DIFESA (4a)

MARTEDI' 1 FEBBRAIO 2000
202a Seduta

Presidenza del Vice presidente
AGOSTINI
indi del presidente
DI BENEDETTO

Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Guerrini.

La seduta inizia alle ore 14,30.



PROCEDURE INFORMATIVE

Interrogazioni.

Il sottosegretario GUERRINI risponde all'interrogazione n. 3-00528 precisando che la situazione anagrafica dei congiunti della signora Anna Maria Principi, deportati e morti ad Auschwitz, ma risultanti ancora vivi nei registri del Comune di Trieste, può essere risolta solo dalla signora stessa con apposita istanza, contenente gli indispensabili elementi di individuazione delle persone scomparse, indirizzata alla "Commissione per la ricostituzione di atti di morte e di nascita non redatti o andati smarriti o distrutti per eventi bellici", come peraltro suggerito alla signora stessa dal sindaco di Trieste. A tutt'oggi agli atti di tale Commissione non risulta pervenuta tale richiesta.
Nei soli anni 1990 - 1996 la commissione ha definito 13.048 pratiche per formazione di atti di morte, redazione verbali di morte presunta, perfezionamento di rettifiche od atti formati dalla Commissione medesima, ovvero da tribunali di tutto il territorio nazionale, in forza di nuove informazioni o documenti acquisiti tramite gli archivi speciali di Stato dell'ex U.R.S.S.. Per l'anno 1997 la Commissione ha poi definito 4.383 pratiche, e 5.993 per il 1998. Per il 1999 (al 30.11.1999) sono state definite 3571 pratiche e sono stati istruiti, previa traduzione dalla lingua russa, circa 8000 dossiers riguardanti militari italiani deceduti in prigionia nell' ex U.R.S.S. durante e dopo il secondo conflitto mondiale.

Replica il senatore MANZI per dichiararsi parzialmente soddisfatto.

Il sottosegretario GUERRINI risponde all'interrogazione n. 3-00475 dichiarando che la notizia di cui è cenno nell'interrogazione - relativa alla nomina del Generale di Corpo d'Armata Franco Angioni a presidente della società MAC Marconi Alenia Communications S.p.A. - era destituita di fondamento, in quanto il Generale collocato in ausiliaria il 26 maggio 1996, non accettò l'incarico. Non sussistevano, pertanto, i presupposti per un intervento del Ministero ai fini dell'applicazione dei divieti di cui all'articolo 22, commi 1 e 2, della legge 9 luglio 1990, n. 185.

Replica il senatore LORETO per dichiararsi parzialmente soddisfatto.

Il sottosegretario GUERRINI risponde all'interrogazione n. 3-00522 sottolineando che i metodi di formazione dell'Accademia militare sono frutto di una lunga esperienza didattica maturata ed aggiornata in molti anni di attività. Essi vengono continuamente affinati per adattarli ai mutamenti culturali e sociali del Paese, tenendo comunque presente l'obiettivo finale che è quello di formare ufficiali dotati di profondo equilibrio, predisposti a gestire l'attività di comando in modo appropriato alle varie esigenze operative, ivi comprese le situazioni di crisi. La morte di un giovane è il segno di una sconfitta, non tanto e non solo per lui ma per la società: in questo caso anche una sconfitta delle Forze armate. Non sembra però corretto ricondurre all'ambiente militare la causa generatrice dominante di questi suicidi. Il Governo è impegnato fino in fondo a fare la sua parte. Le Forze armate e i loro quadri sono da tempo sensibilizzati al riguardo e ogni iniziativa che elimini il disagio è inclusa nelle direttive impartite costantemente dai vertici militari e in particolare dallo Stato Maggiore dell'Esercito.
Dichiara di aver partecipato all'inaugurazione dell'anno giudiziario militare e di aver ascoltato con attenzione la relazione del Procuratore generale e di aver molto apprezzato la capacità di collegare fenomeni allarmanti che all'interno del mondo giovanile generano violenza o apologia di violenza, come avviene tra le frange più estremiste del tifo organizzato o anche in aree di disagio sociale o di movimenti per il rispetto dei diritti umani. In ogni episodio di nonnismo si commettono più reati giacché si tratta di comportamenti che si esplicano attraverso le minacce, le ingiurie, le lesioni personali, le percosse e la violenza contro un inferiore. E' in atto un'azione di contrasto fermissima proprio in conseguenza ed in attuazione delle direttive impartite dai vertici militari e in primo luogo dallo Stato Maggiore dell'Esercito che più di ogni altra realtà si deve misurare con una presenza giovanile di massa.

Replica il senatore LORETO per dichiararsi insoddisfatto.

Il sottosegretario GUERRINI risponde all'interrogazione n. 3-00521 dichiarando che l'incidente occorso al Caporale Giuseppe Fazio ha avuto luogo all'interno della caserma "Briscese" di Bari durante le operazioni di aggancio di un mezzo cingolato inefficiente ad un veicolo trattore che avrebbe dovuto trainarlo successivamente, per via ordinaria, allo scalo merci F.S. di Bari Parco Nori.
Dall'inchiesta sommaria sulla dinamica dell'incidente, disposta dal Comando della Regione militare meridionale è emerso che il 3 dicembre 1996, alle ore 12,30 il Battaglione Logistico "Pinerolo" era impegnato in attività di movimentazione di veicoli cingolati inefficienti e che tale attività veniva eseguita dalla squadra recuperi della Compagnia mantenimento, composta dal sergente Spera, in qualità di operatore del veicolo trattore e dai caporali Giuseppe Fazio e Vincenzo Spada, preposti alle operazioni di aggancio del triangolo di traino. Il veicolo trattore, non perfettamente in asse con il cingolato inefficiente, manovrava in retromarcia con il portellone posteriore aperto per consentire all'operatore di controllare le fasi: il triangolo di traino, sostenuto dall'interno del mezzo dal caporale Spada in posizione sollevata per consentire l'aggancio, a causa di una perdita di controllo della manovra da parte dello stesso Spada, non si impegnava nel gancio di traino ma rientrava nel vano posteriore aperto, provocando l'avvicinamento oltre misura dei due veicoli. Il caporale Fazio, che durante la fase di aggancio svolgeva la funzione di gruista all'esterno dell'area di manovra, nell'intento di aiutare il commilitone si interponeva ai due mezzi cercando di sorreggere il braccio sinistro del triangolo di traino perché si impegnasse correttamente nel gancio del veicolo trattore; il trattore, nel contempo in retromarcia, non contrastato dal puntello del triangolo rigido, si accostava oltre misura con la parte posteriore sinistra allo scafo del veicolo inefficiente, investendo il caporale Fazio e provocandogli la compressione laterale del bacino. Il caporale Fazio veniva prontamente soccorso. Successivamente il militare è stato sottoposto a tre interventi chirurgici con esito positivo. L'incidente è stato segnalato all'assicurazione Assitalia come riconducibile a quelli di tipo stradale, non essendo collegato ad operazioni di caricamento ferroviario. In merito alla professionalità del personale coinvolto, si chiarisce che il Sottufficiale alla guida del mezzo oltre a possedere le previste abilitazioni alla guida aveva frequentato corsi e/o attività addestrative per affiancamento previste dai programmi di specializzazione. Tali professionalità specialistiche insieme alla attenzione e diligenza operativa configurano normalmente le necessarie condizioni di sicurezza del lavoro.

Replica il senatore RUSSO SPENA per dichiararsi parzialmente soddisfatto.

Il sottosegretario GUERRINI risponde all'interrogazione n. 3-00568 dichiarando che in data 23 agosto 1995, il giovane Fulvio Piccinonno, chiese di prestare servizio sostitutivo civile presso il Comune di Venezia in quanto frequentatore del dottorato di ricerca in Matematica per le decisioni economiche presso l'Università della stessa città. Alla data fissata per l'avvio al servizio (26 aprile 1996) del giovane, il Comune di Venezia risultava saturo e, pertanto, il Piccinonno veniva distaccato presso il Ministero di grazia e giustizia (servizio minorile) di Venezia, nel rispetto delle direttive all'epoca vigenti. In data 16 settembre 1996 l'obiettore chiedeva di essere trasferito sia perché il distacco temporaneo effettuato dall'ente di prima assegnazione (Istituto penale per minorenni di Treviso) lo poneva nell'impossibilità di poter frequentare il dottorato di ricerca sia perché l'ente non era in grado di fornirgli, come previsto dalla convenzione, il vitto per tre pasti giornalieri ed un alloggio decoroso. Conseguentemente, la direzione generale competente provvide a trasferire l'obiettore presso il Comune di Venezia a far data dal 22 gennaio 1997.

Risponde il senatore RUSSO SPENA per dichiararsi soddisfatto.

Il sottosegretario GUERRINI risponde all'interrogazione n. 3-00567 dichiarando di convenire con le indicazioni espresse dall'interrogante. Infatti l'Amministrazione della Difesa, in occasione dell'entrata in vigore della legge 8 luglio 1998, n. 230 recante "Nuove norme in materia di obiezione di coscienza", ha diramato agli organi periferici interessati le necessarie aggiornate disposizioni, adeguando anche la relativa modulistica, compreso il fac-simile della domanda di obiezione di coscienza, tuttora in uso.
Relativamente, poi, al mancato accoglimento dell'istanza di riconoscimento dell'obiezione di coscienza presentata dal giovane Marco Setti, si chiarisce che la competente Direzione generale del Ministero, dopo aver esperito le opportune verifiche, da cui è emersa l'archiviazione del procedimento per intervenuta amnistia, ha provveduto ad accogliere l'istanza suddetta con decreto ministeriale n. 6636 del 18 febbraio 1997, annullando la precedente determinazione negativa.

Replica il senatore RUSSO SPENA per dichiararsi soddisfatto.

Il sottosegretario GUERRINI risponde all'interrogazione n. 3-00404 ricordando che sulla materia il Ministro della difesa pro-tempore ha ampiamente riferito presso questo ramo del Parlamento il 21 ottobre 1999. Nel fare, pertanto, rinvio a quanto prospettato in quella occasione, con riferimento alla presente interrogazione ritiene di dover sottolineare che il concetto strategico dell'Alleanza stabilisce che lo scopo fondamentale delle forze nucleari degli Alleati è politico: preserva la pace e previene ogni forma di coercizione o guerra. A tal fine, è necessario per l'Alleanza continuare a mantenere un adeguato bilanciamento di forze nucleari, che, hanno la capacità di rendere incalcolabile ed inaccettabile il rischio di una eventuale aggressione e coercizione contro l'Alleanza, determinando una totale incertezza nella mente del potenziale avversario e convincendolo che una aggressione contro la NATO non è un'opzione percorribile. La deterrenza nucleare ed il dispiegamento di forze nucleari in Europa costituisce, inoltre, un elemento indispensabile di quel vincolo che lega tutti gli Alleati tra loro ed in particolare gli Stati Uniti alla sicurezza europea. Le forze nucleari dell'Alleanza rappresentano, dunque, la garanzia suprema della sicurezza degli Alleati e assicurano l'indispensabile solidarietà e coesione all'interno dell'Alleanza medesima, ma richiedono, al contempo, anche la condivisione e la suddivisione collettiva della responsabilità nucleare. In tal senso, la presenza di armi nucleari in Europa, sul territorio di Paesi alleati non detentori di armi nucleari, è un aspetto essenziale del nuovo concetto strategico della NATO che assicura la copertura, ma anche il coinvolgimento di tutta l'Alleanza nell'ombrello nucleare NATO. L'Alleanza Atlantica - che fermamente sostiene gli sforzi per la riduzione delle armi atomiche in modo graduale e responsabile e che vede nel deterrente nucleare solo l'ultima remotissima risorsa - ha molto diminuito il proprio affidamento sulle forze nucleari mentre ha completamente rinunciato alle armi biologiche e chimiche. Dagli anni '80 ad oggi, infatti, l'Alleanza ha drasticamente ridotto il suo arsenale nucleare, in qualità e quantità, di oltre l'80 per cento. Questa riduzione è stata completata nel 1993. Le uniche armi nucleari dell'Alleanza basate a terra in Europa sono oggi rappresentate da bombe per aerei a doppia capacità, cioè convenzionale o nucleare. E' un quantitativo molto limitato conservato in un numero ridotto di siti in condizioni di massima sicurezza, senza alcuna possibilità che esse possano essere utilizzate accidentalmente o per errore. A conferma di ciò, si osserva come in tutti questi anni nelle dotazioni nucleari alleate basate a terra in Europa non si sia mai verificata una situazione di pericolo né dal punto di vista della sicurezza militare, né da quello del rischio ambientale. E' ovviamente compito dei Governi nazionali garantire la sicurezza e l'incolumità dei propri cittadini. Questi principi hanno guidato il Governo italiano assieme agli altri Paesi alleati nel determinare i criteri di monitoraggio delle condizioni di sicurezza.
Conseguentemente, al di là della sicurezza intrinseca di questa tipologia di armamenti, i Governi dell'Alleanza hanno costituito un gruppo collegiale internazionale di esperti di alto livello che tratta e segue esclusivamente i problemi della sicurezza nucleare degli armamenti NATO e ne risponde direttamente ai vertici militari e politici dell'Alleanza. Inoltre, il processo di pianificazione e consultazione nucleare ed i sistemi di comando e controllo di questi armamenti assicurano il pieno coinvolgimento di tutti i Paesi alleati nel processo decisionale riguardante le armi nucleari. Le decisioni politiche sulla gestione di queste armi spettano infatti al Consiglio Atlantico nella sua collegialità, che, come è noto, delibera sulla base del criterio di unanimità.

Replica il senatore RUSSO SPENA per dichiararsi insoddisfatto

Il sottosegretario GUERRINI risponde altresì all'interrogazione n. 3-00314 del senatore Russo Spena chiarendo che, alla data dell'atto di sindacato ispettivo, la presentazione della domanda di riconoscimento della obiezione di coscienza redatta sul modulo predisposto dal Ministero, era prevista nel precipuo interesse dell'obiettore allo scopo di consentire un tempestivo avvio al servizio sostitutivo civile. La domanda costituiva una mera facoltà per l'interessato e i distretti militari erano stati sensibilizzati affinché rendessero edotti gli interessati circa la facoltà della dichiarazione sostitutiva. Comunque, in occasione dell'entrata in vigore della legge 8 luglio 1998, n. 230, recante "Nuove norme in materia di obiezione di coscienza", l'Amministrazione ha diramato agli organi periferici direttamente interessati le necessarie aggiornate disposizioni, adeguando anche la relativa modulistica, ivi compreso il fac-simile della domanda di obiezione di coscienza, tuttora in uso.

Replica il senatore RUSSO SPENA per dichiararsi soddisfatto

Il PRESIDENTE dichiara decaduta l'interrogazione n. 3-00396, stante l'assenza del proponente.

La seduta termina alle ore 16.