ISTRUZIONE (7a)
MARTEDÌ 10 FEBBRAIO 1998

165a Seduta
Presidenza del Presidente
OSSICINI

Interviene il sottosegretario di Stato per i beni culturali e ambientali Bordon.

La seduta inizia alle ore 16.

IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO
Schema di decreto legislativo recante: «Disciplina del trattamento economico spettante a dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni in servizio all'estero» (n. 200)
(Osservazioni alla 3a Commissione. Seguito e conclusione dell'esame. Osservazioni favorevoli condizionate)
(R139 b00, C03a, 0002°)

Riprende l'esame, sospeso nella seduta del 29 gennaio scorso, nella quale - ricorda il PRESIDENTE - la relatrice Pagano aveva illustrato uno schema di osservazioni favorevoli condizionate.

Per dichiarazione di voto favorevole, interviene il senatore BISCARDI, il quale esprime apprezzamento per lo sforzo compiuto dalla relatrice al fine di correggere gli errori più vistosi del provvedimento. Coglie tuttavia l'occasione per ribadire l'esigenza di un approfondimento, onde ricondurre nell'ambito delle competenze del Ministero della pubblica istruzione - sia pure in stretta sintonia con il Dicastero degli affari esteri - la gestione dei docenti all'estero e l'organizzazione delle scuole italiane fuori dai confini nazionali.

Anche il senatore MONTICONE preannuncia il proprio voto favorevole, associandosi alla richiesta di un approfondimento sulle attribuzioni del Ministero della pubblica istruzione in materia di insegnanti all'estero.

Dopo che il senatore BRIENZA ha dichiarato a sua volta di condividere l'esigenza di un riordino delle competenze del Ministero, il PRESIDENTE dà atto che i senatori dei Gruppi Alleanza Nazionale, Forza Italia e Lega Nord - Per la Padania indipendente hanno lasciato la seduta.

La Commissione approva infine lo schema di osservazioni favorevoli condizionate presentato dalla relatrice.

Proposta di ripartizione del capitolo 1624 dello stato di previsione della spesa del Ministero per i beni culturali e ambientali, concernente «Somma da erogare a enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi» (n. 202)
(Parere al Ministro per i beni culturali e ambientali, ai sensi dell'articolo 1, comma 40, della legge 28 dicembre 1995, n. 549: favorevole)
(R139 b00, C07a, 0021°)

Il relatore LOMBARDI SATRIANI illustra lo schema di riparto in titolo ricordando che esso trae origine dalla legge n. 549 del 1995, il cui articolo 1, comma 40, dispone che gli importi dei contributi dello Stato in favore di enti, istituzioni e fondazioni siano iscritti in un unico capitolo dello stato di previsione di ciascun Ministero. Sulla base di tale disposto normativo, ciascun anno il Ministro per i beni culturali e ambientali presenta alle Camere uno schema di decreto di riparto fra i vari enti di propria competenza dei fondi disponibili in bilancio, da cui restano peraltro esclusi - ricorda - quelli finanziati ai sensi della legge n. 534 del 1996. Il relatore ricorda altresì che l'elenco dei destinatari dei fondi del capitolo 1624 è tassativamente indicato dalla stessa legge n. 549 e che pertanto, sotto tale profilo, risulta assente ogni margine di discrezionalità nell'attribuzione dei fondi. Propone conseguentemente di esprimere un parere favorevole sulla proposta di riparto in titolo, cogliendo tuttavia l'occasione per sollecitare il Governo a trasmettere, congiuntamente ad ogni proposta di riparto di fondi, l'indicazione dei parametri seguiti nell'attribuzione delle risorse. Benchè tale richiesta non sia pertinente quanto allo schema di riparto in titolo, dal momento che i destinatari sono stabiliti - come si è detto - dalla legge, egli ritiene che per il futuro sia necessario disporre dei criteri seguiti nelle procedure di riparto ogni qualvolta si proceda alla valutazione di una attribuzione di fondi caratterizzata da elementi di discrezionalità.

Si apre il dibattito.

Il senatore MONTICONE si interroga sulla natura della valutazione che la Commissione si accinge a compiere. Se si tratta di un esame meramente contabile, ritiene infatti che non sussistano molti margini di discussione. Se invece si tratta di esprimere una riflessione di politica culturale, non può essere taciuto il fatto che i fondi disponibili sono attribuiti, per oltre il 60 per cento, a soli tre enti (Biennale di Venezia, Triennale di Milano e Quadriennale di Roma), mentre non risulta adeguatamente valorizzato il patrimonio culturale in quanto tale. Lo schema di riparto in esame, benchè derivante da precedenti scelte legislative, suscita quindi non poche perplessità, tanto più in considerazione del fatto che - per altri versi - il Governo sta proficuamente operando in favore della conservazione dei beni culturali. Auspica pertanto un confronto più approfondito in Parlamento sulle linee generali della promozione dei beni culturali.

Il senatore MASULLO avanza una richiesta di chiarimenti in ordine alle procedure seguite nell'attribuzione dei fondi.

Concluso il dibattito, replica il sottosegretario BORDON, il quale chiarisce anzitutto al senatore Masullo che la proposta di riparto in titolo discende dalla legge n. 549 del 1995 (la quale dispone un elenco tassativo di enti destinatari dei contributi) e non dalla legge n. 534 del 1996 (la quale, riformando la cosiddetta «Tabella Amalfitano», prevede invece l'attribuzione di contributi ad enti che soddisfino una determinata serie di requisiti). Si tratta pertanto di un atto per la maggior parte dovuto, che recepisce scelte pregresse. Ringrazia poi il relatore per l'analitica disamina compiuta e manifesta la più ampia disponibilità del Governo a collaborare con il Parlamento.

Il relatore LOMBARDI SATRIANI, rinunciando alla propria replica, si limita a sottolineare l'esigenza che il Ministero - nel procedere a futuri riparti di fondi - non assecondi discriminazioni territoriali che vedono puntualmente penalizzato il Mezzogiorno, pur così ricco di beni culturali.

Posta infine ai voti, risulta accolta la proposta di parere favorevole avanzata dal relatore.

SCONVOCAZIONE DELLA COMMISSIONE

Il PRESIDENTE avverte che, su richiesta dei Gruppi di maggioranza, la seduta già convocata per giovedì 12 febbraio prossimo, alle ore 15, non avrà più luogo.

La Commissione prende atto.

La seduta termina alle ore 16,25.