AFFARI COSTITUZIONALI (1ª)

MARTEDI’ 11 MAGGIO 1999

408ª Seduta

Presidenza del Presidente

VILLONE



Interviene il Sottosegretario di Stato per l’interno Vigneri.

La seduta inizia alle ore 15.25.


IN SEDE REFERENTE

(3859) DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE - Disposizioni concernenti l'autonomia statutaria delle Regioni e l'elezione del Presidente della Giunta regionale, approvato, in prima deliberazione, dalla Camera dei deputati in un testo risultante dall'unificazione dei disegni di legge costituzionale d'iniziativa dei deputati Veltroni ed altri; Calderisi ed altri; Rebuffa e Manzione; Paissan; Boato; Boato)

(3853) DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE - LUBRANO DI RICCO - Modifica degli articoli 122 e 126 della Costituzione per garantire stabilità ai governi regionali mediante l'elezione diretta del Presidente della Giunta regionale

(Rinvio del seguito dell’esame congiunto)

Il presidente VILLONE prospetta l’opportunità di rinviare il seguito dell’esame dei disegni di legge in titolo, non essendo stato possibile, sinora, svolgere una puntuale verifica, tra le forze politiche, circa gli emendamenti presentati al disegno di legge trasmesso dall’altro ramo del Parlamento. Nondimeno, l’argomento è da considerare prioritario nella programmazione dei lavori della Commissione.

Il relatore FISICHELLA condivide la valutazione del Presidente.

Concorda anche il senatore ROTELLI.

Si conviene quindi di rinviare il seguito dell’esame congiunto dei disegni di legge in titolo.


IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO

Schema di decreto legislativo recante misure integrative e correttive della disciplina contenuta nel decreto legislativo 26 novembre 1992, n. 470, di attuazione delle direttive 90/364/CEE, 90/365/CEE e 90/366/CEE, in materia di diritto di soggiorno dei cittadini degli stati membri dell'Unione europea (n. 435)

(Parere al Presidente del Consiglio dei ministri, ai sensi dell'articolo 1, comma 7, della legge 24 aprile 1998, n. 128: esame e rinvio)

Il relatore BESOSTRI espone alcuni rilievi sullo schema di decreto legislativo: osserva, anzitutto, che la carta di soggiorno per stranieri comunitari ha un limite di durata decennale, mentre lo stesso documento per gli stranieri extracomunitari è a tempo indeterminato, anche se può essere conseguito solo dopo un periodo minimo di soggiorno quinquennale; i cittadini comunitari, inoltre, possono essere ammessi al soggiorno in Italia se iscritti al Servizio sanitario nazionale o titolari di polizza assicurativa sanitaria, mentre non è contemplata la possibilità di iscrizione al servizio sanitario del paese di origine, con estensione delle prestazioni anche in Italia. In linea generale, inoltre, la legislazione in materia dovrebbe essere tendenzialmente aperta, mentre il testo in esame introduce condizioni e oneri non sempre giustificati, cosicché non è prevista neppure l’applicazione della condizione più favorevole accordata ai cittadini italiani in altri paesi comunitari, ai sensi dell’articolo 16 delle preleggi.

Il senatore GUERZONI invita a verificare i rilievi esposti dal relatore alla stregua della direttiva comunitaria di riferimento; quanto all’articolo 16 delle preleggi, ricorda la questione discussa in occasione dei disegni di legge sul diritto di asilo e sull’immigrazione e l’incertezza sulla stessa vigenza di quelle disposizioni. Rileva, inoltre, una sovrapposizione alla delega legislativa prevista dalla legge n. 40 del 1998 e invita il Governo a chiarire il rapporto tra le diverse fonti normative.

Il senatore PASTORE rileva preliminarmente che il testo in esame si riferisce in qualche modo anche a stranieri non comunitari, in quanto legati da vincoli familiari allo straniero proveniente da un paese dell’Unione europea; osserva, quindi, che le condizioni e gli oneri previsti dal testo hanno un contenuto complessivamente anacronistico, nell’epoca dell’abolizione dei controlli di frontiera e della più ampia mobilità infracomunitaria. Circa il citato articolo 16 delle preleggi, esso va considerato ormai non più vigente persino per gli stranieri non comunitari, cosicché appare improprio reclamarne l’applicazione quando si tratta di cittadini di paesi membri dell’Unione europea.

La senatrice PASQUALI manifesta perplessità sul testo in esame, che appare incoerente rispetto al processo di integrazione europea e anche al contesto degli accordi di Schengen: si prevedono, infatti, requisiti e condizioni che in alcuni casi risultano più restrittivi di quelli posti per gli stranieri non comunitari. In particolare, appare eccessiva la richiesta di una sorta di copertura sanitaria italiana, che rende insufficiente perfino l’iscrizione nel servizio sanitario del paese di origine.

Il relatore BESOSTRI rammenta che già la legge n. 40 del 1998 e il successivo testo unico in materia di immigrazione prevedono l’applicazione ai cittadini di paesi comunitari di tutte le disposizioni, contenute in quegli stessi testi, che risultino più favorevoli. Precisa, quindi, che il riferimento all’articolo 16 delle preleggi da lui formulato nella esposizione introduttiva, aveva esclusivamente il senso di esigere che laddove gli italiani abbiano in un paese comunitario un trattamento più favorevole, lo stesso sia riservato ai cittadini di quel paese che intendono soggiornare in Italia. In ogni caso, occorre individuare le cosiddette disposizioni più favorevoli, a partire dalla considerazione che nel complesso la situazione del cittadino straniero comunitario appare deteriore rispetto a quella dell’extracomunitario, e ciò non è affatto ragionevole.

Il sottosegretario VIGNERI si riserva di sottoporre al Ministro per le politiche comunitarie le osservazioni e i rilievi formulati nel corso dell’esame.

Il seguito dell’esame è quindi rinviato.

SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE
(A007 000, C01a, 0167°)

Il presidente VILLONE propone di revocare la convocazione della seduta prevista per domani, mercoledì 12 maggio alle ore 15, confermando la seduta delle Commissioni riunite affari costituzionali e istruzione pubblica, per l’esame dei disegni di legge concernenti le minoranze linguistiche.

La Commissione approva.

La seduta termina alle ore 15.50.