AFFARI COSTITUZIONALI (1ª)

MARTEDI' 12 OTTOBRE 1999

452ª Seduta

Presidenza del Presidente

VILLONE


Intervengono il ministro per i rapporti con il Parlamento Folloni e il sottosegretario di Stato per il tesoro, il bilancio e la programmazione economica Pinza.

La seduta inizia alle ore 15,15.


IN SEDE CONSULTIVA

(4237) Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2000 e bilancio pluriennale per il triennio 2000-2002.

(Tab. 2) Stato di previsione del Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica per l'anno finanziario 2000 (limitatamente alle parti di competenza)

(4236) Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2000)

(Rapporto alla 5ª Commissione: esame congiunto e rinvio)

Riferisce alla Commissione il senatore ANDREOLLI, il quale ricorda preliminarmente che il nuovo ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri introdotto dal decreto legislativo n. 303 del 30 luglio 1999, ha previsto, all'articolo 8, che a decorrere dall'esercizio finanziario 2000, la Presidenza provveda all'autonoma gestione delle proprie spese nei limiti delle disponibilità iscritte in un'apposita unità previsionale di base dello stato di previsione del Ministero del tesoro. Secondo il citato decreto legislativo, all'apparato organizzativo della Presidenza sono rimasti imputati i compiti strettamente necessari e funzionali allo svolgimento delle attribuzioni proprie della Presidenza del Consiglio; conseguentemente si è prevista una redistribuzione tra i Ministeri interessati di tutti gli altri compiti e funzioni di settore, che nel corso del tempo si erano andati concentrando nella Presidenza stessa. Questo trasferimento è stato in parte anticipato con il conferimento, da parte del Presidente del consiglio ai Ministri interessati, delle relative deleghe, e sarà perfezionato a decorrere dalla data di inizio della prossima legislatura, data nella quale diventerà operativa la complessiva riforma dell'organizzazione del Governo prevista dal decreto legislativo n. 300 del 1999.

Effetto di tale riforma sulla struttura del bilancio dello Stato è, innanzitutto, la scomparsa dello stato di previsione relativo alla Presidenza del Consiglio. Conseguentemente, nello stato di previsione del Ministero del tesoro è stato iscritto il nucleo essenziale delle spese relative alla organizzazione della Presidenza del Consiglio. Mentre le spese relative a gran parte delle funzioni trasferite ad amministrazioni di settore, sono state iscritte negli stati di previsione dei singoli Ministeri interessati.

In particolare, la soppressione dello stato di previsione della Presidenza del Consiglio ha comportato l'inserimento, nello stato di previsione del Ministero del tesoro, di alcune nuove unità previsionali di base nell'ambito del centro di responsabilità "Dipartimento del tesoro"; prima fra tutte quella relativa alla Presidenza del Consiglio dei ministri, che comprende il fondo per il funzionamento della Presidenza, le spese di funzionamento della Scuola superiore della pubblica amministrazione, l'ARAN ed il contributo al Formez. La determinazione dell'ammontare delle risorse iscritte in questa unità previsionale è demandata alla legge finanziaria, nella tabella C, similmente a quanto avviene per altri organi, come la Corte dei conti, l'AIPA, l'Autorità per l'energia elettrica e il gas, l'autorità di vigilanza suI lavori pubblici, l'ISTAT, l'Agenzia nazionale di sicurezza per il volo, la SVIMEZ, tutti organi le cui spese di funzionamento erano un tempo iscritte nello stato di previsione della Presidenza del Consiglio. L'ammontare delle somme iscritte per tale unità previsionale di base è di 1.597 miliardi rispettivamente per ciascuno degli anni 2000, 2001 e 2002. Tale voce comprende, secondo quanto chiarito nella relazione che accompagna il disegno di legge finanziaria, 950 miliardi circa per interventi per l'editoria, 20 miliardi per la Scuola superiore della pubblica amministrazione, 9 miliardi di lire per l'ARAN, 100 milioni per il Formez e, infine, 620 milioni circa destinati alle spese di funzionamento della Presidenza del Consiglio.

Sempre nella tabella n. 2, recante lo stato di previsione del Ministero del tesoro, è stata poi data un'evidenza autonoma e separata ad un centro di responsabilità che rappresenta, in forma aggregata, la gestione transitoria di spese già gravanti sul soppresso stato di previsione della Presidenza del Consiglio dei ministri. Questa gestione transitoria si rende necessaria sino a quando non diverrà pienamente operante il riordino dei Ministeri e quindi la completa assegnazione di attribuzioni e compiti dalla Presidenza ai Ministeri di settore.

Dopo aver ricordato che per questo centro di responsabilità, il bilancio prevede, secondo il quadro riassuntivo riportato nella nota preliminare dello stato di previsione del Ministero del Tesoro, l'assegnazione di 874,6 miliardi per il 2000 874,9 miliardi per il 2001 e 754,1 miliardi per il 2002, il relatore si sofferma sugli altri centri di responsabilità, precedentemente ricompresi nello stato di previsione della Presidenza del Consiglio dei ministri ed ora iscritti nella Tabella 2 in esame, evidenziando, per ciascuno di essi, le risorse stanziate.

Venendo quindi a considerare il disegno di legge finanziaria 2000 per le parti relative alle competenze della Presidenza del Consiglio dei ministri, ricorda preliminarmente che la legge n. 208 del 1999 ha modificato la disciplina del processo di bilancio. In particolare è cambiata la struttura della legge finanziaria il cui contenuto proprio è stato ampliato conseguentemente alla eliminazione del "collegato di sessione".

Il Governo dovrà presentare entro il 15 novembre - secondo gli impegni contenuti nel Documento di programmazione economica e finanziaria, confermati dalle risoluzioni parlamentari - alcuni provvedimenti collegati di settore da esaminare al di fuori della sessione di bilancio, che riguarderanno - per quanto di competenza della Commissione affari costituzionali - le condizioni di offerta dei servizi di pubblica utilità, l'organizzazione e razionalizzazione di uffici, strutture e organismi pubblici nonché l'apertura e regolazione dei mercati.

Venendo a considerare il contenuto tradizionale della legge finanziaria, ricorda alcune delle finalizzazioni dei fondi globali riguardanti le spese di parte corrente (Tabella A) e in conto capitale (Tabella B), previste dalla relazione illustrativa del disegno di legge finanziaria.

Si sofferma quindi su quanto previsto dalla Tabella C: questa determina il finanziamento di leggi di spesa che espressamente demandano alla legge finanziaria la definizione delle risorse da impiegare annualmente. Tale definizione è effettuata su base triennale, ma ha valore prescrittivo soltanto per il primo anno di esercizio.

Anche in questo caso, non vi è più una voce "Presidenza del Consiglio". Segnala tuttavia, fra gli stanziamenti ricompresi nello stato di previsione del Ministero del tesoro, quello recante l'ammontare delle risorse destinate al fondo per il funzionamento della Presidenza del Consiglio dei ministri, comprensivo anche delle spese di funzionamento della Scuola superiore della pubblica amministrazione, dell'ARAN e del contributo al Formez. Si tratta, come si è accennato, di 1597 miliardi per ciascuno degli anni 2000, 2001 e 2002.

Conclusivamente ricorda che, nelle altre tabelle (D ed F) allegate al disegno di legge finanziaria non vi sono voci strettamente connesse alle funzioni della Presidenza del Consiglio come ridefinite dal più volte citato decreto legislativo n. 303 del 1999.

Il seguito dell'esame è quindi rinviato.

SULL'ESAME DELLO STATO DI PREVISIONE DEL MINISTERO DELL'INTERNO PER L'ANNO FINANZIARIO 2000
(A007 000, C01a, 0188°)

Il presidente VILLONE propone di fissare per le ore 19 di domani, mercoledì 13 ottobre, il termine di presentazione degli emendamenti allo Stato di previsione in titolo.

La Commissione conviene.

(4252) Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 6 settembre 1999, n. 308, recante disposizioni urgenti in materia di cessione e cartolarizzazione dei crediti INPS, nonché di società per la gestione dei rimborsi, approvato dalla Camera dei deputati.

(Parere alla 6ª Commissione, ai sensi dell'articolo 78, comma 3, del Regolamento: rinvio dell'esame)

Il presidente VILLONE propone di rinviare l'esame del provvedimento in titolo.

Concorda la Commissione.

La seduta termina alle ore 15,42.