TERRITORIO, AMBIENTE, BENI AMBIENTALI (13a)

GIOVEDI' 15 GIUGNO 2000

427ª Seduta (antimeridiana)

Presidenza del Presidente

GIOVANELLI

Interviene il sottosegretario di Stato per la sanità Fumagalli Carulli.

La seduta inizia alle ore 8,45.


IN SEDE REFERENTE

(4636) Proroga di termini in materia di acque di balneazione
(Seguito dell'esame e rinvio)

Riprende l'esame del disegno di legge in titolo, sospeso nella seduta del 13 giugno scorso. Inizia l'esame degli emendamenti.

Il sottosegretario FUMAGALLI CARULLI annuncia il ritiro degli emendamenti 1.0.1, 1.0.2, 1.0.3 ed 1.0.4, riservandosi di rielaborarli e ripresentarli in altra sede.

Il senatore LASAGNA illustra l'emendamento 1.1, che riprende la disciplina prevista dalla legge n. 185 del 1993, consentendo così all'articolato di assumere la leggibilità che occorre per essere compreso dai cittadini.

Il senatore RIZZI reitera la richiesta al rappresentante del Governo di rispondere ai quesiti da lui sollevati in discussione generale.

Il relatore RESCAGLIO si rimette al Governo sull'emendamento 1.1, ipotizzando comunque la possibilità di una sua trasformazione in ordine del giorno.

Il sottosegretario FUMAGALLI CARULLI invita al ritiro dell'emendamento 1.1, ricordando che la risposta ai quesiti sollevati in discussione generale - come già da lei affermato in replica - è reperibile nei dati pubblicati nella relazione annuale sullo stato della balneazione in Italia.

Dopo che il Presidente ha verificato la presenza del numero legale, l'emendamento 1.1 è respinto a maggioranza dalla Commissione, che approva poi, con separate votazioni, gli articoli 1 e 2 nel testo originario.

Sulla proposta di conferire mandato al relatore di riferire favorevolmente in Assemblea, il senatore MAGGI dichiara - esclusivamente per senso di responsabilità - voto favorevole: la proroga si rende necessaria per soddisfare le esigenze della cittadinanza, ma non può continuare il lassismo con cui si continua ad affrontare la delicatissima questione della qualità delle acque di balneazione. In tale situazione, infatti, allignano interessi economici - e non solo - che si valgono di indagini e rilevamenti condotti ad arte per mettere in cattiva luce alcuni tratti di costa a vantaggio di altri: non altrimenti si può spiegare l'effettuazione di prelevamenti - ad opera di associazioni ambientaliste che redigono rapporti ad ampia pubblicità - in ore diversificate della giornata, quando è ben presente a chiunque il diverso esito di campionature condotte all'alba rispetto a quelle di mezza giornata.
Invece di accreditare - anche al pubblico turistico internazionale - dati privi di riferimenti uniformi, puntuali ed univoci (neppure in termini di distanza dalla costa), il Governo dovrebbe garantire i requisiti minimi di affidabilità delle rilevazioni: ne dovrebbe scaturire un riferimento grafico perfettamente sovrapponibile tra i diversi tratti di costa, in modo da rendere comparabili le analisi compiute e sventare rischi di manipolazione o malafede nel prelevamento dei campioni. A tal fine non si può non far capo a strutture pubbliche, come potrebbero essere gli istituti di biologia marina attualmente esistenti presso le province; ugualmente, andrebbero coinvolte le regioni e le aziende sanitarie locali.

Il senatore LASAGNA dichiara l'astensione del suo Gruppo, lamentando che la maggioranza non abbia saputo cogliere l'intento dell'emendamento 1.1: esso dimostrava la buona volontà di un Gruppo di opposizione nel rendere comprensibile un testo normativo che dovrebbe essere reso leggibile ai cittadini. La decisione sofferta di astenersi è perciò inevitabilmente consequenziale al mancato miglioramento del disegno di legge.

Il senatore CARCARINO dichiara il voto favorevole del suo Gruppo, pur condividendo taluni rilievi sull'eccessiva stringatezza della relazione e sulla necessità di un maggiore sforzo da parte degli uffici legislativi dei Ministeri. In proposito il presidente GIOVANELLI commenta che l'esame in sede consultiva dello schema di decreto legislativo di modifiche al decreto n. 152 del 1999 consentirà di apprezzare il peso che tali uffici esercitano, sulla normazione di grado primario, spesso soltanto allo scopo di fronteggiare il contenzioso amministrativo; invece, proprio quella sede avrebbe potuto consigliare di affrontare unitariamente la questione degli scarichi idrici e del ciclo delle acque con quella della qualità della balneazione.
Riprende il senatore CARCARINO, affermando che in passato non vi furono progressi, sulla definizione della qualità delle acque, neppure da parte del Governo di cui era componente il senatore LASAGNA; questi risponde puntualizzando che la legge n. 185 del 1993, come dimostra la stessa data di emanazione, non può essere ascritta alla responsabilità di quel Governo.
Conclude il senatore CARCARINO unendosi alla richiesta di maggiore uniformità delle tecniche di rilevazione, affinché i prelievi siano effettuati almeno tre volte al giorno; peraltro, lo sversamento in acqua di elementi inquinanti o fonti di eutrofizzazione va prevenuto non tanto operando sugli indici (posti a salvaguardia dell'ambiente e della salute dei cittadini) quanto invece con un controllo a monte che privilegi il recupero e la depurazione.

Il seguito dell'esame è rinviato alla seduta pomeridiana.

La seduta termina alle ore 9,25.