TERRITORIO, AMBIENTE, BENI AMBIENTALI (13a)

MARTEDI' 13 GIUGNO 2000

424ª Seduta

Presidenza del Presidente

GIOVANELLI

Intervengono i sottosegretari di Stato per l'ambiente Calzolaio e per la sanità Fumagalli Carulli.

La seduta inizia alle ore 14,55.


IN SEDE REFERENTE

(1515) LAURO ed altri. - Interventi per lo sviluppo delle isole minori, fatto proprio dal Gruppo di Forza Italia, ai sensi dell'articolo 79, comma 1, del Regolamento.
- e petizione n. 618, ad esso attinente
(3608) Athos DE LUCA. - Norme per lo sviluppo turistico e la salvaguardia ambientale delle isole minori
(4279) PAROLA ed altri. - Norme quadro per uno sviluppo sostenibile delle Isole minori
(Seguito dell'esame del disegno di legge n. 1515, congiunzione con i disegni di legge nn. 3608 e 4279 e rinvio. Esame dei disegni di legge nn. 3608 e 4279, congiunzione con il seguito dell'esame disegno di legge n. 1515 e rinvio. Costituzione di Comitato ristretto)

Il presidente GIOVANELLI propone la congiunzione con il disegno di legge n. 1515 dei disegni di legge nn. 3608 e 4279, presentati successivamente all'inizio dell'esame in Commissione del primo provvedimento e vertenti sulla stessa materia.

Non facendosi osservazioni, così rimane stabilito.

Su proposta del presidente GIOVANELLI la Commissione conviene poi di costituire un comitato ristretto con il compito di mettere a punto un testo unificato, comitato ristretto per il quale tutti i Gruppi sono invitati a designare un proprio rappresentante.

RIMESSIONE ALL'ASSEMBLEA DEL DISEGNO DI LEGGE N. 4636

Il senatore RIZZI preannuncia la presentazione di una richiesta di rimessione in Assemblea del disegno di legge n. 4636.

Il senatore MAGGI fa presente di non poter prendere posizione su quanto preannunciato dal senatore Rizzi, in considerazione del fatto che il Governo, a quanto pare, ha presentato alcune proposte emendative volte ad introdurre articoli aggiuntivi.

Il senatore LASAGNA protesta vivamente per il carattere assai poco perspicuo del testo normativo in questione.

Il sottosegretario FUMAGALLI CARULLI fa presente al senatore Lasagna che con il disegno di legge n. 4636 si mira semplicemente a prorogare i termini di cui al decreto-legge n. 109 del 1993 e ricorda che un provvedimento d'urgenza di contenuto analogo è stato emanato anche dal governo Berlusconi. Ulteriori chiarimenti sulla portata del testo potranno essere comunque forniti dal relatore. Quanto agli emendamenti che il Governo ha proposto, l'obiettivo è quello di individuare una soluzione normativa che faccia venir meno la necessità di presentare ogni anno un provvedimento di proroga.

Il senatore VELTRI, dopo aver osservato che il relatore non mancherà sicuramente di riferire in modo esauriente sui contenuti del provvedimento, riconferma l'avviso del Gruppo Democratici di sinistra che il disegno di legge n. 4636 possa essere rapidamente esaminato in sede deliberante, fermo restando che, in caso di richiesta di rimessione in Assemblea, sarebbe comunque opportuno procedere subito in sede referente.

Il presidente GIOVANELLI avverte che è testé pervenuta una richiesta di rimessione in Assemblea del disegno di legge n. 4636, sottoscritta da quarantuno senatori. Il provvedimento in questione sarà pertanto esaminato in sede referente.


IN SEDE REFERENTE

(4636) Proroga di termini in materia di acque di balneazione
(Esame e rinvio)

Il relatore RESCAGLIO osserva innanzitutto come il titolo del disegno di legge, nonché la rubrica dell'articolo 1, definiscano in modo sufficientemente chiaro il contenuto del testo normativo in esame. D'altra parte, si tratta di un provvedimento che, nella forma del decreto-legge, è stato adottato praticamente ogni anno a partire dal 1993.
Ulteriori indicazioni sono fornite dalla relazione che accompagna il disegno di legge, ove peraltro si omette di specificare quali siano i tratti di costa del Tirreno e dell'Adriatico e i numerosi laghi a tutt'oggi interessati dal processo dell'eutrofizzazione. Si tratta di un fenomeno determinato da mutazioni naturali ed intensificatosi pericolosamente anche a seguito dell'elevato livello di inquinamento delle acque riversate in mare dai fiumi. Le misure in questione sono urgenti in quanto, tenuto conto anche del fatto che il 1° aprile scorso è iniziato il periodo di campionamento relativo alla stagione balneare 2000, appare opportuno evitare che lunghi tratti di costa siano dichiarati non balneabili, con conseguenze assai negative per l'economia turistica.
E' auspicabile che quella in esame sia l'ultima della lunga serie di proroghe iniziata nel 1993, tenuto conto della possibilità che nel prossimo mese di settembre il problema sia affrontato in radice.

Il presidente GIOVANELLI dichiara aperta la discussione generale.

Il senatore RIZZI chiede al rappresentante del Governo di fornire alcuni indispensabili chiarimenti, anche in considerazione del fatto che tanto il testo normativo quanto la relazione che lo accompagna appaiono a dir poco superficiali e per nulla puntuali. Innanzitutto, andrebbe specificato quali siano i tratti di costa del Tirreno e dell'Adriatico e i numerosi laghi interessati dal fenomeno dell'eutrofizzazione mentre, per altro verso, sarebbe necessario chiarire non soltanto agli operatori ma soprattutto ai cittadini se e in che misura possano derivare conseguenze negative per la salute umana dalla fissazione di limiti più permissivi per il parametro dell'ossigeno disciolto nell'acqua. Lumi dovrebbero essere infine dati per quanto riguarda il programma di sorveglianza per la rilevazione delle alghe aventi possibili implicazioni igienico-sanitarie.

Il senatore MANFREDI chiede al rappresentante del Governo se l'ennesima proroga di cui al disegno di legge in esame preluda ad un intervento legislativo o all'adozione di misure volte ad affrontare il problema dell'eutrofizzazione, oppure se si faccia semplicemente affidamento su una riduzione spontanea del fenomeno.

Il presidente GIOVANELLI ricorda che, in linea di massima, nelle acque eutrofiche si riscontra una certa carenza del parametro dell'ossigeno disciolto, senza però che ciò comporti alcun pericolo per la salute umana.

Il senatore BORTOLOTTO rileva innanzitutto come la legge n. 470 del 1982 avesse recepito una direttiva comunitaria del 1975 sulla qualità delle acque di balneazione, venendo incontro alle pressanti richieste delle associazioni ambientaliste. Quel provvedimento, peraltro, elencava un numero limitato di parametri, omettendo di prevedere specifici controlli sulla presenza delle acque di metalli e di altre sostanze inquinanti; oltretutto, veniva previsto un meccanismo per nulla rigoroso, con la possibilità di andare al di là dei valori limite. Quanto al parametro dell'ossigeno disciolto, il valore in questione può variare sensibilmente per la presenza di un'ingente quantità di alghe le quali, in alcuni periodi aumentano i livelli dell'ossigeno mentre in altri, quando vanno in putrefazione, ne determinano una sensibile riduzione. In ogni caso è vero che la sussistenza di tale fenomeno non crea, di per sé, alcun problema di carattere sanitario.
D'altra parte, il fenomeno dell'eutrofizzazione è dovuto essenzialmente a numerose sostanze provenienti dagli scarichi abusivi, sostanze riversate in mare dai fiumi, nonchè al massiccio uso di fertilizzanti da parte degli agricoltori. Pertanto, se la proroga in questione può ritenersi motivata, non v'è dubbio che occorra adottare misure volte ad intensificare i controlli per l'individuazione degli scarichi abusivi, adeguando la normativa di cui alla legge n. 470 del 1982 alle mutate condizioni.
Quanto infine alle proposte emendative presentate dal Governo, destano perplessità quella volta a far sì che i valori limite, con provvedimento regionale, possano essere temporaneamente considerati come valori guida, nonché quella con la quale si prevede che la mancata adozione del provvedimento che vieta la balneazione è punita con una sanzione amministrativa da 10 a 20 milioni di lire.

Il senatore CAPALDI dichiara che gli interventi strutturali contro l'eutrofizzazione hanno avuto un'efficacia maggiore di quelli depurativi, ma manca ancora una mappatura dei punti di dilavazione dell'uso di fitofarmaci in agricoltura. Contribuire alla maggior certezza dei parametri di legge è necessario, ma occorre anche distinguere tra rispetto della salute e criteri di balneabilità: in tale questione non c'è un motivo reale di scontro politico, in quanto occorre raggiungere un punto di equilibrio tra elasticità dei valori ed esigenze di sorveglianza delle acque. Va comunque recisamente scartato ogni intervento emendativo che si incentri sulla vieta costruzione della responsabilità oggettiva dei sindaci per fatti non dipendenti dal loro operato.

In una materia oggetto di normazione comunitaria il senatore MAGGI non ravvisa estremi per introdurre surrettiziamente criteri di elasticità: trasferire la questione alle regioni, come proposto dal Governo negli emendamenti preannunciati, sarebbe un metodo foriero di ulteriori deroghe, con l'aggravante di crearne a tempo indeterminato. Del resto, è scarsamente comprensibile che un disegno di legge depositato il 30 maggio scorso dal Governo abbia necessità di emendamenti, su iniziativa del medesimo Governo, a poco più di due settimane dalla sua presentazione.

Il senatore LASAGNA ravvisa un conflitto tra due verità nella situazione della balneazione in Italia: le conclamate asserzioni di una fonte ambientalista vicina alla maggioranza evidenziano vaste aree costiere ad elevata qualità delle acque, fondandosi su rilevazioni primaverili; il Governo dietro una formulazione testuale criptica propone, con il disegno di legge in titolo (che per essere migliorato dovrebbe soltanto essere ritirato), un'ennesima deroga in merito all'ossigeno disciolto. Le varie cause dell'eutrofizzazione non sono così affrontate, mentre l'effetto è sempre occultato dietro l'annuncio dei marginali miglioramenti conseguiti: in realtà, il surplus di popolazione nelle località balneari in estate grava su reti fognarie e depurative insufficienti perché rapportate alle esigenze delle popolazioni residenti in inverno.

Il presidente GIOVANELLI prima di chiudere la discussione generale ricorda che l'azione di difesa dall'eutrofizzazione risale nel tempo, stante l'elevato carico antropico (residenziale, agricolo e produttivo) sulla pianura Padana: esso non può essere smaltito integralmente dal mare Adriatico, dove il parametro dell'ossigeno disciolto non è buono. E' eccessivo però dedurne la non balneabilità per motivi di salute, visto che la capacità di autodepurazione delle acque marine è di gran lunga più efficace che nelle acque dolci (ed i laghi sono l'area di sofferenza maggiore, per quanto riguarda l'eutrofizzazione); lo spirito di responsabilità dovrebbe dissuadere i Gruppi dal fare oggetto di battaglia politica la questione, che non dipende dalle aree costiere adriatiche più di quanto non dipenda dall'assenza di un depuratore a Milano.
Un suggerimento di metodo va anche indirizzato al Governo, che proprio in questi giorni ha presentato in Parlamento per il parere uno schema di decreto legislativo di modifiche al decreto n. 152 del 1999: poiché quest'ultimo testo, all'articolo 9, disciplina la balneabilità delle acque, sarebbe piuttosto quella la sedes materiae per una normativa a regime del tenore proposto dal Governo con i preannunciati emendamenti.

Assentisce il relatore RESCAGLIO.

Replica il sottosegretario FUMAGALLI CARULLI, dichiarandosi anzitutto disposta a valutare la proposta metodologica del Presidente; gli emendamenti preannunciati, peraltro, consentivano di affrontare la questione non soltanto con deroghe temporanee ma con una normativa a regime, condizionata ad un programma di sorveglianza regionale ed alla precondizione dell'esclusiva eziologia eutrofica per il superamento dei parametri. Ricorda infine che il rapporto annuale sullo stato della balneazione rappresenta l'unica voce autorizzata del Governo sulla materia, per cui è improprio ascrivere ad organizzazioni ambientaliste una prerogativa nel fornire dati sulle coste italiane.

Non facendosi osservazioni, il termine per la presentazione degli emendamenti al disegno di legge in titolo è fissato per le ore 18 di domani.

Il seguito dell'esame è quindi rinviato ad altra seduta.

CONVOCAZIONE DI UNA SEDUTA ANTIMERIDIANA GIOVEDI' 15 GIUGNO

Il presidente GIOVANELLI avverte che la Commissione è convocata per le ore 8,30 di giovedì 15 giugno 2000 con il medesimo ordine del giorno.

La seduta termina alle ore 16,30.