AFFARI COSTITUZIONALI (1ª)

MARTEDI’ 2 GIUGNO 1998

265ª Seduta

Presidenza del Presidente

VILLONE


Interviene il sottosegretario di stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Bettinelli.

La seduta inizia alle ore 16.

IN SEDE REFERENTE


(3015) Misure per la prevenzione dei fenomeni di corruzione, approvato dalla Camera dei deputati in un testo risultante dall'unificazione dei disegni di legge d'iniziativa dei deputati Mammola ed altri; Lucchese ed altri; Pecoraro Scanio; Frattini; Veltri; Veltri ed altri; Veltri ed altri; Tremaglia e Fragalà; Piscitello ed altri.

(3229) BERTONI - Misure per la prevenzione della corruzione e di altri delitti contro la pubblica amministrazione

(Seguito dell’esame del disegno di legge n. 3015, congiunzione con il disegno di legge n. 3229 e rinvio. Esame del disegno di legge n. 3229, congiunzione con il disegno di legge n. 3015 e rinvio)

Prosegue l’esame del disegno di legge n. 3015, sospeso nella seduta del 7 maggio scorso. Ha inizio l’esame del disegno di legge n. 3229, assegnato da ultimo, di cui si conviene di compiere una trattazione congiunta a quella del testo già approvato dalla Camera dei deputati.

Il relatore VILLONE comunica che la Commissione giustizia ha sollevato una questione di competenza sul disegno di legge n. 3015, in ragione di un emendamento aggiuntivo trasmesso a quella Commissione per il parere e concernente la disciplina penale della corruzione. In attesa delle determinazioni del Presidente del Senato, egli illustra intanto il nuovo disegno di legge assegnato in materia alla Commissione, quello del senatore Bertoni: si tratta di un testo normativo il cui oggetto è ben più esteso di quello proprio del disegno di legge n. 3015 perché comprende anche una nuova disciplina penale della corruzione, norme sul rapporto tra procedimenti penali e misure disciplinari a carico dei dipendenti pubblici, disposizioni sulle misure di prevenzione a carico dei responsabili di reati contro la pubblica amministrazione, norme di carattere processuale, oltre a una parte sostanzialmente corrispondente, nell’oggetto, al disegno di legge già approvato dalla Camera dei deputati.

Il senatore BESOSTRI rileva che la fissazione di un termine per emendamenti per la discussione in Assemblea aveva indotto alcuni senatori a proporre modifiche direttamente in quella sede: ritiene pertanto opportuno consentire un breve termine ulteriore per la proposizione di emendamenti in Commissione, che possano tener conto anche del disegno di legge n. 3229.
Quanto alla questione di competenza sollevata dalla Commissione giustizia, ricorda che le più recenti innovazioni legislative in materia di processo amministrativo, concernenti le controversie sugli appalti pubblici, furono discusse e definite in una Commissione diversa da quella competente in tema di giustizia amministrativa, evidentemente in un contesto normativo più ampio.

Il senatore PASTORE osserva che l’emendamento posto all’origine della questione di competenza, in effetti investe direttamente la legislazione penale, non compresa nel disegno di legge n. 3015.

Il presidente VILLONE ritiene opportuno attendere in proposito le determinazioni del Presidente del Senato: da parte sua, egli intende resistere alla rivendicazione di competenza, considerando in primo luogo che la proposizione di emendamenti non potrebbe provocare incidenti procedurali tali da alterare un iter legislativo già avviato e portato a maturazione, senza il rischio di una proliferazione incontrollabile di simili incidenti. Quanto alla possibilità di proporre ulteriori emendamenti, assicura che dopo la risoluzione del conflitto di competenza, vi sarà senz’altro un termine utile per altri emendamenti. Nel frattempo, ritiene opportuno iniziare l’illustrazione degli emendamenti già presentati.

La Commissione consente circa l’intendimento manifestato dal Presidente in ordine al conflitto di competenza.

Il sottosegretario BETTINELLI suggerisce di rinviare l’illustrazione degli emendamenti già presentati a un momento successivo, nel quale il quadro delle proposte di modifica sia completo. D’altra parte, la prospettazione di una rielaborazione del testo, ancorché enunciata fin dall’inizio dell’esame in Senato, non trova corrispondenza negli emendamenti già presentati.

Il relatore VILLONE conferma che gli emendamenti presentati nel complesso non alterano l’impianto del testo, ma propongono modifiche puntuali anche radicali. Tuttavia egli si riserva di proporre emendamenti aggiuntivi concernenti i servizi di controllo interno delle amministrazioni pubbliche e i corpi tecnici delle amministrazioni pubbliche. In ogni caso, conviene sull’opportunità di rinviare l’illustrazione degli emendamenti.

Secondo il senatore PASTORE, l’esame del disegno di legge n. 3015 si complica alquanto, anche in ragione dell’orientamento del proprio Gruppo, disposto ad accogliere l’istituzione di un nuovo organo per la trasparenza nelle amministrazioni pubbliche, esclusivamente nella configurazione del difensore civico nazionale: rileva infatti che sullo stesso argomento sono all’esame della competente Commissione della Camera dei deputati apposite iniziative legislative.

Il sottosegretario BETTINELLI conferma la circostanza indicata dal senatore Pastore.

Il senatore MARCHETTI rammenta che la decisione di intraprendere una indagine conoscitiva incidentale nella trattazione del disegno di legge n. 3015 fu motivata con l’esigenza di rimediare alle molteplici carenze attribuite a quel testo e con la necessità di profonde trasformazioni nel merito.
A prescindere da ogni giudizio sul contenuto dei testi normativi prodotti dalla Commissione speciale in materia di corruzione istituita presso la Camera dei deputati, occorre comunque tener conto che in forza dell’attività di quella Commissione, dall’altro ramo del Parlamento provengono provvedimenti distinti sui diversi aspetti legislativi della lotta alla corruzione. E’ pertanto necessario valutare nell’insieme tali iniziative, per evitare sovrapposizioni improprie.

Il presidente e relatore VILLONE assicura il suo impegno a tal fine, reputando fondata la preoccupazione espressa dal senatore Marchetti. Egli ha già compiuto una verifica, ad esempio, in tema di rapporto tra procedimenti penali e misure disciplinari a carico dei dipendenti pubblici. Considera necessario, infatti, evitare sovrapposizioni e confusioni legislative e non alterare l’articolazione e la distinzione di sede normativa dei testi provenienti dalla Camera dei deputati in tema di prevenzione della corruzione.
Egli torna quindi a riferire sulla questione di competenza sollevata dalla Commissione giustizia e precisa la sua intenzione di rispondere al Presidente del Senato, che lo ha interpellato ai sensi dell’articolo 34, comma 5, del Regolamento, affermando la competenza esclusiva della Commissione affari costituzionali, senza pregiudizio di una valutazione aperta a ogni possibile esito sull’emendamento che ha dato luogo al conflitto.

Il senatore PASTORE osserva che quell’emendamento impone comunque una valutazione di pertinenza all’oggetto del disegno di legge n. 3015.

Il relatore VILLONE risponde nella sua qualità di Presidente della Commissione, osservando che la pertinenza all’oggetto va considerata, nel caso di specie, anche alla stregua delle numerose sollecitazioni formulate nel corso dell’indagine conoscitiva, rivolte a promuovere innovazioni normative in vari settori dell’ordinamento, compreso quello penale.

La senatrice BUCCIARELLI osserva che anche le disposizioni contenute nel disegno di legge n. 3229 potrebbero essere utilizzate in forma di emendamenti, riferiti ai disegni di legge all’esame della Commissione che a titolo diverso riguardano il tema della prevenzione della corruzione.

Il seguito dell’esame congiunto viene quindi rinviato.

La seduta termina alle ore 16.30.