SENATO DELLA REPUBBLICA
-------------------- XIV LEGISLATURA --------------------


11a Commissione permanente
(LAVORO, PREVIDENZA SOCIALE)



125a seduta: mercoledì 11 dicembre 2002, ore 15
126a seduta: giovedì 12 dicembre 2002, ore 15

ORDINE DEL GIORNO



PROCEDURE INFORMATIVE

Interrogazioni.
IN SEDE REFERENTE

Seguito dell'esame del disegno di legge:
Delega al Governo in materia di occupazione e mercato del lavoro (Approvato dal Senato e modificato dalla Camera dei deputati). - Relatore alla Commissione TOFANI.
(Pareri della 1a, della 2a, della 5a, della 7a, della 9a, della 10a Commissione, della Giunta per gli affari delle Comunità europee e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
Seguito esame e rinvio (848-B)
INTERROGAZIONI ALL’ORDINE DEL GIORNO

        SODANO Tommaso. – Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. – Premesso che:

            in data 13 dicembre 1996 i lavoratori della ditta Consorzio trasporti pubblici di Taranto, che hanno svolto mansioni di manutenzione e riparazione dei mezzi di trasporto, hanno inoltrato alla sede INAIL di Taranto la domanda per il riconoscimento dei benefici di cui alla legge n. 257 del 1992;
            tale attività era svolta in un capannone che, a seguito di un’ordinanza della ASL di Taranto, è stato sgomberato perché sono stati riscontrati evidenti e pericolosi elementi di inquinamento da amianto e di materiali da esso derivati;
            i lavoratori in oggetto, oltre alla fattispecie citata, hanno sempre svolto mansioni che li hanno tenuti costantemente a contatto con polveri varie ma soprattutto con quelle di origine amiantosa,
            si chiede di sapere per quale ragione ai lavoratori del Consorzio trasporti pubblici di Taranto non siano stati concessi i benefici richiesti anche a fronte di un’esauriente documentazione fornita all’INAIL di Taranto.


(3-00612)

        SODANO Tommaso. – Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. – Premesso:

            che non pochi lavoratori del porto di Trieste dipendenti ed ex dipendenti di cooperative di commessi – sopraccarichi e di Agenzie Marittime negli anni dal 1970 al 1990 prestavano lo loro opera nel porto di Trieste e più precisamente a bordo, sottobordo e nei magazzini di calata;
            che tali lavoratori erano esposti all’amianto, che in enorme quantità, in forma sia greggia che lavorata, veniva da essi manipolato;
            che è stato emanato dal Ministro del lavoro l’Atto d’indirizzo prot. n. 444 del 07 marzo 2001 che ha permesso il riconoscimento dei benefici ai lavoratori portuali esposti;
            che ad esempio ad altri lavoratori della medesima cooperativa in cui i lavoratori menzionati sono o erano inseriti, distanti non più di 30 km. da Trieste (a Monfalcone), sono stati riconosciuti i benefici,
        chiede di sapere:
            per quali ragioni l’INAIL di Trieste abbia rifiutato il riconoscimento dell’esposizione;
            quali provvedimenti si intenda intraprendere per il riconoscimento all’esposizione da lavorazioni da amianto di tutti i lavoratori impegnati nelle lavorazioni a rischio nel porto di Trieste;
            se non si ritenga contraddittoria la decisione dell’INAIL di Trieste di non riconoscere i benefici di lavoro previsti dall’Atto d’indirizzo prot. n. 444 del 7 marzo 2001 ai lavoratori del porto di Trieste che, come quelli di Monfalcone, erano impegnati in lavorazioni con l’amianto.


(3-00618)