BILANCIO (5ª)

Sottocommissione per i pareri

MARTEDI' 6 LUGLIO 1999
208ª Seduta

Presidenza del Presidente
COVIELLO


Interviene il sottosegretario di Stato per il tesoro, il bilancio e la programmazione economica D'Amico.

La seduta inizia alle ore 15,05.

(4124) Emendamenti al disegno di legge: Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 13 maggio 1999, n. 132, recante interventi urgenti in materia di protezione civile, approvato dalla Camera dei deputati
(Parere alla 13a Commissione: in parte favorevole, in parte contrario, in parte contrario ai sensi dell’articolo 81 della Costituzione)

Il relatore MORANDO segnala, tra quelli pervenuti, gli emendamenti 3.1 che, nel prevedere l'applicabilità fino al 31 dicembre 2002 delle disponibilità relative all'articolo 12, commi 1 e 2, della legge n. 449 del 1997, non ne prevede contestualmente il mantenimento in bilancio fino alla stessa data; 3.2, che sembra comportare effetti negativi sul gettito; 5.1, per il quale occorre acquisire conferma della quantificazione proposta nonché avere indicazioni sulle disponibilità residue dell'UPB indicata, al fine di stabilire l'importo che andrebbe a carico del fondo globale; 7.2, per il quale non esistono disponibilità sufficienti come limiti di impegno. In merito all'emendamento 3.3, fa presente che i commi 5-ter e 5-quater sembrano comportare oneri aggiuntivi, il comma 5-quinquies ha effetti negativi sul gettito ed il comma 5-sexies prevede la possibilità per i soggetti inadempienti nel rimborso delle rate di mutuo di ottenere comunque i contributi avvalendosi di una sanatoria attuata con il versamento delle rate omesse con applicazione di interessi al tasso dell'1 per cento.
In merito all'emendamento 3-quinquies.1, sembrano comportare maggiori oneri i commi 2, 4, 5 e 6 ; il comma 3 è analogo al comma 5-sexies dell'emendamento 3.3, mentre per i commi 1, 7 e 8 è necessario acquisire dal Tesoro indicazioni sulle disponibilità residue richiamate; il comma 11 dimezza il tasso di interesse a carico delle imprese beneficiarie. Il comma 10, infine, introduce una sanatoria per omessi e tardivi versamenti tributari. L'emendamento 3-quinquies.2 sembra comportare oneri aggiuntivi non coperti per effetto dei commi 1, 2, 3, 5, 6, 7, 8 e 11; sarebbe necessario acquisire indicazioni dal Tesoro sulle conseguenze finanziarie del comma 4, analogo al comma 5-sexies dell'emendamento 3.3. Il comma 10 è analogo al comma 10 dell'emendamento precedente. Relativamente all'emendamento 3-quinquies.3, sembrano comportare maggiori oneri i commi 1, 2, 4, 5, 7, 8, 9 e 10; il comma 6 è analogo al comma 4 del precedente emendamento; il comma 14 è analogo al comma 10 del precedente emendamento, mentre per i commi 11, 12 e 15 è necessario acquisire indicazioni sulla capienza delle disponibilità residue. Occorre, infine, valutare gli eventuali rilievi finanziari del comma 3.

Il sottosegretario D’AMICO, dopo aver espresso avviso contrario sugli emendamenti 3.1, 3.2, 5.1 e 7.2, conferma che i commi 5-ter, 5-quater e 5-quinquies dell’emendamento 3.3 comportano maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato; in relazione al comma 5-sexies del medesimo emendamento, analogo ai commi 3, 4 e 6 rispettivamente degli emendamenti 3-quinquies.1, 3-quinquies.2 e 3-quinquies.3 ritiene che essi non comportino effetti negativi sul bilancio dello Stato. Dichiara di non avere rilievi in ordine al comma 10 dell’emendamento 3-quinquies.1, di contenuto analogo al comma 10 dell’emendamento 3-quinquies.2 e al comma 14 dell’emendamento 3-quinquies.3, confermando inoltre la disponibilità di risorse residue in relazione ai commi 1, 7 e 8 dell’emendamento 3-quinquies.1 e 11, 12 e 15 dell’emendamento 3-quinquies.3. Esprime infine avviso contrario sui restanti commi segnalati dal relatore.

La Sottocommissione, su proposta del relatore, esprime parere favorevole sugli emendamenti presentati ad eccezione che sugli emendamenti 3.1, 3.2, 5.1 e 7.2, per i quali il parere è contrario ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione; per ciò che concerne l’emendamento 3.3, esprime parere contrario, ai sensi dell’articolo 81 della Costituzione, sui commi 5-ter, 5-quater e 5-quinquies e parere contrario sul comma 5-sexies. In relazione all’emendamento 3-quinquies.1, esprime parere contrario, ai sensi dell’articolo 81 della Costituzione, sui commi 2, 4, 5 e 6 e parere contrario sui commi 1, 3, 7, 8 e 11; in relazione all’emendamento 3-quinquies.2, esprime parere contrario, ai sensi dell’articolo 81 della Costituzione, sui commi 1, 2, 3, 5, 6, 7, 8 e 11 e parere contrario sul comma 4; in relazione all’emendamento 3-quinquies.3, infine, esprime parere contrario, ai sensi dell’articolo 81 della Costituzione, sui commi 1, 2, 3, 4, 5, 7, 8, 9 e 10 e parere contrario sui commi 6, 11, 12 e 15.


(4128) Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 24 maggio 1999, n. 148, recante differimento dei termini per l'applicazione delle disposizioni del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 123, in materia di interventi di sostegno pubblico alle imprese, nonché per la regolarizzazione contributiva in agricoltura, approvato dalla Camera dei deputati
(Parere alla 10a Commissione: favorevole)

Il relatore RIPAMONTI fa presente che si tratta del decreto-legge recante differimento di termini in materia di interventi per il sostegno alle imprese, già approvato dalla Camera dei deputati. Per quanto di competenza, non vi sono osservazioni da formulare.

La Sottocommissione esprime quindi parere di nulla osta.

(273-487-A) Ulteriori emendamenti al disegno di legge: DANIELE GALDI ed altri. - Nuove norme in materia di integrazione al trattamento minimo
(Parere all'Assemblea: contrario ai sensi dell’articolo 81 della Costituzione)

Il relatore RIPAMONTI osserva che è pervenuta una riformulazione dell'emendamento 1.3, che rimane comunque collegato con gli emendamenti 1.5, 1.7, 1.9, 1.10 e con l'emendamento di copertura 1.13. L'emendamento 1.3 (nuovo testo) fissa la decorrenza dell'integrazione al minimo dal 1° gennaio 1999, analogamente al testo; inoltre chiarisce la finalità della proposta modificativa originaria, nel senso di attribuire detta integrazione ai soggetti titolari di pensioni non integrate per rilevanza del reddito del coniuge con requisiti contributivi acquisiti al 31.12.1993, laddove il testo prende in considerazione i soggetti ai quali, al 31.12.1992, mancavano non più di due anni (comma 1) ovvero non più di tre anni (comma 2) e fa poi salva la previgente disciplina per le pensioni con decorrenza nell'anno 1994. Si tratta pertanto di acquisire conferma dal Tesoro dei dati dell'INPS sulla base dei quali è stato formulato l'emendamento di copertura, che quantifica l'onere in 85 miliardi per il 2000 e 88 a decorrere dal 2001, a fronte di un onere a regime derivante dal testo pari a 80 miliardi. In merito all'emendamento 1.100, valgono le stesse considerazioni già riferite all'emendamento 1.3.

Il sottosegretario D’AMICO fa presente che in base ad elementi forniti dall’INPS, gli oneri derivanti dall’emendamento 1.3 (nuovo testo) possono essere quantificati in 350 miliardi circa per il 1999, 410 miliardi per il 2000 e 470 miliardi a decorrere dall’esercizio successivo; a tali importi devono essere sommati gli oneri derivanti dall’integrazione per coloro che accederanno in futuro alle prestazioni pensionistiche. Esprime, pertanto, avviso contrario sugli emendamenti 1.3 (nuovo testo) e 1.100, in quanto non forniti di idonea copertura.

La Sottocommissione, su proposta del relatore, esprime quindi parere contrario, ai sensi dell’articolo 81 della Costituzione, sugli emendamenti 1.3 (nuovo testo) e 1.100.


(3495-A) Deputati SPINI ed altri. - Delega al Governo per l'istituzione del servizio militare volontario femminile, approvato dalla Camera dei deputati
(Parere all'Assemblea su testo ed emendamenti: favorevole sul testo, a revisione del parere già espresso; in parte favorevole, in parte contrario ai sensi dell’articolo 81 della Costituzione sugli emendamenti)


Il relatore FERRANTE fa presente che l’emendamento 1.4 sopprime il riferimento all’invarianza delle consistenze organiche complessive; in relazione all’emendamento 1.0.1, inoltre, sarebbe opportuno riformulare il comma 2 - al fine di introdurre un limite massimo di spesa per l’attuazione della delega di cui al comma 1 - e tenere presente che l’accantonamento del Ministero del tesoro non presenta sufficienti disponibilità per il 1999.

Il sottosegretario D’AMICO comunica che in base a nuove valutazioni trasmesse dalla Guardia di finanza gli eventuali oneri derivanti dal provvedimento possono essere ricompresi nell’ambito della programmazione ordinaria della spesa e senza incremento delle relative dotazioni di bilancio; poiché tale valutazione coincide con quella trasmessa dal Ministero della difesa, dichiara che vengono meno i rilievi precedentemente formulati sul testo del disegno di legge. Esprime, altresì, avviso contrario sugli emendamenti 1.4 e 1.0.1: in relazione a quest’ultimo, in particolare, dichiara che non vi è alcun elemento per valutare la congruità della copertura proposta e che comunque non sussistono idonee risorse finanziarie nel Fondo speciale.

Il relatore FERRANTE, tenuto conto delle dichiarazioni del rappresentante del Governo e a revisione del parere precedentemente espresso, propone di formulare parere di nulla osta sul disegno di legge in titolo; propone altresì di esprimere parere contrario ai sensi dell’articolo 81 della Costituzione sugli emendamenti 1.4 e 1.0.1 e di nulla osta sui restanti emendamenti.

La Sottocommissione accoglie la proposta di parere formulata dal relatore.

La seduta termina alle ore 15,40.