DIFESA (4a)

MERCOLEDÌ 29 MARZO 2000

220a Seduta

Presidenza del Presidente
DI BENEDETTO


Intervengono il ministro della difesa Mattarella ed il sottosegretario di Stato per lo stesso dicastero Ostillio.

La seduta inizia alle ore 15.


SULLA PUBBLICITA' DEI LAVORI

Il PRESIDENTE rende noto che è stata richiesta l'attivazione dell'impianto audiovisivo per assicurare, ai sensi dell'articolo 33, comma 4 del Regolamento, la speciale forma di pubblicità dei lavori ivi prevista per la parte dell'odierna seduta relativa alle procedure informative. In previsione di tale richiesta, il Presidente del Senato aveva espresso il suo assenso.

La Commissione delibera in tal senso, e tale forma di pubblicità è pertanto adottata per il prosieguo della seduta dedicata alle procedure informative.

PROCEDURE INFORMATIVE
Seguito del dibattito sulle comunicazioni del Ministro della Difesa in ordine alla partecipazione militare italiana alla forza multinazionale impegnata in Kosovo (KFOR)

Il presidente DI BENEDETTO avverte che riprende la discussione interrotta nella seduta del 14 marzo scorso sulle comunicazioni, rese in pari data dal Ministro della Difesa.

Il senatore GUBERT chiede di sapere se non si ritenga esportabile all'area dei Balcani la soluzione autonomistica adottata in Italia nelle province di Trento e Bolzano. Soggiunge, poi, di non condividere il giudizio negativo espresso nei confronti del generale Mazzaroli, le cui parole hanno dato spunto all'intero dibattito e che andrebbero valutate in tutta la loro complessità.

Poiché nessun altro fra i presenti chiede di intervenire, replica il ministro MATTARELLA, chiarendo le ragioni dell'invio del battaglione "S. Marco", chiamato in zona ad operare nella cornice delineata dalle deliberazioni dell'ONU. Rende altresì noto che saranno dispiegati in loco 60 unità dell'Arma dei Carabinieri per potenziare la tutela dell'ordine pubblico. In relazione, poi, al paventato rischio di contaminazione da munizioni ad uranio impoverito, egli fa presente che non si sono ravvisati elementi di preoccupazione: infatti sono stati effettuati accertamenti presso personale militare che ha svolto attività nei Balcani e non sono emersi elementi di pericolo. Con riferimento, infine, all'azione di contenimento dell'immigrazione clandestina, egli rassicura che l'impegno è intenso, con il ripetuto sequestro negli ultimi mesi di molti mezzi navali e il fermo di numerose persone.

Il senatore DOLAZZA chiede di sapere quante persone sono state rimpatriate nello scorso anno.

Il ministro MATTARELLA fornisce dati numerici, chiarendo comunque i contorni legislativi dell'azione del Governo in questa direzione. Si sofferma, quindi, sulle prospettive europee della politica militare, vieppiù finalizzata alla conservazione della pace e alla tutela dei diritti umani come dimostra, oltretutto, la missione a Timor Est. Conclude precisando che la ricerca di un equilibrio consolidato nei Balcani è l'obiettivo primario del Governo italiano.


IN SEDE REFERENTE
(3673) Antonino CARUSO ed altri. - Modifica dell'articolo 14 della legge 8 luglio 1998, n. 230, in materia di obiezione di coscienza, fatto proprio dal Gruppo di Alleanza Nazionale ai sensi dell'articolo 79, comma 1 del Regolamento
- e della petizione n. 662 ad esso attinente
(Seguito e conclusione dell'esame)

Riprende l'esame sospeso nella seduta del 23 febbraio 2000.

Il relatore FORCIERI dà conto del seguente ordine del giorno presentato dal senatore Mundi:

"La 4a Commissione permanente (Difesa), in sede di esame del disegno di legge n. 3673 recante "Modifiche dell’articolo 14 della legge 8 luglio 1998, n. 230, in materia di obiezione di coscienza”

considerati gli attuali termini stabiliti dalla normativa vigente per ottenere il rinvio del servizio militare da parte dei giovani aventi titolo;

impegna il Governo:

a procedere urgentemente ad una modifica della normativa vigente ripristinando il termine del 31 dicembre la presentazione delle domande di rinvio presso i distretti o le capitanerie di porto presentate a cura dei giovani che hanno in corso studi universitari.”

0/3673/1/4 MUNDI


Ne auspica però una riformulazione, che è, quindi, effettuata dal PRESIDENTE.

L'ordine del giorno risulta pertanto essere del seguente tenore:

"La 4a Commissione permanente (Difesa), in sede di esame del disegno di legge n. 3673 recante "Modifiche dell’articolo 14 della legge 8 luglio 1998, n. 230, in materia di obiezione di coscienza”
impegna il Governo
a fornire un esito soddisfacente alle domande presentate oltre il termine legislativo per l’anno 1999 e a fornire per l’avvenire in modo adeguato le più ampie informazioni sui termini per la presentazione della domanda di rinvio del servizio di leva, da parte degli aventi diritto."

0/3673/1/4 (Nuovo testo) DI BENEDETTO, MUNDI

Dopo l'illustrazione dell'ordine del giorno riformulato esso, previo accertamento del numero legale, è posto ai voti ed approvato.

Si procede all'esame degli emendamenti.

L'emendamento 1.1, stante l'assenza di un rappresentante del Governo, è dichiarato decaduto.

L'emendamento 1.2 è illustrato dal RELATORE, che sottolinea il recepimento del parere della Commissione Giustizia emesso in data 30 settembre 1999. Quindi, posto ai voti, esso è approvato.

Il relatore illustra l'emendamento 1.0.1 (nuovo testo).

Il senatore GUBERT interviene in senso tendenzialmente favorevole.

Il senatore Antonino CARUSO dichiara di condividere l'emendamento che pone rimedio ad una incongruenza del testo legislativo vigente; incongruenza, che sembra acuita da una circolare della competente direzione generale del Ministero dal contenuto poco chiaro. Pertanto, esprime avviso favorevole all'approvazione di tale emendamento.

Il relatore FORCIERI condivide le argomentazioni a sostegno del suo emendamento addotte nel corso dell'odierna seduta e ne auspica, pertanto, l'approvazione.

Posto ai voti, l'emendamento 1.0.1 (nuovo testo) è quindi approvato.

Si conferisce, quindi, mandato al relatore a riferire favorevolmente in Assemblea sul disegno di legge in titolo con gli emendamenti approvati.

Il PRESIDENTE prospetta la possibilità di attivare la procedura di cui all'articolo 37 del Regolamento per il trasferimento del disegno di legge in sede deliberante.

A tale proposta esprimono avviso favorevole i Gruppi presenti.

Il PRESIDENTE si riserva di acquisire l'assenso dei Gruppi, i cui rappresentanti non sono presenti.


IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO
Schema di decreto interministeriale concernente la disciplina della distruzione delle scorte di mine antipersona (n. 651)
(Parere al Ministro della difesa, ai sensi dell’articolo 6 della legge 29 ottobre 1997, n. 374 : favorevole)

Riferisce il relatore, senatore PETRUCCI, prendendo spunto dalla legge n. 374 del 1997, che ha previsto il divieto di fabbricazione, vendita, importazione, detenzione ed utilizzo delle mine anti-persona e, al contempo l’obbligo per le aziende produttrici di denunciare le mine detenute. In applicazione della legge è poi stato emanato un decreto (2 ottobre 1998), che ha disciplinato la distruzione delle scorte di mine anti-persona, in forza del quale tale attività è stata attribuita al segretario generale della Difesa per gli aspetti di coordinamento e alla direzione generale degli armamenti terrestri per gli aspetti operativi. La necessità dello schema di decreto in titolo scaturisce dalla circostanza, per cui è apparso preferibile attribuire la tenuta del registro delle mine –sinora di spettanza del segretariato generale- alla direzione generale degli armamenti terrestri. Auspica in conclusione l'emissione di un parere favorevole.

Si apre la discussione generale.

Il senatore GUBERT, rievocato il dibattito parlamentare che portò al varo della legge n. 374, chiede chiarimenti in ordine alle modalità di distruzione delle mine e sollecita un'adeguata informativa da parte del relatore.

Il senatore PALOMBO chiede chiarimenti in ordine alle scorte di mine a fini addestrativi.

Replica il relatore PETRUCCI, confermando l'esistenza di scorte a fini addestrativi e precisando che un elemento di novità risiede nella possibilità per gli stabilimenti militari a ciò adibiti di ampliare la tipologia dei materiali da distruggere. Con l'estensione dei compiti di tali stabilimenti militari è possibile ridurre il ricorso a ditte private, contenendo quindi i costi dell'opera di distruzione

Posta ai voti, e previo accertamento del numero legale, la proposta di parere favorevole del relatore è quindi approvata.

La seduta termina alle ore 16,15.

EMENDAMENTI AL DISEGNO DI LEGGE N. 3673


Art. 1


Sostituire l’articolo 1 con il seguente:
Art. 1

All’articolo 60 della legge 24 novembre 1981, n. 689, è aggiunto, in fine, il seguente comma:

“Le pene sostitutive non si applicano ai reati previsti dall’articolo 14, commi 1 e 2 della legge 8 luglio 1998, n. 230 (norme in materia di obiezione di coscienza)”.

Conseguentemente, il titolo del provvedimento andrebbe emendato nel modo seguente: “Modifica all’articolo 60 della legge 24 novembre 1981, n. 689, riguardante modifiche al sistema penale”.

1.1 IL GOVERNO

All'articolo 1 sostituire la parola "otto" con l'altra "sette".

1.2 IL RELATORE


Art.
(Modifica all'articolo 4)

1. Il comma 3 dell’articolo 4 è sostituito dal seguente:

“3. Gli abili ed arruolati ammessi alla data del 31 dicembre 1998 al ritardo o al rinvio del servizio militare per i motivi previsti dalla legge, possono presentare domanda al predetto organo di leva entro il 31 dicembre dell’anno precedente la chiamata alle armi. La presentazione della domanda di ammissione al servizio civile non pregiudica l’ammissione al ritardo o al rinvio del servizio militare per i motivi previsti dalla legge.

Conseguentemente modificare il titolo del disegno di legge.

1.0.1 (Nuovo testo) IL RELATORE