AFFARI COSTITUZIONALI (1ª)

MERCOLEDI' 14 FEBBRAIO 2001

638ª Seduta (antimeridiana)

Presidenza del Presidente
VILLONE


Interviene il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Franceschini.

La seduta inizia alle ore 8,45.


IN SEDE REFERENTE

(3236) Norme in materia di conflitti di interesse, approvato dalla Camera dei deputati in un testo risultante dall’unificazione dei disegni di legge d’iniziativa dei deputati Caparini ed altri; Veltri ed altri; Berlusconi ed altri; Piscitello ed altri.
(236) PASSIGLI ed altri. - Disciplina in materia di incompatibilità e di conflitto di interessi per i titolari di cariche di Governo.
(4465) CO' ed altri. - Norme in materia di conflitti di interesse
(Seguito dell’esame congiunto e rinvio)

Prosegue l'esame congiunto, sospeso nella seduta precedente.

La relatrice DENTAMARO presenta ed illustra la preannunciata nuova formulazione dell'emendamento 13.500.
Secondo le indicazioni emerse nel corso del precedente dibattito, nel primo comma sono individuati puntualmente i procedimenti di accertamento e di applicazione delle sanzioni cui va applicato il regolamento che fissa le regole volte a garantire il contraddittorio e la verbalizzazione. Il secondo comma riprende invece una indicazione contenuta in alcune proposte emendative presentate dai senatori di Alleanza nazionale, prevedendo che l'Autorità garante debba comunicare al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Presidenti delle due Camere i provvedimenti adottati. Si prevede inoltre che un'analoga comunicazione vada rivolta alla Consob, nonché alle autorità di garanzia di settore eventualmente competenti.
Si sofferma quindi sul comma 4, che ripropone una formulazione approvata dalla competente Commissione dell'altro ramo del Parlamento, prevedendo un doppio grado di giudizio sugli atti dell'Autorità garante ed eliminando le limitazioni - contenute nel testo da lei originariamente proposto - quanto ai vizi che motivano l'impugnazione dei provvedimenti.

La senatrice PASQUALI manifesta la sua soddisfazione per questa proposta della relatrice, apprezzando in particolare la formulazione del comma 2 che riprende il contenuto del subemendamento 5.500 (nuovo testo)/4 (pubblicato in allegato al resoconto della seduta notturna del 31 gennaio). Esprime inoltre compiacimento per la formulazione del comma 4 nel quale si prevede la possibilità di un doppio grado di giudizio.

Il senatore PASTORE segnala invece la opportunità di richiamare, nel comma 1 dell'articolo 13 proposto dalla relatrice, anche le fattispecie previste dall'articolo 8 per le quali, a suo avviso, occorrerebbe prevedere l'applicazione del regolamento sulle procedure istruttorie. Manifesta invece apprezzamento per la riformulazione della disposizione contenuta nell'ultimo comma.

Il senatore PELLICINI propone di rivedere i termini fissati per le decisioni della Corte d'appello e della Corte di cassazione; ritiene inoltre opportuno garantire, nei procedimenti camerali dinanzi alla Corte d'appello di Roma, la partecipazione del Procuratore generale presso la medesima Corte.

Il presidente VILLONE non ritiene necessaria quest'ultima precisazione, mentre reputa opportuno prevedere che i giudici componenti l'apposito collegio della Corte d'appello vengano estratti a sorte annualmente e non in prossimità del giudizio. Quanto alla formulazione del secondo comma, ritiene inopportuno prevedere una generale trasmissione dei provvedimenti dell'Autorità garante alle due Camere; mentre sarebbe preferibile a suo avviso - riprendendo quanto previsto dal subemendamento 5.500 (nuovo testo)/4 - stabilire esclusivamente la trasmissione dei provvedimenti più rilevanti, rispetto ai quali appare sensata la possibilità di un'attivazione di procedimenti volti a mettere in questione la responsabilità politica dei titolari di cariche di Governo.

Il senatore SCHIFANI, a quest'ultimo proposito, suggerisce che si faccia riferimento ai soli provvedimenti sanzionatori nei confronti dei titolari di cariche di Governo.

Il senatore MAGNALBO' ritiene invece preferibile fare riferimento, piuttosto che ai provvedimenti sanzionatori, ai casi di inottemperanza da parte dell'interessato delle previsioni contenute negli articoli 5 e 7 del provvedimento in titolo.

La relatrice DENTAMARO, condividendo l'esigenza prospettata dal Presidente di evitare la trasmissione al Parlamento di un numero eccessivo di atti, ritiene che quanto previsto dal comma 2 dell'emendamento da lei illustrato, possa anche essere inserito, in sede di coordinamento, nel terzo comma dell'articolo 7 già approvato dalla Commissione.

Il senatore PELLICINI ribadisce quindi la sua richiesta di prevedere la necessaria partecipazione del Procuratore generale nei procedimenti presso la Corte d'appello previsti dal quarto comma dell'articolo 13 proposto dalla relatrice.

Il senatore SCHIFANI, nell'esprimere una valutazione complessivamente favorevole sul testo proposto dalla relatrice, manifesta perplessità sulla proposta avanzata dal senatore Pellicini, come anche su quella del presidente Villone, di prevedere un sorteggio periodico per l'individuazione dei componenti dell'apposito collegio della Corte d'appello di Roma. Ritiene invece opportuno rivedere i termini fissati per le decisioni, rispettivamente, della Corte d'appello e della Corte di cassazione.

Anche il senatore D'ONOFRIO manifesta una valutazione favorevole sulla formulazione proposta dalla relatrice, rilevando che questa è frutto di un sostanziale accordo tra maggioranza e opposizione quanto alle procedure da seguire, mentre resta una profonda divergenza sulle sanzioni da irrogare.

Prende quindi la parola la relatrice DENTAMARO la quale, al rilievo del senatore Pastore, replica ritenendo inopportuno prevedere l'applicazione del regolamento sulle procedure istruttorie alle fattispecie regolate dall'articolo 8. Dopo un intervento del sottosegretario FRANCESCHINI, che ritiene preferibile una riformulazione del comma 2 dell'articolo 13 proposto dalla relatrice, la senatrice DENTAMARO dichiara quindi la sua disponibilità a riformulare l'emendamento 13.500 (nuova formulazione) secondo le indicazioni emerse nel corso del dibattito.

Il seguito dell'esame congiunto è quindi rinviato.

La seduta termina alle ore 9,30.