DIFESA (4a)

GIOVEDÌ 19 DICEMBRE 1996


37a Seduta

Presidenza del Presidente
GUALTIERI

Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Brutti.

La seduta inizia alle ore 15,10.

SUI LAVORI DEL COMITATO REFERENTE SUI FENOMENI DI CORRUZIONE ALL'INTERNO DELLE FORZE ARMATE
(A007 000, C04a, 0024°)

Il PRESIDENTE informa che il Comitato si è riunito per la prima volta il 10 dicembre scorso per audire il dottor Scandurra, Procuratore generale militare e il professor Nunziata, Presidente della Commissione di inchiesta amministrativa. Dalle suddette audizioni sono emersi utili spunti di riflessione, nonchè l'esigenza di richiedere al Ministro della difesa un ampliamento dei compiti della Commissione d'inchiesta amministrativa, per indagare in modo particolare sui rapporti tra industria degli armamenti e amministrazione della difesa.
Il Presidente conclude annunciando che il Comitato riprenderà i suoi lavori dopo la pausa per le festività natalizie.

SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE
(A007 000, C04a, 0025°)

I senatori UCCHIELLI e PERUZZOTTI sollecitano la risposta ad alcune interrogazioni da loro presentate.

Il PRESIDENTE assicura che solleciterà il Governo a rispondere alle interrogazioni per il cui svolgimento intende prevedere un congruo spazio di tempo nei lavori della Commissione.

IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO
Schema di regolamento per l'immissione di volontari delle Forze armate nell'Arma dei carabinieri, nella Guardia di finanza, nella Polizia di Stato, nella Polizia penitenziaria, nel Corpo nazionale dei vigili del fuoco, nel Corpo forestale dello Stato, nel Corpo militare della Croce rossa italiana (n. 46)
(Parere al Ministro della difesa ai sensi dell'articolo 3, comma 65, della legge 24 dicembre 1993, n. 537: esame e rinvio)
(R139 b00, C04a, 0006°)

Il PRESIDENTE avverte che la 1a Commissione permanente ha espresso osservazioni del tutto negative sul regolamento in titolo.

Il relatore LORETO riferisce sullo schema di regolamento in titolo la cui adozione è prevista dall'articolo 3, comma 65, della legge n. 537 del 1993. Ricorda che con tale disposizione si è voluto avviare in modo concreto la ristrutturazione delle Forze armate in vista della realizzazione del nuovo modello di difesa che già allora vedeva impegnato il Parlamento anche con l'esame della riforma dei vertici militari e dell'obiezione di coscienza. Rispetto peraltro al momento in cui fu approvata la legge n. 537 del 1993, la situazione politica presenta prospettive di stabilità maggiore e inoltre, con la recentissima approvazione del disegno di legge collegato alla finanziaria e del bilancio, il Governo ha dato un forte impulso verso la realizzazione del suddetto nuovo modello di difesa, avviando altresì un processo quanto mai opportuno di riqualificazione della spesa. In questo nuovo quadro la Commissione è chiamata ad esprimere il proprio parere sullo schema di regolamento che, secondo il disposto del suddetto articolo 3, comma 65, individua gli sbocchi occupazionali per i volontari in ferma prolungata che siano stati congedati senza demerito; in tal modo si favorirà un cospicuo incremento del reclutamento dei volontari per realizzare quella modifica dell'assetto strutturale dello strumento militare che il Governo considera obiettivo prioritario per la modernizzazione delle Forze armate.
Il relatore Loreto prosegue rilevando che l'articolo 3, comma 65, della legge n. 537 prevede un sistema di incentivi per i volontari canalizzato verso quattro direzioni: l'accesso alle carriere iniziali nella difesa, nei corpi armati e nel corpo militare della Croce rossa; una riserva pari al 60 per cento dei posti disponibili per l'accesso alle carriere iniziali nell'Arma dei carabinieri, nella Guardia di finanza e nel Corpo forestale dello Stato; una riserva pari al 35 per cento dei posti per la polizia di Stato e il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, nonchè una riserva del 20 per cento dei posti per l'accesso negli organici della pubblica amministrazione. Nel luglio del 1994 la Commissione ha già avuto modo di esaminare la prima stesura del regolamento esprimendo un parere favorevole con alcune osservazioni che il relatore ricorda brevemente. Il Governo peraltro ha dovuto nel frattempo apportare alcune modifiche a tale regolamento in relazione all'entrata in vigore del decreto legislativo n. 196 del 1995 (in materia di riordino dei ruoli, modifica alle norme di reclutamento, stato ed avanzamento del personale non direttivo delle Forze armate); in attesa della adozione del regolamento in oggetto, la legge n. 427 del 1996 di conversione del decreto-legge n. 341 del 1996, aveva inoltre previsto norme transitorie volte proprio a garantire ai volontari l'accesso alle carriere iniziali dei corpi di polizia, prevedendo in particolare per il corpo di polizia penitenziaria una riserva di posti pari al 50 per cento. Il Consiglio di Stato ha ritenuto che le modifiche introdotte in relazione al suddetto decreto legislativo avessero un valore non meramente tecnico e ha richiesto quindi al Governo di acquisire nuovamente il parere delle Commissioni parlamentari.
Il relatore Loreto, si sofferma quindi sulle osservazioni espresse dalla 1a Commissione permanente, giudicandole incongrue poichè sembrano riferirsi alla norma legislativa piuttosto che al regolamento attuativo e ricordando che incentivi e benefici per i volontari sono già previsti da numerose disposizioni legislative, la cui effettiva incidenza è stata finora davvero risibile in assenza di specifiche sanzioni e controlli puntuali.
In conclusione osserva che l'applicazione di questa nuova normativa dovrebbe consentire l'accesso alle Forze armate e ai diversi corpi di polizia a circa il 50 per cento dei volontari che il Ministero prevede di poter reclutare annualmente; un ulteriore 20 per cento di tali volontari potrà trovare accesso nei ruoli della pubblica amministrazione. Per il restante contingente occorre, a suo avviso, prevedere adeguati strumenti di reinserimento nella vita civile per evitare fenomeni di disorientamento e di frustrazione.

Il PRESIDENTE, dopo aver ringraziato il relatore Loreto per la puntuale relazione, rileva a sua volta l'incongruità delle osservazioni della 1a Commissione permanente che semmai andrebbero rivolte alla legge n. 537 piuttosto che al regolamento il cui esame da parte della Commissione costituisce un atto dovuto.

Il sottosegretario BRUTTI, dopo aver espresso apprezzamento per la relazione svolta dal senatore Loreto, rileva che il regolamento all'esame della Commissione assume per il Governo un rilievo strategico, poichè lo sviluppo del reclutamento su base volontaria è ritenuto fondamentale per incrementare gli standard di efficienza delle Forze armate. Il conseguimento di tale obiettivo è certamente legato alla possibilità di assicurare ai giovani che scelgono la ferma prolungata concrete prospettive di sistemazione nelle stesse Forze armate o nei diversi corpi di polizia altrimenti -occorre essere consapevoli - il gettito dei volontari è inevitabilmente destinato a rimanere del tutto insufficiente. Giudica a sua volta non pertinenti le osservazioni negative espresse dalla 1a Commissione permanente; in particolare il rilievo di una presunta lesione del principio di pari opportunità tra uomini e donne va senz'altro respinto, poichè il Governo ha posto tra le priorità della sua politica per la difesa proprio la revisione del reclutamento su base volontaria per consentire l'accesso alle donne.
Il sottosegretario Brutti, dopo essersi brevemente soffermato sul nuovo sistema di reclutamento dei volontari definito nel regolamento, auspica che la Commissione possa esprimere un parere favorevole.

Il senatore RUSSO SPENA giudica necessario rinviare la discussione sul provvedimento in titolo poichè la stessa approfondita relazione del senatore Loreto e l'intervento del rappresentante del Governo hanno sottolineato che esso costituisce un elemento di valore strategico per il rinnovo del nostro strumento militare; è stato insomma riconosciuto che si tratta di un atto fondamentale sul cammino della costruzione del nuovo modello di difesa, che va preliminarmente affrontato e discusso nella sua globalità dal Parlamento.
Il senatore Russo Spena, nell'esprimere poi compiacimento e soddisfazione per i rilievi contrari formulati dalla 1a Commissione, poichè mettono in risalto le evidenti incostituzionalità contenute nello schema di regolamento, solleva una ferma protesta nei riguardi del comportamento del Governo che con un gesto di furbizia ha voluto porre in essere un provvedimento di stampo autoritario, senza sentire il dovere di acquisire prima l'avviso e le deliberazioni del Parlamento sui contenuti fondanti della riforma complessiva delle nostre Forze armate.

Il presidente GUALTIERI, dopo aver puntualizzato le circostanze relative al deferimento del provvedimento in titolo e ai termini regolamentari previsti per l'espressione del relativo parere, precisa che ha doverosamente provveduto a porlo all'ordine del giorno. Dà altresì atto al relatore della tempestività e della completezza dell'approfondimento da lui compiuto in un lasso di tempo estremamente breve.
Premesso poi che posporre l'emanazione del parere allo svolgimento di un dibattito generale sul nuovo modello di difesa significherebbe porsi in condizione di andare al di là di ogni ragionevole possibilità di rinvio nell'espressione del parere, il Presidente si domanda se non sia opportuno, vista anche l'impossibilità di proseguire nella discussione a causa dell'imminente inizio dei lavori in Assemblea, rinviare l'esame e chiedere la proroga di dieci giorni prevista dall'articolo 139-bis del Regolamento del Senato. Si potrà così concludere l'esame nella prima seduta utile dopo la pausa natalizia.

Il relatore LORETO dichiara di accettare la proposta di rinvio tecnico formulata dal Presidente, e di non poter condividere invece la pregiudiziale politica posta dal senatore Russo Spena che, tra l'altro, avrebbe come risultato quello di portare ad esiti antitetici a quelli auspicati dal medesimo.

Interviene brevemente il senatore PALOMBO per affermare che lo schema di regolamento corrisponde esattamente alle esigenze delle nostre Forze armate e che esso recherà positivi benefici occupazionali. Per quanto riguarda invece la pregiudiziale politica formulata dal senatore Russo Spena, il senatore Palombo ritiene che se si vuole giungere ad un generale ripensamento di tutte le decisioni riguardanti il nuovo modello di difesa, allora tutto va rinviato, compreso il disegno di legge sull'obiezione di coscienza.

Il senatore PELLICINI a sua volta, nel dichiararsi d'accordo con le dichiarazioni del senatore Palombo, non intende tacere le sue perplessità sulla costituzionalità del provvedimento, come del resto già evidenziato dal senatore Russo Spena.

Il presidente GUALTIERI infine prende atto che la Commissione conviene sull'opportunità di chiedere la proroga prevista dall'articolo 139-bis del Regolamento e di rinviare alla prossima seduta l'espressione del parere sul provvedimento in titolo.

La seduta termina alle ore 16,05.