DIFESA (4a)
MARTEDÌ 7 OTTOBRE 1997

81a Seduta
Presidenza del Vice Presidente
AGOSTINI

Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Brutti.

La seduta inizia alle ore 15,35.

IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO
Schema di regolamento recante modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 18 luglio 1986, n. 545, concernente «Approvazione del regolamento di disciplina militare» (n. 132)
(Parere al Ministro della difesa ai sensi dell'articolo 5, primo comma, della legge 11 luglio 1978, n. 382: Esame e rinvio)
(R139 b00, C04a, 0021°)

Riferisce il relatore MANFREDI facendo preliminarmente presente che con il decreto legislativo 12 maggio 1995 n. 196 sono state riordinate le carriere del personale non direttivo, delle Forze armate e di Polizia, modificando il ruolo dei sottufficiali e istituendo in sua vece tre ruoli: dei marescialli, dei sergenti e dei volontari di truppa in servizio permanente.
Il relatore si sofferma quindi sulle modifiche apportate all'articolo 45 del regolamento di disciplina che riguarda la libera uscita: il nuovo testo prescrive che la libera uscita è prevista per il personale con obbligo di accasermamento (militari di leva e militari a lunga ferma) escludendo quindi i sergenti che non hanno più l'obbligo di alloggiare in caserma. Si rileva in proposito un'eccessiva indeterminatezza della formulazione «norme in vigore». Per quanto riguarda l'articolo 46, le licenze, che nel vecchio testo erano distinte dai permessi in base al numero di ore (più di 24 ore le licenze, meno di 24 ore i permessi), sono disciplinate nel nuovo testo alla stessa maniera e quindi, in sostanza, unificate per quanto riguarda l'autorità concedente. Nel nuovo testo, peraltro, appare equivocabile che nel comma 1 licenze e permessi siano considerati alla stessa stregua, mentre al comma 2 è reintrodotta sostanzialmente la distinzione tra il permesso inferiore alle 24 ore e la licenza. In effetti esiste quindi, come prima, la differenza tra licenze e permessi inferiori alle 24 ore che sono concessi oltre che al personale di leva, anche al personale in servizio permanente, per quest'ultimo con obbligo di recupero. Anche per questo articolo, inoltre, come già per l'articolo 45, si rileva una eccessiva indeterminatezza della formulazione «autorità gerarchiche competenti». Per quanto riguarda l'articolo 48 (alloggi) a differenza del precedente regolamento che prevedeva anche per i sergenti, oltre che per i graduati e i militari semplici, l'obbligo di alloggiare in caserma, nel nuovo testo è previsto tale obbligo solo per i militari di leva e per quelli a lunga ferma, con l'ulteriore eccezione per quelli a lunga ferma che abbiano la famiglia abitante nella località sede di servizio o limitrofa. Il nuovo testo dell'articolo prevede altresì, a differenza del precedente, che il comandante di corpo può autorizzare il personale in servizio permanente (ufficiali, marescialli e sergenti) e gli ufficiali di complemento ad alloggiare in località diversa da quella di servizio. Allo stesso articolo il nuovo testo prevede infine che il personale senza obbligo di accasermamento (ufficiali, marescialli e sergenti) possa, compatibilmente con le disponibilità, fruire di alloggio in caserma a titolo oneroso ed è quest'ultimo punto una delle novità del nuovo testo. In passato era prassi, ma non era sancito. Riguardo poi all'articolo 64, la possibilità di scontare la punizione di consegna presso il proprio alloggio, già prevista per i militari di truppa ammogliati, i sottufficiali e gli ufficiali che alloggiano in privato, è prevista anche per i volontari di truppa in servizio permanente, in armonia con la filosofia di tutto questo pacchetto di provvidenze che intendono concedere a tale categoria una maggiore autonomia. Nel provvedimento in esame sono comprese anche talune varianti alle tabelle contenute nel vecchio regolamento e riguardanti la successione gerarchica e la corrispondenza dei gradi
Le modifiche al vigente regolamento di disciplina militare contenute nel provvedimento in esame appaiono condivisibili in conseguenza della diversa nuova configurazione dei ruoli dei sottufficiali e dei volontari a lunga ferma.
Sottolinea da ultimo l'indeterminatezza delle formulazioni relative a «autorità gerarchica competente» (articolo 2, commi 1 e 2) e quella relativa a «apposite norme in materia» oppure «particolari disposizioni emanate in materia», per le quali sarebbe auspicabile una più esatta definizione che indichi almeno il livello di competenza delegato a stabilirle.
In conclusione propone alla Commissione di esprimere sullo schema di regolamento un parere favorevole con la suddetta osservazione.

Il seguito dell'esame è quindi rinviato.

CONVOCAZIONE DELLA COMMISSIONE

Il presidente AGOSTINI rende noto che, al fine di rispettare il termine per l'emissione dei pareri iscritti all'ordine del giorno, la Commissione è convocata per domani, mercoledì 8 ottobre, alle ore 15.
Preannuncia che la Commissione, qualora il Presidente del Senato assegni nella seduta di domani dell'Assemblea il disegno di legge finanziaria 1998, la Commissione sarà convocata giovedì 9 ottobre alle ore 15.

IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO
Schema di decreto ministeriale con il quale è stato ripartito l'importo del contributo da assegnare agli Enti vigilati dalla Difesa (n. 131)
(Parere al Ministro della difesa ai sensi dell'articolo 1, comma 40, della legge 28 dicembre 1995, n. 549: Seguito dell'esame e rinvio)
(R139 b00, C04a, 0020°)

Riprende l'esame sospeso nella seduta del 1o ottobre.

Il senatore DOLAZZA ritiene che i senatori Agostini e Manca non dovrebbero partecipare alla seduta poichè sono presidenti di due delle associazioni per le quali sono previsti finanziamenti con lo schema di decreto del Ministro della Difesa oggi all'esame della Commissione.

Prende atto il presidente AGOSTINI. Ricorda poi che nella precedente seduta era stata svolta la relazione e che quindi oggi si può passare al dibattito. Fa presente alla Commissione che il termine per l'emissione del parere è stato prorogato al 9 ottobre.

Si apre il dibattito.

Il senatore PALOMBO, dopo aver ringraziato il relatore Petrucci per la puntuale relazione, osserva che i rendiconti degli enti vigilati sono stati trasmessi alla Commissione soltanto la scorsa settimana, impedendo di fatto ai senatori di poterne approfondire il contenuto. Ritiene quindi opportuno segnalare al Ministero l'esigenza che venga redatta una nota per ogni associazione che contenga tutti i dati necessari a consentire una valutazione più approfondita del decreto annualmente presentato al Parlamento.
Il senatore rileva poi che il Ministero non ha tenuto conto delle osservazioni contenute nel parere espresso lo scorso anno e non sono stati chiariti in particolare i criteri per il riparto delle risorse. Egli comprende che non è possibile in questa fase proporre una diversa ripartizione del finanziamento pur se sottolinea che sarebbe stato opportuno aumentare lo stanziamento per l'Unione nazionale sottufficiali in congedo e per l'Associazione nazionale per l'assistenza di figli minorati dei dipendenti militari e civili della difesa.
In conclusione chiede maggiore chiarezza e trasparenza nel riparto delle risorse per consentire al Parlamento di esprimere un parere con maggiore cognizione di causa.

Il presidente AGOSTINI invita a sua volta il Ministero a fornire i dati relativi all'associazione in forma più chiara per facilitare il lavoro della Commissione.

Il senatore MANFREDI, nel dichiarare di condividere le valutazioni del senatore Palombo, afferma che i rendiconti delle associazioni presentate in Commissione risultano difficilmente consultabili, che non sono state indicate le altre fonti di finanziamento degli enti e soprattutto che è mancata qualunque informazione sui criteri adottati per il riparto. Non comprende ad esempio per quale ragione il Circolo Ufficiali delle forze armate debba avere un contributo di 58 milioni quando si dovrebbe autofinanziare. Lamenta poi che il Parlamento non ha avuto tempi più convenienti per approfondire al meglio il decreto proposto dal Ministero.

Il presidente AGOSTINI ritiene che si potrebbe indicare nel parere l'esigenza di conoscere i criteri in base ai quali il Ministro della difesa procede al riparto dei finanziamenti.

Il senatore MANCA, pur condividendo le perplessità emerse dal dibattito, ritiene che occorrerebbe chiedersi in primo luogo quale sia il livello di utilità delle associazioni comprese nel decreto. Reputa inoltre essere incomprensibile la eccessiva parcellizzazione dei contributi riconosciuti dallo Stato.

Il senatore PELLICINI ritiene piuttosto oscuro il decreto presentato dal Ministro della difesa poichè sono riconosciuti finanziamenti a associazioni aventi compiti e finalità totalmente differenziati tra di loro. Infatti accanto alle associazioni combattentistiche e di arma che hanno compiti di testimonianza storica ci sono enti quale la Lega Navale che svolgono funzioni istituzionali importantissime per coloro che vanno per mare. Rappresenta in sostanza l'esigenza di fare una distinzione più netta per categorie valutando poi quale debba essere il contributo dello Stato alle diverse associazioni in relazione ai compiti da essi svolti.

Il senatore LORETO riconosce che la Commissione non è stata posta in condizione di valutare al meglio il decreto sottoposto al suo parere poichè ancora una volta esso appare scarsamente leggibile. È incomprensibile, ad esempio, un finanziamento di soli 3 milioni per il Museo dell'Arma dei Carabinieri perchè o esso è inutile o il finanziamento è assolutamente inadeguato. Esistono poi una pletora di associazioni che riguardano la stessa categoria di personale che andrebbero riportati in un unico ente. È quanto mai opportuno chiedere al Ministero uno sforzo in direzione di una maggiore trasparenza e leggibilità del decreto e stimolare le stesse associazioni a reperire altre fonti di finanziamento.
In conclusione ritiene peraltro che, arrivando il decreto per il 1997 alla fine di ottobre, occorre esprimere ormai un parere favorevole, pur chiedendo al Governo di rendere noti per il prossimo anno i criteri del riparto e quali siano state le attività svolte dalle diverse associazioni.

Poichè nessun altro chiede di intervenire, replica il relatore PETRUCCI dando conto dei molteplici criteri in forza dei quali sono state fissate le quote di finanziamento; ritiene poi essere fondamentale favorire il criterio dell'autofinanziamento, ossia quello di non attingere a contributi statali, bensì favorire la stipula di convenzioni anche con soggetti privati.
Propone pertanto di esprimere un parere favorevole riprendendo le osservazioni formulate lo scorso anno, integrandole però con la sottolineatura dell'esigenza di favorire nuove forme di sostentamento economico.

Il presidente AGOSTINI pone ai voti la proposta di parere ipotizzata dal relatore; al chè il senatore DOLAZZA, ai sensi dell'articolo 30, comma 2, del Regolamento, chiede la verificazione del numero legale.

Il presidente AGOSTINI, accertata la mancanza del prescritto numero di senatori e apprezzate le circostanze, toglie la seduta.

La seduta termina alle ore 16,30.