AFFARI COSTITUZIONALI (1ª)

MERCOLEDÌ 10 Maggio 2000
529ª Seduta (pomeridiana)

Presidenza del Presidente
VILLONE
        Interviene il sottosegretario per la Presidenza del Consiglio Franceschini.

        La seduta inizia alle ore 15,20.


IN SEDE DELIBERANTE
(4217) Disciplina delle attività di informazione e di comunicazioni delle pubbliche amministrazioni, approvato dalla Camera dei deputati in un testo risultante dall’unificazione dei disegni di legge d’iniziativa dei deputati Frattini; Di Bisceglie ed altri
(Discussione e sospensione)

        Il presidente VILLONE ricorda che, come preannunciato nella seduta di ieri, la Presidenza del Senato ha accolto la richiesta della Commissione di trasferire l’esame del disegno di legge in titolo alla sede deliberante, autorizzandone nel contempo l’immediata discussione. Propone pertanto che le precedenti fasi della trattazione del provvedimento in sede referente siano assunte come svolte.
        La Commissione concorda.
        Su richiesta del senatore PINGGERA il PRESIDENTE propone una breve sospensione dell’esame per permettere, in via eccezionale, la presentazione di ulteriori emendamenti.
        La Commissione concorda.
        Il seguito della discussione è quindi sospeso.


(4566) Disposizioni per l’organizzazione del Vertice G8 a Genova
(Discussione e rimessione all’Assemblea)

        Il senatore GRILLO e il senatore BORNACIN, a nome delle rispettive parti politiche, chiedono il trasferimento alla sede referente dell’esame del disegno di legge in titolo, sul merito del quale peraltro manifestano la volontà di una sollecita approvazione.
        Il presidente VILLONE, preso atto che la richiesta è avanzata dal prescritto numero di senatori, ai sensi del terzo comma dell’articolo 72 della Costituzione dispone che il seguito dell’esame prosegua in sede referente.


IN SEDE REFERENTE
(4566) Disposizioni per l’organizzazione del Vertice G8 a Genova
(Esame e rinvio)

        Il presidente VILLONE riferisce sul contenuto del provvedimento in titolo, recante norme che si rendono necessarie per consentire lo svolgimento del Vertice degli otto maggiori paesi industrializzati a Genova nell’estate del 2001. Si tratta di misure che sostanzialmente ripropongono le modalità organizzative che si sono seguite nel ’94 per garantire lo svolgimento dell’analogo Vertice che si tenne in quell’anno nella città di Napoli; modalità che risultarono particolarmente efficienti e capaci di realizzare in tempi definiti un gran numero di opere e infrastrutture. A questo proposito si sofferma in particolare su quanto previsto dal comma 2 dell’articolo 1 del disegno di legge in esame che prevede, per la realizzazione degli interventi, la costituzione di una speciale commissione composta dal prefetto, dal sindaco e dal presidente della provincia di Genova, dal presidente della regione Liguria, dal questore, dal provveditore regionale alle opere pubbliche, dal sovraintendente per i beni ambientali e architettonici, dal comandante provinciale dei vigili del fuoco e dal presidente dell’autorità portuale. Come si vede, in questa istituzione sono rappresentati tutti i livelli istituzionali, il che garantisce una particolare capacità operativa dell’istituto, funzionale a una rapida realizzazione delle opere e degli interventi previsti.
        Si apre quindi la discussione generale.
        Il senatore DI PIETRO avanza talune perplessità sulla formulazione dei commi 2 e 3 dell’articolo 1 e chiede, in particolare, chiarimenti al relatore e al rappresentante del Governo sulla natura e le attribuzioni della società a prevalente partecipazione del comune di Genova, prevista nel citato comma 2, cui sono affidate particolari funzioni in materia di progettazione e realizzazione delle opere previste. In particolare, ritiene discutibile la possibilità di assommare questa duplice funzione in capo a una società controllata dall’ente locale che dispone gli interventi. Inoltre, il carattere ibrido di questo soggetto – privato ma a prevalente partecipazione pubblica – rende, a suo avviso, non definito il sistema dei controlli cui l’attività di tale ente dovrebbe essere assoggettato.
        A quest’ultimo rilievo il presidente VILLONE replica che non viene toccato dal provvedimento in esame il sistema dei controlli pubblicistici ordinariamente previsto sulla progettazione e realizzazione di opere pubbliche.
        Il senatore DI PIETRO ritiene comunque incerta e non sufficientemente definita la natura giuridica del soggetto previsto nell’ultimo periodo del comma 1.
        Su quest’ultimo aspetto il senatore PELLEGRINO osserva l’improprietà del richiamo all’istituto dell’«avvalimento» contenuto nel citato ultimo periodo del comma 2 dell’articolo 1. L’istituto dell’avvalimento determina infatti uno sdoppiamento tra rapporto di impiego e rapporto di servizio; nel caso di specie, invece, la società a prevalente partecipazione del comune di Genova è, evidentemente, un soggetto giuridico distinto dal comune, dotato di una autonoma personalità.
        Quanto all’attività di questa società, il Consiglio di Stato, pronunciandosi con riferimento a fattispecie simili, ha chiarito che le società a prevalente partecipazione degli enti locali debbano comunque seguire nel caso di affidamento di lavori pubblici procedure ad evidenza pubblica laddove esercitino funzioni di tipo pubblicistico.
        Il presidente VILLONE propone che il seguito dell’esame sia rinviato e che il termine per la presentazione degli emendamenti sia fissato per le ore 19 di oggi.
        Non essendovi obiezioni così rimane stabilito.
        Il seguito dell’esame è quindi rinviato.


IN SEDE DELIBERANTE
(4217) Disciplina delle attività di informazione e di comunicazioni delle pubbliche amministrazioni, approvato dalla Camera dei deputati in un testo risultante dall’unificazione dei disegni di legge d’iniziativa dei deputati Frattini; Di Bisceglie ed altri
(Ripresa della discussione e rinvio)

        Si riprende la discussione sospesa con l’esame degli emendamenti.
        Il senatore GUBERT illustra gli emendamenti 1.100 e 1.200, volti a meglio definire l’ambito di applicazione della disciplina in esame, che non dovrebbe, a suo avviso, interferire con l’autonomia organizzativa delle amministrazioni regionali e locali.
        Formulano un parere contrario sugli emendamenti il rappresentante del GOVERNO e il presidente VILLONE, che assume le funzioni del relatore in assenza del senatore Besostri.
        Accertata la presenza del prescritto numero di senatori, la Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti 1.100 e 1.200. Sono quindi approvati con distinte votazioni gli articoli 1 e 2 nel testo trasmesso dall’altro ramo del Parlamento.
        Il senatore GUBERT illustra quindi l’emendamento 3.100, volto a definire le competenze della Presidenza del Consiglio e a prevedere che siano i presidenti degli esecutivi regionali a definire i messaggi di utilità sociale che la concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo può trasmettere a titolo gratuito nelle sue trasmissioni a diffusione regionale.
        Concorda con questi rilievi il senatore ROTELLI, che dichiara il proprio voto favorevole sull’emendamento.
        Prende quindi la parola sull’ordine dei lavori il senatore BOSI, che richiama l’attenzione del Presidente e del rappresentante del Governo sugli emendamenti riferiti all’articolo 16, accantonati nella seduta di ieri e in particolare sull’emendamento 16.5 che dichiara di sottoscrivere.
        Il senatore BORNACIN ricorda che la sua parte politica condiziona all’approvazione di tale emendamento il consenso alla trattazione del disegno di legge in titolo in sede deliberante.
        Interviene quindi il senatore SCHIFANI che, nel sottoscrivere l’emendamento 16.5, dichiara che i Gruppi del Polo condizionano all’approvazione di questo emendamento il mantenimento della discussione del provvedimento in titolo in sede deliberante.
        Anche il senatore STIFFONI sottoscrive l’emendamento 16.5, mentre il senatore MAGNALBÒ ribadisce che la sua parte politica attribuisce un valore essenziale all’approvazione di questo emendamento.
        A richieste di chiarimento avanzate dai senatori SCHIFANI e DI PIETRO, il presidente VILLONE replica prendendo atto che i Gruppi della opposizione condizionano il mantenimento della discussione del provvedimento in sede deliberante all’approvazione degli emendamenti 16.2 e 16.5, di identico contenuto.
        Si ritorna quindi all’esame dell’emendamento 3.100, sul quale il rappresentante del GOVERNO e il presidente VILLONE formulano un parere contrario.
        Il senatore GUBERT, nell’insistere sulla votazione dell’emendamento, esprime il suo disagio sull’andamento dei lavori, durante i quali né il rappresentante del Governo né il relatore sembrano mostrarsi disponibili a un aperto confronto su un tema di sicuro rilievo come quello proposto dall’emendamento 3.100.
        Messo ai voti l’emendamento 3.100 non è accolto.
        Con distinte votazioni la Commissione approva quindi gli articoli 3, 4, 5, 6, 7, 8 e 9 nel testo trasmesso dalla Camera dei deputati.
        Il seguito della discussione è quindi rinviato.


CONVOCAZIONE DELLA SEDUTA NOTTURNA

        Il presidente VILLONE propone che venga convocata una seduta notturna per le ore 20,15 di oggi.
        La Commissione concorda.


        
La seduta termina alle ore 16.