FINANZE E TESORO (6a)

GIOVEDÌ 30 GENNAIO 1997


47a Seduta

Presidenza del Presidente
ANGIUS

La seduta inizia alle ore 9,30.

Interviene il sottosegretario di Stato per le finanze Castellani.

IN SEDE DELIBERANTE
(1878) Norme di recepimento della direttiva 95/7/CE, concernente semplificazioni in materia d'imposta sul valore aggiunto sui traffici internazionali, e di adeguamento della disciplina dell'imposta di bollo relativa ai contratti bancari e finanziari, approvato dalla Camera dei deputati
(Seguito della discussione e rinvio)

Si riprende l'esame sospeso nella seduta antimeridiana di ieri.

Accogliendo una specifica richiesta del rappresentante del Governo, il PRESIDENTE dà la parola al Sottosegretario CASTELLANI, il quale fa presente che il recepimento della direttiva 95/7/CE risulta quanto mai urgente in ragione del fatto che la Commissione dell'Unione europea ha già formalizzato la procedura di infrazione nei confronti del Governo italiano per ritardo nel recepimento di tale normativa.
Il Governo sollecita quindi la Commissione ad approvare definitivamente il disegno di legge, senza modificare il testo deliberato dalla Camera dei deputati. Se così fosse, si risolverebbe anche il problema della contemporanea vigenza delle disposizioni recate dall'articolo 3 del disegno di legge in titolo, con quelle contenute al comma 12 dell'articolo 3 del decreto-legge n. 669, che andrà eventualmente modificato dopo l'approvazione del provvedimento in discussione.

Si apre la discussione generale.

Il senatore VENTUCCI fa presente che il recepimento della direttiva 95/7/CE può ben essere attuato attraverso specifici provvedimenti amministrativi, ricorrendo in questo caso le condizioni per assimilare tale fonte comunitaria ai Regolamenti, in ossequio ad un principio sanzionato dalla stessa Corte costituzionale.
In generale, ritiene che l'attuale Governo utilizzi strumentalmente l'obiettivo dell'«ingresso dell'Italia in Europa», per giustificare il ricorso a nuovi inasprimenti fiscali, tralasciando quegli atti che consentirebbero all'Italia di far parte concretamente del consesso europeo. Ciò vale soprattutto per la materia tributaria, laddove l'amministrazione pubblica accumula ritardi ed inefficienze inaccettabili nell'applicazione della normativa comunitaria, quando non dà luogo addirittura ad una sua completa disapplicazione. Tale inefficienza si riflette direttamente sulla capacità delle imprese italiane di concorrere a parità di condizioni nel mercato globale. Per quanto riguarda in particolare l'imposta sul valore aggiunto, bisogna tener presente che l'Italia prevede ancora l'assolvimento dell'imposta all'atto dell'importazione, salvo prevedere il rimborso di quanto versato, che nella pratica avviene con ritardi estremamente penalizzanti per le imprese. Il disegno di legge in titolo, inoltre, tenta di realizzare l'istituto del deposito doganale, mentre in altri paesi questo è stato già realizzato da anni; si insiste sulla utilizzazione della dichiarazione di intento, estendendola anche ai beni strumentali, senza rimuovere sostanzialmente gli ostacoli di carattere burocratico che vincolano l'attività commerciale e che favoriscono - in pratica - la cosiddetta «evasione a mezzo falsa dichiarazione di intento». Da ultimo il differimento del pagamento dell'IVA a soli sette giorni continua a pesare fortemente sulla liquidità delle imprese esportatrici.
In conclusione, rileva che il Governo ancora una volta rinvia una azione di riordino e di razionalizzazione del comparto doganale, con una inaccettabile disattenzione verso un settore di traffici così essenziale per l'economia.

Prende la parola il senatore BOSELLO, il quale, dopo aver rilevato alcune incongruenze lessicali e normative delle disposizioni recate dalla lettera i), comma 2 dell'articolo 1, preannuncia il voto di astensione sul disegno di legge in titolo.

Dopo che il senatore DONISE ha rinunciato ad intervenire per la replica, prende la parola il sottosegretario CASTELLANI, il quale sottolinea la necessità di attuare il recepimento della normativa comunitaria attraverso lo strumento legislativo, per garantirne un'applicazione organica e coordinata. Dichiara, inoltre, che il Governo ha ben presente le esigenze di coordinamento e razionalizzazione dell'attività amministrativa nel settore doganale.

Il Presidente ANGIUS propone di fissare per le ore 19 di oggi il termine per la presentazione degli emendamenti.

Conviene la Commissione.

Il seguito della discussione è quindi rinviato.

SCONVOCAZIONE DELLA COMMISSIONE

Il Presidente Angius comunica che la seduta pomeridiana di oggi, già convocata per le ore 15,30, non avrà più luogo.

La seduta termina alle ore 10.