DIFESA (4ª)
MARTEDI' 13 GIUGNO 2000
228
ª Seduta
Presidenza del Presidente
DI BENEDETTO
Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Ostillio.
La seduta inizia alle ore 15,05.
IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO
Schema di decreto ministeriale per i contributi della Difesa da assegnare a favore di enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi, per l'anno 2000. (n. 689)
(Parere al Ministro della difesa ai sensi dell'articolo 1, comma 40, della legge 28 ottobre 1995, n. 549. Esame. Parere favorevole con osservazioni).
Riferisce il senatore PETRUCCI dando notizia degli importi ipotizzati dalla Difesa e dal Tesoro, in ottemperanza della legge n. 549 del 1995. Tenuto conto che lo stanziamento in bilancio non ha consentito di operare anche secondo criteri discrezionali per la concessione dei contributi, lo schema di decreto in esame è stato predisposto secondo le linee d'azione adottate per l'anno 1999, cercando di soddisfare la quasi totalità delle richieste pervenute e privilegiando, per quanto possibile, gli enti assistenziali in considerazione dell'attività svolta a favore del personale militare. Per quanto attiene, infine, la ripartizione dello stanziamento in favore delle Associazioni combattentistiche previsto dalla legge 11 giugno 1998, n. 205 (4 miliardi), è stata recepita la proposta che l'assemblea della Confederazione italiana tra le associazioni combattentistiche ha approvato nella riunione del 23 novembre 1999.
Ipotizza quindi l'emissione di un parere favorevole, pur con l'auspicio di un prossimo passaggio in sede deliberante del disegno di legge n. 4125: "Disposizioni in materia di corresponsione di contributi dello Stato a favore dell'Organizzazione idrografica internazionale (IHB) e dell'Istituto nazionale per studi ed esperienze di architettura navale (INSEAN)", per il quale sin dall'ottobre 1999 il relatore aveva predisposto la relazione scritta per il testo, licenziato dalla Commissione in sede referente.
In senso adesivo si pronuncia il senatore AGOSTINI, che parimenti auspica il passaggio in sede deliberante del disegno di legge citato dal relatore. Non esclude l'eventualità di svolgere un'indagine conoscitiva per meglio conoscere il fenomeno dell'associazionismo (d'arma e combattentistico).
Il senatore GUBERT lamenta il carattere fortemente ripetitivo dell'odierno dibattito, impoverito rispetto agli anni passati dei dati vieppiù scarsi che pervengono alla Commissione dal Governo. Contesta la mancata disponibilità sia dei bilanci, sia dei criteri con i quali si provvede alla ripartizione dei fondi. Preannuncia pertanto un voto non favorevole al provvedimento in titolo.
Il PRESIDENTE assicura che si farà parte attiva nel chiedere al Governo l'acquisizione degli elementi richiesti dal collega Gubert e preannuncia l'iscrizione all'ordine del giorno dei lavori della prossima settimana della proposta di svolgimento della auspicata indagine conoscitiva.
Il senatore MANCA condivide le lamentele espresse in particolare circa il carattere fortemente marginale dei fondi erogati dalle varie associazioni (dei reduci e d'arma). Invita quindi a rimeditare l'entità monetaria dei contributi, in modo che essi non continuino ad avere una connotazione meramente simbolica. Chiede altresì una sollecita iscrizione all'ordine del giorno dell'Aula del disegno di legge n. 4125 e preannuncia il suo voto favorevole al parere proposto dal relatore.
Il PRESIDENTE rievoca che, licenziato il testo del disegno di legge n. 4125 per l'Aula nello scorso autunno, la richiesta di trasferimento in sede deliberante potrà essere inoltrata al Presidente del Senato solo in presenza dell'assenso unanime dei Gruppi componenti la Commissione. Precisa che solo il Gruppo dei Verdi-L'Ulivo e della Lega Forza Nord Padania non hanno espresso ancora l'avviso favorevole a tale trasferimento.
Il senatore PERUZZOTTI precisa che il suo Gruppo, indipendentemente dal merito dei singoli disegni di legge, non acconsente aprioristicamente al passaggio in sede deliberante dei provvedimenti licenziati in sede referente.
Il senatore PALOMBO lamenta di non avere a disposizione i bilanci, pur dopo una sollecitazione in tal senso dello scorso anno, degli enti ai quali si erogano le somme indicate dallo schema di decreto in titolo. Invita però la Commissione a prestare maggiore attenzione nella ripartizione dei contributi; preannuncia, comunque, pur senza troppa convinzione, il suo voto favorevole.
Il senatore TABLADINI manifesta qualche perplessità per l'inclusione di enti che sembrano poco afferenti alla
ratio
dell'erogazione delle somme. Paventa cioè l'elargizione senza criteri oggettivi e senza la rispondenza ad esigenze fra loro coerenti. Preannuncia pertanto il voto contrario della sua parte politica.
Replica agli intervenuti il relatore PETRUCCI concordando sull'esigenza di una rideterminazione dell'intera procedura di elargizione della somma di 14 miliardi. Condivide la estrema eterogeneità dei criteri di ripartizione, non sempre di solare evidenza. Presenta la seguente proposta di parere
"
La 4
a
Commissione (Difesa) del Senato, esaminato in sede consultiva nella seduta del 13 giugno 2000 lo schema di decreto ministeriale in titolo
,
esprime per quanto di competenza parere favorevole pur sottolineando l'esigenza di porre a disposizione del Parlamento i bilanci degli enti coinvolti. Si auspica comunque una rimeditazione dell'intera materia".
Replica altresì il sottosegretario OSTILLIO, esprimendo apprezzamento verso i contributi di idee emersi dall'odierno dibattito. Condivide l'esigenza di accorpamento fra alcuni enti e difende l'attività meritoria delle associazioni incluse nello schema di decreto, presentato dal Ministro.
Posta ai voti dopo la verifica del numero legale la proposta del relatore è approvata, pur con il voto contrario del senatore TABLADINI.
SULLE MISSIONI DELLA COMMISSIONE
Il PRESIDENTE ricorda che nell'ultimo Ufficio di Presidenza si era convenuto di effettuare una visita alla base della Marina Militare, sita alla Maddalena, e alla base dell'Aeronautica Militare, sita a Perdasdefogu, ubicate entrambe in Sardegna.
Conviene la Commissione.
Il senatore GIORGIANNI condivide l'opportunità, nell'ambito dell'esame dell'affare assegnato sugli arsenali marittimi, del quale egli è relatore, di effettuare la visita sin dalla prossima settimana.
Il senatore AGOSTINI, relatore sui disegni di legge vertenti sulla Sanità Militare, assegnati alla Commissione in sede deliberante, auspica una visita al Policlinico militare del Celio (Roma) per approfondire la conoscenza dei problemi sottesi al testo predisposto dal Comitato ristretto, che sarà presto portato all'attenzione della Commissione plenaria.
Conviene la Commissione.
Il PRESIDENTE propone una visita in Kossovo per il 25 giugno in occasione del subentro del battaglione 152° reggimento della brigata Sassari al 9° reggimento Alpini.
Conviene la Commissione.
IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO
Schema di decreto legislativo concernente disposizioni correttive e integrative del decreto legislativo 28 novembre 1997, n. 464, recante riforma strutturale delle Forze armate. (n. 688)
(Parere al Ministro della difesa, ai sensi dell'articolo 9 della legge 31 marzo 2000, n. 78. Seguito dell'esame e rinvio)
Riprende l'esame, sospeso nella seduta del 31 maggio, con lo svolgimento della discussione generale.
Il senatore PALOMBO rileva preliminarmente che le esigenze, espresse dal ministro della Difesa, inducono ad approvare i provvedimenti riguardanti la seconda fase della riorganizzazione dello strumento militare, secondo direttive politiche che sono da condividere, in particolare nella loro concretezza operativa. Fa presente che non è possibile entrare nel merito dei provvedimenti altamente tecnici, in quanto è attività specifica militare degli Stati maggiori cui egli conferma la propria fiducia. Sottolinea lo sforzo che sta compiendo l'Esercito per adeguare la Forza armata e tutte le sue strutture a quelle che, per ora, sono solo indicazioni del Nuovo Modello di Difesa nazionale. A tale riguardo rivolge una convinta parola di sincero, sentito apprezzamento al Capo di Stato maggiore dell'Esercito, il generale Francesco Cervoni, per il grande impegno, la superiore qualificata professionalità, la determinazione e l'attenta umanità con le quali, nonostante le scarse risorse di uomini e mezzi a disposizione, è riuscito ad impiegare l'attuale strumento militare in risposta alle nuove esigenze nazionali ed internazionali. Sottolinea che grazie alla sua direzione i soldati italiani hanno assicurato la presenza dell'Esercito in tutto lo scacchiere balcanico, nel Madagascar e a Timor Est, mettendosi in luce per la professionalità militare con cui hanno assolto i compiti operativi, e la sensibilità d'animo con la quale hanno soccorso quelle popolazioni stremate dalla guerra e dalla fame. Al generale Cervoni va anche ascritto il merito di aver affrontato e avviato la riforma dell'Esercito, che crea impopolarità per la soppressione di reparti e la conseguente movimentazione di personale, con determinazione e competenza indiscutibili, maturate in decenni di comando svolti nei reparti delle gloriose truppe alpine.
Condivide l'urgenza e ritiene necessario il rispetto temporale degli interventi strutturali proposti, da realizzare prima dell'avvio della riforma del servizio militare, che comprende la epocale "abolizione" della leva e la integrale professionalizzazione del personale volontario. Vi sono, altresì, due altre esigenze che ritiene molto importanti: la prima riguarda l'impegno delle forze politiche e degli Stati maggiori ad assicurare la realizzazione di migliori rapporti costi - efficacia nel gravoso processo di rigenerazione strutturale dello strumento militare; la seconda esigenza è quella di garantire il personale militare, sottoposto al processo di riorganizzazione ordinativa della catena di comando, della contrazione degli enti centrali, della ridislocazione di enti ed unità su tutto il territorio nazionale.
Le due esigenze avrebbero dovuto trovare un giusto risalto, perlomeno nelle indicazioni generali, a premessa dei provvedimenti in discussione. L'esigenza di realizzare la migliore utilizzazione delle risorse, evitando dispersioni ingiustificate sia di personale che finanziarie, avrebbe potuto essere meglio concretizzata, attribuendo ai due nuovi ispettorati generali, reclutamento ed infrastrutture, competenti su tutto il territorio nazionale, un carattere interforze, in quanto non si ravvisano esigenze differenziatrici tra le Forze armate in tali settori. La ridislocazione areale del personale, modesta o grande che sia, nel contesto del territorio nazionale, impone molta attenzione, in quanto l'ufficiale, il sottufficiale ed il militare in servizio permanente rappresentano altrettante famiglie, a cui si chiede di modificare con il trasloco dell'abitazione, usi, costumi e amicizie. Le soppressioni di unità sono importanti come pure i riadeguamenti ordinativi e la qualità nella professionalità è il principio ispiratore della riforma militare, ma tutto questo deve trovare uno sviluppo armonico della condizione militare attraverso: a) il ripristino della legge n. 100 del 1987, nell'intento di attenuare almeno sul piano finanziario il trauma dello sradicamento delle famiglie dei militari da un luogo in un altro; b) la certezza di acquisire nella nuova dislocazione un alloggio decoroso ed a costi sostenibili; c) la garanzia di migliori condizioni di vita, a cui in passato concorrevano le gestioni extra bilancio e che sarebbe doveroso incentivare. Conclude preannunciando che la sua parte politica esprimerà parere favorevole allo schema di decreto e che vigilerà in modo attento affinché le osservazioni della Commissione, travasate nel parere, siano ottemperate in sede attuativa.
Il senatore MANCA ricorda - espresso preliminarmente apprezzamento ed affetto per i Capi di Stato maggiore dell'Esercito, della Marina e dell'Aeronautica, nonché ovviamente al generale Arpino, Capo di Stato maggiore della Difesa - che l'impegno attuale delle Forze armate nel mondo non trova riscontro alcuno nella storia italiana degli ultimi 50 anni. Si compiace poi per l'attenzione del ministro verso le esigenze concettuali della Commissione e si dichiara soddisfatto per le risposte ottenute.
Con riferimento poi al contenuto del provvedimento all'esame, si ritiene soddisfatto delle risposte avute alle sue domande rivolte al Ministro ed al Capo di Stato maggiore della Difesa, il quale, peraltro, ha illustrato tutte le ragioni che hanno provocato l'attuale seconda ristrutturazione.
Si augura, pertanto, che quanto invocato per la funzione umana e sociale del personale militare sia realmente realizzato, anche in base alla promessa del ministro di un provvedimento che sta per essere presentato al Consiglio dei Ministri. Ritiene che una parola vada spesa, infine, a proposito del riconoscimento degli studi fatti nelle Accademie Militari: al riguardo chiede che, così come prescritto nel disegno di legge dei senatori Manca e Minoli, non vengano poste precedenze e si consideri la categoria degli ufficiali in servizio al pari della categoria di quelli in quiescenza.
Preannuncia il voto favorevole della sua parte politica. Chiede però la massima attenzione verso le modalità attuative, a livello amministrativo, che dovranno tener conto di tutte le osservazioni che saranno espresse dalla Commissione.
Il senatore AGOSTINI, ribadita la massima stima verso il Capo di Stato maggiore dell'Aeronautica, preannuncia il suo voto favorevole al provvedimento.
Il senatore NIEDDU condivide le parole di apprezzamento per i vertici militari che tanto impegno hanno espresso nella predisposizione delle opere di razionalizzazione e di ristrutturazione della struttura militare. Valuta quindi con estrema attenzione il provvedimento in titolo che presuppone interventi strutturali di non poco momento. Tuttavia, tali interventi non debbono omettere di considerare, in taluni e particolari casi, le realtà sociali sottostanti e che si troverebbero a soffrire in maniera eccessiva (e controproducente) per "tagli" particolarmente dolorosi. Cita al riguardo la realtà della Maddalena sottolineando che analogamente a quanto già disposto per l'Arsenale navale con decreto ministeriale del 5 maggio 2000 (il quale ha posticipato al dicembre 2004 il termine stabilito dall'articolo 4, comma 5, del decreto legislativo 28 novembre 1997, n. 459) è necessario posticipare alla stessa data le determinazioni circa il trasferimento nella sede di Cagliari dell'alto Comando di Marisardegna ed il declassamento, nonché la soppressione degli enti di supporto relativi. In sintesi, chiede che la Commissione esprima parere contrario all'adozione dei citati provvedimenti di trasferimento e di soppressione richiamati nel decreto legislativo ed annesse alla tabella in esame.
Il seguito della discussione è rinviato alla prossima seduta.
La seduta termina alle ore 16,30
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