ISTRUZIONE (7a)

MERCOLEDI' 13 DICEMBRE 2000

488a Seduta (antimeridiana)

Presidenza del Presidente
OSSICINI


Interviene il sottosegretario di Stato per l'università e la ricerca scientifica e tecnologica Guerzoni.

La seduta inizia alle ore 9,10.

IN SEDE REFERENTE

(4864) Deputati JERVOLINO RUSSO ed altri. - Norme relative all'iscrizione ai corsi universitari, approvato dalla Camera dei deputati
(4631) BEVILACQUA ed altri. - Integrazione alla legge 2 agosto 1999, n. 264, recante "Norme in materia di accesso ai corsi universitari".
(4645) BERGONZI. - Norme per gli accessi universitari.
(4874) ASCIUTTI. – Integrazione alla legge 2 agosto 1999, n. 264, recante "Norme in materia di accessi ai corsi universitari".
(Seguito dell'esame congiunto e rinvio)

Riprende l'esame congiunto dei provvedimenti in titolo, sospeso nella seduta del 6 dicembre 2000, nella quale – ricorda il Presidente OSSICINI – la senatrice Pagano aveva svolto la relazione.

Prima che si apra il dibattito il senatore PAPPALARDO chiede al Governo, considerato che il problema ora in discussione è stato determinato dalla sfasatura temporale fra la pubblicazione da parte degli atenei dei bandi per gli accessi ai corsi di studio e l'entrata in vigore della legge 2 agosto 1999, n. 264 (che ha disciplinato gli accessi ai corsi stessi), se anche quest'anno siano stati presentati ricorsi, in quale misura e con quali esiti presso i TAR.

Il sottosegretario GUERZONI risponde che risulta stiano giungendo ricorsi ai TAR in misura anche superiore al precedente anno accademico. L'orientamento giurisprudenziale del Consiglio di Stato, peraltro, è nel senso di annullare quasi tutte le ordinanze dei TAR che hanno disposto in via cautelare la sospensione dell'efficacia di atti preclusivi dell'iscrizione ai corsi, salvo singole, particolari eccezioni. Occorre del resto ricordare che, anche prima della entrata in vigore della legge n. 264 del 1999, esisteva una disciplina limitativa degli accessi, che la Corte costituzionale aveva considerato legittima per la parte concernente quei corsi per i quali le norme comunitarie prevedono una limitazione agli accessi. Il fenomeno dei ricorsi si ripresenta oggi nell'affidamento di ottenere poi, ancora una volta, una sanatoria legislativa; del resto esso è alimentato da ben individuate agenzie legali.

Si apre quindi il dibattito.

Il senatore LORENZI, ringraziando il Sottosegretario per le utili indicazioni fornite, ricorda in primo luogo la propria avversità di principio nei confronti della limitazione nell'accesso ai corsi universitari, dichiarando che, semmai, ciò che occorre è l'adeguamento delle strutture didattiche alla domanda e un'azione di orientamento degli studenti affinchè compiano scelte di studio conformi alle loro reali vocazioni. Si dice poi sostanzialmente scandalizzato dalla vicenda in discussione, i cui aspetti paradossali inducono quasi a pensare che vi sia stata la volontà di creare un caso politico; lo stesso Consiglio nazionale degli studenti universitari, del resto, si è espresso unanimemente al riguardo. Appare infatti assurdo che studenti volonterosi ed impegnati, che hanno già frequentato i corsi e superato esami, vengano cacciati dalle facoltà, con il rischio di annullare gli studi compiuti, perdere le provvidenze per il diritto allo studio e in taluni casi essere richiamati a prestare servizio militare. Va poi segnalato che, a fronte delle decisioni dei giudici amministrativi, i singoli atenei hanno tenuto comportamenti quanto mai eterogenei, giungendo in taluni casi a respingere gli studenti sulla soglia degli esami. Non è privo di significato, del resto, che la Camera dei deputati abbia approvato il testo ora pervenuto al Senato con una risicatissima maggioranza e dopo un ampio dibattito, nel quale hanno avuto larga eco le ragioni della sanatoria. Di fronte a tale situazione, egli ritiene che il Senato sia chiamato ad una prova di saggezza: egli si dichiara pertanto a favore di una sanatoria, che dovrà comunque essere l'ultima.

In una breve interruzione il sottosegretario GUERZONI rileva che ogni sanatoria ha dichiarato sempre di essere l'ultima.

Il senatore LORENZI riprende affermando come, tenuto conto delle fondate argomentazioni addotte dai comitati degli studenti ricorsisti e alla luce della giurisprudenza costituzionale, sia doveroso sanare una situazione determinata da una oggettiva ambiguità del quadro normativo. Dichiara pertanto fin d'ora il suo sostegno ad un emendamento che auspica la stessa relatrice voglia presentare nel senso da lui indicato, impegnandosi – in subordine – ad assumere un'autonoma iniziativa emendativa.

Il seguito dell'esame congiunto è quindi rinviato.

CONVOCAZIONE DELLA COMMISSIONE
Il presidente OSSICINI, valutati gli impegni che attendono la Commissione, dispone che – in aggiunta alle sedute già previste per la corrente settimana – la Commissione torni a riunirsi anche venerdì 15 dicembre alle ore 9.

Prende atto la Commissione.

La seduta termina alle ore 9,25.