AFFARI COSTITUZIONALI (1a)

GIOVEDI' 23 LUGLIO 1998

292ª Seduta (antimeridiana)

Presidenza del Presidente

VILLONE


Interviene il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Bettinelli.

La seduta inizia alle ore 10.55.


IN SEDE REFERENTE

(2934) Disposizioni in materia di giustizia amministrativa

(2912) BESOSTRI ed altri - Disposizione di attuazione della direttiva 89/665/CEE e degli articoli 1 e 2 della direttiva 92/13/CEE, in materia di ricorsi relativi ad appalti.

(3179) LO CURZIO ed altri - Nuove norme sul processo amministrativo

(Seguito dell'esame congiunto e rinvio)

Prosegue l'esame, sospeso nella seconda seduta pomeridiana del giorno precedente.

Il presidente VILLONE ricorda la proposta avanzata dalla senatrice Dentamaro in merito alla pubblicità dei pareri del Consiglio di Stato.

La senatrice DENTAMARO presenta un emendamento conforme alla proposta rammentata dal Presidente (7.0.100).

La Commissione approva l'emendamento.

Quanto all'emendamento 7.0.6, il presidente VILLONE ricorda il parere favorevole del relatore. Il sottosegretario BETTINELLI esprime a sua volta un parere favorevole

La Commissione approva l'emendamento.

Il relatore PELLEGRINO rammenta che in merito all'articolo 4 erano stati a suo tempo accantonati alcuni emendamenti, relativi in particolare all'estensione dei riti speciali. In proposito, egli conferma il proprio orientamento, diretto a non ampliare eccessivamente l'area delle procedure abbreviate, limitando l'integrazione ai casi previsti dall'emendamento 4.7; invita dunque i proponenti a ritirare gli altri emendamenti accantonati.

La senatrice DENTAMARO ritira l'emendamento 4.6.

Sono ritirati dai rispettivi proponenti, o dichiarati decaduti per l'assenza di questi ultimi, gli altri emendamenti accantonati riferiti all'articolo 4.

La Commissione approva l'emendamento 4.7 e successivamente approva l'articolo 4 nel testo risultante dalle modifiche accolte nel corso dell'esame.

Il relatore PELLEGRINO ricorda che l'emendamento 4.20 era stato a suo tempo accantonato, con la riserva di una trattazione separata, quale possibile articolo aggiuntivo. In assenza del proponente egli fa proprio l'emendamento e lo riformula, come proposta sostitutiva dell'articolo 5 (4.20 nuovo testo). La Commissione conviene quindi di accantonare ancora l'esame dell'emendamento.

Il presidente VILLONE, quindi, ricorda la discussione svolta sull'abolizione del ricorso straordinario al Presidente della Repubblica.

Il relatore PELLEGRINO presenta l'emendamento 7.0.200, diretto ad abrogare l'istituto del ricorso straordinario al Presidente della Repubblica.

Su proposta del senatore PINGGERA, il RELATORE riformula l'emendamento prevedendo un termine più ampio per la decorrenza della disposizione abrogativa, da fissare al centottantesimo giorno successivo alla data di entrata in vigore della nuova legge.

La senatrice DENTAMARO conferma la sua opinione, favorevole ad abrogare l'istituto del ricorso straordinario, che peraltro ha finora dimostrato una propria utilità nei casi in cui fosse decorso il termine per il ricorso al Tribunale amministrativo regionale. Ricorda, quindi, che la Commissione non ha accolto il suo emendamento diretto a prevedere il caso dell'errore scusabile nella mancata presentazione tempestiva del ricorso giurisdizionale, quando l'amministrazione abbia omesso di indicare nel provvedimento il termine per ricorrere e l'autorità da adire, secondo le prescrizioni della legge n. 241 del 1990. La decisione della Commissione dovrebbe essere riconsiderata, a suo avviso, proprio in ragione della possibile abrogazione del ricorso straordinario, che assicura, nonostante il suo evidente anacronismo, una forma di tutela alternativa nei casi in cui vi sia stato un'incolpevole inerzia da parte dell'interessato.

Il relatore PELLEGRINO si dichiara disponibile a riconsiderare la proposta emendativa evocata dalla senatrice Dentamaro e da lei appena chiarita.

Il senatore PASTORE esprime il proprio consenso sull'emendamento 7.0.200, ma invita la Commissione a riconsiderare l'emendamento appena citato dalla senatrice Dentamaro, eventualmente per la discussione in Assemblea. In ogni caso, dovrebbe essere prevista, a suo avviso, anche l'abrogazione di tutte le disposizioni connesse all'istituto del ricorso straordinario.

Secondo il presidente VILLONE, una volta eliminato il fondamento normativo dell'istituto, le abrogazioni conseguenziali sarebbero implicite.

Il senatore BESOSTRI invita la Commissione a considerare con molta cautela la proposta avanzata dal relatore, poiché la sede normativa non è appropriata e l'abrogazione del ricorso straordinario determinerebbe un aumento dei ricorsi giurisdizionali, proprio in un momento critico per le novità introdotte nel sistema di giustizia amministrativa. Ricorda, quindi, che il ricorso straordinario è comunque uno dei mezzi meno costosi e più agili che il cittadino possa esperire per tutelare i propri interessi dinanzi agli atti illegittimi della pubblica amministrazione.

Il presidente VILLONE dubita che il ricorso straordinario sia utilizzato in via principale da parte di quanti abbiano interesse a contestare la legittimità degli atti della pubblica amministrazione.

La senatrice DENTAMARO riconosce che il ricorso straordinario è un mezzo meno costoso di quelli giurisdizionali, ma osserva che si tratta di un mezzo assistito da minori garanzie.

Il relatore PELLEGRINO rileva la progressiva riduzione dell'area di utilizzazione del ricorso straordinario, dopo la sottrazione al giudice amministrativo delle controversie in materia di pubblico impiego.

La senatrice DENTAMARO considera preferibile accantonare la votazione dell'emendamento.

Conviene la Commissione.

Il relatore PELLEGRINO, quindi, ritiene opportuna una ulteriore riflessione sull'impugnazione in sede giurisdizionale amministrativa degli atti emanati dalle autorità indipendenti: in proposito, osserva che la soluzione adottata con l'emendamento 4.0.100, accolto dalla Commissione, potrebbe determinare problemi di compatibilità costituzionale.

Concorda il presidente VILLONE, che rileva una possibile interpretazione della disposizione adottata dalla Commissione, nel senso della radicale esclusione di qualsiasi sindacato giurisdizionale sugli atti delle autorità amministrative viziati da eccesso di potere: in tal modo, potrebbe senz'altro manifestarsi un problema di legittimità costituzionale.

Il relatore PELLEGRINO, quindi, propone una ricollocazione della disposizione accolta in materia, nell'ambito del nuovo testo dell'articolo 6, già approvato dalla Commissione: presenta di conseguenza il subemendamento 6.100 (nuovo testo)/1.

Il sottosegretario BETTINELLI concorda sulla proposta del relatore.

Il presidente VILLONE ritiene preferibile rinviare a una seduta successiva la votazione del nuovo emendamento. Quanto alla prosecuzione dei lavori, prospetta la possibilità di una successiva trattazione in sede deliberante, considerato l'ampio consenso maturato sul testo in via di elaborazione.

Il senatore PASTORE si riserva di comunicare alla Commissione l'orientamento del Gruppo di Forza Italia circa una possibile discussione del disegno di legge in sede deliberante.

Il seguito dell'esame è infine rinviato.

SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE
(A007 000, C01a, 0111°)

Su proposta del presidente VILLONE, si conviene di dedicare la seduta convocata per le ore 15 al seguito dell'esame dei disegni di legge n. 3090 e connessi, in materia di ineleggibilità negli enti locali, nonché alla discussione generale dei disegni di legge nn. 3236 e 236 in tema di conflitti di interesse, e dei disegni di legge costituzionale n. 2941 e connessi, relativi alla XIII disposizione transitoria e finale della Costituzione. Per la settimana successiva, si conviene di convocare una seduta per martedì 28 luglio, alle ore 14.30, nella quale potrà essere proseguito l'esame dei disegni di legge n. 2934 e connessi, in tema di giustizia amministrativa; nelle sedute successive, previste per mercoledì 29 e giovedì 30 luglio, saranno trattati, con priorità sugli altri argomenti, i disegni di legge sui conflitti di interesse e sulla XIII disposizione transitoria e finale della Costituzione, nonché, in sede deliberante, il disegno di legge n. 3285, relativo alle misure disciplinari per i dipendenti pubblici; saranno inoltre esaminati, in sede consultiva su atti del Governo, lo schema di decreto legislativo concernente il testo unico in materia di appalti pubblici di forniture e uno schema di decreto recante variazioni compensative allo stato di previsione della Presidenza del Consiglio dei ministri.

Su proposta del senatore PINGGERA, si conviene di aggiungere agli argomenti da trattare con priorità nella settimana successiva, anche i disegni di legge costituzionale n. 3308 e connessi, recanti modifiche allo statuto della regione Trentino-Alto Adige.

La seduta termina alle ore 11.30.