DIFESA (4ª)

MERCOLEDÌ 19 GENNAIO 2000
200ª Seduta
Presidenza del Presidente
DI BENEDETTO
        Intervengono il ministro della difesa Mattarella ed il sottosegretario per lo stesso dicastero Guerrini.
        La seduta inizia alle ore 15.


SULLA SCOMPARSA DEL GIOVANE MARINAIO NICOLA FARFAGLIA
        Il PRESIDENTE esprime parole di cordoglio per la scomparsa del giovane marinaio, tragicamente morto ieri.
        Il ministro MATTARELLA rivolge un pensiero commosso al giovane di leva, che si è tolto la vita mentre era in servizio d’onore all’Altare della Patria a Roma. Esprime profonda partecipazione allo strazio dei genitori per un gesto dolorosissimo, che ripete quanto accaduto pochissime settimane fa a Padova in occasione del suicidio dell’aviere Billato. Tutto ciò lo induce a riflettere sul disagio dei giovani e deve spronare ad essere attenti verso i comportamenti, le incertezze di quelle generazioni e verso le condizioni di vita durante il periodo militare. Esorta tutti i comandanti militari perché stiano attenti alla qualità di vita nell’ambito militare, prestando la massima attenzione alla individualità di ciascuno di loro.


PROCEDURE INFORMATIVE
Interrogazioni.

        Il sottosegretario GUERRINI risponde, anche a nome dei Ministri dell’Interno e delle Finanze, all’interrogazione n. 3-00200 del senatore Peruzzotti.
        L’immobile, sito in Somma Lombardo (Varese), è stato occupato dal Comando della Stazione carabinieri in data 4 ottobre 1996, a seguito di decreto di requisizione emesso dal Prefetto di Varese ed è stato stabilito in 108 milioni di lire annue il canone locativo dell’immobile stesso. In ordine a tali clausole il ministero dell’Interno ha recentemente manifestato il proprio assenso e pertanto la stipula in parola sarà prontamente effettuata.
        Il senatore PERUZZOTTI replica per dichiararsi soddisfatto, e auspica lo svolgimento di una cerimonia formale per celebrare l’inaugurazione della caserma.
        Il PRESIDENTE prende atto dell’assenza dell’interrogante pertanto, dichiara decaduta l’interrogazione n. 3-00202.


SULLE MISSIONI DELLA COMMISSIONE
        Il PRESIDENTE, rievocata la delibera del 30 novembre scorso, con la quale si ipotizzò la visita ai contingenti italiani a Timor Est, la ritiene ora non più opportuna, in considerazione dell’imminente rientro del personale militare italiano.
        Il senatore PALOMBO aderisce alla proposta del Presidente ed ipotizza una visita a Pensacola (USA), sede della Scuola addestrativa di piloti militari, fra i quali alcuni della Marina italiana.
        Il senatore MANCA concorda con quanto dichiarato e auspica la presenza della Commissione all’aeroporto il giorno del rientro in Italia dei militari impegnati a Timor. Auspica l’effettuazione della visita a Pensacola e, al contempo, propone l’effettuazione della visita alle Accademie delle Forze armate per verificare la predisposizione logistica in occasione dell’imminente ingresso delle donne.
        Il senatore AGOSTINI prende atto delle difficoltà operative per l’effettuazione della visita a Timor Est e condivide la proposta della visita alle tre Accademie, iniziando da quella di Pozzuoli; propone poi di visitare anche le corrispondenti strutture dell’Arma dei carabinieri.
        Il senatore GIORGIANNI prende atto della impossibilità di effettuare la visita a Timor Est ed auspica la visita a Pensacola.
        La Commissione ritiene quindi di dover annullare la visita a Timor e delibera l’effettuazione delle visite alle Accademie e alle caserme per accertare l’approntamento delle infrastrutture per l’ingresso delle donne nel mondo militare.


COMUNICAZIONI DEL GOVERNO
        Il Ministro MATTARELLA rivolge un cordiale saluto alla Commissione Difesa ed esprime l’augurio di un rapporto continuo e fecondo di fattiva collaborazione e di piena trasparenza.
        Coglie l’opportunità per una prima sommaria ed informale esposizione delle linee-guida dell’azione del ministero della Difesa. Il settore della Difesa è caratterizzato oggi da una situazione di grande complessità in un mondo in rapido e profondo cambiamento. In questo quadro intende muoversi nel solco di una sostanziale continuità con le linee portanti seguite in questi ultimi anni dall’Italia in materia di sicurezza e di difesa, caratterizzate, sul piano interno, da un percorso di profonda riorganizzazione e trasformazione qualitativa e quantitativa del nostro strumento militare e, sul piano esterno, da un ruolo sempre più attivo, partecipe e responsabile dell’Italia per la sicurezza, nel contesto dell’azione delle Organizzazioni internazionali.
        L’attuale dimensione della sicurezza è marcata da un impiego ed un impegno sempre maggiore di uomini e mezzi in missioni di pace al di fuori del territorio nazionale e in un contesto multinazionale. È una realtà ed una esigenza ineludibile che vede oggi circa 9.000 uomini delle tre Armi e dei carabinieri impegnati in tutto il mondo, dal Centro-America all’estremo Occidente, a Timor-Est nel lontano Oriente.
        In questo contesto si è consolidata nel Governo, ed è ampiamente condivisa nel Parlamento, secondo una sensibilità che travalica gli schieramenti parlamentari, e nell’opinione pubblica la consapevolezza che per rispondere più efficacemente alle nuove esigenze ed alle sfide sia necessario adeguare lo strumento militare in termini di organizzazione e mezzi e di professionalizzazione delle risorse umane. Il 1999 ha sicuramente visto una forte «accelerazione» nel percorso di trasformazione delle nostre Forze armate lungo questa linea di tendenza che è poi la stessa intrapresa da pressoché tutti i nostri alleati.
        È questo il senso del disegno di legge presentato dal precedente Governo, sulla riforma del servizio militare in senso professionale e la sospensione della coscrizione obbligatoria. Tale disegno di legge è ora all’esame della Commissione difesa della Camera. Confida che entrambi i rami del Parlamento possano esaminarlo ed approvarlo in tempi brevi, poiché è un provvedimento fondamentale per il futuro delle nostre Forze armate e per il salto di qualità che sono chiamate a compiere. L’Italia sta acquistando, grazie anche alle sue scelte di politica estera, militare e di sicurezza, un peso ad una autorevolezza crescente in campo europeo, atlantico ed internazionale.
        Particolare riflessione dedica all’altra fondamentale risorsa, quella umana ed al tema centrale della condizione militare. La condizione militare ha una sua innegabile specificità che richiede normative ed istituti peculiari che inevitabilmente ne fanno un caso a sé rispetto al più ampio contesto della Funzione pubblica. È una specificità che è stata di recente confermata dalla stessa Corte Costituzionale nel suo parere di merito sulla legittimità o meno delle rappresentanze sindacali nell’ambito delle Forze armate. Il parere dell’Alta Corte non lascia dubbi sulla singolarità della condizione e dell’organizzazione militare ed indica il senso di marcia del percorso che si deve intraprendere per dare risposte adeguate ai grandi temi della condizione militare, quelli della rappresentanza militare, della mobilità del personale militare ed i conseguenti disagi ad esso connessi circa l’abitazione, con interventi che abbiano effetti rapidi, della modulazione dell’orario di lavoro per certe funzioni ed esigenze di alta valenza operativa.
        La professionalizzazione delle Forze armate pone poi il problema di saper dare risposte appropriate a moderne politiche di gestione del personale volontario in termini di reclutamento, di percorsi formativi altamente qualificati, di sbocchi professionali e di ricollocazione nel mondo del lavoro per quei volontari che non potranno o non vorranno proseguire nella carriera militare.
        Conclude l’informale intervento sottolineando la linea di sostanziale continuità di questo Governo con quelli che lo hanno preceduto in materia di sicurezza e difesa. Rivolge ai suoi predecessori, senatore Scognamiglio e onorevole Andreatta, un ringraziamento per come hanno guidato il dicastero della Difesa negli oltre tre anni e mezzo trascorsi della presente legislatura.

        Il senatore GIORGIANNI saluta con molta cordialità il neo ministro, la cui presenza esprime un’elevata sensibilità istituzionale e grande attenzione verso la Commissione Difesa del Senato. Auspica altrettanto per l’avvenire.
        Il senatore DOLAZZA auspica che la Commissione ed il nuovo Governo diventino più attente agli interessi nazionali e non assecondino più le esigenze delle industrie, nazionali ed internazionali.


IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO
Schema di decreto legislativo recante «Norme in materia di reclutamento su base volontaria, stato giuridico e avanzamento del personale militare femminile nelle Forze Armate e nel Corpo della Guardia di finanza» (n. 616)
(Parere al Ministro per i rapporti con il Parlamento, ai sensi dell’articolo 1, comma 4, della legge 20 ottobre 1999, n. 380. Esame e rinvio)
        Riferisce il senatore FORCIERI illustrando che lo schema di decreto in titolo è ispirato al criterio di assicurare la realizzazione del principio della pari opportunità nel reclutamento e a quello di applicare al personale militare la normativa vigente per il personale dipendente della pubblica amministrazione in materia di maternità e paternità. Lo schema affronta le problematiche del reclutamento e avanzamento del personale femminile, tenendo altresì conto delle esperienze di altri Stati. Il reclutamento del personale femminile sarà effettuato in relazione alle esigenze di impiego definite annualmente. Preso poi spunto del parere già formulato dalla Camera, presenta la seguente proposta di parere:
        «La 4ª Commissione (Difesa) del Senato, esaminato in sede consultiva nella seduta del 19 gennaio 2000 lo schema di decreto legislativo in titolo,

        esprime parere favorevole sia all’emanazione dei bandi di reclutamento del personale militare femminile – la sollecitudine dei quali esprime lo spirito più intimo della legge n. 380, istitutiva del servizio femminile – sia al testo in titolo, pur con le seguenti osservazioni:
            a) all’articolo 2:
        1) al comma 1, le parole: «dal decreto» siano sostituite dalle seguenti: «dai decreti»;

        2) il comma 2 sia soppresso giacchè superfluo;
        3) il terzo periodo del comma 3 sia sostituito dal seguente: «Ai cittadini e alle cittadine italiani da reclutare a nomina diretta non si applica il presente comma».
        4) il comma 4 sia modificato nel senso di far decorrere il periodo della licenza speciale dal momento dell’avvenuta comunicazione da parte dell’interessata dello stato di gestazione all’amministrazione della Difesa;
        5) il comma 5 sia sostituito dal seguente:

        «I Capi di stato maggiore di Forza Armata, il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri ed il Comandante Generale della Guardia di Finanza dispongono che i dipendenti allievi dell’ultimo anno dei corsi regolari, posti in licenza ai sensi del comma 4, siano ammessi, nei casi di valido profitto generale e di limitata incidenza della licenza sul periodo formativo definiti dagli ordinamenti di cui all’articolo 3, a sostenere gli esami previsti e, ove idonei, siano nominati in servizio permanente o nel grado, con la stessa anzianità degli allievi unitamente ai quali sono stati superati gli esami».
        6) il comma 7 sia sostituito dal seguente:
        «Il personale militare in servizio permanente dell’Esercito, della Marina, dell’Aeronautica e del Corpo della Guardia di finanza può contrarre matrimonio al compimento del terzo anno di servizio militare, anche se non ha raggiunto l’età di venticinque anni richiesta dal decreto legislativo luogotenenziale 26 ottobre 1944, n. 507, e dalla legge 10 giugno 1964, n. 447, e comunque non prima del termine dei corsi regolari delle accademie, degli istituti e delle scuole di formazione, compresi i corsi di applicazione e quelli di studio per il conseguimento della laurea, ove prescritto».
        
b) l’articolo 3 sia sostituito dal seguente:
        «Art. 3 – Le amministrazioni interessate, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto, modificano – conformemente alle disposizioni della legge 20 ottobre 1999, n. 380 e dell’emanando decreto legislativo- gli specifici ordinamenti dei corsi presso le accademie, gli istituti e le scuole di formazione, in relazione all’ammissione ai corsi stessi del personale femminile»;
        
c) all’articolo 5, comma 3 il secondo periodo sia sostituito dal seguente:
        «Il periodo trascorso in tale licenza è computabile ai fini della progressione di carriera nei limiti derivanti dalla disciplina vigente in materia di documenti caratteristici degli ufficiali, dei sottufficiali e dei militari di truppa dell’Esercito, della Marina e dell’Aeronautica, circa il periodo massimo di assenza che determina la fine del servizio.

        Si apre la discussione generale.
        Il MINISTRO auspica l’approvazione in data odierna del parere sullo schema di decreto legislativo sul servizio militare volontario femminile. Esso definisce le norme e i criteri generali per il reclutamento femminile, già positivamente concertato con gli altri dicasteri interessati, in particolare col Ministro e con la Commissione delle pari opportunità.
        Il senatore AGOSTINI ipotizza il differimento del voto ad altra seduta, stante la complessità della materia.
        Il senatore GUBERT invita a modificare più parti del testo in esame, che offende la sua coscienza di cristiano attento ai valori della famiglia e della vita. Ipotizza la presentazione di numerose proposte emendative, volte ad esempio ad aggiungere al punto 6 della lettera a) dell’articolo 2 la seguente previsione: «Si prescinde dai suddetti limiti qualora il personale femminile fruisca o abbia fruito del disposto del comma 4».
        Il senatore MANCA, con riferimento all’osservazione del collega Gubert, pur comprendendo quanto dichiarato, reputa di non poter condividere il suo assunto. Esprime poi un convinto apprezzamento al collega Forcieri per la esaustiva relazione e manifesta la disponibilità a recepire con favore il testo in titolo.
        Il senatore DOLAZZA dichiara di non condividere l’impostazione del collega Gubert, giacchè si tratta di previsioni normative, quelle da lui censurate, condivise da varie esperienze straniere.
        Il senatore NIEDDU, ringraziato il relatore per l’incisiva ricostruzione ed illustrazione del testo, condivide l’approccio fattivo del Governo che ha impresso una grande accelerazione all’introduzione del servizio femminile.
        Il senatore PALOMBO, pur riconoscendo l’esistenza di forti perplessità nei vari articoli, auspica la imminente approvazione del decreto.
        Il PRESIDENTE dichiara chiusa la discussione generale e, preso atto dei concomitanti impegni d’Aula, dispone la sospensione dei lavori, che riprenderanno al termine della odierna seduta pomeridiana dell’Aula.
        
La seduta sospesa alle ore 16,30 riprende alle ore 20
        Il senatore GUBERT illustra le sue ipotesi di modifica della proposta di parere che, in aggiunta a quella già annunciata, prevedono al numero 6) relativo all’articolo 2, di prescindere dai preventivati limiti qualora il personale sia diventato madre o padre e altresì, al comma 3 dell’articolo 2, mirano a sopprimere le parole: «e senza prole» inserendo al contempo le altre: «divorziati o divorziate» ovvero a sopprimere l’intero comma 3.
        Il relatore FORCIERI, preso atto della mancanza del numero legale e in considerazione della necessità di acquisire elementi informativi dal Governo in ordine alle questioni sollevate, propone di differire alla prossima seduta ogni deliberazione.
        Conviene la Commissione.
        

La seduta termina alle ore 20,20.