il Ministro delle politiche agricole ha presentato alla Conferenza Stato-Regioni una proposta di decreto per la regolamentazione dei contributi statali sulle polizze assicurative contro le avversità atmosferiche stipulate direttamente dai produttori agricoli singoli con le compagnie di assicurazione così come previsto dall’articolo 127 della legge finanziaria; la proposta di decreto contiene l’inaccettabile principio secondo il quale il contributo dello Stato previsto per l’agricoltore può essere erogato direttamente alle compagnie assicurative e non allo stesso agricoltore; tale proposta indebolisce la forza contrattuale della parte agricola nei confronti delle società assicurative, gli interroganti chiedono di conoscere quali siano gli intendimenti del Ministero sui punti principali dell’articolo 127 della legge finanziaria e sull’emanando decreto.
Premesso che: il Ministro in indirizzo ha presentato alla Conferenza Stato-Regioni una proposta di decreto per la regolamentazione dei contributi statali sulle polizze assicurative contro le avversità atmosferiche stipulate direttamente dai produttori agricoli singoli con le compagnie di assicurazione così come previsto dall’articolo 127 della legge finanziaria; la proposta di decreto contiene l’inaccettabile principio secondo il quale il contributo dello Stato, previsto per l’agricoltore può essere erogato direttamente alle compagnie assicurative e non allo stesso agricoltore; tale proposta indebolisce la forza contrattuale della parte agricola nei confronti delle società assicurative, gli interroganti chiedono di conoscere quali siano gli intendimenti del Ministero sui punti principali dell’articolo 127 della legge finanziaria e sull’emanando decreto.
il decreto 24 febbraio 2000 del Ministro delle politiche agricole e forestali stabilisce i nuovi parametri di assegnazione dei carburanti agevolati per l’agricoltura; in tali parametri è evidente l’esclusione del principio dell’applicazione differenziata in relazione alla diversità dei consumi medi, derivanti dalla diversa potenza delle macchine agricole, nonchè un’omissione significativa di elementi imprescindibili ai fini della congruità quantitativa dei medesimi; in linea generale, i contenuti del decreto ministeriale in questione, al di là delle carenze testè enunciate, si sviluppano secondo criteri tecnici forse soddisfacenti per determinate aree territoriali nazionali a specifica e ben individuata vocazione colturale (vedi il Nord Italia), ove gli andamenti stagionali climatici svolgono un ruolo favorevole per un minor consumo di carburante e dove i consumi imposti dalle nuove tabelle sono perfettamente congrui alle reali esigenze; per la realtà territoriale meridionale, in particolare campana ed in Sicilia, è invece evidente l’insufficienza quantitativa delle assegnazioni di carburante, derivanti dai summenzionati parametri, soprattutto in virtù delle caratteristiche climatico-metereologiche e delle specificità delle colture e alla luce anche della diversa tipologia, in particolare dimensionale, delle imprese agricole meridionali; pertanto, l’applicazione del decreto ministeriale in questione penalizza fortemente gli agricoltori, che si vedono ridurre, anche del 30-40 per cento, le assegnazioni di carburante a prezzo agevolato, si chiede di sapere: quali iniziative si intenda intraprendere per evitare che le imprese agricole, soprattutto meridionali, siano penalizzate nell’assegnazione dei carburanti agevolati a seguito dell’applicazione del decreto ministeriale citato in premessa; se non si ritenga opportuno, in particolare, riformare il predetto decreto ministeriale, al fine di adeguare i parametri per l’assegnazione dei carburanti agricoli alle esigenze specifiche degli agricoltori delle regioni meridionali, consentendo loro di ottenere almeno i quantitativi di carburante dello scorso anno.
per la rottamazione dei mezzi maccanici agricoli è necessaria la redazione di apposito regolamento tuttora in itinere, mentre gli agricoltori non riescono a programmare alcunchè visto l’avvio dell’attività agricola dopo la pausa invernale; per avvalersi delle provvidenze disposte per l’acquisto di gasolio agricolo è necessario espletare pratiche burocratiche che gli agricoltori ritengono defaticanti al punto di dissuaderli dall’avvalersi dei pur significativi vantaggi economici che ne derivano, si chiede di sapere: se il Ministro adito non ritenga necessario, utile, opportuno provvedere con la massima sollecitudine alla stesura e approvazione del predetto regolamento per la rottamazione dei mezzi meccanici agricoli; se non ritenga altresì doveroso essenzializzare gli adempimenti burocratici, giungendo magari all’attribuzione di una quantità media di gasolio agricolo per ettaro di terreno.