DIFESA (4a)

MERCOLEDÌ 24 LUGLIO 1996


10a Seduta

Presidenza del Presidente
GUALTIERI

Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Brutti.

La seduta inizia alle ore 15,40.

IN SEDE REFERENTE
(845) Conversione in legge del decreto-legge 1o luglio 1996, n. 346, concernente partecipazione italiana alla missione di pace in Bosnia
(Seguito e conclusione dell'esame)

Il PRESIDENTE ricorda che nella seduta precedente era iniziato l'esame degli ordini del giorno.

Il senatore MANCA preannuncia che la sua parte politica voterà contro l'ordine del giorno n. 1 (nuovo testo) del senatore Russo Spena, poichè con esso si impegna il Governo a porre in essere atti di vera e propria ingerenza negli affari interni di Stati stranieri.

Il senatore PELLICINI dichiara che la sua parte politica voterà contro l'ordine del giorno n. 1 (nuovo testo) che è il risultato di un accordo di mera facciata tra le forze che compongono la maggioranza, poichè Rifondazione comunista mantiene comunque la sua contrarietà alla missione italiana in Bosnia e all'impiego dei contingenti della Nato nelle operazioni di mantenimento della pace in quella regione.

Il senatore UCCHIELLI esprime voto favorevole sull'ordine del giorno n. 1 (nuovo testo) che con le modifiche apportate convince la sua parte politica.

Il senatore AGOSTINI dichiara a sua volta voto favorevole sull'ordine del giorno n. 1 (nuovo testo).

Il senatore DOLAZZA dichiara il voto contrario della Lega Nord sull'ordine del giorno n. 1 (nuovo testo).

Dopo che il PRESIDENTE ha ricordato i pareri favorevoli espressi dal Governo e dal relatore sull'ordine del giorno n. 1 (nuovo testo), questo, posto ai voti, è approvato.

Dopo che il Governo ha precisato di essere contrario all'ordine del giorno n. 2, questo, posto ai voti, è respinto.

Viene quindi posto ai voti e approvato l'ordine del giorno n. 3 con l'astensione del senatore Russo Spena.

Si passa all'esame degli emendamenti 1.1, 1.2 e 1.3, di identica formulazione, volti a prevedere l'invio di obiettori di coscienza, nei territori della ex Jugoslavia che i presentatori danno per illustrati.

Il senatore MANCA, poichè non ritiene opportuno imputare soltanto al Comando militare la responsabilità di scegliere le zone in cui impiegare gli obiettori di coscienza, esprime profonda perplessità sugli emendamenti.

Il sottosegretario BRUTTI ritiene invece che occorra salvaguardare il principio dell'unità del comando. Pertanto l'individuazione delle zone in cui impiegare gli obiettori di coscienza non può che essere rimessa ai responsabili militari.

Il senatore PALOMBO esprime forti riserve sull'invio degli obiettori in zone di operazioni militari, perchè ciò non mancherà di provocare un aggravio di responsabilità per i comandi militari.

Il senatore PETRUCCI, dopo aver dichiarato di condividere le valutazioni del Governo circa l'opportunità di salvaguardare l'unità del comando, osserva che l'invio di obiettori di coscienza nei territori della ex Jugoslavia permetterà di intensificare il contributo italiano al processo di pace e di ricostruzione, con interventi di tipo completamente diverso da quelli, necessari e meritori, che attualmente sta svolgendo il contingente militare.

Il relatore LORETO chiarisce che gli emendamenti prevedono che l'attività degli obiettori di coscienza debba essere svolta senza interferire con la missione Nato e sotto la totale responsabilità degli enti presso cui gli obiettori prestano servizio. È evidente che gli obiettori svolgeranno compiti completamente diversi da quelli del contingente militare e potranno offrire un valido contributo per intensificare il processo di pace e di ricostruzione in quei territori. Ritiene in conclusione che gli emendamenti siano meritevoli di accoglimento.

Il senatore MANCA ribadisce che, pur salvaguardando l'unità di comando, occorrerebbe definire in modo più chiaro le responsabilità delle Forze armate e degli altri enti nella gestione dell'attività degli obiettori nei territori della ex Jugoslavia.

Il senatore DOLAZZA esprime a sua volta riserve sull'opportunità di inviare gli obiettori di coscienza nei territori della ex Jugoslavia, perchè ciò determinerà inevitabilmente un aggravio delle responsabilità del comando militare italiano.

Il PRESIDENTE pone quindi ai voti l'emendamento 1.1, di identico contenuto agli emendamenti 1.2 e 1.3.

La Commissione approva.
Prende quindi la parola il senatore LORETO, per il quale il dibattito ha posto in evidenza l'apporto decisivo delle nostre Forze armate per la soluzione del conflitto bosniaco. L'impegno in operazioni di peace-
keeping deve essere ormai considerato un compito ordinario del nostro strumento militare e quindi è quanto mai auspicabile che venga istituito un apposito capitolo di spesa destinato alle missioni fuori area. In conclusione auspica un'ampia convergenza delle forze politiche sul decreto-legge in esame.

Il sottosegretario BRUTTI raccomanda la rapida approvazione del decreto-legge in titolo.

Per dichiarazione di voto intervengono i senatori DE SANTIS, PALOMBO, PELLICINI, MANCA e UCCHIELLI favorevoli e RUSSO SPENA contrario per le ragioni da lui già espresse in sede di discussione generale.

La Commissione conferisce quindi mandato al relatore a riferire favorevolmente all'Assemblea sul disegno di legge in titolo con le modifiche proposte e a richiedere l'autorizzazione alla relazione orale.

(360) LORETO ed altri. - Proroga delle disposizioni della legge 14 luglio 1993, n. 249, per la celebrazione del 50 anniversario della proclamazione della Repubblica, dell'elezione dell'Assemblea costituente e della promulgazione della Costituzione
(440) ELIA ed altri. - Proroga delle disposizioni della legge 14 luglio 1993, n. 249, per la celebrazione del 50 anniversario della proclamazione della Repubblica, dell'elezione dell'Assemblea costituente e della promulgazione della Costituzione
(Seguito e conclusione dell'esame congiunto. Richiesta di trasferimento alla sede deliberante)

Il PRESIDENTE avverte che la Commissione bilancio ha espresso parere favorevole sul testo, a condizione che sia accolto l'emendamento 2.3 del senatore Morando e che ha prospettato l'opportunità di ridurre lo stanziamento a 6 miliardi. Il parere è invece contrario su tutti gli altri emendamenti.

Il senatore LORETO, relatore sul provvedimento, dopo aver dato per illustrato l'emendamento 1.0.1, in relazione al parere espresso dalla 5a Commissione dichiara di ritirare il suddetto emendamento e l'emendamento 2.2. Nel sostenere quindi la necessità di porre in essere ogni utile sforzo per giungere ad una rapida approvazione del medesimo, ritiene utile accedere alla richiesta di riduzione dell'onere complessivo da 8 a 6 miliardi, come suggerito nel parere della Commissione bilancio e a tale riguardo presenta l'emendamento 2.4, che rinuncia ad illustrare. Fa poi proprio l'emendamento 2.3 del senatore Morando e lo dà per illustrato.

Il senatore MANCA preannuncia il voto favorevole sugli emendamenti 2.4 e 2.3.

Il senatore GUBERT, nel ricordare di aver seguito in sede di Commissione bilancio l'esame del provvedimento in titolo, manifesta profonde perplessità sull'emendamento 2.3 che a suo avviso, potrebbe finire per incidere su postazioni di bilancio già impegnate.

Interviene poi il senatore AGOSTINI, il quale nel dichiarare di accettare l'emendamento del senatore Morando, ricorda che i suoi emendamenti - che ritira alla luce del parere negativo della Commissione bilancio -, si muovevano in realtà in direzione analoga a quella dell'emendamento dello stesso senatore Morando, anche se intendevano estendere la vigenza del provvedimento su un arco temporale di tre esercizi finanziari.

Il sottosegretario per la difesa BRUTTI, dichiara di concordare con le proposte formulate dal relatore.

Il PRESIDENTE pone ai voti separatamente gli emendamenti 2.4 e 2.3 che sono approvati.

Interviene quindi per dichiarazione di voto il senatore GUBERT, il quale ribadisce le perplessità già manifestate su un provvedimento che appesantisce il grave fardello della spesa pubblica; si dichiara quindi ad esso contrario.

Il senatore RUSSO SPENA annuncia invece il proprio voto favorevole, pur manifestando profonda amarezza per la sorte riservata dalla Commissione bilancio agli emendamenti del senatore Agostini e del senatore Guerzoni ed altri. Ad avviso del senatore Russo Spena, va rilevato che la Commissione bilancio dovrebbe trattare almeno con altrettanto rigore anche le spese militari, sulle quali eserciterà una severa e rigorosa vigilanza.

Il senatore MANCA, a sua volta, annuncia il voto favorevole della sua parte politica, prendendo atto con soddisfazione del positivo segnale proveniente dalla decisione di ridurre gli oneri di spesa che esso reca.

Il senatore AGOSTINI, nell'annunciare il proprio voto favorevole, desidera sottolineare il significato che l'approvazione del provvedimento reca con sè e ricorda che il prossimo ottobre a Roma saranno ufficialmente aperte le celebrazioni del 2 giugno 1946, alle quali prenderanno parte migliaia di studenti, insieme con i protagonisti di quello storico evento. Nel ribadire l'alto valore di una decisione politica che intende ricordare alle giovani generazioni uno degli atti fondanti del nostro ordinamento democratico, il senatore Agostini osserva infine che di tutto il ciclo celebrativo il Parlamento potrà conoscere nel dettaglio lo svolgimento attraverso le relazioni che la Presidenza del Consiglio è chiamata a redigere.

Il senatore UCCHIELLI, nel concordare con le considerazioni svolte dal senatore Agostini, rivolge al senatore Gubert un caloroso invito a riconsiderare la sua posizione, rilevando che la spesa recata dal provvedimento si rivelerà quanto mai utile e proficua per colmare quella carenza di informazione che, specie nelle giovani generazioni, penalizza la conoscenza degli ultimi cinquant'anni della storia nazionale.

Il senatore GUBERT accoglie l'invito rivoltogli ed annuncia quindi che voterà a favore del provvedimento.

Il senatore PELLICINI, nel ringraziare il senatore Agostini, ritiene che nell'imminenza dell'apertura di una fase evolutiva del nostro ordinamento è quanto mai opportuno che la collettività nazionale, e soprattutto i giovani, possano conoscere, senza partigianerie, i fatti storici che hanno condotto alla costruzione della Repubblica italiana. La sua parte politica, consapevole che anche i conflitti interni si risolvono poi in uno strumento di unificazione nazionale, voterà a favore del provvedimento.

La Commissione, conferisce quindi al senatore Loreto mandato a riferire in senso favorevole sui disegni di legge nn. 360 e 440, di contenuto identico, con le modifiche accolte; incarica peraltro all'unanimità il Presidente di richiedere alla Presidenza del Senato il trasferimento in sede deliberante dei provvedimenti medesimi.

Il sottosegretario BRUTTI, nel riservarsi di far conoscere la formale decisione del Governo, annuncia sin d'ora il suo personale assenso alla proposta di trasferimento in sede deliberante.

IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO
Schema di decreto ministeriale per il riparto di contributi a favore di enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi (n. 26)
(Parere al Ministro della difesa, ai sensi dell'articolo 1, comma 40, della legge 28 dicembre 1995, n. 549: rinvio dell'emissione del parere)
(R139 b00, C04a, 0004o)

Il presidente GUALTIERI, nel prendere atto della richiesta di breve rinvio formulata dal senatore Petrucci, ritiene che tale intervallo potrà consentire un proficuo approfondimento su tutti gli aspetti del provvedimento in titolo.

Alle valutazioni del Presidente si associa il senatore LORETO, sollecitando il Governo a fornire al relatore e alla Commissione ogni utile elemento di conoscenza e di informazione.

L'esame del provvedimento è quindi rinviato.

SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE
(A007 000, C04a, 0006o)

Il presidente GUALTIERI informa la Commissione che intende porre all'ordine del giorno della prossima settimana il disegno di legge sull'istituzione della Guardia costiera, per il quale si riserva di nominare il relatore. Annuncia altresì che la prossima settimana presumibilmente la Commissione sarà chiamata ad esaminare due decreti-legge che la Camera dei deputati si accinge a licenziare.

Di ciò prende atto la Commissione.

La seduta termina alle ore 17.


EMENDAMENTI AL DISEGNO DI LEGGE N. 845


Art. 1.

Dopo il comma 2, aggiungere il seguente:

«2-bis. Ai fini di intensificare il contributo italiano al processo di pace e di ricostruzione della Bosnia Erzegovina, il Ministero della difesa autorizza gli enti convenzionati ai sensi della legge 15 dicembre 1972, n. 772, ad inviare nei territori della ex Jugoslavia, limitatamente alle zone di massima sicurezza individuate dal Comando militare italiano nell'ambito del territorio sottoposto alla sua responsabilità, obiettori di coscienza che ne facciano richiesta, senza oneri aggiuntivi per lo Stato, nè interferenze con la missione NATO svolta dal contingente militare italiano e sotto la totale responsabilità degli enti presso cui detti obiettori prestano servizio».
1.1
Petrucci, Loreto, Ucchielli
Dopo il comma 2, aggiungere il seguente:

«2-bis. Al fine di intensificare il contributo italiano al processo di pace e di ricostruzione della Bosnia Erzegovina, il Ministero della difesa autorizza gli enti convenzionati ai sensi della legge 15 dicembre 1972, n. 772, ad inviare nei territori della ex Jugoslavia, limitatamente alle zone di massima sicurezza individuate dal Comando militare italiano nell'ambito del territorio sottoposto alla sua responsabilità, obiettori di coscienza che ne facciano richiesta, senza oneri aggiuntivi per lo Stato, nè interferenze con la missione NATO svolta dal contingente militare italiano e sotto la totale responsabilità degli enti presso cui detti obiettori prestano servizio».
1.2
Semenzato
Dopo il comma 2, aggiungere il seguente:

«2-bis. Al fine di intensificare il contributo italiano al processo di pace e di ricostruzione della Bosnia Erzegovina, il Ministero della difesa autorizza gli enti convenzionati ai sensi della legge 15 dicembre 1972, n. 772, ad inviare nei territori della ex Jugoslavia, limitatamente alle zone di massima sicurezza individuate dal Comando militare italiano nell'ambito del territorio sottoposto alla sua responsabilità, obiettori di coscienza che ne facciano richiesta, senza oneri aggiuntivi per lo Stato, nè interferenze con la missione NATO svolta dal contingente militare italiano e sotto la totale responsabilità degli enti presso cui detti obiettori prestano servizio».
1.3
Il Governo

EMENDAMENTI AI DISEGNI DI LEGGE NN. 360 e 440


Art. 1.

Al comma 1 sostituire la parola: «1997» con l'altra: «1998».
1.1
Agostini
Dopo l'articolo 1 inserire il seguente:

«Art. 1-bis.

1. Per concorrere alla realizzazione, nell'area dell'ex campo di concentramento di Fossoli sita nel territorio del comune di Carpi, del memoriale-parco al deportato per motivi politici o razziali, come previsto dalla legge 15 giugno 1984, n. 241, è autorizzata a favore della omologa Fondazione l'erogazione di un contributo di lire 3.000 milioni, in ragione di 500 milioni per l'anno 1996, 1.000 milioni per l'anno 1997 e 1.500 milioni per l'anno 1998».
1.0.1
Guerzoni, Debenedetti, Passigli, Ossicini, Besostri, Loreto, Duva, Smuraglia, Albertini, Cò, Castellani

Art. 2.

All'emendamento 2.1 sostituire le parole: «lire 4 miliardi per l'anno 1998» con le altre: «2 miliardi per l'anno 1998».
2.1/1
Agostini
Al comma 1, sostituire le parole: «in ragione di lire 4 miliardi per ciascuno degli anni 1996 e 1997» con le altre: «in ragione di lire 2 miliardi per ciascuno degli anni 1996 e 1997 e di lire 4 miliardi per l'anno 1998,».
2.1
Agostini
Al comma 1, costituire le parole «lire 8 miliardi» con le altre «lire 6 miliardi».
2.4
Il Relatore
Al comma 1 sostituire le parole da «mediante» fino a «Presidenza del Consiglio dei Ministri» con le seguenti: «utilizzando quota delle disponibilità per i disegni di legge già approvati dal Consiglio dei Ministri di cui all'articolo 3, comma 2, del decreto-legge 20 giugno 1996, n. 323»; e aggiungere infine il seguente comma:

«2. Il Ministro del tesoro è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio».
2.3
Morando, Loreto
Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:

«1-bis. All'onere derivante dall'articolo 1-bis si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto al capitolo 6856 dello stato di previsione del Ministero del Tesoro per gli anni 1996-1998, utilizzando parzialmente l'accantonamento relativo alla rubrica Presidenza del Consiglio dei Ministri».
2.2
Loreto, Guerzoni, Debenedetti, Duva, Smuraglia, Albertini, Cò