ISTRUZIONE (7a)

MERCOLEDI' 15 NOVEMBRE 2000

478a Seduta (pomeridiana)

Presidenza del Vice Presidente
BISCARDI


Interviene il sottosegretario per i beni e le attività culturali D'Andrea.

La seduta inizia alle ore 15,10.

IN SEDE DELIBERANTE
(4447) MONTICONE ed altri. – Tutela del patrimonio storico della grande guerra
(4813) Tutela del patrimonio storico della prima guerra mondiale, approvato dalla Camera dei deputati in un testo risultante dall'unificazione dei disegni di legge d'iniziativa dei deputati Rodeghiero ed altri; Crema ed altri; Ruffino.
(4832) PALOMBO ed altri. – Protezione e conservazione del patrimonio storico della guerra 1915-1918
(Seguito della discussione congiunta e rinvio)

Si riprende la discussione, sospesa nella seduta pomeridiana dell'8 novembre scorso.

Il presidente BISCARDI dà conto dei pareri espressi sul testo unificato del relatore e sui relativi emendamenti dalle Commissioni 1a e 2a. Non è invece ancora pervenuto il parere della Commissione bilancio. Avverte pertanto che la Commissione potrà procedere solo con l'esame degli ordini del giorno presentati, nonché dell'articolo 1 e dei relativi emendamenti, che non hanno implicazioni finanziarie.

Il senatore MONTELEONE illustra il seguente ordine del giorno, precisando che esso è stato presentato in subordine rispetto all'emendamento 1.10:

0/4813-4447-4832/7/1
MONTELEONE, MARRI, BEVILACQUA, PACE

"La 7a Commissione permanente del Senato, in sede di esame del testo unificato per i disegni di legge nn. 4813, 4447 e 4832, recanti "Tutela del patrimonio storico della Prima Guerra mondiale",
impegna il Governo a far sì che i monumenti a memoria dei combattenti e dei caduti della prima guerra mondiale, ovunque a suo tempo collocati, non subiscano manomissioni, spostamenti o alterazioni se privi della autorizzazione del Ministero per i beni e le attività culturali e della Soprintendenza competente per territorio".

Il PRESIDENTE ne dispone l'accantonamento nell'attesa dell'esito della votazione sull'emendamento 1.10.

Il relatore ASCIUTTI illustra il seguente ordine del giorno, volto ad assicurare un finanziamento costante nel tempo per gli interventi previsti dal provvedimento:

0/4813-4447-4832/7/3
ASCIUTTI, relatore

"La 7a Commissione permanente del Senato, in sede di esame del testo unificato per i disegni di legge nn. 4813, 4447 e 4832, recanti "Tutela del patrimonio storico della Prima Guerra mondiale",
considerato che:
la ricognizione, la catalogazione, il restauro, la manutenzione, la gestione e la valorizzazione delle vestigia della Prima Guerra mondiale, perseguite dal testo in esame, rappresentano, per la vastità di tale patrimonio storico, un impegno, quanto mai oneroso anche in termini finanziari, che dovrà coinvolgere in un'opera a lungo termine i privati, gli enti locali e gli altri enti pubblici, le regioni e lo Stato;
il testo in esame, per vincoli inerenti alla manovra finanziaria 2000, reca solo uno stanziamento una tantum di un miliardo per il 2000 e l'autorizzazione ad attivare mutui nel 2001 per un onere complessivo di 15 miliardi;
rilevato peraltro che la suddetta opera deve impegnare in primo luogo tutti i soggetti interessati e, solo in via sussidiaria, lo Stato;
impegna il Governo in sede di approvazione della manovra finanziaria per il 2001 a sottoporre al Parlamento un rifinanziamento, di importo limitato ma a carattere permanente, per il suddetto testo, ovvero a sostenere eventuali proposte emendative di iniziativa parlamentare".

Il sottosegretario D'ANDREA accoglie tale ordine del giorno come raccomandazione, convenendo con l'esigenza di stabilizzare nel tempo il finanziamento e riservandosi di individuare le modalità tecniche idonee allo scopo.

Il relatore ASCIUTTI non insiste per la votazione.

Si passa all'esame dell'articolo 1 e degli emendamenti ad esso riferiti (pubblicati in allegato al resoconto).

Il senatore BRIGNONE dà sinteticamente conto dell'emendamento 1.5, a suo giudizio migliorativo del testo. Rinuncia ad illustrare l'emendamento 1.6, identico all'1.1 presentato dal senatore Monticone. Illustra invece gli emendamenti 1.7 e 1.8, volti ad estendere i benefici del provvedimento alle opere di fortificazione o rifortificazione militare eseguite nell'arco alpino occidentale (o, come fu successivamente chiamato, nel Vallo alpino occidentale), in preparazione della Prima Guerra mondiale. La loro mancata utilizzazione a seguito del cambio di alleanza dell'Italia non ne riduce infatti il rilievo storico e l'esigenza di una piena tutela.

Il senatore MONTICONE illustra l'emendamento 1.1, volto ad evitare che dalla tutela restino escluse le vestigia di origine austriaca e tedesca, ovvero inglese e francese, nonché le vestigia non direttamente collegate al fronte.

Il senatore MONTELEONE illustra l'emendamento 1.10, teso a riconoscere che i monumenti eretti in memoria della Prima Guerra mondiale rientrano a pieno titolo nel suo patrimonio storico. Illustra altresì l'emendamento 1.11, ad esso conseguente.

Il senatore MARRI illustra l'emendamento 1.2, di carattere lessicale e conseguente alla considerazione che le parti in conflitto non erano solo due. Dà conto altresì dell'emendamento 1.3, volto ad includere fra il patrimonio da tutelare anche le armi, nonché dell'emendamento 1.4, teso ad escludere dall'articolo 1 (relativo ai principi generali) il riferimento agli aspetti sanzionatori. Precisa tuttavia che l'emendamento 1.4 è connesso all'emendamento 11.2, volto a collocare i predetti profili sanzionatori nella più naturale sede dell'articolo 11.

Il presidente BISCARDI illustra l'emendamento 1.9, osservando che a suo giudizio dovrebbe essere addirittura più compiutamente recuperata la ricorrenza del 4 novembre. Sollecita pertanto la Commissione ad accogliere tale emendamento, convenendo sull'importanza di dedicare attenzione alla memoria storica della Prima Guerra mondiale e al suo significato per l'unità nazionale.

Il relatore ASCIUTTI dà brevemente conto dell'emendamento 1.12, che egli ritiene preferibile all'1.4, su cui preannuncia pertanto fin d'ora un orientamento sfavorevole.
Si esprime poi sugli altri emendamenti presentati all'articolo 1. Sull'emendamento 1.5 il parere è contrario, in quanto limitativo rispetto al più ampio respiro del provvedimento. Pur comprendendone le ragioni, esprime parere contrario anche sugli emendamenti 1.1 e 1.6, ricordando che – rispetto al testo pervenuto dalla Camera dei deputati – il testo unificato da lui predisposto già ha espunto il riferimento alle specifiche regioni ove realizzare gli interventi e che le risorse stanziate sono comunque limitate. Analogamente, è contrario agli emendamenti 1.7 e 1.8, anch'essi volti ad estendere le aree beneficiarie degli interventi. E' invece favorevole all'emendamento 1.10, a condizione che siano soppresse le parole "dei suoi combattenti e dei suoi caduti". Quanto all'emendamento 1.2, è contrario alla prima parte e ritiene superflua la seconda: invita pertanto il presentatore a ritirarlo. Esprime poi parere contrario anche sugli emendamenti 1.3, atteso che le armi sono già oggetto di una disciplina specifica, e 1.11, che impone vincoli eccessivi limitando la sfera di competenza degli enti locali. Esprime invece parere favorevole sull'emendamento 1.9, a condizione che, nel rispetto dell'intento di pacificazione del provvedimento, siano soppresse le parole "e sul suo significato per il valore dell'unità nazionale". Ribadisce infine parere contrario sull'1.4, invitando i presentatori a convergere sull'1.12 da lui presentato al medesimo fine di espungere dall'articolo 1 gli aspetti sanzionatori.

Sugli emendamenti all'articolo 1 si esprime altresì il sottosegretario D'ANDREA, il quale richiama l'orientamento già manifestato dal Governo sul disegno di legge (del quale sottolinea l'iniziativa parlamentare) nel corso dell'esame presso la Camera dei deputati.
Sull'emendamento 1.5, conviene con il parere contrario del relatore. Sugli emendamenti 1.1 e 1.6, ritiene invece che possano essere accolti a condizione di fugare i legittimi dubbi del relatore nella successiva articolazione degli interventi. Conviene altresì con il parere del relatore sull'emendamento 1.10 e anticipa un orientamento contrario all'1.11, con riferimento al quale ritiene peraltro indispensabile fissare quanto meno un termine di vetustà affinché i monumenti possano beneficiare del sostegno. Invita poi il presentatore a ritirare gli emendamenti 1.7 e 1.8, eventualmente trasformandoli in un ordine del giorno, convenendo sul punto con le argomentazioni del relatore. Si associa altresì al parere contrario del relatore sull'emendamento 1.2, osservando tuttavia che il riferimento alla "gestione" contenuto al comma 2 dell'articolo 1 non è privo di ambiguità. Quanto all'emendamento 1.3, conviene con il parere contrario del relatore: le armi in quanto tali sono infatti soggette ad una specifica disciplina e, quando non sono più tali, rientrano a pieno titolo fra i reperti mobili e i cimeli, già previsti alla lettera c) del comma 2. Invita poi i presentatori a ritirare gli emendamenti 1.11 e 1.4. Sull'emendamento 1.9, conviene che esso possa essere riformulato in modo migliore, eventualmente richiamando il significato della Prima Guerra mondiale per la storia nazionale. Esprime infine parere favorevole sull'emendamento 1.12.

Si passa alle votazioni.

Il senatore BRIGNONE dichiara il suo convinto voto favorevole sull'emendamento 1.5, esprimendo stupore per l'incongruenza che traspare nei pareri resi dal relatore, sfavorevole all'emendamento in oggetto in quanto limitativo, ma anche agli emendamenti 1.7 e 1.8, in quanto volti al contrario ad ampliare le aree beneficiarie.

Dopo che il PRESIDENTE ha accertato la presenza del numero legale ai sensi dell'articolo 30, comma 2, del Regolamento, l'emendamento 1.5 è posto ai voti e respinto.

La Commissione accoglie invece l'emendamento 1.1, identico all'1.6.

Con riferimento all'emendamento 1.10, il senatore MONTELEONE accoglie la riformulazione suggerita dal relatore.

Il senatore BRIGNONE propone di modificare ulteriormente l'emendamento 1.10, includendovi anche altre forme di testimonianza e recuperando le indicazioni dell'ordine del giorno n. 1 relative al rispetto della loro dignità.

Il senatore LORENZI manifesta un orientamento favorevole, convenendo sull'opportunità di includere fra le vestigia della Prima Guerra mondiale il ricordo di coloro che hanno combattuto e sono caduti su tutti i fronti di guerra. Dichiara pertanto la sua preferenza per la stesura originaria dell'emendamento.

Il senatore PAPPALARDO rileva criticamente l'imprecisa individuazione delle finalità del provvedimento, che a suo giudizio non può essere condizionata unicamente da pur rilevanti ragioni di cassa. Invita pertanto ad evitare forme esasperate e feticistiche di attenzione ai singoli oggetti ed a concentrare l'attenzione sulla tutela delle vestigia storiche proprie della Prima Guerra mondiale. Del resto, osserva, un eventuale eccessivo ampliamento degli oggetti di tutela rischierebbe di alimentarsi all'infinito. Al riguardo, cita a titolo di esempio i resti dei campi di concentramento dei prigionieri austro-ungarici e tedeschi tuttora esistenti in Puglia.

Il senatore MASULLO preannuncia il proprio voto contrario sull'emendamento 1.10, sia nella formulazione originaria che nel nuovo testo. Ritiene infatti che l'obiettivo principale del provvedimento sia e debba rimanere quello di recuperare alla memoria storica nazionale le vestigia della Prima Guerra mondiale, non già le sue celebrazioni.

Il senatore MONTICONE osserva che il riferimento ai monumenti potrebbe essere più opportunamente collocato alla lettera c) del comma 2 dell'articolo 1, anziché al comma 1.

Conviene il senatore MONTELEONE.

Il senatore MONTICONE osserva altresì che la lettera a) del comma 2, posta l'avvenuta approvazione degli identici emendamenti 1.1 e 1.6, può ormai intendersi comprensiva delle opere indicate dagli emendamenti 1.7 e 1.8. Tale interpretazione gli pare sostenibile senza timori quanto alla dispersione dei pochi fondi disponibili, anche perché il provvedimento riconosce priorità agli interventi sull'Altipiano di Asiago, fugando così le preoccupazioni in ordine ad un eventuale insufficienza dei fondi a disposizione.

Il senatore TONIOLLI si associa alla considerazione relativa all'esigenza di recuperare in via prioritaria la memoria storica della Prima Guerra mondiale attraverso le sue vestigia e giudica conseguentemente superfluo ogni riferimento ad altri profili.

Previa dichiarazione di astensione del senatore MASULLO, la Commissione approva infine l'emendamento 1.10 (nuovo testo) con l'intesa che esso sia collocato alla lettera c) del comma 2.

Il senatore MONTELEONE ritira conseguentemente l'ordine del giorno n. 1.

Il senatore BRIGNONE conviene con le considerazioni del senatore Monticone e ritira l'emendamento 1.7. Tuttavia, onde evitare di addivenire in futuro ad interpretazioni limitative, trasforma l'1.8 nel seguente ordine del giorno, che viene sottoscritto da numerosi senatori e che – dopo il parere favorevole del RELATORE – il sottosegretario D'ANDREA dichiara di accogliere:

0/4813-4447-4832/7/4
BRIGNONE, MELE, MONTICONE, PAPPALARDO, BRUNO GANERI, LOMBARDI SATRIANI, MARRI, MONTELEONE, ASCIUTTI, BISCARDI, RESCAGLIO, LORENZI, MASULLO, NAVA, TONIOLLI

"La 7a Commissione permanente del Senato, in sede di esame del testo unificato per i disegni di legge nn. 4813, 4447 e 4832, recanti "Tutela del patrimonio storico della Prima Guerra mondiale",
impegna il Governo a considerare comprese, fra le opere di cui all'articolo 1, comma 2, lettera a), le opere di fortificazione e rifortificazione militare eseguite nell'arco alpino occidentale tra il 1882 e il 1914, nonché le altre opere comunque riconducibili alla Prima Guerra mondiale site sul territorio nazionale".


Il senatore MARRI ritira gli emendamenti 1.2 e 1.3.

Il senatore MONTELEONE ritira l' emendamento 1.11.

Con riferimento all' emendamento 1.9, il senatore LOMBARDI SATRIANI invita il presentatore a sostituire le parole "riflessione storica" con le altre "riflessione critica", a suo giudizio più idonea a realizzare lo spirito dell'emendamento.

Il senatore MONTELEONE rivolge un accorato appello a mantenere distinta la storia dalla critica storica.

Il senatore BRIGNONE manifesta disponibilità ad accogliere l' emendamento qualora dopo le parole "sul suo significato" fossero inserite le altre "non unanimemente riconosciuto".

Il senatore MARRI dichiara di aggiungere la sua firma e di votare conseguentemente a favore dell'emendamento se mantenuto immodificato.

Il presidente BISCARDI dichiara di mantenere inalterato il testo dell'emendamento 1.9.

Il senatore BRIGNONE dichiara voto contrario, ritenendo fortemente inopportuno – pur nel pieno rispetto dei caduti – conferire un significato precostituito alla interpretazione storica della Prima Guerra mondiale.
In considerazione dell'inizio dei lavori dell'Assemblea, ritiene altresì che la seduta della Commissione debba avere termine.

Il presidente BISCARDI fa presente che, essendo iniziate le dichiarazioni di voto, deve concludersi la relativa votazione. Quanto ai contenuti dell'emendamento, nega che esso abbia il significato attribuitogli dal senatore Brignone.

Il senatore TONIOLLI suggerisce di inserire, dopo le parole "Prima Guerra mondiale" le altre "e ultima di Indipendenza".

Il senatore MONTICONE invita il presentatore a ritirare l'emendamento 1.9, non per accedere ad interpretazioni di parte ma per limitare il provvedimento al suo scopo originario, cioè la tutela delle vestigia materiali della Prima Guerra mondiale.

Il senatore LOMBARDI SATRIANI ribadisce la propria proposta di modifica e dichiara che, qualora essa non fosse accolta, il suo voto non potrebbe essere favorevole.

Il senatore LORENZI manifesta stupore per il dibattito suscitato dall'emendamento che, a suo giudizio, ha un significato positivo, stimolando una riflessione sul sacrificio dei caduti. Suggerisce tuttavia di sostituire le parole "per il valore dell'unità nazionale" con le altre "per l'Italia".

Il presidente BISCARDI ribadisce di mantenere inalterata la formulazione dell'emendamento. Ricorda infatti che esso è il frutto di molteplici sollecitazioni rivoltegli di anno in anno da tanti cittadini in occasione della ricorrenza del 4 novembre, cui egli ritiene doveroso dare seguito.

Posto infine ai voti, l'emendamento 1.9 è accolto dalla Commissione.

Il relatore ASCIUTTI esprime l'auspicio che l'approvazione di tale emendamento non sia d'ostacolo ad una sollecita conclusione dell'iter presso la Camera dei deputati.

Con riferimento all'emendamento 1.4 il senatore MARRI manifesta disponibilità al ritiro, a condizione che, all'articolo 11, sia approvato l'emendamento 11.2.

Il relatore ASCIUTTI preannuncia fin d'ora parere favorevole sull'emendamento 11.2, con la modifica suggerita nel subemendamento 11.2/1 da lui presentato.

Anche il sottosegretario D'ANDREA preannuncia parere favorevole all'emendamento 11.2.

Il senatore MARRI ritira conseguentemente l'emendamento 1.4.

La Commissione accoglie infine l'emendamento 1.12, nonché, con separata votazione, l'articolo 1 come modificato.

Il seguito della discussione congiunta è quindi rinviato.

SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE

Il senatore PAPPALARDO propone che la Commissione sollevi questione di competenza sul disegno di legge n. 4851 (restauro Italia), attualmente assegnato alla Commissione ambiente.

Conviene la Commissione.

Il senatore PAPPALARDO chiede altresì che il Ministero della pubblica istruzione sia sollecitato a trasmettere al Parlamento il programma quinquennale di attuazione della riforma dei cicli scolastici, approvato due settimane fa dal Consiglio dei Ministri e sul quale si è aperta un'ampia polemica fuori e dentro le Aule parlamentari. Del tutto irrituale può dirsi infatti la pubblicità dell'atto assicurata attraverso Internet, in assenza della formale presentazione del testo definitivo al Parlamento.

Il presidente BISCARDI fornisce assicurazioni.

La seduta termina alle ore 16,45.

EMENDAMENTI AL TESTO UNIFICATO PREDISPOSTO DAL RELATORE
PER I DISEGNI DI LEGGE NN. 4447, 4813 E 4832

Art. 1

1.5
BRIGNONE

Al comma 1, dopo le parole: "delle vestigia" inserire le seguenti: "di cui al comma 2".
___________________

1.1
MONTICONE

Al comma 1 sopprimere le parole: "del fronte terrestre italiano".
_________________

1.6
BRIGNONE

Al comma 1 sopprimere le parole: "del fronte terrestre italiano".
_________________


1.10
MONTELEONE, MARRI, BEVILACQUA, PACE

Al comma 1, dopo la parola: "mondiale" aggiungere le seguenti: " , dei monumenti a memoria della stessa, dei suoi combattenti e dei suoi caduti".
__________________

1.10 (nuovo testo)
MONTELEONE, MARRI, BEVILACQUA, PACE

Al comma 1, dopo la parola: "mondiale" aggiungere le seguenti: " , dei monumenti a memoria della stessa".
__________________

1.7
BRIGNONE

Dopo il comma 1, inserire il seguente:
"1-bis. Nel patrimonio storico della prima guerra mondiale sono comprese le opere di fortificazione e rifortificazione militare eseguite nel Vallo alpino occidentale tra il 1882 e il 1914".
__________________


1.8
BRIGNONE

Dopo il comma 1, inserire il seguente:
"1-bis. Nel patrimonio storico della prima guerra mondiale sono comprese le opere di fortificazione e rifortificazione militare eseguite nell'arco alpino occidentale tra il 1882 e il 1914".
_________________


1.2
MARRI, BEVILACQUA, PACE

Al comma 2, sopprimere la parola: “la gestione” e sostituire le parole “a entrambe le “ con la parola “alle”.
__________________

1.3
MARRI, BEVILACQUA, PACE

Al comma 2, lettera c), sostituire le parole: "e tabernacoli" con le seguenti: ", tabernacoli e armi".
_____________________

1.11
MONTELEONE, MARRI, BEVILACQUA, PACE

Dopo il comma 2, inserire il seguente:
"2-bis. I monumenti, le stele, i cippi, le cappelle eretti in memoria della 1° Guerra mondiale e dei relativi combattenti e caduti appartengono allo Stato e costituiscono beni culturali ed ambientali, sottoposti alle disposizioni ed alla tutela previsti dall'articolo 151 del decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 490.".
__________________

1.9
BISCARDI

Dopo il comma 2, inserire il seguente:
"2-bis. La Repubblica promuove, particolarmente nella ricorrenza del 4 novembre, la riflessione storica sulla Prima Guerra mondiale e sul suo significato per il valore dell'unità nazionale."
____________________

1.4
MARRI, BEVILACQUA, PACE

Sopprimere il comma 3.
____________________

1.12
ASCIUTTI, relatore

Al comma 3, sopprimere le parole da: ", anche agli effetti" fino alla fine del comma.