la conseguente penalizzazione che le merci possono incontrare nel muoversi lungo la penisola e nel varcare l'arco alpino;
- il trasporto costituisce un fattore strategico e condiziona la collocazione degli insediamenti produttivi;
- il ricorso alla via marittima, naturale per un paese peninsulare e insulare come l'Italia, consente di intervenire in tempi brevi e migliorare concretamente e velocemente le prestazioni complessive del sistema dei trasporti italiano, aggirando strozzature e debolezze del sistema trasportistico terrestre, sempre più prossimo a livelli di saturazione con pesanti ripercussioni sull'ambiente;
- la produzione di servizi di navigazione mercantile oltrepassa i 17 miliardi di lire e sul piano occupazionale gli addetti superano le 30 mila unità;
- l'atteggiamento europeo è favorevole ad uno sviluppo del trasporto marittimo attraverso misure che ne riducano il costo e che, a tal fine, sono state adottate dalla Commissione linee guida riguardo agli aiuti di stato alle imprese di navigazione, che accettano - a differenza di quanto accade in altri settori - ipotesi di riduzione anche totale dei costi fiscali e contributivi da queste sopportati;
- negli ultimi, a seguito della politica comunitaria di difesa della competitività della flotta, altri Stati membri comunitari (Gran Bretagna, Olanda, Francia e Germania) hanno realizzato politiche marittime molto aggressive, caratterizzate dall'adozione di strumenti innovativi di rafforzamento della competitività della bandiera e/o di attrazione di imprese armatoriali dall'estero;
- tali regimi sono oggi in grado di esercitare una forte attrazione anche nei confronti del nostro armamento, in particolare nel settore del cabotaggio, recentemente aperto alla concorrenza fra bandiere comunitarie, con la conseguenza che un settore tradizionalmente appannaggio esclusivo delle imprese italiane corre oggi seri rischi di delocalizzazione delle stesse imprese verso gli Stati membri che offrono migliori condizioni di competitività nei traffici di cabotaggio;
- per contrastare questo fenomeno, con la legge n. 522 del 1999 sono stati estesi al cabotaggio marittimo, fino al 2001 e nella misura dell'80 per cento, gli sgravi contributivi previsti per le navi iscritte nel Registro Internazionale;
- con la fine dell'anno scadono gli sgravi contributivi parziali disposti dalla concordata legge n. 522 del 1999, già insufficienti a colmare il gap competitivo del cabotaggio italiano;
- qualora non si intervenisse l'armamento italiano sarebbe obbligato, per restare sul mercato, a trasferire le proprie navi e, in seguito, le proprie strutture gestionali all'estero, con un danno importante all'occupazione italiana e all'indotto;
- le ricadute negative sul settore comporterebbero una forte reazione delle organizzazioni sindacali, che hanno nel settore del cabotaggio gran parte dei marittimi loro iscritti;
- il disegno di legge finanziario 2002-2004 non prevede per le imprese armatoriali accantonamenti o stanziamenti volti a renderle competitive con i concorrenti;
impegna il Governo
- ad estendere nel settore del cabotaggio i benefici già previsti dalla legge istitutiva del Registro Internazionale al fine di ridurre il costo del lavoro marittimo italiano e il costo fiscale gravante sulle imprese;
- ad introdurre misure di semplificazione degli adempimenti fiscali nonché di stabilizzazione del reddito delle imprese attraverso l'istituzione della cosiddetta tonnage tax, sistema di tassazione forfetario parametrato sul tonnellaggio delle navi;
- a promuovere e sostenere programmi di formazione della gente di mare previsti dalle convenzioni internazionali."

Il sottosegretario MARTINAT dichiara di accogliere gli ordini del giorno 0/699/1/8 e 0/699/2/8.

La senatrice DONATI illustra il seguente ordine del giorno:

0/699/3/8
DONATI, Paolo BRUTTI
"L'8a Commissione permanente (Lavori pubblici, comunicazioni) del Senato,
in sede di esame del disegno di legge n. 699 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato - legge finanziaria 2002)
premesso che:
- la mobilità nelle realtà urbane e metropolitane ha raggiunto in Italia livelli di congestione, di blocco degli spostamenti che danneggiano fortemente l'accessibilità dei cittadini e delle imprese, e che vede una crescita sistematica del traffico morotizzato privato e del trasporto su strada;
- questa situazione di crisi produce elevati livelli di inquinamento acustico ed atmosferico, incentiva i consumi energetici, produce una mancata accessibilità, incrementa l'incidentalità e l'insicurezza stradale (oltre due terzi degli incidenti avviene in ambito urbano), e genera forti costi diretti ed indiretti sui cittadini, le imprese e più in generale sulla collettività;
- una stima prudente ha stabilito che il costo della "congestione" si aggira sui 14.000 miliardi all'anno, a cui devono essere aggiunti i costi sostenuti per l'incidentalità, i costi supportati dalla collettività e dai privati per l'incremento delle malattie degenerative e per il risanamento acustico ed atmosferico, il degrado del nostro patrimonio artistico e naturale
considerando che:
- l'attuale livello di offerta dei servizi di Trasporto Pubblico Locale non è adeguata a servire una domanda in crescita e che richiede il miglioramento delle prestazioni, velocità e confort, in cui risulta evidente che la dotazione infrastrutturale delle reti per il trasporto rapido di massa (metropolitane e tramvie) vede l'Italia all'ultimo posto in ambito europeo e che occorre rapidamente colmare questo deficit infrastrutturale;
- nel 1992 è stata approvata la legge 211 per la realizzazione di reti per il trasporto rapido di massa, che con successive modifiche normative e mediante diversi rifinanziamenti prevede un ammontare complessivo di investimenti pari a circa 15.000 miliardi di cui il 40 per centro a carico degli enti locali proponenti;
- che i disegni di legge di bilancio e finanziaria per il 2002-2004 prevede la rimodulazione delle risorse disponibili per la legge n. 211 del 1992 ma non prevede l'incremento delle risorse a disposizione delle città per avanzare progetti ed estendere le reti programmatiche ed in diversi casi in corso di realizzazione;
impegna il Governo
ad assicurare finanziamenti adeguati ed aggiuntivi per la realizzazione delle reti per il trasporto rapido di massa ed a procedere ad una efficace accelerazione delle procedure e del sistema di autorizzazioni per consentire una rapida realizzazione dei progetti al fine di garantire servizi efficienti e di qualità per la mobilità urbana dei cittadini."

Il RELATORE dichiara di rimettersi alle valutazioni del Rappresentante del Governo sull'ordine del giorno 0/699/3/8. Sullo stesso ordine del giorno il sottosegretario MARTINAT esprime parere contrario. Posto ai voti l'ordine del giorno 0/699/3/8 risulta respinto.

Il senatore Paolo BRUTTI illustra quindi i seguenti ordini del giorno:

0/699/4/8
Paolo BRUTTI, VISERTA COSTANTINI, MONTALBANO, FALOMI
"L'8a Commissione permanente (Lavori pubblici, comunicazioni) del Senato,
in sede di esame del disegno di legge n. 699 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato - legge finanziaria 2002)
premesso che:
- lo stato di emergenza delle popolazioni dell'Umbria e delle Marche colpite dal terremoto del 1997 non è ancora cessato;
- gli interventi si succedono con continuità e debbono essere sostenuti con adeguate risorse finanziarie e con adeguamenti normativi che snelliscano e semplifichino le procedure esistenti;
- a tal fine appare contraddittorio con gli obiettivi di risarcire pienamente le popolazioni colpite dal sisma il fatto che la legge finanziaria per il 2002 operi una indiscriminata riduzione delle risorse previste a questo fine nella tabella F;
- si compie infatti in questa tabella una rimodulazione la quale, per il solo anno 2002, blocca un importo di investimenti vicino ai 1.000 miliardi di accensione di mutui;
impegna il Governo
a rimodulare gli importi previsti in tabella F in modo da garantire per il 2002 risorse effettivamente spendibili e pari a: 139.443, 216.912. 216.912, 2.814.704 milioni di euro, rispettivamente per gli anni 2002, 2003 e 2004."

0/699/5/8
Paolo BRUTTI, DONATI, FALOMI, VISERTA COSTANTINI, MONTALBANO
"L'8a Commissione permanente (Lavori pubblici, comunicazioni) del Senato,
in sede di esame del disegno di legge n. 699 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato - legge finanziaria 2002)
premesso che:
- l'articolo 33 della legge finanziaria per l'anno 2002 consente alla Cassa depositi e prestiti di intervenire nel progetto di finanza delle grandi opere strategiche, in deroga alle presenti disposizioni e senza ulteriori precisazioni dei limiti e dei criteri a cui deve commisurarsi detto intervento;
- che questa misura apre la strada all'utilizzo della Cassa come surrettizio finanziatore "privato" di opere nelle quali non si riesca ad attrarre capitale di rischio, per insussistenza dei margini di rientro degli investimenti;
- che in tal modo la Cassa verrebbe esposta a rischi di dissesto, con effetti conseguenti assai pericolosi sulle attività di finanziamento degli enti locali;
impegna il Governo
a modificare la norma contenuta nel comma 1 dell'articolo 33 che prevede una deroga alle disposizioni vigenti ed invece ad inserire un comma contenente la indicazione dei criteri e dei vincoli cui la Cassa deve attenersi nell'intervento a favore dei soggetti attuatori delle varie fasi di realizzazione delle opere di interesse strategico."

0/699/6/8
Paolo BRUTTI, DONATI, FALOMI, VISERTA COSTANTINI, MONTALBANO
"L'8a Commissione permanente (Lavori pubblici, comunicazioni) del Senato,
in sede di esame del disegno di legge n. 699 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato - legge finanziaria 2002)
premesso che:
- l'articolo 23 della legge finanziaria compie un passo indietro inaccettabile sul processo di apertura alla concorrenza nel sistema dei servizi locali, aprendo la strada alla costituzione di veri e propri monopoli locali privati;
- in particolare per il sistema del trasporto pubblico locale il disposto dell'articolo 23 blocca e inverte un processo di modernizzazione del comparto che ha portato notevoli benefici, sia in termini di risanamento gestionale che in termini di efficienza produttiva;
- si ritiene opportuno che questo articolo venga stralciato dal contesto della legge finanziaria per avviare nel contempo un approfondito esame di merito su un provvedimento organico di riforma del sistema dei servizi pubblici locali, anche al fine di salvaguardare le disposizioni vigenti previste per i singoli settori, introducendo al comma 1 del nuovo articolo 113 del testo unico della legge sull'ordinamento degli enti locali di cui al decreto legislativo n. 267 del 2000, una norma che faccia salve le disposizioni nazionali di attuazione di normative comunitarie, con riferimento particolare a quanto disposto dal D.L. 422 del 1997 e dal D.L. 400 del 1999 per ciò che concerne il trasporto pubblico locale;
impegna il Governo
a modificare quanto previsto dall'articolo 23 della legge finanziaria per il 2002 nel senso indicato in premessa, per consentire un'effettiva liberalizzazione dei servizi di trasporto pubblico locale."

Il RELATORE si rimette al rappresentante del Governo sull'ordine del giorno 0/699/4/8, mentre esprime parere favorevole sugli ordini del giorno 0/699/5/8 e 0/699/6/8.

Il sottosegretario MARTINAT dichiara di accogliere come raccomandazione l'ordine del giorno 0/699/4/8, mentre esprime parere contrario sugli ordini del giorno 0/699/5/8 e 0/699/6/8 i quali, posti separatamente ai voti, risultano quindi respinti.

Il senatore MEDURI illustra i seguenti ordini del giorno:

0/699/7/8
MEDURI
"L'8a Commissione permanente (Lavori pubblici, comunicazioni) del Senato,
in sede di esame del disegno di legge n. 699 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato - legge finanziaria 2002)
premesso che:
- il porto di Gioia Tauro può e deve diventare fattore determinante di sviluppo per tutto la Calabria ed in particolare per la provincia di Reggio Calabria;
considerato inoltre che:
- affinché ciò avvenga occorre che si verifichino primariamente due condizioni, ovvero che:
a) vengano realizzate tutte quelle infrastrutture (ferroviarie, stradali di collegamento veloce con i due aeroporti vicini di Reggio Calabria e di Lametia Terme) che ne facciano un reale centro di intermodalità;
b) venga creata una "zona franca" che favorisca i traffici ed i commerci evitando che il porto si riduca ad essere, in eterno, un porto dove si compia solamente lo scambio di merci tra navi grandi e navi piccole;
invita il Governo
a fare quanto è indispensabile ed urgente per raggiungere gli scopi in premessa."

0/699/8/8
MEDURI
"L'8a Commissione permanente (Lavori pubblici, comunicazioni) del Senato,
in sede di esame del disegno di legge n. 699 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato - legge finanziaria 2002)
premesso che:
- nel documento di Programmazione economica e finanziaria presentato dal Governo e nella risoluzione relativa che è stata, a suo tempo, approvata dal Senato sono contenuti precisi impegni a favore del Mezzogiorno d'Italia al fine di aumentare l'occupazione e, quindi, gettare le premesse per una reale ripresa socio-economica ed occupazionale;
considerato che:
- in provincia di Reggio Calabria esistono le O.G.R. (Officine Grandi Riparazioni) delle F.S. create in passato con impiego di centinaia di miliardi di denaro pubblico ed oggi quasi dismesse ed in procinto di essere chiuse, nonostante fossero state pensate per occupare oltre 1.000 operai;
impegna il Governo
a non consentire a Trenitalia S.p.A. di attuare il vecchio Piano d'Impresa che prevedeva, con la benedizione sindacale, la chiusura tout court delle O.G.R. ma, al contrario, proprio in ossequio a quanto previsto nel DPEF e nella risoluzione con la quale il Senato lo ha approvato, a rivitalizzare l'impianto per concorrere in modo tangibile allo sforzo del Governo della Nazione volto a sostenere una reale ripresa socio economica del Sud e comunque, in ogni caso, a favorire il reimpiego eventuale dell'impianto in intraprese importanti, sempre in campo ferroviario, che sembra di possano attuare anche con il concorso dei Trenitalia S.p.A."

Il RELATORE esprime parere favorevole su entrambi gli ordini del giorno.

Il sottosegretario MARTINAT esprime parere favorevole sull'ordine del giorno 0/699/7/8, purché venga tolto il punto b).

Il senatore MEDURI si dichiara favorevole ad accogliere la proposta di modifica avanzata dal Rappresentante del Governo.

L'ordine del giorno 0/699/7/8 viene quindi accolto dal Rappresentante del Governo nel testo modificato.

Quanto all'ordine del giorno 0/699/8/8 il RAPPRESENTANTE del Governo dichiara di accoglierlo come raccomandazione.

Il senatore Paolo BRUTTI dichiara di far propri i seguenti ordini del giorno che rinuncia ad illustrare:

0/699/9/8
FALOMI
"L'8a Commissione permanente (Lavori pubblici, comunicazioni) del Senato,
in sede di esame del disegno di legge n. 699 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato - legge finanziaria 2002)
considerato che:
- la legge 15 dicembre 1990, n. 396, recante "Interventi per Roma, Capitale della Repubblica", prevede tra i suoi obiettivi: all'articolo 1, comma 1, lettera b), la creazione di parchi archeologici; all'articolo 1, comma 1, lettera d), l'adeguamento della dotazione delle infrastrutture per la mobilità urbana;
tenuto conto che:
- la Commissione per Roma Capitale, di cui all'articolo 2, comma 1, della suddetta legge, è presieduta dal Presidente del Consiglio o, per sua delega, dal Ministro per i problemi delle aree urbane e prevede la presenza dei Ministri dei lavori pubblici, dei trasporti, dell'ambiente e per i beni culturali e ambientali;
impegna il Governo
- a considerare, nel complesso delle opere finanziabili, come prioritari gli interventi per:
1) l'abbattimento del tratto sopraelevato della Tangenziale Est e la progettazione e realizzazione di un percorso alternativo;
2) la realizzazione del Parco archeologico di Centocelle;
- a utilizzare gli ulteriori stanziamenti previsti dalla tabella D del disegno di legge finanziaria per il 2002 per gli scopi di cui ai punti 1) e 2)."

0/699/10/8
FALOMI
"L'8a Commissione permanente (Lavori pubblici, comunicazioni) del Senato,
in sede di esame del disegno di legge n. 699 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato - legge finanziaria 2002)
premesso che:
- il Comune di Roma amministra un territorio grande come quello di Milano, Torino, Genova, Bologna, Firenze, Napoli, Bari, Catania e Palermo messe insieme;
- che la città è, in termini di popolazione, la terza capitale europea e che in termini di superficie è la capitale con il territorio più vasto;
- che la spesa comunale procapite di Roma è molto inferiore rispetto a Parigi e Berlino;
- che la spesa per investimenti è inferiore a quella delle altre capitali europee;
- che Roma riceve procapite dallo Stato meno trasferimenti rispetto a molte altre città italiane;
- che nel 2000 la media nazionale dei trasferimenti procapite delle grandi città è stata di 446.000 lire, mentre a Roma sono state trasferite solo 396.000 lire;
considerato che:
- nell'incontro del 9 agosto 2001, tra il Sindaco di Roma Valter Veltroni e il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, sono stati assunti da parte del Governo impegni per incrementare le risorse previste dalla legge 396 del 1990;
- che tale impegno è stato rispettato per quanto riguarda l'anno 2002;
- che per gli anni 2003 e 2004 le somme stanziate sono inferiori di 155 milioni di Euro (circa 300 miliardi di lire) rispetto agli impegni assunti;
impegna il Governo
a reperire le risorse finanziarie necessarie a garantire quanto concordato con il Comune di Roma."

Il RELATORE esprime parere contrario sull'ordine del giorno 0/699/9/8, mentre sull'ordine del giorno 0/699/10/8 si rimette al Governo.

Previo parere contrario del RAPPRESENTANTE del Governo, posti separatamente ai voti, gli ordini del giorno 0/699/9/8 e 0/699/10/8 risultano quindi respinti.

Il senatore Paolo BRUTTI illustra quindi i seguenti ordini del giorno:
0/699/11/8
Paolo BRUTTI, DONATI, FALOMI, VISERTA COSTANTINI, MONTALBANO
"L'8a Commissione permanente (Lavori pubblici, comunicazioni) del Senato,
in sede di esame del disegno di legge n. 699 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato - legge finanziaria 2002)
premesso che:
- è necessario prorogare per l'anno 2002 il contributo per la formazione professionale della Gente di mare che scade alla fine del 2001, al fine di non interrompere processi di riqualificazione del personale necessari per affrontare le modificazioni in atto nel lavoro del personale di navigazione;
impegna il Governo
a introdurre nella legge finanziaria per il 2002 la proroga fino al 31 dicembre 2002 dei contributi per la formazione professionale della Gente di mare previsti dalla legge n. 674 del 1996 e dalla legge n. 522 del 1999."

0/699/12/8
Paolo BRUTTI, DONATI, FALOMI, VISERTA COSTANTINI, MONTALBANO
"L'8a Commissione permanente (Lavori pubblici, comunicazioni) del Senato,
in sede di esame del disegno di legge n. 699 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato - legge finanziaria 2002)
premesso che:
- qualora non fosse prorogato per il triennio 2002-2004 lo sgravio contributivo per le imprese impegnate nei servizi marittimi di cabotaggio che sono in scadenza al 31 dicembre 2001, secondo quanto disposto dall'articolo 9 della legge 522 del 1999, si avrebbe un immediato e gravissimo pregiudizio occupazionale e l'apertura di un processo di sostituzione di marittimi italiani con forza lavoro extra comunitaria;
- che è pertanto necessario provvedere alla proroga degli sgravi contributivi e ciò comporta, sulla base dei dati forniti dall'INPS e dalla FS relativi al numero dei marittimi impiegati nel settore del cabotaggio e al loro monte retributivo annuo un onere annuo per lo stato di 332 miliardi di lire;
impegna il Governo
a prorogare per il triennio 2002-2004 i benefici di cui alla legge 30 del 1998 relativi agli sgravi contributivi per i servizi marittimi di cabotaggio estendendoli anche alle imprese armatoriali che esercitano a tali attività anche in via non esclusiva."

Il RELATORE esprime parere favorevole su entrambi gli ordini del giorno.

Il sottosegretario MARTINAT dichiara di accogliere come raccomandazione gli ordini del giorno 0/699/11/8 e 0/699/12/8.

Il senatore Paolo BRUTTI dichiara di far propri, rinunciando alla loro illustrazione, i seguenti ordini del giorno:

0/699/13/8
FABRIS
"L'8a Commissione permanente (Lavori pubblici, comunicazioni) del Senato,
in sede di esame del disegno di legge n. 699 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato - legge finanziaria 2002)
premesso che nella legge finanziaria 1999 vennero individuate le risorse e le procedure per la realizzazione dell'Autostrada Pedemontana Veneta;
che nella legge finanziaria 2001 è stata prevista la possibilità per gli enti locali interessati di realizzare l'Autostrada Pedemontana Veneta anche in soluzione superstrada;
impegna il Governo
a riprodurre immediatamente le procedure stabilite nella legge finanziaria 1999, onde garantire l'immediata realizzazione di un'opera già finanziata dallo Stato."

0/699/14/8
FABRIS
"L'8a Commissione permanente (Lavori pubblici, comunicazioni) del Senato,
in sede di esame del disegno di legge n. 699 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato - legge finanziaria 2002)
premesso che la realizzazione del completamento viario tra la E45 ed il "nodo di Mestre" (Nuova Romea Commerciale - E55) è stato inserito tra le priorità del Piano Nazionale dei Trasporti e della Logistica, ed è stata considerata opera strategica del Governo al fine di completare il Corridoio Adriatico sino all'intersezione con l'asse est - ovest della Pianura Padana (Corridoio Europeo n. 5) e gli sbocchi viari verso il nord Europa;
che i problemi di natura locale concernenti il tracciato per quanto di interesse degli enti locali delle Regioni Emilia Romagna e Veneto sono stati superati;
impegna il Governo
a predisporre per la legge finanziaria 2002 le risorse e le procedure atte all'avvio della progettazione definitiva e della realizzazione della E55."

Il RELATORE esprime parere contrario sull'ordine del giorno 0/699/13/8, mentre si rimette al parere del Rappresentante del Governo per quanto concerne l'ordine del giorno 0/699/14/8.

Previo parere contrario del RAPPRESENTANTE del Governo, gli ordini del giorno 0/699/13/8 e 0/699/14/8, posti separatamente ai voti, risultano quindi respinti.

Si passa, poi, agli ordini del giorno riferiti alla Tabella 10.

Il senatore MENARDI dichiara, su invito del Rappresentante del Governo e in considerazione di una risposta positiva del Ministro sulla questione apparsa sulla stampa quotidiana, di ritirare il seguente ordine del giorno:

0/700/1/8/Tab.10
SCARABOSIO, MENARDI
"L'8a Commissione permanente (Lavori pubblici, comunicazioni) del Senato,
in sede di esame del disegno di legge n. 700 (Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2002 e bilancio pluriennale per il triennio 2002-2004)
preso atto di quanto emerso nel corso del dibattito, a conferma di quanto precisato nella relazione di accompagnamento al disegno di legge, al fine di assicurare la concreta realizzazione degli interventi per i giochi olimpici invernali "Torino 2006", unità previsionale di base 3.2.3.44, previsti dalla legge n. 285 del 2000
impegna il Governo
a riconsiderare la disciplina della legge n. 285 del 2000, riguardante gli interventi per i giochi olimpici invernali "Torino 2006" e lo stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze (cap. 7366), integrando per quanto possibile lo stanziamento ivi previsto in modo da realizzare pienamente il grande evento di "Torino 2006" trainante non solo per la depressa area torinese e piemontese ma anche per l'intera economia nazionale."

Il senatore VISERTA COSTANTINI illustra il seguente ordine del giorno:

0/700/2/8/Tab.10
VISERTA COSTANTINI
"L'8a Commissione permanente (Lavori pubblici, comunicazioni) del Senato,
in sede di esame del disegno di legge n. 700 (Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2002 e bilancio pluriennale per il triennio 2002-2004)
premesso che:
- negli ultimi anni, l'orientamento consolidato dei vari Governi succedutisi, e numerosi pronunciamenti del Parlamento hanno individuato quale priorità il miglioramento delle viabilità nelle aree urbane, allo scopo di garantire ai cittadini più sicurezza, buona qualità della vita e sostegno allo sviluppo;
rilevato che:
- lo stesso Governo in carica, nella illustrazione degli indirizzi programmatici per il settore trasporti ed infrastrutture ha ribadito la centralità degli interventi nelle aree urbane;
- una delle aree più congestionate, tra le tante che caratterizzano il nostro Paese, è certamente il tratto di costa abruzzese che fa perno intorno alla città di Pescara, ove la Statale Adriatica attraversa una conurbazione lunghissima e senza soluzione di continuità che coinvolge città di notevole grandezza, investite da uno sviluppo economico e da una crescita demografica senza precedenti;
- dopo anni di studi e approfondimenti, l'ANAS e gli enti locali interessati definirono il tracciato di un primo lotto di una tangenziale intorno alla città di Monte Silvano;
- tale intervento, già finanziato ed i cui lavori sono in via di completamento, ha, come è ovvio, un carattere di parzialità perché libera solo un brevissimo tratto della congestionata Strada Statale Adriatica;
- l'ANAS, consapevole della necessità di proseguire nella realizzazione di una tangenziale che risolvesse in modo organico i problemi di viabilità dell'area, ha sottoscritto una Convenzione con la Provincia di Pescara affidando a quest'ultima la progettazione di un ulteriore tratto della lunghezza di 5 chilometri, per portare la tangenziale sino a Città S. Angelo;
considerato che:
- per la realizzazione di questo "primo lotto-bis" viene calcolato un investimento complessivo di 110 miliardi, e che l'ANAS nella persona del suo Presidente, ha assunto, con la Provincia di Pescara e con i Comuni interessati l'impegno formale al suo finanziamento;
impegna il Governo
1) a sostenere l'orientamento dell'ANAS volto a destinare alla realizzazione del "primo lotto-bis" della tangenziale Pescara-Silvi, i 110 miliardi preventivati;
2) a dare indicazione all'ANAS di avviare la progettazione di un secondo lotto che prolunghi la tangenziale sino alla città di Silvi Marina."

Il RELATORE esprime parere contrario sull'ordine del giorno 0/700/2/8/Tab. 10 che viene accolto come raccomandazione dal RAPPRESENTANTE del Governo.

La senatrice DONATI illustra quindi i seguenti ordini del giorno:

0/700/3/8/Tab.10
DONATI, Paolo BRUTTI
"L'8a Commissione permanente (Lavori pubblici, comunicazioni) del Senato,
in sede di esame del disegno di legge n. 700 (Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2002 e bilancio pluriennale per il triennio 2002-2004)
premesso che:
- la mobilità nelle realtà urbane e metropolitane ha raggiunto in Italia livelli di congestione, di blocco degli spostamenti che danneggiano fortemente l'accessibilità dei cittadini e delle imprese, e che vede una crescita sistematica del traffico motorizzato privato e del trasporto su strada;
- questa situazione di crisi produce elevati livelli di inquinamento acustico ed atmosferico, incentiva i consumi energetici, produce una mancata accessibilità, incrementa l'incidentalità e l'insicurezza stradale (oltre due terzi degli incidenti avviene in ambito urbano), e genera forti costi diretti ed indiretti sui cittadini, le imprese e più in generale sulla collettività;
- una stima prudente ha stabilito che il costo della "congestione" si aggira sui 14.000 miliardi all'anno, a cui devono essere aggiunti i costi sostenuti per l'incidentalità, i costi sopportati dalla collettività e dai privati per l'incremento delle malattie degenerative e per il risanamento acustico ed atmosferico, il degrado del nostro patrimonio artistico e naturale;
considerato che:
- tra le misure incentivanti per l'uso del trasporto collettivo, oltre alla realizzazione di reti per il trasporto rapido di massa, alla predisposizione di sistemi di regolazione e di pedaggiamento che scoraggino il traffico motorizzato privato, deve essere incluso un sistema di incentivi positivo e premiante di comportamenti virtuosi da parte dei cittadini che contribuiscono concretamente ad alleggerire la congestione, migliorare l'accessibilità, ridurre l'incidentalità e contenere i livelli di inquinamento acustico ed atmosferico;
- tra queste misure incentivanti, risulterebbe efficace un incentivo fiscale mediante la detassazione della spesa sostenuta dai cittadini per l'acquisto degli abbonamenti mensili ed annuali per il trasporto pubblico locale, includendo sia il trasporto pubblico urbano che il trasporto ferroviario;
- questa misura di detassazione avrebbe anche l'effetto di incentivare e fidelizzare l'uso del trasporto collettivo verso forme di abbonamento più stabili, costituendo un aiuto concreto per l'alleggerimento della spesa delle famiglie italiane nel campo dei trasporti, ed aiutando contestualmente il risanamento dei conti delle aziende di Trasporto Pubblico Locale e delle Ferrovie dello Stato;
- che nei disegni di legge di bilancio e finanziaria per il 2002-2004 non si prevede alcuna misura di orientamento ed incentivo verso la mobilità sostenibile in grado di orientare la domanda;
tutto ciò premesso
impegna il Governo
ad assicurare la predisposizione di misure e sistemi di regolazione, capaci di orientare la domanda e sostenere i comportamenti virtuosi verso la mobilità sostenibile, a partire dalla detassazione della spesa dei cittadini per l'acquisto degli abbonamenti per il trasporto collettivo."

0/700/4/8/Tab.10
DONATI, Paolo BRUTTI
"L'8a Commissione permanente (Lavori pubblici, comunicazioni) del Senato,
in sede di esame del disegno di legge n. 700 (Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2002 e bilancio pluriennale per il triennio 2002-2004)
premesso che:
- la mobilità nelle realtà urbane e metropolitane ha raggiunto in Italia livelli di congestione, di blocco degli spostamenti che danneggiano fortemente l'accessibilità dei cittadini e delle imprese, e che vede una crescita sistematica del traffico motorizzato privato e del trasporto su strada;
- questa situazione di crisi produce elevati livelli di inquinamento acustico ed atmosferico, incentiva i consumi energetici, produce una mancata accessibilità, incrementa l'incidentalità e l'insicurezza stradale (oltre due terzi degli incidenti avviene in ambito urbano), e genera forti costi diretti ed indiretti sui cittadini, le imprese e più in generale sulla collettività;
- una stima prudente ha stabilito che il costo della "congestione" si aggira sui 14.000 miliardi all'anno, a cui devono essere aggiunti i costi sostenuti per l'incidentalità, i costi sopportati dalla collettività e dai privati per l'incremento delle malattie degenerative e per il risanamento acustico ed atmosferico, il degrado del nostro patrimonio artistico e naturale;
considerato che:
- in particolare per le città medie italiane l'uso della bicicletta potrebbe contribuire ad alleggerire la congestione, offrire una valida alternativa al traffico motorizzato, essere efficacemente integrato con l'offerta di mobilità collettiva, con sosti finanziari sostenibili dalla collettività;
- per incrementare l'uso della mobilità ciclistica occorre procedere alla realizzazione di piste e corsie ciclabili, nonché assicurare servizi integrati di posteggio, noleggio, segnaletica, integrazione tariffaria ed agevolazioni che rendano conveniente ma soprattutto sicura l'uso della bicicletta in ambito urbano ed extraurbano;
- a questo scopo è stata approvata nel 1998 la legge 366 "Norme per il finanziamento della mobilità ciclistica", che affida alle Regioni il compito di redigere i Piani regionali di riparto delle risorse per le reti di percorsi integrati ciclabili sulla base dei progetti presentati dai singoli comuni;
- la legge 366/98, di cui sono state ripartire le risorse alle Regioni nell'anno 2000, prevede un ammontare di investimenti per mutui pari a circa 300 miliardi di lire, capace quindi solo in minima parte di rispondere alla domanda proveniente dai Comuni che hanno avanzato progetti, selezionati ed approvati dalle Regioni, per oltre 1.000 miliardi;
- i disegni di Legge di Bilancio e Finanziaria per il 2002-2004 prevede per la legge 366/98 la semplice riconferma degli impegni già assunti senza il minimo incremento di risorse, impedendo in concreto l'estensione di reti integrate ciclabili, che costituiscono una garanzia per il loro efficace funzionamento ed utilizzo da parte dei cittadini.
impegna il Governo
ad assicurare finanziamenti adeguati ed aggiuntivi per la realizzazione di reti per percorsi integrati ciclabili e per la valorizzazione della mobilità ciclistica, al fine di costituire una delle soluzioni concrete e praticabili per alleggerire la congestione e la crescita del traffico motorizzato."

Sugli ordini del giorno 0/700/3/8/Tab.10 e 0/700/4/8/Tab.10 il RELATORE dichiara di rimettersi al parere del RAPPRESENTANTE del Governo che si esprime in senso contrario.

Posti separatamente ai voti, gli ordini del giorno 0/700/3/8/Tab.10 e 0/700/4/8/Tab.10 risultano quindi respinti.

Il senatore MONTALBANO illustra il seguente ordine del giorno:

0/700/5/8/Tab.10
MONTALBANO, VISERTA, Paolo BRUTTI
"L'8a Commissione permanente (Lavori pubblici, comunicazioni) del Senato,
in sede di esame del disegno di legge n. 700 (Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2002 e bilancio pluriennale per il triennio 2002-2004)
premesso che:
- una incisiva politica di sviluppo del Mezzogiorno richiede l'assunzione come obiettivo strategico di priorità di interventi capaci di accrescere la competitività del territorio meridionale puntando ad un adeguamento a standard più elevati delle infrastrutture;
- le politiche di intervento finora adottate in campo infrastrutturale non sono state in grado di modificare la situazione di grave ritardo delle Regioni meridionali rispetto alle altre aree del Paese;
- nella prospettiva di una Europa allargata risulta rilevante, al fine di ridurre la marginalità ed aumentare la competitività territoriale e l'accessibilità ai mercati il fabbisogno di interventi infrastrutturali;
- la "nuova programmazione" per lo sviluppo della aree depresse avviate a partire dal 1998 con il "Programma di sviluppo del Mezzogiorno 2000-2006" assegna ad una attenta politica di infrastrutture il compito di rendere più competitive, il tessuto produttive esistente e le potenzialità ad esso connesse soprattutto con riferimento ad una agricoltura che esalti la qualità delle produzioni ed un turismo finalmente volano di crescita;
- nelle dichiarazioni programmatiche del Ministro Lunardi e già nel Documento di Programmazione Economica e Finanziaria si fa chiaro riferimento ad un adeguamento sostanziale delle dotazioni di infrastrutture nel Mezzogiorno;
- lo snellimento delle procedure al fine di superare i ritardi che hanno reso poco incisivo l'intervento per la realizzazione delle infrastrutture nel Mezzogiorno è considerato dal Governo precondizione per garantire una politica più incisiva nella realizzazione delle grandi opere infrastrutturali;
considerato che:
- lo stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per l'anno 2003 registra una riduzione di tre miliardi e 846 milioni di euro ed in particolare si prevede per le opere pubbliche e l'edilizia una riduzione di 801 milioni di euro con una incidenza percentuale di solo il 16 per cento nella suddivisione della spesa;
preso atto che:
- con particolare riferimento ai rapporti intercorsi fra lo Stato e la Regione siciliano con il varo dell'Accordo di Programma e Quadro sui trasporti - viabilità stradale - rete ferroviaria - porti e aeroporti, si registra per i prossimi sei anni la definizione di priorità di intervento prevalentemente mirate a superare i ritardi esistenti nell'ammodernamento ed il completamento di tratte stradali, autostradali e ferroviarie, che costituiscono tuttavia una parzialità rispetto alle esigenze rilevanti e diffuse che caratterizzano il territorio siciliano;
rilevato altresì che:
- la Sicilia centro meridionale ed in particolare la provincia di Agrigento risultano penalizzate dalle scelte di priorità contenute nell'Accordo di Programma Quadro, poiché in esse non si fa adeguato riferimento alla realizzazione dell'aeroporto della Sicilia centro meridionale; alla progettazione e realizzazione, ai fini del completamento dell'anello autostradale siciliano, dell'autostrada Castelvetrano-Gela; alla prioritaria realizzazione come intervento di primo livello della Palermo-Agrigento;
impegna il Governo
- coerentemente con le dichiarazioni rese ad assumere come asse strategico la priorità degli interventi infrastrutturali nel Mezzogiorno;
- a dare completezza alla previsione di interventi in campo autostradale, stradale, ferroviario e aeroportuale al fine di evitare la scarsa considerazione e in alcuni casi la sostanziale esclusione di intere aree del Paese da interventi che costituiscono condizione irrinunciabile per lo sviluppo e la crescita economica;
- a farsi carico del perseguimento dei suindicati obiettivi;
- a sollecitare a norma dell'articolo 12 dell'Accorso di Programma Quadro la riapertura di un confronto con la Regionale siciliana e gli enti locali interessati, al fine di modificare ed integrare con particolare riferimento agli obiettivi richiamati, l'Accordo di Programma Quadro."

Sull'ordine del giorno 0/700/5/8/Tab.10 il RELATORE si rimette alle valutazioni del RAPPRESENTANTE del Governo che dichiara di accoglierlo come raccomandazione.

Il senatore MEDURI illustra quindi il seguente ordine del giorno:

0/700/6/8/Tab.10
MEDURI
"L'8a Commissione permanente (Lavori pubblici, comunicazioni) del Senato,
in sede di esame del disegno di legge n. 700 (Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2002 e bilancio pluriennale per il triennio 2002-2004)
premesso che:
- lo sviluppo socio-economico del Sud non può assolutamente prescindere dalla creazione di grandi e medie infrastrutture che ne migliorino i collegamenti vari;
considerato che:
- in Calabria tutti i lavori viari affidati all'ANAS vanno a rilento, in qualche caso sono bloccati e, peggio ancora, come nel caso del II° lotto della direttissima Gallico-Gambarie non sono addirittura nemmeno partiti;
- ancora che la Gallico-Gambarie (RC), sostitutiva della vecchia impervia SS 184, è indispensabile per la piena valorizzazione della parte più bella dell'Aspromonte reggino e per evitare lo spopolamento progressivo dei paesi collinari e montani dell'interland della città di Reggio Calabria;
invita il Governo
ad intervenire con fermezza per fare in modo che l'ANAS recuperi tutti i ritardi accumulati nei lavori che interessano la Calabria, ricercando e rimuovendo le cause dei ritardi che sono, nella fattispecie in modo particolare, personalmente individuabili nel comportamento negativo del Capo Compartimentale della Calabria."

Il RELATORE si rimette al parere del Rappresentante del Governo sull'ordine del giorno in questione.

Il sottosegretario MARTINAT dichiara di poter accogliere l'ordine del giorno 0/700/6/8/Tab.10, purché vengano eliminate le parole del dispositivo da "che sono" fino alla fine del periodo.

Il senatore MEDURI accoglie la proposta di modifica avanzata dal Rappresentante del Governo.

L'ordine del giorno 0/700/6/8/Tab.10 è pertanto accolto nel nuovo testo.

La Commissione conferisce infine, a maggioranza, mandato al relatore a redigere un rapporto favorevole con osservazioni, da comunicare alla 5a Commissione, sulla Tabella 10 e sulle corrispondenti parti del disegno di legge finanziaria.

La seduta termina alle ore 13,05.

EMENDAMENTI AL DISEGNO DI LEGGE N. 700


Tabella 10


8a.10.Tab.10.1
Fabris

Alla tabella 10, Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, alle unità previsionali di base sotto elencate, apportare le seguenti variazioni:

n. 3.2.3.1.* - Edilizia di servizio

CP: - 100.000.000
CS: - 100.000.000

n. 2.2.3.1. - Ricerca scientifica

CP: + 100.000.000
CS: + 100.000.000

*Con esclusione dei capitoli esposti in tabella F della legge finanziaria


8a.10.Tab.10.2
Fabris

Alla tabella 10, Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, alle unità previsionali di base sotto elencate, apportare le seguenti variazioni:

n. 3.2.3.1.* - Edilizia di servizio

CP: - 1.032.913
CS: - 1.032.913

n. 3.1.2.3 - Contributi in conto interessi

CP: + 1.032.913
CS: + 1.032.913

*Con esclusione dei capitoli esposti in tabella F della legge finanziaria


8a.10.Tab.10.3
Fabris

Alla tabella 10, Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, alle unità previsionali di base sotto elencate, apportare le seguenti variazioni:

n. 3.2.3.1. *- Edilizia di servizio

CP: - 1.006.456
CS: - 1.006.456

n. 3.1.2.3 - Contributi in conto interessi

CP: + 1.006.456
CS: + 1.006.456

*Con esclusione dei capitoli esposti in tabella F della legge finanziaria


8a.10.Tab.10.4
Fabris

Alla tabella 10, Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, alle unità previsionali di base sotto elencate, apportare le seguenti variazioni:

n. 3.2.3.1. *- Edilizia di servizio

CP: - 781.846
CS: - 781.846

n. 3.1.2.3 - Contributi in conto interessi

CP: + 781.846
CS: + 781.846

*Con esclusione dei capitoli esposti in tabella F della legge finanziaria


8a.10.Tab.10.5
Fabris

Alla tabella 10, Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, alle unità previsionali di base sotto elencate, apportare le seguenti variazioni:


n. 3.2.3.1. *- Edilizia di servizio

CP: - 534.780
CS: - 534.780

n. 3.1.2.3 - Contributi in conto interessi

CP: + 534.780
CS: + 534.780

*Con esclusione dei capitoli esposti in tabella F della legge finanziaria


8a.10.Tab.10.6
Fabris

Alla tabella 10, Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, alle unità previsionali di base sotto elencate, apportare le seguenti variazioni:


n. 3.2.3.1. *- Edilizia di servizio

CP: - 103.767
CS: - 103.767

n. 3.1.2.3 - Contributi in conto interessi

CP: + 103.767
CS: + 103.767

*Con esclusione dei capitoli esposti in tabella F della legge finanziaria


8a.10.Tab.10.7
Fabris

Alla tabella 10, Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, alle unità previsionali di base sotto elencate, apportare le seguenti variazioni:


n. 3.2.3.1. *- Edilizia di servizio

CP: - 61.975
CS: - 61.975

n. 3.1.2.3 - Contributi in conto interessi

CP: + 61.975
CS: + 61.975

*Con esclusione dei capitoli esposti in tabella F della legge finanziaria


8a.10.Tab.10.8
Fabris

Alla tabella 10, Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, alle unità previsionali di base sotto elencate, apportare le seguenti variazioni:


n. 3.2.3.1. *- Edilizia di servizio

CP: - 41.441
CS: - 41.441

n. 3.1.2.3 - Contributi in conto interessi

CP: + 41.441
CS: + 41.441

*Con esclusione dei capitoli esposti in tabella F della legge finanziaria


8a.10.Tab.10.9
Fabris

Alla tabella 10, Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, alle unità previsionali di base sotto elencate, apportare le seguenti variazioni:


n. 3.2.3.1. *- Edilizia di servizio

CP: - 31.052
CS: - 31.052

n. 3.1.2.3 - Contributi in conto interessi

CP: + 31.052
CS: + 31.052

*Con esclusione dei capitoli esposti in tabella F della legge finanziaria


8a.10.Tab.10.10
Fabris

Alla tabella 10, Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, alle unità previsionali di base sotto elencate, apportare le seguenti variazioni:


n. 3.2.3.1. *- Edilizia di servizio

CP: - 5.165
CS: - 5.165

n. 3.1.2.3 - Contributi in conto interessi

CP: + 5.165
CS: + 5.165

*Con esclusione dei capitoli esposti in tabella F della legge finanziaria


8a.10.Tab.10.11
Fabris

Alla tabella 10, Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, alle unità previsionali di base sotto elencate, apportare le seguenti variazioni:


n. 3.2.3.1. *- Edilizia di servizio

CP: - 3.852
CS: - 3.852

n. 3.1.1.0. - Funzionamento - personale

CP: + 3.852
CS: + 3.852

*Con esclusione dei capitoli esposti in tabella F della legge finanziaria


Tabella 11


8a.11.Tab.11.1
Chirilli

Alla tabella 11, Ministero delle comunicazioni, alle unità previsionali di base sotto elencate, apportare le seguenti variazioni:

n. 4.2.3.3 - Radiodiffusione televisiva locale:

CP: - 40.000.000
CS: - 40.000.000

n. 4.1.2.5 - Radiodiffusione televisiva locale

CP: + 40.000.000
CS: + 40.000.000