TERRITORIO, AMBIENTE, BENI AMBIENTALI (13a)

MARTEDI' 21 NOVEMBRE 2000

480ª Seduta

Presidenza del Presidente

GIOVANELLI

Interviene il sottosegretario di Stato per l'ambiente Fusillo.

La seduta inizia alle ore 15,30.

PROCEDURE INFORMATIVE

Interrogazione

Il sottosegretario FUSILLO risponde all'interrogazione 3-04070, cui dichiara di aggiungere la firma il senatore Iuliano. Già il comitato per la tutela del fiume Sesia ed il comune di Varallo avevano rappresentato contrarietà allo sfruttamento idroelettrico del bacino, dovendosi subordinare qualsiasi autorizzazione ad uno studio sull'uso plurimo delle acque; il Ministero dell'ambiente, poi, si è attivato per giungere ad una migliore definizione del problema e per richiamare gli enti territoriali allo svolgimento delle proprie competenze in materia di valutazione della compatibilità ambientale.
Pertanto, il 13 aprile scorso si richiese alla regione Piemonte di far conoscere quali fossero le richieste di derivazione in corso di autorizzazione nel bacino idrografico del fiume Sesia, fornendo il relativo quadro procedurale e la risposta al quesito se - ricorrendone gli estremi - si sia dato seguito allo svolgimento della procedura di valutazione di impatto ambientale (VIA); laddove ciò non fosse avvenuto, si invitava a comunicare entro trenta giorni l'avvenuto inizio del procedimento e, successivamente, i suoi esiti. Il 2 giugno l'assessorato all'ambiente della regione Piemonte ha risposto che risulta attivata - e positivamente conclusa - la verifica dell'assoggettabilità a VIA in un solo caso, quello del progetto relativo all'impianto idroelettrico sul torrente Vogna.
La provincia di Vercelli, subdelegataria di competenze regionali sulle derivazioni idriche, ha dichiarato che, sin con delibera del 30 dicembre 1999, promosse la realizzazione di uno studio finalizzato alla pianificazione dell'uso plurimo delle acque in Valsesia, destinando a tale scopo 60 milioni di lire a parziale copertura dei costi; peraltro, la più complessa questione della tutela della risorsa idrica rientra nelle competenze regionali nell'ambito della redazione dei piani di tutela delle acque. Il 22 febbraio 2000 il consiglio provinciale di Vercelli approvò un ordine del giorno che citava il progetto di sfruttamento idroelettrico presentato dall'Enel nel 1985 ed a tutt'oggi non accolto a causa delle notevoli opposizioni istituzionali e locali; la provincia richiedeva il supporto tecnico-economico alla regione Piemonte per pervenire ad una rapida definizione della pianificazione delle acque, anche ai fini di una sua efficacia come piano stralcio del piano di tutela del bacino del Sesia. Essa dichiarò che - in attesa degli esiti del predetto studio ed in assenza della realizzazione del grande impianto di derivazione dell'Enel - avrebbe rilasciato le nuove autorizzazioni di sfruttamento idroelettrico nel rispetto della normativa di VIA regionale, delle azioni mitigatrici previste dal decreto legislativo n. 152 del 1999 in materia di deflusso minimo vitale, nonché delle azioni di salvaguardia delle specie ittiche e di garanzia delle attività canoistiche e sportive.
La provincia ha presentato il 17 marzo scorso una rilevazione delle derivazioni esistenti ed in istruttoria in Valsesia, da cui risultano nove derivazioni esistenti e 24 nuove richieste; l'Autorità di bacino del Po dichiara di non disporre al momento di elementi sufficienti per valutare nel dettaglio la questione, perché non ha ricevuto i riscontri richiesti alla regione Piemonte; tuttavia è in fase di conclusione uno studio programmatico sul minimo deflusso vitale negli alvei del Sesia, che si inquadra nelle competenze pianificatorie di bacino. La regione Piemonte, sollecitata ad esercitare le sue competenze - in particolare per formulare un parere di congruità sulla concessione a derivare accordata dalla Giunta provinciale alla società Valsesia Energia nel comune di Varallo il 20 marzo scorso - non ha ancora fatto pervenire una risposta.
Il piano straordinario dell'Autorità di bacino del Po, approvato il 26 ottobre 1999, non indica aree a rischio idrogeologico molto elevato nel bacino del Sesia; l'applicazione di misure di salvaguardia, di cui al recente decreto-legge n. 279 del 2000, è invece vincolata a quel livello di elevato rischio, ma in virtù dell'aggiornamento delle tabelle allegate a quel decreto-legge - per includere i comuni interessati dagli eventi alluvionali dell'ottobre e del 6 novembre, ai sensi del disegno di conversione di quel decreto-legge, come licenziato dal Senato - sarà possibile alla regione Piemonte valutare l'opportunità di inserire anche le situazioni di degrado idrogeologico del bacino del Sesia nell'ambito di applicazione del decreto (che prevede lo stanziamento di 110 miliardi di lire per il 2000 per la riduzione del rischio e le misure di salvaguardia). I programmi regionali di intervento, finanziati ai sensi del decreto-legge n. 180 del 1998, nello scorso triennio hanno comportato l'erogazione alla regione Piemonte di 67,6 miliardi di lire, ma nessun intervento urgente è stato finanziato per le aree di cui all'interrogazione in titolo, in quanto non oggetto di richiesta da parte della medesima regione.

Il senatore IULIANO si dichiara soddisfatto dell'esauriente e dettagliata risposta, auspicando che si proceda alla perimetrazione dell'area interessata ai fini dell'applicabilità delle misure di salvaguardia per le aree a rischio, nonché all'erogazione dei finanziamenti necessari per i relativi interventi di difesa del suolo.


SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE

Il senatore BORTOLOTTO giudica grave che la regione Piemonte non abbia definito il deflusso minimo vitale del Sesia, né metta in condizione gli enti locali di valutare la portata del fiume in rapporto alle derivazioni da autorizzare; auspica perciò che il Ministero competente trovi gli strumenti per indurre la regione a procedere nel senso imposto dalla legge di difesa del suolo e richiesto dalla cittadinanza interessata.

Il senatore RIZZI sollecita la risposta del Governo alla propria interrogazione 3-03724, sullo sversamento in mare di liquidi inquinanti da parte della raffineria Saras, in provincia di Cagliari.

Il sottosegretario FUSILLO dichiara la disponibilità del Governo a fornire la risposta richiesta dal senatore Rizzi, nei tempi in cui la Presidenza riterrà di porla all'ordine del giorno.

Prende atto il presidente GIOVANELLI.

La seduta termina alle ore 15,45.