Il senatore ANDREOLLI chiede che sia iscritto all'ordine del giorno il disegno di legge n. 4863 ("Disposizioni per il riconoscimento della cittadinanza italiana alle persone nate e già residenti nei territori appartenuti all'Impero austro-ungarico e ai loro discendenti"), già approvato dalla Camera dei deputati e assegnato alla Commissione in sede deliberante. Il senatore MARCHETTI chiede a sua volta che sia compiuto analogo adempimento per il disegno di legge n. 4859 ("Istituzione del "Parco nazionale della pace" a S. Anna di Stazzema (Lucca)"), anch'esso approvato dalla Camera dei deputati e assegnato in sede deliberante. Il senatore BESOSTRI dichiara il proprio consenso alle richieste avanzate dai senatori Andreolli e Marchetti. La Commissione concorda. IN SEDE REFERENTE (4375-B) Disposizioni per la delegificazione di norme e per la semplificazione di procedimenti amministrativi - Legge di semplificazione 1999, approvato dal Senato e modificato dalla Camera dei deputati, previo stralcio degli articoli 5 e 25 (Esame e rinvio) Il relatore VILLONE riferisce sulle modifiche apportate dalla Camera dei deputati al testo già approvato in prima lettura dal Senato: si tratta di modificazioni abbastanza consistenti, che però non ne alterano a suo avviso l'impianto fondamentale. Tra le più rilevanti, vi sono gli articoli 3 e 4, introdotti dalla Camera dei deputati, che riguardano le certificazioni d'ufficio di stati, qualità e fatti e il controllo delle dichiarazioni sostitutive presentate dai cittadini investendo uno degli elementi più importanti del rapporto tra questi ultimi e gli uffici pubblici, nonché il rilascio e i rinnovi dei passaporti, che possono essere delegati, oltre che ai questori, ai sindaci dei comuni di residenza dei richiedenti, con innovazione evidentemente non trascurabile. L'articolo 5 del testo già approvato dal Senato, riguardante i tempi di attesa e le modalità di accesso agli sportelli pubblici, è stato stralciato dalla Camera dei deputati con decisione di cui il Relatore chiede la motivazione al rappresentante del Governo. L'articolo 8 del testo in esame, introdotto dalla Camera dei deputati, riguarda l'utilizzo di siti industriali per la sicurezza e l'approvvigionamento strategico dell'energia, con una disciplina piuttosto articolata; l'articolo 13 comporta una semplificazione significativa nel processo di trasferimento di funzioni amministrative dallo Stato alle regioni e agli enti locali, prevedendo un solo soggetto competente, individuato nell'ente destinatario del trasferimento per i compiti di natura consultiva, istruttoria e preparatoria connessi all'esercizio della funzione trasferita, anche nel caso di attività attribuita dalla legge a uffici e organi di altre amministrazioni; in proposito si prevede un'eccezione per le funzioni attribuite da specifiche norme di legge ad autorità preposte alla tutela ambientale, paesaggistico-territoriale, del patrimonio storico-artistico o alla tutela della salute: in tali casi, si procede meditante la conferenza di servizi. Si tratta, dunque, di una novità assai rilevante. Altra innovazione significativa è quella contenuta nell'articolo 21, recante disposizioni in materia di infrastrutture autostradali e viarie, dirette in primo luogo ad applicare la normativa comunitaria in tema di lavori pubblici o di servizi. L'articolo 22, anch'esso introdotto dalla Camera dei deputati, riguarda i "piani urbani di mobilità" mentre all'articolo 26, recante l'istituzione dell'ufficiale elettorale, sono state apportate modifiche complessivamente coerenti al testo già approvato dal Senato. Sull'articolo 27 (già articolo 22 del testo approvato dal Senato), la Camera dei deputati ha confermato l'impostazione diretta ad accelerare i processi decisionali della Corte dei conti ma ha ritenuto anche di considerare la possibilità di sollevare, in relazione all'atto sottoposto a controllo, il conflitto di attribuzione da parte della Corte dei conti: tale possibilità potrebbe a suo avviso comportare qualche effetto non desiderato, con il rischio di una moltiplicazione abnorme dei conflitti. La Camera dei deputati, inoltre, ha stralciato l'articolo 25 del testo approvato in prima lettura al Senato e anche di ciò il relatore chiede una spiegazione al rappresentante del Governo. Il relatore, quindi, illustra le modifiche contenute nell'articolo 31 e i nuovi articoli 34 e 35, recanti rispettivamente misure di semplificazione in materia di libri fondiari e di procedure di intavolazione e disposizioni sulle controversie in materia di masi chiusi. Assai rilevante, inoltre, è l'articolo 38, riguardante il trasferimento di impianti, beni e attività alle società costituite a seguito della liberalizzazione del mercato elettrico: circa tali disposizioni, egli ritiene opportuno che il Governo fornisca chiarimenti circa gli effetti attesi. Interviene quindi il sottosegretario BRESSA, il quale precisa anzitutto che l'articolo 5 del testo approvato dal Senato è stato stralciato a causa dell'introduzione di un emendamento, approvato di stretta misura alla Camera dei deputati, che prevedeva un equo indennizzo per danni materiali e morali derivanti da un eccesso di attesa agli sportelli pubblici: per le implicazioni finanziarie di quella disposizione e la concomitanza della sessione di bilancio, è stato dunque necessario indirizzare l'intero articolo verso una nuova procedura. Analoga soluzione, per gli stessi motivi, è stata adottata alla Camera dei deputati per l'articolo 25 del testo già approvato dal Senato, recante misure dirette a favorire la conoscibilità della normazione. Quanto all'articolo 8 del testo approvato dalla Camera dei deputati, esso è particolarmente importante perché riguarda direttamente l'approvvigionamento energetico del paese, prevedendo una procedura più semplice per autorizzare gli impianti di rigassificazione del gas naturale liquido. Su richiesta del senatore Stiffoni, chiarisce in proposito che non si tratta di creare nuovi impianti di deposito ma solo di rendere più celeri le procedure di autorizzazione per attività di rilevante interesse strategico per l'economia nazionale. In merito all'articolo 22 del testo in esame, osserva che la relativa disciplina è apparentemente complessa, ma diretta senz'altro a risultati di semplificazione. Quanto all'articolo 26, riguardante l'ufficiale elettorale, la normativa è stata articolata in base alla dimensione demografica dei comuni, prevedendo che per quelli al di sotto dei 15.000 abitanti le relative funzioni siano esercitate dal sindaco, mentre nei comuni di dimensione superiore il compito è affidato a una commissione, come nella normativa già vigente. In merito all'articolo 27, riguardante il procedimento di controllo della Corte dei conti, condivide la valutazione del relatore circa l'obiettivo di accelerazione cui essa mira e prende atto del dubbio, manifestato dallo stesso relatore, sulla congruità con tale obiettivo della facoltà, che si prevede di mantenere, di sollevare anche il conflitto di attribuzione, anche se in proposito osserva che la Camera dei deputati ha ritenuto evidentemente compatibili le diverse esigenze implicate. Sull'articolo 34, precisa che il testo riprende l'elaborazione di una commissione costituita dal Governo per studiare la questione, mentre l'articolo 38 è inteso a trasferire tutti i provvedimenti propedeudici all'esercizio delle attività già intestati alla società conferente verso le società di nuova costituzione, con una norma transitoria che dispone la proroga delle concessioni attuali, limitatamente a quelle concernenti le aree demaniali, fino all'anno 2020, proroga temperata da una scadenza di diritto alla cessazione dell'attività di produzione di energia che si verifichi precedentemente a quel termine. Il senatore ELIA invita a tener conto, in relazione all'articolo 27 concernente il procedimento di controllo della Corte dei conti, delle ordinanze di rimessione alla Corte costituzionale pronunciate dalla stessa Corte dei conti in relazione ad alcune misure di delegificazione. Il senatore PINGGERA ritiene che l'articolo 35 introdotto dalla Camera dei deputati sia carente di una norma transitoria riguardo ai procedimenti pendenti. Il relatore VILLONE riconosce come fondato il problema sollevato dal senatore Pinggera e reputa opportuno, in proposito, uno specifico atto di indirizzo. Concorda il sottosegretario BRESSA. Il relatore VILLONE, nel rammentare che il testo in esame è stato ampiamente dibattuto ed è risultato infine largamente condiviso, propone di fissare per domani, mercoledì 8 novembre, alle ore 12 il termine per la proposizione di eventuali emendamenti, che possono essere riferiti esclusivamente alle modifiche apportate dalla Camera dei deputati. La votazione degli emendamenti potrebbe essere svolta nella seduta già convocata per giovedì 9 novembre alle ore 14,30, data in cui verrà a scadere il termine concesso alle Commissioni consultate per la formulazione dei rispettivi pareri. La Commissione consente. Il seguito dell'esame è quindi rinviato. (4408) Istituzione del servizio civile nazionale. (329) COVIELLO - Istituzione del servizio civile alternativo nel settore agricolo, in sostituzione del servizio militare di leva. (1015) BEDIN - Istituzione del servizio civile nazionale. (1165) NAVA e TAROLLI - Norme per l’istituzione del servizio civile nazionale. (1382) AGOSTINI ed altri - Istituzione del Servizio civile nazionale (2118) - Istituzione del servizio civile nazionale (4244) RESCAGLIO e VERALDI - Istituzione del Servizio civile volontario per donne e uomini. (4286) SEMENZATO - Aumento della dotazione finanziaria del Fondo nazionale per il servizio civile degli obiettori di coscienza. (4388) SEMENZATO ed altri - Istituzione del servizio civile volontario di ragazze e ragazzi, fatto proprio dal Gruppo Verdi - l'Ulivo, ai sensi dell'articolo 79, comma 1, del Regolamento. (Seguito dell'esame congiunto e rinvio) Si riprende l'esame congiunto, sospeso nella seduta del 19 ottobre, con l'esame degli emendamenti riferiti al disegno di legge n. 4408, assunto come testo base. La relatrice d'ALESSANDRO PRISCO dà conto del parere formulato dalla 5a Commissione che richiede a suo avviso un adeguato approfondimento. In particolare la questione verte essenzialmente sull'ammontare delle risorse finanziarie da destinare al Fondo nazionale per il servizio civile. Nel disegno di legge finanziaria per il 2001 non sussistono allo stato risorse sufficienti, ma vi è l'impegno del Governo a garantire un'integrazione di tale Fondo idonea a fronteggiare le esigenze del settore. Venendo quindi a considerare gli emendamenti, invita i presentatori al ritiro dell'emendamento 1.1 che reputa superfluo se l'intenzione è quella di chiarire che anche l'attività agricola in zone di montagna è ricompresa nell'ampio riferimento "ai settori ambientali" contenuto nella lettera d) del comma 1 dell'articolo 1. Formula invece un parere favorevole sugli emendamenti 2.5 e 6.1. Quanto all'emendamento 7.1, esprime un parere favorevole sulla prima parte del medesimo, ed invita conseguentemente i presentatori a riformularlo. Aderendo all'invito della relatrice, il senatore PASTORE riformula l'emendamento 7.1. Prende quindi la parola il senatore STIFFONI, che ricorda un ordine del giorno a sua firma, accolto dal Governo come raccomandazione, presentato nel corso dell'esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 324 del 1999. Con questo atto si mirava ad impegnare il Governo ad adottare i necessari provvedimenti affinché i comuni possano aumentare la propria dotazione di obiettori di coscienza che abbiano optato per il servizio civile, anche in eccedenza rispetto alla dotazione prevista dalla Convenzione in essere, attingendo tra coloro che abbiano espletato il periodo di prova nel comune stesso che dovrebbe provvedere, con mezzi del proprio bilancio, al relativo onere finanziario. Manifesta quindi la sua intenzione di proporre questa previsione sotto forma di emendamento, in occasione dell'esame del provvedimento in Assemblea, e chiede quale sia l'avviso della relatrice al riguardo. Il presidente VILLONE osserva che va comunque valutata la copertura finanziaria di questa previsione, mentre la relatrice d'ALESSANDRO PRISCO si riserva di approfondire ulteriormente la questione. Si passa quindi alla votazione degli emendamenti. Il senatore PINGGERA insiste per la votazione dell'emendamento 1.1. Il presidente VILLONE ritiene invece preferibile una sua trasformazione in ordine del giorno, osservando che l'introduzione di questa specificazione potrebbe ridurre l'ambito applicativo della fattispecie prevista dalla lettera d) del comma 1 dell'articolo 1. Il senatore PINGGERA, accedendo all'invito del Presidente, trasforma l'emendamento 1.1 nel seguente ordine del giorno: 0/4408/1/1 "Il Senato, in sede di esame del disegno di legge n. 4408 "Istituzione del servizio civile nazionale"