ISTRUZIONE (7a)

GIOVEDI' 9 NOVEMBRE 2000

475a Seduta

Presidenza del Vice Presidente
BISCARDI
indi del Presidente
OSSICINI



Interviene il sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali Carli.


La seduta inizia alle ore 15,10.


SALUTO AL SENATORE LORENZI

Il presidente BISCARDI, a nome dell'intera Commissione, rivolge un affettuoso saluto al senatore Lorenzi, che torna a prendere parte ai lavori della Commissione, gli augura di riprendere il proficuo lavoro con la consueta serenità d'animo ed esprime piena solidarietà per la vicenda che lo ha personalmente coinvolto.

Si associano i componenti della Commissione e il sottosegretario CARLI.


IN SEDE REFERENTE

(4047) BRUNO GANERI ed altri. - Istituzione della cattedra di docente di repertorio vocale nei conservatori musicali
(4110) BRUNO GANERI. - Istituzione della cattedra di maestro collaboratore al pianoforte per le classi di strumento nei corsi superiori dei conservatori
(Seguito dell'esame congiunto e rinvio)

Riprende l'esame congiunto dei provvedimenti in titolo, sospeso nella seduta del 26 ottobre 2000.

Il presidente relatore BISCARDI comunica che, nella seduta di ieri, la Sottocommissione pareri della Commissione bilancio ha preso atto che la relazione tecnica predisposta dal competente Ministero sui provvedimenti in titolo non è stata positivamente verificata dal Ministero del tesoro. Osserva tuttavia che, in quella seduta, il sottosegretario Morgando ha finalmente indicato una quantificazione degli oneri necessari alla copertura del testo. Avverte pertanto di aver predisposto alcune proposte emendative che tengono conto dei rilievi formulati in sede di Sottocommissione pareri della Commissione bilancio, sui quali si augura possa essere ottenuto parere favorevole sì da riprendere sollecitamente l'iter del testo.

Prende atto la Commissione.

Il seguito dell'esame congiunto è quindi rinviato.


(4584) MARTELLI ed altri. - Istituzione di un'Autorità garante per le ricerche sul genoma umano
(Seguito dell'esame e rinvio)

Riprende l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 19 ottobre 2000.

Nel dibattito interviene il senatore MONTICONE, il quale rimarca l'importanza del disegno di legge, che tocca un tema nel quale ogni uomo di cultura e pensiero non può non prestare attenzione, nonché l'esigenza di riferirsi a quanto definito dal Parlamento europeo, dal Consiglio d'Europa e da altre istituzioni, sulla ricerca, i suoi limiti, e le stesse prospettive di vita e sviluppo dell'umanità. Per questo riguardo, egli tiene a sottolineare come il suo Gruppo abbia presentato la proposta di ratificare la Convenzione di Oviedo sulle biotecnologie, a distanza di tre anni non ancora recepita nell'ordinamento italiano. Questo come altri documenti presi in esami dal Parlamento europeo possono fornire prezioso ausilio per il dibattito in corso.
Circa il contenuto del disegno di legge, talune osservazioni – egli ritiene – sono formulabili sull'articolo 4, il quale definisce poteri ed attività della istituenda Autorità garante per le ricerche sul genoma umano. In particolare, non risultano appieno definiti i rapporti intercorrenti tra la predetta autorità e il Comitato nazionale per la bioetica, potendosi così temere sovrapposizioni o un non adeguato raccordo. Né in tutto delineati sono i rapporti tra l'Autorità ed alcuni enti e centri di ricerca, in particolare il Consiglio nazionale delle ricerche (CNR) e l'Istituto superiore di sanità. Maggiore attenzione dovrebbe poi esser rivolta alle relazioni internazionali, introducendo talune precisazioni rispetto al dettato del disegno di legge. Infine, da approfondire è la composizione dell'Autorità nonché dello staff del quale essa possa disporre, elementi questi da commisurare a quanto previsto per altre Autorità garanti nonché ad esigenze di funzionalità, tenuto anche conto della facoltà di stipulare convenzioni con enti di ricerca e consulenti, che sarebbe attribuita alla nuova Autorità.
Salve le indicazioni problematiche sopra formulate, egli ribadisce la rilevanza del disegno di legge, del quale auspica una tempestiva approvazione.

Il senatore ASCIUTTI richiama l'attenzione, più che sulle singole disposizioni del disegno di legge, sottoscritto del resto da numerose forze politiche, su un più generale profilo, che trae spunto dalle recenti scoperte sul genoma, frutto di una ricerca avviata in Italia e conclusasi negli Stati Uniti. Tale esito è imputabile alla mancata volontà e capacità, da parte delle istituzioni italiane, di finanziare siffatto progetto di ricerca, perdendo così una grande opportunità. Per questo aspetto, è certo auspicabile da parte del Governo una maggiore attenzione verso il settore della ricerca scientifica. Ad ogni modo, nonostante le difficoltà che permangono in ordine alla definitiva e completa conoscenza dei geni del DNA, può ben essere opportuno prevedere fin d'ora che vi sia un'Autorità garante, la quale si pronunci sul piano etico in ordine all'uso delle conoscenze scientifiche acquisite. Riguardo al dettato del disegno di legge, talune osservazioni critiche possono certamente essere mosse, ma la loro compiuta formulazione sarà rimessa al momento della presentazione di emendamenti. Per quanto riguarda invece il generale impianto della proposta in esame, esso può ben dirsi condivisibile.

Il senatore RESCAGLIO sottolinea come bene abbia fatto il presidente Ossicini, in un suo intervento preliminare al dibattito in corso, a sottolineare l'importanza del provvedimento ed a richiamare la riflessione del Comitato nazionale per la bioetica nonché il contributo scientifico recato dalla professoressa Levi Montalcini e dal professor Dulbecco, attestato dal conferimento del premio Nobel. Riprova, questa, di come la ricerca scientifica italiana, pur seguendo itinerari in parte diversi rispetto ad altri Paesi, sia riuscita comunque a raggiungere in significativi ambiti risultati di assoluta eccellenza. Per quanto poi riguarda la discussione sinora svolta sul disegno di legge in esame, è stata opportuna l'accentuazione della dimensione del dubbio, introdotta dal relatore Nava con i suoi riferimenti al destino dell'uomo e alla predestinazione, ponendo così un interrogativo di ordine teologico che allarga la visuale a un orizzonte valoriale, trascendente quello meramente scientifico. Siffatto procedimento, volto alla problematicizzazione delle nuove conoscenze acquisite, è certamente positivo: ad esso dà coerente risposta la proposta di istituzione di un'Autorità garante, la quale valga a individuare tempestivamente percorsi di riflessione, destinati a diventare vieppiù preziosi con l'aumento delle conoscenze scientifiche.

Il senatore BEVILACQUA rivolge preliminarmente un cordiale saluto ed augurio di buon lavoro al senatore Lorenzi, insieme con il compiacimento per l'esito delle vicende personali che lo hanno coinvolto.
Circa il provvedimento in esame, l'istituzione di un'Autorità garante è da giudicare positivamente, egli ritiene, dal momento che il progresso talora impetuoso della scienza apre nuovi scenari nel campo della ricerca, suscitando al contempo legittime inquietudini. Le necessarie modificazioni del testo potranno essere apportate tramite adeguate proposte emendative, rimane comunque auspicabile una rapida approvazione del disegno di legge.

Concluso il dibattito, replica agli intervenuti il relatore NAVA, il quale rimarca come oggetto del provvedimento in esame sia un tema centrale sotto il riguardo scientifico, etico, culturale, politico: questo in tempi di grandi mutamenti, anche tormentosi, che pongono sfide di cui nemmeno si è in grado di cogliere fino in fondo la portata, concernendo la penetrazione nei segreti della vita. Ed è di questi giorni, presso il Consiglio d'Europa, il richiamo all'esigenza di un'ampia condivisione di iniziative e propositi, al punto che pare emergere fin la prospettiva di un garante europeo. Peraltro tale evoluzione potrebbe avere maggiore efficacia ove fosse ratificata la Convenzione di Oviedo, quale prima tavola di princìpi fondamentali. Sorprendentemente, tale Convenzione non è stata ancora ratificata da parte italiana: va quindi auspicato che il relativo iter procedurale sia tempestivamente ripreso ed ultimato, giungendo così ad una definizione di princìpi etico-culturali e giuridici di riferimento, che agevolerebbero la stessa attività dell'Autorità garante, la cui istituzione è oggi discussa.
Molti sono stati – rimarca il relatore – gli spunti e le sollecitazioni emersi nel corso del dibattito, ad esempio in ordine al rapporto fra la nuova Autorità e il Comitato nazionale per la bioetica, con il quale certamente deve esservi un chiaro raccordo, da meglio definire attraverso debiti emendamenti; o ancora, in ordine alle relazioni internazionali ed a quelle scientifiche; infine, rispetto alla strutturazione e composizione dell'ufficio, che pare, nella formulazione del disegno di legge, sin troppo estesa. Nel ringraziare i firmatari della proposta, così come gli intervenuti nel dibattito, per il prezioso contributo fornito, conclusivamente sollecita la fissazione di tempi serrati per assicurare uno spedito iter al disegno di legge, di peculiare rilievo in quanto richiama l'attenzione, in una prospettiva problematica, sullo stesso destino dell'uomo e la sua sopravvivenza nella storia.

Il presidente OSSICINI sottolinea, a un tempo, la complessità della materia e la qualità della riflessione attorno ad essa già svolta in sede di Comitato nazionale per la bioetica, in virtù anche della stretta collaborazione prestata da insigni esponenti della comunità scientifica, ed in qualche misura sintetizzata nella relazione che, sotto la sua Presidenza, il Comitato ha redatto il 18 marzo 1994. Vi sono dunque gli elementi per andare avanti nella definizione del provvedimento in esame, di grande rilievo pur se da calibrare in alcune sue disposizioni, ad esempio circa il rapporto dell'Autorità garante con il predetto Comitato ovvero circa la sua struttura (invero pletorica, nel testo del disegno di legge). Opportuno è dunque un margine di approfondimento, in ordine a un provvedimento che si colloca sulla grande frontiera fra scienza ed etica, attraverso la quale passa il destino dell'uomo.

Il senatore ASCIUTTI suggerisce di attendere la replica del Governo, prima di procedere alla fissazione del termine per la presentazione degli emendamenti.

Il senatore LORENZI precisa di avere svolto il suo intervento tempo addietro, senza pertanto aver potuto tener conto di significativi elementi di riflessione successivamente emersi nella comunità scientifica. Se potesse intervenire oggi, formulerebbe osservazioni in parte diverse o ulteriori.

Il seguito dell'esame è quindi rinviato.

IN SEDE REDIGENTE

(4176) Disciplina generale dell'attività teatrale, approvato dalla Camera dei deputati in un testo risultante dall'unificazione di un disegno di legge d'iniziativa governativa e dei disegni di legge d'iniziativa dei deputati Napoli ed altri; Sbarbati ed altri; Burani Procaccini e Del Barone; Follini ed altri
(735) SERVELLO. – Nuove norme in materia di teatro di prosa.
(1459) MANCONI. - Norme per la promozione dell'attività espressiva degli artisti di strada.
(3685) CONSIGLIO REGIONALE DELL'EMILIA-ROMAGNA. - Norme per la promozione dell'attività espressiva degli artisti di strada.
(4041) Athos DE LUCA. - Norme per la valorizzazione e la disciplina degli artisti di strada.

- e petizione n. 786 ad essi attinente
(Seguito della discussione congiunta e rinvio)

Riprende la discussione congiunta, sospesa nella seduta pomeridiana di ieri.

Nel dibattito interviene il senatore ASCIUTTI, il quale dà atto al relatore Lombardi Satriani di aver coordinato efficacemente i lavori del Comitato ristretto, ponendo correttamente attenzione alle molte questioni in quella sede sollevate. In particolare, esprime compiacimento per le soluzioni raggiunte in ordine alla diffusione della cultura italiana all'estero, alla programmazione nazionale dell'attività teatrale con specifico riferimento alle aree disagiate, alla promozione dell'educazione teatrale in ambito scolastico e all'unitarietà dell'intervento statale, per il quale auspica peraltro un chiaro intento di indirizzo e coordinamento in una dimensione decentrata.
Il testo presenta tuttavia, prosegue, anche alcune ombre: anzitutto, le risorse appaiono inadeguate a sostenere l'ambizioso progetto sotteso al provvedimento; inoltre, risulta insoddisfacente il coordinamento con l'intervento pubblico negli altri settori dello spettacolo (al riguardo, cita il disegno di legge sull'attività musicale, recentemente approvato dal Senato ed ora all'esame della Camera dei deputati, nonché le iniziative relative alla danza e alle attività cinematografiche).
Infine, fa presente che è pervenuta la richiesta, da parte di alcuni direttori di teatri stabili, di essere auditi con riferimento al provvedimento in titolo. Auspica pertanto che il relatore manifesti la sua disponibilità in tal senso, nonostante la fase ormai avanzata di trattazione del testo.

Poiché nessun altro chiede di intervenire, replica il relatore LOMBARDI SATRIANI, il quale rassicura anzitutto il senatore Asciutti in ordine alla effettuazione delle audizioni da lui prospettate. Quanto all'andamento dei lavori in sede ristretta, tiene a chiarire l'evidente equivoco intercorso con il senatore Marri: i lavori del Comitato ristretto non sono stati infatti interrotti per decisione arbitraria del relatore, che avrebbe al contrario avuto interesse a che essi proseguissero fino al raggiungimento di un accordo sull'intero testo. Purtroppo però, nella riunione del 12 ottobre scorso, dopo aver proceduto ad una seconda audizione dell'AGIS (volta a verificare l'effettivo orientamento dell'Associazione sul Centro nazionale per il teatro), egli ha dovuto prendere atto che – rispetto ad alcune problematiche fra cui proprio l'istituzione del Centro nazionale per il teatro - le posizioni dei diversi schieramenti politici erano così distanti da non lasciare alcuno spazio per ulteriori mediazioni. In tali condizioni, appariva sostanzialmente superfluo proseguire i lavori in sede ristretta ed egli ha pertanto optato per una rimessione del provvedimento alla sede plenaria, alla quale ha sottoposto un proprio testo unificato. Ciò non toglie, prosegue, che sulla maggior parte degli articoli, il Comitato ristretto abbia concordato su modifiche che hanno indubbiamente migliorato il testo pervenuto dalla Camera dei deputati, conferendogli una migliore articolazione e compattezza.
Conviene infine con il senatore Asciutti sull'esigenza di un coordinamento fra le discipline dei diversi settori dello spettacolo. Per quanto attiene in particolare al provvedimento in esame, egli stesso ha sollecitato in sede ristretta una serie di modifiche volte ad evitare strabismi normativi rispetto al disegno di legge sull'attività musicale. Sta tuttavia al Governo assicurare un quadro di insieme, che inglobi le discipline settoriali. Analogamente, spetta al Governo rinvenire risorse aggiuntive delle quali egli non potrà che rallegrarsi. Osserva tuttavia che il provvedimento, già nella stesura attuale, corrisponde significativamente alle aspettative degli operatori del settore e non preclude certo miglioramenti successivi.
Auspica conclusivamente che il testo registri un'ampia convergenza, tale da consentire di richiederne il trasferimento alla sede deliberante, e suggerisce di porre un termine ravvicinato per la presentazione degli emendamenti, al fine di giungere ad una sollecita conclusione dell'iter.

Il presidente OSSICINI registra con compiacimento la disponibilità del relatore a svolgere le audizioni sollecitate dal senatore Asciutti. Suggerisce altresì che il termine per gli emendamenti sia posto ad una data successiva allo svolgimento delle audizioni medesime, onde poterne trarre utili spunti di riflessione. Del resto, osserva, il provvedimento, nella stesura attuale, non comporta ulteriori oneri a carico dello Stato e potrebbe essere trattato anche nel corso dell'imminente sessione di bilancio.

Replica infine il sottosegretario CARLI, il quale rileva anzitutto che nel disegno di legge finanziaria, attualmente all'esame della Camera dei deputati, è previsto uno stanziamento aggiuntivo pari a 30 miliardi per il 2001 a favore del Fondo unico per lo spettacolo (FUS). Inoltre, conferma l'intento del Governo di assicurare organicità di interventi nei diversi settori dello spettacolo sia pure attraverso diversi strumenti. Si riserva infine di intervenire più diffusamente nella fase di esame degli emendamenti.

Su proposta del presidente OSSICINI, la Commissione delibera infine di fissare a venerdì 17 novembre, alle ore 12, il termine per la presentazione di emendamenti al testo unificato predisposto dal relatore, assunto quale testo base, con l'intesa che le audizioni richieste siano svolte prima di tale data.

Il seguito della discussione congiunta è quindi rinviato.


IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO

Schema di decreto ministeriale concernente l'utilizzazione degli stanziamenti previsti dall'articolo 1, comma 1, della legge n. 513 del 1999 per interventi su beni culturali statali (n. 779)
(Parere al Ministro per i beni e le attività culturali, ai sensi dell'articolo 1, comma 2, della legge 21 dicembre 1999, n. 513. Esame e rinvio)

Il senatore MONTICONE riferisce sullo schema di decreto ministeriale all'ordine del giorno. Ricorda che la legge 21 dicembre 1999, n. 513, già oggetto di approfonditi dibattiti presso la Commissione in occasioni e sedi diverse, stanzia fra l'altro 43 miliardi nel triennio 1999-2001 per interventi di restauro, conservazione e valorizzazione a favore di beni culturali di proprietà dello Stato. Il decreto in esame, conformemente all'articolo 1, comma 2, della legge, individua gli interventi da finanziare. Il Governo ha seguito, a tal fine, il criterio di tener conto delle indicazioni parlamentari espresse nelle finalizzazioni dei fondi globali della legge finanziaria per il 1999, nonché degli ordini del giorno accolti dal Governo in occasione dell'esame parlamentare di iniziative legislative in materia di beni culturali. Sulla base di tali precise indicazioni parlamentari, il finanziamento totale è stato assegnato a otto interventi di particolare rilievo, così da evitare una sua dispersione a pioggia. Un successivo decreto preciserà l'articolazione dei fondi per ciascun anno del triennio. Inoltre lo schema di decreto in esame provvede anche a rettificare un errore materiale contenuto nel decreto ministeriale del 4 agosto 2000, con il quale, in attuazione di altra disposizione della citata legge n. 513, sono stati assegnati finanziamenti per i restauri di beni non statali.
In conclusione il relatore, pur segnalando la difficoltà di esprimere una valutazione di merito relativa ai singoli interventi indicati, tutti comunque di notevole rilievo, propone alla Commissione di esprimere un parere favorevole.

Si apre il dibattito.

Il senatore SELLA DI MONTELUCE, dopo aver ricordato il dibattito e le controversie che hanno accompagnato l'iter della legge n. 513 del 1999, fa presente che l'articolo 1, comma 2, rinviava ad un decreto ministeriale, da emanarsi entro 60 giorni dalla entrata in vigore della legge stessa (e cioè entro i primi giorni del marzo 2000), la determinazione dei criteri per l'assegnazione dei contributi previsti. Il Ministero peraltro, in violazione di quella disposizione, ha tardato per molti mesi l'emanazione del decreto, tant'è che egli presentò, l'11 maggio scorso, un'interrogazione (4-19217) nella quale fra l'altro lamentava come il ritardo del Ministero rendesse inapplicabile la legge, con grave danno, da una parte, di tutti i potenziali beneficiari dei contributi e, dall'altra di quei beni statali che richiedevano un urgente restauro. Il decreto fu poi emanato il 4 agosto scorso ma, in evidente violazione della previsione legislativa, non conteneva alcun criterio direttivo per l'assegnazione dei contributi: al contrario, indicava senz'altro l'elenco dei beneficiari. L'oratore giudica quindi scorretto siffatto agire amministrativo, che imputa all'inerzia di apparati burocratici i quali operano senza trasparenza al di fuori di qualsiasi indirizzo e controllo politico, con ciò contraddicendo agli impegni programmatici del Governo.

Il senatore LOMBARDI SATRIANI condivide la valutazione positiva del relatore sullo schema di decreto. Osserva tuttavia che gli interventi di restauro previsti per Venezia, Reggio Emilia, Firenze e Perugia - indubbiamente di grande rilievo - beneficiano di finanziamenti rispettivamente per 11, 10, 7 e 6 miliardi, mentre alla realizzazione del parco archeologico di Hipponion-Valentia Scavo (progetto complesso che implica una grande varietà di interventi, dallo scavo ai restauri all'acquisizione di nuove aree) ne sono destinati solo 4. Chiunque conosca l'importanza culturale di quell'area archeologica dovrà dare atto dell'esiguità di tale somma rispetto all'obiettivo perseguito; per tale ragione, pur condividendo pienamente le finalità dello schema di decreto in esame, invita il Governo ad incrementare lo stanziamento suddetto e raccomanda al relatore di inserire tale indicazione nel parere.

Il seguito dell'esame è quindi rinviato.


CONVOCAZIONE DELLA SOTTOCOMMISSIONE PARERI

Il presidente OSSICINI avverte che la Sottocommissione pareri è convocata immediatamente al termine della seduta plenaria in corso, onde esprimere il parere alla 1a Commissione sulla legge di semplificazione, già approvata dal Senato e modificata dalla Camera dei deputati. Rileva peraltro fin d'ora che non vi sono aspetti di rilievo di competenza della Commissione istruzione.

Prende atto la Commissione.


La seduta termina alle ore 16,30.