DIFESA (4a)
MERCOLEDÌ 14 GENNAIO 1998

98a Seduta
Presidenza del Presidente
GUALTIERI

Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Brutti.

La seduta inizia alle ore 15,20.

SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE
(A007 000, C04a, 0061o)

Il presidente GUALTIERI informa che ieri, martedì 13 gennaio, il vice presidente della Commissione, senatore Agostini, ha ricevuto una delegazione dei familiari degli allievi paracadutisti di leva della Brigata Folgore, deceduti nel corso di esercitazioni: essi hanno successivamente presentato al Presidente del Senato una petizione, ai sensi dell'articolo 50 della Costituzione. Fa altresì presente che una volta assegnata a questa Commissione, si potrebbe, previa nomina di un relatore, deliberare la presa in considerazione della petizione stessa e, quindi, trasmetterla formalmente al Governo perchè provveda in senso conforme a quanto segnalato nella petizione.

Il Presidente ricorda poi che aveva originariamente deciso di convocare le Commissioni riunite 1a e 4a per questa settimana, al fine di iniziare l'esame dei disegni di legge nn. 2793-ter, 50, 282, 358, 1181, 1386 relativi al riordino dell'Arma dei carabinieri. Successivamente, per le richieste pervenutegli, ha però ritenuto di differire la data della prima riunione alla prossima settimana, allorchè inizierà l'esame di quei disegni di legge.

Il senatore UCCHIELLI sollecita la risposta all'interrogazione n. 3-01392, vertente sull'utilizzo degli obiettori di coscienza nelle zone terremotate delle Marche e dell'Umbria.

Il PRESIDENTE fornisce assicurazione al riguardo.

SULL'INDAGINE CONOSCITIVA PER I FATTI DI SOMALIA NELL'AMBITO DELLA MISSIONE ONU «RESTORE HOPE»
(R048 000, C04a, 0003o)

Il presidente GUALTIERI informa che il Presidente del Senato in data 17 dicembre ha autorizzato lo svolgimento di una indagine conoscitiva sul comportamento del contingente militare italiano in Somalia nell'ambito della missione ONU «Restore Hope».
Il programma, quale deliberato dalla Commissione nella seduta del 26 novembre 1997, contempla le audizioni dei componenti della Commissione governativa d'inchiesta; del generale Vannucchi, titolare dell'indagine disciplinare interna all'Amministrazione, dei generali Loi e Fiore, comandanti delle spedizioni Ibis 1 e Ibis 2 e del Procuratore Capo presso il Tribunale militare di Roma, consigliere Intelisano, competente per i reati militari commessi all'estero. Per quest'ultimo, chiaramente, l'audizione avverrà nel pieno rispetto delle norme processuali vigenti. Il Presidente Mancino si è poi raccomandato che l'audizione dei componenti della Commissione governativa Gallo abbia luogo dopo che quella Commissione avrà ultimato definitivamente i suoi lavori.

Il senatore PALOMBO desidera sapere se si procederà comunque all'indagine conoscitiva, ossia indipendentemente dalle conclusioni cui perverrà la Commissione governativa.

Il PRESIDENTE fa presente che la Commissione Gallo è stata istituita dal Governo, mentre l'indagine conoscitiva è espressione di una potestà propria del Parlamento: pertanto, è bene che esso acquisisca autonomamente elementi di conoscenza sulle vicende che hanno coinvolto il contingente italiano in Somalia nell'ambito delle operazioni Ibis 1 e Ibis 2.

SULL'APPROVAZIONE DA PARTE DEL GOVERNO DEI DECRETI LEGISLATIVI SULL'AVANZAMENTO, L'AUSILIARIA E I VOLONTARI IN FERMA TRIENNALE.
(A007 000, C04a, 0062o)

Il PRESIDENTE rende noto che nella seduta del Consiglio dei Ministri del 23 dicembre scorso il Governo ha approvato, tra l'altro, tre decreti legislativi sui quali la Commissione non aveva potuto esprimere i prescritti pareri. Ricorda in primo luogo che il Senato aveva approvato pochi giorni prima una apposita proroga del termine per l'emissione di quei pareri; proroga, che l'altro ramo del Parlamento non aveva potuto approvare in tempo. Rammenta altresì di aver tempestivamente sollecitato il Ministro affinchè evitasse l'approvazione dei tre decreti legislativi, pur se alla scadenza dei termini il Governo disponeva della facoltà di esercitare la delega scaturente dalla legge n. 662 del 1996.

Il senatore MANCA esprime una vibrata protesta contro il Governo che ha approvato i decreti legislativi sull'avanzamento - di fondamentale importanza - sull'ausiliaria e sui volontari in ferma breve, senza che il Parlamento abbia potuto esprimere il suo parere e nonostante l'invito rivolto dal Presidente Gualtieri ad attendere il parere della Commissione. Quand'anche formalmente legittima, tale condotta lede lo spirito delle prerogative costituzionali delle Camere ed offende la dignità dei parlamentari chiamati a svolgere le funzioni legislative.

Il senatore PALOMBO dà atto al Presidente dell'impegno profuso per evitare che provvedimenti così rilevanti fossero assunti dal Governo senza il parere del Parlamento, ma sottolinea il disagio della sua parte politica di fronte al Governo che dimostra di non avere il dovuto rispetto per il Parlamento. D'altronde il provvedimento più rilevante, quello sull'avanzamento, sta scatenando notevole malumore tra gli ufficiali e quindi sarebbe stato quanto mai opportuno che il Parlamento avesse potuto esaminarlo. Con il passaggio in Commissione si sarebbe potuto migliorare il provvedimento dando più ampie garanzie di equità e di giustizia, senza deludere le aspettative del personale ed evitando migliaia di ricorsi amministrativi intesi a combattere ingiustizie di cui fin da adesso si ha sentore. Nei prossimi giorni centinaia di ufficiali del ruolo normale dell'esercito, cioè quelli che provengono dai corsi regolare dell'accademia militare, invieranno al Presidente della Repubblica lo scudetto con il numero distintivo del corso di accademia per manifestare contro un'ingiustizia che a loro avviso li ha portati ad essere meno anziani di grado degli ufficiali del ruolo ad esaurimento, cioè di quelli che dopo sei mesi di corso AUC hanno conseguito la nomina ad ufficiale di complemento. Questi ultimi, infatti, con provvedimenti legislativi succedutisi via via nel corso degli anni ottanta, hanno ottenuto senza effettuare alcun concorso la permanenza in servizio permanente allo scadere della ferma di leva e hanno migliorato la progressione di carriera che li ha portati nel corso di circa quindici anni a conseguire la promozione a tenente colonnello contro i diciannove anni dei ruoli normali. Non è possibile continuare a subire tale atteggiamento del Governo che tra l'altro aveva inviato gli schemi di decreti legislativi quasi allo scadere del termine della delega impedendo quindi di fatto al Parlamento di esaminarli con il dovuto approfondimento. Qualora il Governo non modificherà il proprio modo di porsi, la sua parte politica valuterà anche la possibilità di non partecipare più oltre alle riunioni della Commissione difesa.

Il senatore UCCHIELLI rileva che il problema sollevato non può essere certamente trattato in termini di confronto tra maggioranza e opposizione, poichè si tratta di difendere le prerogative del Parlamento nei confronti del Governo. Ricorda peraltro che prima della chiusura dei lavori parlamentari per le festività natalizie il Presidente e la Commissione tutta si adoperarono affinchè il Parlamento non venisse bypassato e potesse esprimere la sua opinione su decreti legislativi così rilevanti. Occorrerà quindi riflettere nel futuro sulla esigenza di prevedere nelle leggi di delega anche il termine entro il quale il Governo deve presentare i decreti legislativi al Parlamento.

Il senatore PELLICINI fa presente che nella Commissione difesa c'è sempre stato un clima di collaborazione tra maggioranza e opposizione e a suo avviso va mantenuto, ma per far questo è necessario che non si ripetano avvenimenti come quello denunciato dai senatori Manca e Palombo che determinano indubbiamente un notevole disagio da parte delle opposizioni le quali peraltro difendono le prerogative proprie del Parlamento.

Il sottosegretario BRUTTI prende atto delle osservazioni avanzate e ricorda che molto si fece prima della chiusura dei lavori parlamentari per consentire al Parlamento di esprimersi sui citati schemi di decreti legislativi. Il Ministro aveva espresso la sua disponibilità a non portare decreti legislativi al Consiglio dei Ministri, qualora la Camera si fosse impegnata ad approvare entro i primi giorni del mese di gennaio la leggina di proroga (ossia il disegno di legge n. 2933). Purtroppo tale assicurazione non fu data e quindi il Governo ha scelto la via di approvare i decreti legislativi il cui termine di delega spirava alla fine di dicembre. Egli comunque si impegna a far presente al Ministro le critiche e le manifestazioni di disagio oggi espresse in Commissione e condivide l'opinione di quanti ritengono necessario che il Governo invii al Parlamento gli schemi di decreti legislativi in tempi tali da permetterne un approfondito esame.

Il Presidente GUALTIERI ricorda a sua volta che nelle concitate fasi finali dei lavori parlamentari prima della pausa per le festività natalizie fu la Conferenza dei Presidenti dei Gruppi della Camera dei deputati a decidere di non portare all'ordine del giorno della Camera il provvedimento di proroga della delega, impedendo di fatto al Parlamento di esprimersi sugli schemi di decreti legislativi. In mancanza quindi di una proroga della delega, il Governo ha deciso di deliberare ugualmente ed egli si rammarica non meno dei componenti della Commissione di questa decisione, specie riguardo allo schema di decreto sull'avanzamento la cui rilevanza è stata da più parti sottolineata. Egli è pronto, se la commissione lo ritiene utile, a scrivere una lettera di protesta al Presidente del Senato.

Il senatore MANCA, intervenendo nuovamente, ritiene ancor più grave che la conferenza dei Capi-gruppo della Camera non sia stata opportunamente sensibilizzata sulla portata di un decreto, quale quello dell'avanzamento, che è un tassello fondamentale dell'intera ristrutturazione della Difesa. Quindi ritiene quanto mai opportuno che il Presidente Gualtieri scriva una lettera di protesa a nome dell'intera Commissione.

Il senatore MANFREDI si associa al profondo rammarico espresso dai colleghi precedentemente intervenuti; invita però la Commissione a riscrivere i meccanismi sui pareri governativi agli atti del Governo, come gli schemi di decreti legislativi ovvero i Programmi pluriennali di spesa.

Il Presidente GUALTIERI fa al riguardo presente che è iscritto all'ordine del giorno della odierna seduta un disegno di legge (per l'esattezza il n. 2160), il cui esame porterà al varo di una nuova normativa più efficace e maggiormente attenta alle prerogative del Parlamento.

IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO
Programma annuale di A/R n. SME/037/97 relativo a n. 1.700 fucili cal. 12 mm ad anima liscia (n. 190)
(Parere al Ministro della difesa, ai sensi dell'articolo 1, comma 1, lettera b), della legge 4 ottobre 1988, n. 436: favorevole)
(R139 b00, C04a, 0025o)

Riferisce il senatore UCCHIELLI specificando il pregio della finalità operativa, quella di dotare i reparti della Forza armata di un'arma in grado di realizzare un'ampia rosata di tiro e con la possibilità di impiegare munizionamento anche non letale, particolarmente idonea a soddisfare le esigenze connesse con le operazioni di peace-keeping e di controllo del territorio in concorso con le forze di polizia. La durata del programma dovrà essere di circa 12 mesi ed il costo globale nell'ordine di 2.424 milioni e conclude la sua relazione segnalando come sia interessato il settore meccanico dell'industria nazionale. Auspica l'emissione di un parere favorevole.

Il senatore PALOMBO concorda con quanto dichiarato dal relatore ed a nome del gruppo di Alleanza Nazionale preannuncia voto favorevole; però lamenta carenza di informazioni tecniche, come ad esempio quale sia il volume di fuoco e quali siano i costi globali, ossia se includano anche i pezzi di ricambio.

Il senatore MANCA, anche, a nome del gruppo di Forza Italia, preannuncia voto favorevole ed auspica che sia l'ultimo Programma annuale sul quale la Commissione è chiamata ad esprimere un parere con la vigente, insoddisfacente normativa.

Il senatore LORETO, a nome del gruppo della Sinistra Democratica-l'Ulivo, e il senatore DE SANTIS, a nome del gruppo del Centro Cristiano Democratico, preannunciano voto favorevole.

Il sottosegretario BRUTTI chiarisce che il peso dei detti fucili è di 4,5 kg, che la lunghezza è di 110 cm e che si tratta di fucile a pompa ed automatico.

Posta ai voti, la proposta di parere favorevole è approvata.

IN SEDE REFERENTE
(2160) MANCA ed altri. - Modifiche dell'articolo 1 della legge 4 ottobre 1988, n. 436, recante norme per la semplificazione e per il controllo delle procedure previste per gli approvvigionamenti centrali della Difesa
(Esame e rinvio)

Il relatore UCCHIELLI prende spunto dall'evidente stato di disagio nel quale versa il Parlamento, di fronte a condotte non sempre del tutto condivisibili del Governo, che, pur nel rispetto formale della normativa vigente, di fatto talora disapplica lo spirito della legge n. 436 del 1988, in forza della quale - ed in forza del principio della centralità del Parlamento - il Parlamento deve svolgere un ruolo basilare nell'esame delle procedure per gli approvvigionamenti della Difesa. Il disegno di legge in titolo, pur non condivisibile nelle soluzioni prospettate, richiama giustamente all'attenzione dei senatori la necessità di riscrivere la vigente disciplina, in modo da rendere più efficace e più tempestivo il parere al Governo; pertanto, egli reputa opportuno evitare una confusione dei ruoli fra momento politico e momento amministrativo, per cui il Parlamento deve riappropriarsi in toto della scelta di fondo se dar vita o meno a un determinato Programma di sviluppo delle armi, mentre i responsabili militari debbono concentrare la loro attenzione sulle specificità squisitamente tecniche dei programmi.

Il presidente GUALTIERI propone l'istituzione di un gruppo di lavoro e, acquisite le designazioni concordate fra i gruppi componenti la Commissione, chiama a far parte del Gruppo di lavoro, coordinato dal senatore Ucchielli, i senatori Dolazza, Manca, Pellicini, Petrucci e Russo Spena.

Il seguito dell'esame è pertanto rinviato.

IN SEDE DELIBERANTE
(1456) MANZI ed altri. - Estensione ai patrioti di tutti i benefici combattentistici
(1616) SALVI ed altri. - Estensione ai patrioti di tutti i benefici combattentistici
(Discussione congiunta e rinvio)

Il presidente GUALTIERI ricorda che la Commissione approvò il 5 febbraio 1997 i disegni di legge nn. 1456 e 1616 in sede referente. Successivamente il 10 luglio 1997 i disegni di legge sono stati nuovamente assegnati alla Commissione, ma in sede deliberante. Propone quindi di considerare acquisita la discussione effettuata a suo tempo e di adottare come testo-base il disegno di legge n. 1456 così come licenziato per l'Assemblea.

Conviene la Commissione.

Il senatore PELLICINI, in considerazione dell'imminente inizio dei lavori dell'Aula, propone di differire alla prossima seduta la discussione sui provvedimenti in titolo.

Così resta stabilito.

La seduta termina alle ore 16,30.