TERRITORIO, AMBIENTE, BENI AMBIENTALI (13a)

GIOVEDI' 9 FEBBRAIO 2000

388ª Seduta (antimeridiana)

Presidenza del Presidente
GIOVANELLI


Intervengono il ministro dei lavori pubblici Bordon ed il sottosegretario di Stato al medesimo Dicastero Mattioli.

La seduta inizia alle ore 8,45.


SULLA PUBBLICITA' DEI LAVORI

Il presidente GIOVANELLI fa presente che è stata avanzata, ai sensi dell'articolo 33, comma 4, del Regolamento, la richiesta di attivare l'impianto audiovisivo per lo svolgimento della seduta antimeridiana odierna. Avverte che, in previsione di tale richiesta, il Presidente del Senato ha già preannunciato il proprio assenso.
Non facendosi osservazioni, la Commissione aderisce alla richiesta anzidetta e conseguentemente viene adottata tale forma di pubblicità.


PROCEDURE INFORMATIVE

Seguito del dibattito sulle comunicazioni rese il 26 gennaio 2000 dal Ministro dei lavori pubblici sulle linee programmatiche del suo Dicastero

Prosegue il dibattito, iniziato nella seduta del 3 febbraio scorso, sulle comunicazioni rese dal ministro Bordon.

Il senatore MANFREDI invita il ministro Bordon a riferire sull'attuazione della nuova disciplina sulle locazioni la quale, come si ricorderà, aveva formato oggetto di critiche da parte del Gruppo Forza-Italia al momento del suo esame, in quanto troppo simile all'impianto della vecchia normativa sull'equo canone, apparendo eccessivamente sbilanciata in favore degli inquilini e quindi non equilibrata. In particolare, è opportuno venire a conoscenza dei dati disponibili sul numero di contratti di locazione stipulati sulla base della nuova normativa, nonché sull'entità degli sfratti. Sarebbe poi importante che il Ministro prendesse chiaramente posizione sull'esigenza di adottare un sistema basato sulla programmazione pluriennale degli interventi di manutenzione delle strade, in modo da porre termine ad un tipo di gestione dell'ANAS basata su interventi a pioggia, e quindi non sufficientemente finalizzati a far fronte alle vere esigenze.
Occorre poi ridefinire quanto prima gli estimi catastali, che oggi non appaiono in linea con i valori di mercato degli immobili ed adottare, per altro verso, una normativa chiara e facilmente applicabile che consenta agli enti locali di intervenire efficacemente per mettere in sicurezza fiumi e torrenti. Il nuovo Ministro dei lavori pubblici dovrebbe infine adottare le misure necessarie per sbloccare i lavori appaltati a numerosi cantieri, impegnandosi a rivedere, inoltre, l'impianto della normativa sulla difesa del suolo.

Il ministro BORDON assicura al senatore Manfredi che farà il possibile per fornire quanto prima tutti i dati possibili sull'applicazione della nuova disciplina sulle locazioni, anche se è probabilmente ancora troppo presto per disporre di cifre ed indicazioni significative. Quel che è certo è che l'impianto della normativa in questione è senz'altro condivisibile, mirando da un lato a consentire ai proprietari di poter rientrare in possesso in tempi rapidi delle abitazioni, e dall'altro ad agevolare le categorie meno abbienti con la messa a disposizione di un fondo sociale – per il quale sono stati stanziati circa 2.000 miliardi nel triennio - per poter entrare nel mercato delle locazioni. Purtroppo però, mentre sul fronte delle procedure di rilascio degli immobili la legge ha trovato pronta applicazione, per quanto concerne invece la possibilità di ricorrere al fondo sociale si sono registrati significativi ritardi, ed è presumibile che per questa parte la normativa in questione non sarà attuata prima della prossima estate. Ecco perché il Governo sta prendendo in considerazione l'opportunità di adottare un provvedimento d'urgenza di portata limitata il quale, senza toccare il termine massimo previsto dalla legge per l'esecuzione degli sfratti, fissi un termine minimo onde evitare che le procedure di rilascio degli immobili vengano attuate in tempi eccessivamente rapidi. In tal modo si mira a far sì che la normativa sulle locazioni venga applicata in modo equilibrato, bilanciando le procedure per gli sfratti con la disponibilità del fondo sociale. Inoltre, si sta ipotizzando di mettere a punto un provvedimento di interpretazione autentica dell'articolo 7 della normativa in questione, concernente il pagamento delle imposte come condizione per ottenere il rilascio degli immobili. Infine, sempre allo scopo di venire incontro alle categorie più disagiate, si potrebbe far sì che chi è già sotto sfratto possa accedere prontamente al fondo sociale.

Il senatore SPECCHIA invita innanzitutto il ministro Bordon ad approfittare della replica per chiarire sotto quali profili la linea politica che caratterizzerà l'operato del Dicastero da lui diretto si differenzierà da quella del suo predecessore. Così, ad esempio, il nuovo Ministro dei lavori pubblici potrebbe cogliere l'occasione offerta dal progetto di riforma dei Ministeri per favorire il processo di razionalizzazione delle competenze, evitando dispersioni e confusioni e facendo maggior chiarezza sul fronte dei rapporti tra Stato e regioni. In particolare, sotto quest'ultimo profilo, è necessario affrontare il nodo dei rapporti tra sovrintendenze da una parte e regioni ed enti locali dall'altra, soprattutto in materia urbanistica. Inoltre, è auspicabile che vengano quanto prima trasferiti effettivamente alle regioni gli oltre 20.000 miliardi previsti, attualmente bloccati presso la Cassa depositi e prestiti, reintegrando i 7.500 miliardi spesi dallo Stato per l'edilizia agevolata e per interventi di emergenza idrogeologica. Apprezzabile è quanto affermato dal ministro Bordon in merito all'opportunità di recuperare gli edifici più vecchi, puntando sulla loro ricostruzione piuttosto che sulla edificazione in aree nuove. In tale ottica, il Ministro potrebbe prestare particolare attenzione ai centri storici, soprattutto a quelli minori.

Il senatore RIZZI esprime l'auspicio che il nuovo Ministro dei lavori pubblici riesca effettivamente a dar corso ai propositi manifestati di fare qualcosa di più rispetto a quanto previsto dal progetto di riordino dell'organizzazione del Governo, ponendo fine alla confusione e frammentazione di competenze fra le diverse amministrazioni dello Stato. Inoltre, sarebbe significativo se si cogliesse l'opportunità offerta dall'esame parlamentare di alcuni importanti provvedimenti legislativi come quelli sull'abusivismo edilizio e sul fascicolo di fabbricato, per conferire caratteristiche di maggior chiarezza e semplicità alla legislazione italiana, troppo spesso confusa e fonte di dubbi interpretativi, come è stato del resto confermato dallo stesso Ministro il quale ha poc'anzi sottolineato l'esigenza di adottare un provvedimento di interpretazione autentica dell'articolo 7 della legge sulle locazioni. Con riferimento a quest'ultima, infine, non sembra proprio che i cenni di ripresa del mercato immobiliare siano dovuti alla bontà delle norme da essa recate, quanto piuttosto dalla crescita del livello dell'inflazione che induce i risparmiatori a riprendere in considerazione il bene-rifugio per eccellenza.

Il senatore RESCAGLIO invita il ministro Bordon a prestare la massima attenzione ai problemi concernenti la manutenzione delle strade, e quindi le scelte operate dall'ANAS, specie con riferimento ai rapporti tra quest'ultima da una parte e gli enti locali e le sovrintendenze dall'altra. Occorre inoltre rendere le procedure più snelle, responsabilizzando in maggior misura le regioni per quanto riguarda l'attuazione dei progetti.

Il senatore MAGGI esprime apprezzamento per l'orientamento manifestato dal ministro Bordon circa la riqualificazione del patrimonio urbanistico, attraverso interventi radicali da effettuare in determinati quartieri ed il recupero dei fabbricati più vecchi, piuttosto che mediante la costruzione di edifici in zone di nuova edificazione. In tal modo, sarebbe possibile salvaguardare le abitudini e la cultura della parte meridionale del paese. Invita pertanto il Ministro dei lavori pubblici a predisporre una sorta di "libro bianco", nel quale esporre più dettagliatamente le linee guida alle quali intende ispirare la propria azione, cogliendo l'occasione per esprimere una posizione definitiva sulla questione della realizzazione del ponte sullo stretto di Messina.

Il presidente GIOVANELLI, dopo aver osservato come il Ministero dei lavori pubblici, negli ultimi anni, sia stato interessato da una sorta di "rivoluzione silenziosa", esprime apprezzamento per l'orientamento manifestato dal ministro Bordon per quanto concerne i provvedimenti urgenti da adottare per far fronte agli inconvenienti emersi nel settore delle locazioni, provvedimenti che è auspicabile vengano messi a punto quanto prima. Significativo è altresì quanto è stato detto dal Ministro per ciò che riguarda la situazione degli appalti, occorrendo individuare in modo chiaro gli ambiti di responsabilità dei diversi soggetti che intervengono nelle procedure, nonché circa gli intendimenti relativi al recupero degli edifici obsoleti in alternativa alla costruzione in zone di nuova edificazione. Al riguardo, molto è possibile fare per lo sviluppo del patrimonio abitativo, combinando misure come quella sulla defiscalizzazione dei lavori di ristrutturazione con interventi volti a rendere più fluido il mercato edilizio. Sotto questo profilo, mentre per quanto riguarda i settori urbanistico ed edilizio è opportuno il coinvolgimento delle risorse private, con ridotti oneri per lo Stato, l'impegno della mano pubblica dovrebbe concentrarsi sulla realizzazione di infrastrutture volte a risolvere i problemi di mobilità delle merci che affliggono il nord del paese e quelli che ostacolano lo sviluppo economico e il sorgere di nuove intraprese nel sud.
Per quanto concerne poi la difesa del suolo, occorre mettere a fuoco con chiarezza il centro di responsabilità politica: e, al riguardo, va osservato che il decreto-legge n. 180 del 1998, pur apparendo per certi versi ibrido e discutibile, ha comunque sotto tale profilo ben operato. E' importante infine affrontare il nodo – sottolineato opportunamente dal senatore Specchia – dei rapporti tra sovrintendenze, regioni ed enti locali, mettendo a punto procedure più snelle che consentano di individuare con chiarezza i soggetti responsabili.

Il seguito del dibattito è infine rinviato.

La seduta termina alle ore 9,50.