FINANZE E TESORO (6ª)

GIOVEDI' 4 FEBBRAIO 1999
217ª Seduta (pomeridiana)

Presidenza del Presidente
ANGIUS


La seduta inizia alle ore 15,15.

Interviene il sottosegretario di Stato per le finanze Vigevani.


IN SEDE REFERENTE

(3663) VENTUCCI ed altri - Norme di adeguamento dell'attività degli spedizionieri doganali alle mutate esigenze dei traffici e dell'interscambio internazionale delle merci
(Seguito dell'esame e rinvio)

Si riprende l'esame sospeso nella seduta antimeridiana.

Intervenendo in discussione generale, il senatore VENTUCCI ricorda che nella scorsa legislatura la Commissione aveva approvato, in sede deliberante, un disegno di legge di analogo contenuto, relativo alla attività degli spedizionieri doganali. Le motivazioni che allora erano alla base della proposta di legge permangono intatte ed attuali anche oggi, soprattutto in relazione alla esigenza di adeguare la normativa italiana alla disciplina recata dal codice doganale comunitario, ma, anche in relazione alla necessità di non disperdere il notevole patrimonio professionale costituito dalle conoscenze tecniche e specialistiche degli spedizionieri doganali dopo la soppressione delle barriere doganali intracomunitarie. Si tratta anche di superare un ordinamento che ha visto gli spedizionieri fino adesso strettamente connessi nella struttura dell'Amministrazione finanziaria, mentre invece il disegno di riforma ne delinea i compiti come veri e propri professionisti dell'interscambio commerciale con l'estero. In altri termini, lo spedizioniere doganale si caratterizza come figura di intermediazione tra l'Amministrazione e l'imprenditore esportatore e importatore in un settore nel quale, ad esempio, il tariffario doganale conta più di 12.000 voci. Non vi è dubbio che anche il processo di informatizzazione delle procedure di controllo doganale consentirà di qualificare meglio il lavoro degli spedizionieri. D'altro canto, il superamento del sistema dei controlli diretti sulle merci appartiene allo standard dei paesi economicamente più sviluppati.
L'oratore sottolinea peraltro che l'indirizzo riformatore in questo particolare settore dell'attività economica è stato in parte contrastato sia dal persistere nella struttura amministrativa di una cultura del controllo doganale non più adeguata alla nuova realtà comunitaria, sia da una malintesa difesa dei comparti amministrativi operanti nel settore doganale.
Sottolinea, ancora, l'apporto positivo che in futuro potrà essere fornito dagli spedizionieri doganali anche in relazione alle questioni di controllo delle frontiere comunitarie che, in alcune zone d'Europa, investono rilevanti profili di sicurezza e di ordine pubblico.

Conclude, rilevando che il disegno di legge precostituisce le condizioni affinchè il settore degli spedizionieri possa recuperare, in termini di redditività dell'attività svolta, il terreno perduto con l'abbattimento delle frontiere tra i paesi appartenenti all'Unione europea.

Nel proprio intervento di replica il senatore POLIDORO, senza entrare nel merito delle singole disposizioni, si riserva di prendere in considerazione una eventuale ipotesi di riformulazione dell'articolo 3.

Il sottosegretario VIGEVANI ricorda che, già nella scorsa legislatura, la Commissione aveva approvato un disegno di legge di analogo tenore concernente gli spedizionieri doganali. Nel merito del provvedimento non ritiene di dover esprimere alcun rilievo, se non di condivisione dell'intento di armonizzazione della disciplina alla normativa comunitaria e di opportuna riqualificazione del personale dotato di particolare specializzazione nel settore doganale. Ricorda peraltro che nella scorsa legislatura la valutazione dell'Amministrazione finanziaria e in particolare del Dipartimento delle dogane sui contenuti del disegno di legge non era completamente favorevole.

Il Presidente ANGIUS propone di fissare il termine per eventuali emendamenti alle ore 13 di mercoledì 10 febbraio.

Conviene la Commissione.

Il seguito dell'esame è quindi rinviato.

La seduta termina alle ore 15,40.