DIFESA (4a)

MERCOLEDI' 31 GENNAIO 2001
269a Seduta

Presidenza del Presidente
DI BENEDETTO


Interviene il sottosegretario di Stato per le finanze D'Amico.

La seduta inizia alle ore 15.


SULLE MISSIONI DELLA COMMISSIONE

Il PRESIDENTE rende noto che le visite alle Accademie militare (di Modena) e aeronautica (di Pozzuoli), già deliberate il 20 settembre e il 18 ottobre 2000, si terranno rispettivamente nei giorni 20 e 21 febbraio.
Al contempo, il Presidente propone di dare corso ad una proposta di vecchia data, quella di effettuare una visita al Quartier Generale della Nato a Bruxelles. Segnala, al contempo, l'esigenza di incontrare in particolare il Presidente del Comitato militare, l'ammiraglio Venturoni.

Conviene la Commissione.


SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE

Il PRESIDENTE rende noto che l'Ufficio di Presidenza, già convocato per le ore 14, ha convenuto di non effettuare alcuna audizione nell'ambito dell'Indagine conoscitiva sul livello di conoscenza, da parte italiana, dell'utilizzo di munizioni all'uranio impoverito da parte della NATO nelle vicende belliche nei Balcani e sulle misure adottate dalle Forze armate italiane per prevenire eventuali rischi per la salute connessi a tale impiego, già deliberata il 16 gennaio 2001.
Preannuncia che invierà una lettera in tal senso al Presidente del Senato, specificando che, essendo già iniziate presso quel ramo le audizioni, reputa preferibile non intralciarne i lavori con il coinvolgimento anche della Commissione Difesa del Senato.

IN SEDE REFERENTE

(1456-B) MANZI ed altri. - Estensione ai patrioti di tutti i benefici combattentistici, approvato dal Senato e modificato dalla Camera dei deputati.
(Esame e rinvio)

Il relatore PETRUCCI dichiara di rifarsi a quanto da lui già dichiarato in sede deliberante, prima della rimessione in sede referente, avvenuta in data 23 gennaio 2001.

Si apre la discussione generale.

Il senatore GUBERT ricorda che la categoria dei patrioti già gode di precisi benefici riconosciuti per legge. Al contempo, fa presente che andrebbe operato un distinguo fra patrioti con comprovata attività di combattente ed altri soggetti che non andrebbero premiati in pari modo. Invita quindi ad operare con serietà nel fissare i criteri di elargizione dei benefici.

Il senatore PELLICINI reputa doveroso esaminare con la massima attenzione il testo in esame e condivide l'invito del senatore Gubert di accertare con estrema cura lo status di patriota; si tratta infatti di formula legislativa di notevole ampiezza ed esposta a non poche incertezze interpretative, a seconda della prospettiva storiografica da cui si osservino le vicende belliche della seconda guerra mondiale. Auspica che, tramite il provvedimento in titolo, sia possibile operare un'operazione politica di pacificazione fra tutti i combattenti italiani, indipendentemente dal fronte nel quale erano, a suo tempo, schierati. Preannuncia l'astensione di Alleanza Nazionale e si riserva di approfondire in Aula le problematiche da lui sollevate nel corso della seduta, allorché fu poi disposta la rimessione dalla sede deliberante all'Assemblea del disegno di legge in corso di esame.

Il senatore AGOSTINI, rievocati episodi storici a sostegno del provvedimento in titolo, spiega la genesi legislativa del titolo di patriota, attribuito a seguito di un esame approfondito e ispirato alla massima serietà. Si sofferma quindi sulle condivisibili modifiche introdotte ai due articoli dalla Camera dei deputati e auspica una sollecita approvazione del provvedimento in esame.

Dichiarata chiusa la discussione generale, replica il relatore PETRUCCI, precisando nel dettaglio l'entità dei benefici erogati e il numero esiguo dei destinatari del provvedimento. Annuncia la presentazione dell'emendamento 2.1, che recepisce l'osservazione formulata dalla Commissione Bilancio in ordine alla copertura finanziaria.

Poiché non sono stati presentati emendamenti all'articolo 1, previo accertamento del numero legale, si procede alla votazione dell'emendamento 2.1, che è approvato.

La Commissione conferisce indi mandato al relatore PETRUCCI di riferire favorevolmente all'Assemblea sul disegno di legge in titolo, con le modifiche apportate.


IN SEDE CONSULTIVA

Riordino del reclutamento, dello stato giuridico e dell'avanzamento degli ufficiali del corpo della Guardia di finanza (n. 817)

Adeguamento dei compiti del corpo della Guardia di finanza (n. 818)
(Osservazioni alla 6a Commissione. Seguito dell'esame congiunto e rinvio)

Riprende l'esame, sospeso nella seduta del 24 gennaio 2001.

Si apre la discussione generale.

Il senatore PERUZZOTTI esordisce lamentando indebite pressioni pervenute a colleghi del suo Gruppo, in ordine all'esame dei provvedimenti in titolo. Preannuncia che informerà di ciò il Presidente del Senato e lamenta del pari la costante e non richiesta presenza di ufficiali nei paraggi dell'Aula della Commissione durante le sedute.
Con riferimento ai due schemi in titolo sottolinea che si tratta della fase conclusiva del procedimento apertosi con l'approvazione della legge-delega 31 marzo 2000, n.78, osteggiata a suo tempo dal suo Gruppo, che chiedeva la smilitarizzazione del Corpo e, in subordine, la sua specializzazione nella lotta all'immigrazione clandestina e al crimine finanziario internazionale. Tale legge ha conferito alla Guardia di finanza significativi riconoscimenti, tra cui l'istituzione del grado di generale di Corpo d'armata, sovraordinato agli altri generali e affiancato da un vice nella persona del generale di corpo d'armata più anziano, come grado apicale per i suoi ufficiali.
Per quanto riguarda i compiti ritiene di avere l'impressione che la Guardia di finanza vada verso un potenziamento delle proprie funzioni, con una tendenziale deriva verso l'assunzione di responsabilità di carattere generale, laddove sarebbe stato più interessante affidarle responsabilità più forti e specifiche nel contrasto all'immigrazione clandestina ed alla repressione del contrabbando nelle regioni meridionali.
Relativamente agli ufficiali rileva inoltre come si vada verso un eccessivo appesantimento della categoria all'interno del Corpo. Infine sottolinea come l'istituzione del ruolo aeronavale accrescerà certamente la concorrenza tra la Finanza di Mare e la Guardia Costiera della Marina Militare.
Ciò premesso, conclude preannunciando l'astensione della sua parte politica.

Il PRESIDENTE condivide i rilievi del collega Peruzzotti in ordine alle pressioni esercitate. Rileva però, con riferimento all'indubbia presenza di ufficiali in concomitanza dei lavori della Commissione, che, ad onor del vero, tale presenza scaturisce in parte anche da esigenze -che stigmatizza- di segnalazioni per trasferimenti di militari, segnalazioni che sono trasmesse periodicamente da singoli commissari alle strutture di riferimento di quegli ufficiali.

Il senatore PALOMBO preannuncia il voto favorevole della sua parte politica, sottolineando che il suo Gruppo ha lavorato con impegno e serietà al disegno di legge delega. Precisa che non è sua intenzione ostacolare il progetto di adeguamento del Corpo alle attuali esigenze operative dello stesso. Rammenta poi che, nel corso della discussione sulla legge n. 78 del 2000, presentò un ordine del giorno, accolto dal Governo come raccomandazione, che impegnava il Governo, in sede di emanazione dei provvedimenti delegati, ad adottare idonee disposizioni per definire il ruolo centrale della Guardia di Finanza nel settore economico-finanziario, consentendo il pieno riconoscimento al Corpo medesimo di funzioni esclusive nell'esercizio dei compiti di polizia economica e finanziaria a favore del bilancio dello Stato e dell'Unione europea.

Fatta questa premessa, osserva però che il Governo continua ad introdurre radicali innovazioni e riforme che andrebbero invece affrontate in altro modo e nelle sedi a ciò deputate. Sottolinea ancora come lo stesso relatore nella sua lunga e articolata relazione abbia sottolineato che nel decreto legislativo in esame vi è stata una riscrittura di norme; riscrittura, che forse si è collocata anche oltre la delega concessa.

Conclude esprimendo il parere favorevole del suo Gruppo all'ulteriore iter dello schema del decreto legislativo sull'adeguamento dei compiti della Guardia di Finanza, ma sollecitando il Governo ad apportare tutte le modifiche necessarie a far si che la posizione operativa del Corpo, autonoma ed onnicomprensiva, non lo isoli rispetto alle altre forze di polizia, determinando una inopportuna fascia di interferenza sulle aree di competenza di queste ultime.

Riguardo infine allo schema di decreto legislativo concernente il riordino del reclutamento dello stato giuridico e dell'avanzamento degli ufficiali del Corpo della Guardia di Finanza, ritiene di non avere osservazioni da avanzare, atteso che i contenuti del provvedimento non sembrano essere in contrasto con la delega concessa e appaiono essere conformi alle omologhe disposizioni delle Forze armate.

Il senatore GUBERT condivide l'esigenza di rimeditare e di modernizzare i compiti della Guardia di finanza. Chiede al Sottosegretario di essere messo a conoscenza dell'attività dei corpi specializzati e dei gruppi sportivi; parimenti desidera ricevere chiarimenti in ordine al rapporto fra la neo-istituita Agenzia per le dogane e l'attività di frontiera della Guardia di Finanza.

Il senatore AGOSTINI preannuncia il parere favorevole della sua parte politica, ancorché ravvisi in qualche passaggio il rischio di disposizioni viziate da eccesso di delega.

Il sottosegretario D'AMICO risponde ai quesiti specificando che lo schema di decreto in titolo potenzia e razionalizza le attività istituzionali del Capo della Guardia di Finanza.
Precisa che la meritoria attività dei gruppi sportivi non è stata mai trascurata, come testimoniano i recenti successi in varie discipline. Infine, chiarisce che non è ravvisabile alcuna distonia fra la neo-istituita Agenzia per le dogane e l'attività del Corpo.

Il senatore PELLICINI sottolinea che vieppiù negli ultimi anni la Guardia di Finanza è stata coinvolta anche in compiti di ordine pubblico; di ciò reputa doveroso dare atto pubblicamente e, quindi, testimoniare la stima della cittadinanza e sua personale.

Il senatore LORETO integra la sua relazione per evidenziare l'alto senso del dovere e il senso di abnegazione che connota la diuturna attività del Corpo. Reputa doveroso ricordarlo in omaggio alla verità.

Il PRESIDENTE si associa alle parole da ultime pronunciate.

Dichiarata chiusa la discussione generale, il PRESIDENTE rende noto che le conclusioni circa le osservazioni da formulare alla Commissione finanze avranno luogo nella prossima settimana.

La seduta termina alle ore 16,30.




EMENDAMENTO AL DISEGNO DI LEGGE N. 1456-B

Art. 2

2.1
IL RELATORE

All'articolo 2, comma 1 sostituire la parola "valutato" con la seguente "determinato"; altresì le parole "a decorrere dal 2000" con le seguenti "a decorrere dal 2001".
Conseguentemente sostituire le parole "bilancio triennale 2000-2002" con le seguenti "bilancio triennale 2001-2003", le parole "per l'anno finanziario 2000" con le seguenti "per l'anno finanziario 2001"