DIFESA (4a)
MARTEDÌ 15 DICEMBRE 1998

138a seduta
Presidenza del Vice Presidente
AGOSTINI

Intervengono i sottosegretari di Stato per la difesa Brutti e Guerrini e il Capo del IV Reparto dello Stato maggiore dell'Aeronautica, generale Claudio Debertolis.

La seduta inizia alle ore 14,50.

PER UN TRASFERIMENTO IN SEDE DELIBERANTE

Il presidente AGOSTINI rende noto che il relatore De Guidi ha presentato la relazione scritta da allegare al testo unificato, varato in sede referente nella seduta del 18 novembre 1998, dei disegni di legge n. 361 (Estensione al Monumento sacrario ai 51 martiri di Leonessa (Rieti) delle norme e delle provvidenze per i cimiteri di guerra) d'iniziativa dei senatori Loreto ed altri e n. 2447 (Estensione al Monumento-Sacrario dedicato al ricordo dei caduti e dei dispersi di tutte le guerre, denominato «Ara Pacis Mundi», di Medea (Gorizia), delle disposizioni di cui alla legge 9 gennaio 1951, n. 204, concernente le onoranze ai caduti di guerra) d'iniziativa dei senatori Bonatesta ed altri. Dichiara di recepire una istanza del senatore SEMENZATO e chiede di sapere se vi sia l'unanimità dei Gruppi per chiedere al Presidente del Senato, acquisito altresì l'assenso del governo, il trasferimento in sede deliberante di quel testo, ai sensi dell'articolo 37 del Regolamento.

Intervengono in senso favorevole la senatrice FUMAGALLI CARULLI per il gruppo di Rinnovamento Italiano e Indipendenti, il senatore ROBOL per il gruppo del Partito Popolare Italiano, il senatore LORETO per il gruppo dei Democratici di Sinistra-l'Ulivo, il senatore MANCA per il gruppo di Forza Italia, il senatore PALOMBO per il gruppo di Alleanza Nazionale e il senatore GUBERT per il gruppo Unione Democratica per la Repubblica.

Il senatore DOLAZZA, pone una questione di fondo nei confronti del governo e si dichiara pertanto contrario alla richiesta.

Il presidente AGOSTINI e il sottosegretario BRUTTI rilevano l'incoerenza della tesi del senatore Dolazza, giacché si tratta di un progetto d'iniziativa parlamentare e reputano incongruo danneggiare un'iniziativa di senatori per il solo fine di ostacolare il governo.

Il presidente AGOSTINI si riserva, comunque, di acquisire l'avviso dei restanti gruppi e del governo

SULLA TRAGEDIA LEGATA ALLA CADUTA DI UN ELICOTTERO DEI CARABINIERI
(A003 000, C04a, 0008o)

Il senatore UCCHIELLI, rievocato lo schianto di ieri dell'Agusta Bell 109 del Nucleo elicotteri dei carabinieri di Volpiano (Torino), esprime cordoglio per la scomparsa del generale Romano, comandante la regione Piemonte, del maggiore pilota Cattalini, del maresciallo capo Amiranda e del maresciallo ordinario Monda.

Il presidente AGOSTINI a nome di tutti i presenti si associa alle parole di cordoglio del collega.

SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE
(A007 000, C04a, 0099o)

Il senatore PELLICINI, riprendendo analoghe sue iniziative formali in Commissione nelle sedute dell'11 e 18 novembre, ricorda l'esigenza di concludere i lavori dell'Indagine conoscitiva sulla Somalia, al fine di ripristinare nell'opinione pubblica l'immagine della Folgore, uno dei migliori e più prestigiosi corpi operativi.

Il senatore AGOSTINI fa presente che la questione era all'ordine del giorno nelle sedute del 29 settembre, del 25 novembre e del 9 dicembre e che il presidente Gualtieri, prima della sua malattia, stava ultimando la predisposizione della sua bozza di relazione conclusiva.

Il sottosegretario BRUTTI esprime apprezzamento per la qualità della brigata Folgore, impiegata in missioni di primo piano in Bosnia e in Albania; soggiunge che per il governo il problema è risolto con gli esiti della Commissione Gallo.

Il senatore PALOMBO - preso spunto da un take d'agenzia del 13 dicembre, secondo il quale il primo scaglione della «Forza d'estrazione» dell'Alleanza Atlantica, che si occuperà della sicurezza dei 2000 verificatori dell'OSCE nella provincia serba del Kossovo è giunto in Macedonia - chiede di avere ragguagli precisi sulla consistenza del contingente italiano; inoltre chiede di sapere quale sia la veste giuridica in forza della quale esso operi.

Il sottosegretario BRUTTI precisa che la Forza d'intervento riguarderà in particolare la capacità d'intervenire rapidamente per proteggere l'evacuazione degli osservatori dispiegati, qualora la tensione dovesse salire. Prenderanno parte all'operazione gli incursori del 9o reggimento del colonnello Moschin e la componente potrebbe essere costituita anche da una quindicina di apparecchi dell'Aviazione dell'Esercito (Av. Es.).

Il senatore GUBERT segnala l'incongruenza del governo che nel recente decreto legislativo sulla leva ha inopinatamente soppresso la norma che dispone l'esonero per i figli di famiglie numerose.

Il sottosegretario BRUTTI riconosce la fondatezza della tesi e si impegna a provvedere quanto prima.

PROCEDURE INFORMATIVE
Audizione, ai sensi dell'articolo 47 del Regolamento, del Capo del IV Reparto dello Stato Maggiore dell'Aeronautica, generale Claudio Debertolis, in relazione all'esame del Programma annuale di ricerca e sviluppo n. SGD/004/98 relativo al «Joint Strike Fighter (JSF)». Partecipazione alla fase di «Concept Demostration Phase (CDF)»
(R047 000, C04a, 0005o)

Il presidente AGOSTINI introduce il generale, precisando che nella lettera d'invito al Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica era stata ipotizzata la venuta del Capo Reparto competente per materia.

Il generale DEBERTOLIS esordisce rispondendo al quesito posto nella precedente seduta dal senatore Semenzato relativo a quando risalga la scelta dell'Aeronautica di entrare nel Programma. Precisa che la Marina Militare ha avuto conoscenza della necessità per le Forze Armate statunitensi di un sostituto per i velivoli d'attacco (sia basati a terra sia imbarcati sulle navi portaeromobili dell'U.S. Navy e dei Marines) nel 1995.
Nel 1998, con il definitivo avvio del programma Eurofighter ed il progetto di una seconda nave portaeromobili per la Marina Militare, la partecipazione italiana al programma JSF ha assunto un carattere di più elevata priorità per la compagine militare, che si è sostanziata nell'incremento di riunioni finalizzate e nella sottoscrizione, lo scorso 30 aprile di uno «Statement of Intent» tra l'Italia e Stati Uniti.
La comunicazione di interesse da parte della Marina nei confronti del JSF risale al luglio 1995 e la comunicazione di interesse da parte dell'Aeronautica nei confronti del JSF risale al giugno 1997.
Il generale Debertolis risponde ad un secondo quesito del senatore Semenzato relativo al numero di velivoli che verrebbero acquistati.
Attualmente la componente d'attacco dell'Aeronautica Militare è composta da cinque gruppi equipaggiati con velivoli AMX e quattro gruppi dotati di velivoli Tornado. La flotta complessiva, che comprende sia i velivoli operativi sia la riserva logistica, ammontava ad un totale di 136 velivoli AMX e 91 velivoli Tornado. Recentemente il numero dei velivoli AMX è stato ridotto a 100. A partire dal 2010 i velivoli AMX raggiungeranno i limiti della vita operativa parimenti ad un aliquota dei velivoli TORNADO; la loro sostituzione è previsto che avvenga con uno stesso tipo di velivolo cacciabombardiere, con una secondaria capacità di combattimento contro altri velivoli (capacità aria-aria), da acquisire in quantità inferiore al totale oggi in dotazione sia per la contrazione dello strumento militare italiano, sia grazie alle maggiori capacità del futuro mezzo.
Presumibilmente dopo il 2010, l'Aeronautica dovrebbe essere composta da quattro gruppi di velivoli con il ruolo principale di supporto diretto alle operazioni offensive, invece di cinque attualmente schierati con il velivolo AMX. In tempi successivi, degli ulteriori quattro gruppi oggi equipaggiati con il Tornado, tre manterranno la prioritaria missione dell'attacco in profondità nel territorio ostile con un nuovo velivolo, mentre il quarto gruppo continuerà ad essere dotato con una versione aggiornata del velivolo Tornado specializzata nella ricognizione elettronica.
Il totale dell'esigenza dell'Aeronautica Militare del futuro dovrebbe ammontare ad una componente d'attacco consistente in circa 150/180 velivoli, inclusi i mezzi operativi, la riserva logistica e l'ipotizzabile rateo di perdite.
Il generale Debertolis risponde quindi ad un quesito del senatore Dolazza, volto a sapere in che misura l'aereo sarebbe complementare dell' EF 2000.
Il velivolo Eurofighter è un progetto specificatamente dedicato a soddisfare le esigenze di difesa aerea delle quattro nazioni che hanno aderito al programma: Gran Bretagna, Germania, Italia e Spagna. I requisiti di questo nuovo mezzo sono stati pertanto finalizzati a contrastare l'azione di velivoli avversari in un moderno scenario operativo. La complementarietà all'Eurofighter del velivolo JSF consiste nel diverso ruolo che quest'ultimo dovrà assolvere nell'ambito delle operazioni aeree: l'azione contro obiettivi di superficie che necessitano l'adozione di aeroplani specializzati denominati cacciabombardieri.
Da ultimo, risponde al quesito del senatore Dolazza intorno al vantaggio che risulterebbe, qualora si decidesse, ultimata la progettazione, di non procedere alla produzione e nell'acquisto dei velivoli. La partecipazione del Paese al progetto JSF è stata prevista alla soglia minima di 10 milioni di dollari in quantità di «partner informato». Questa formula comprende una collaborazione, che consente all'Italia d'avere accesso a tutta la documentazione governativa USA comprensiva dei vari requisiti operativi; a tutta la documentazione tecnica prodotta finora e futura fino al termine della presente fase di denominazione; alla facoltà di partecipare quale partner privilegiato direttamente al restante periodo della fase di sviluppo dei prototipi, in altre parole fino all'aggiudicazione del contratto ad uno dei due consorzi in gara, previsto per l'anno 2001.

Pongono quesiti i commissari presenti.

Il senatore DOLAZZA chiede di sapere a chi siano destinati i fondi che vengono spesi per il programma. In secondo luogo se vi sia una partecipazione delle industrie nelle attività in oggetto.

Replica il generale DEBERTOLIS specificando che l'attività è frutto di un accordo tra governo italiano e governo statunitense, regolato da un Memorandum of Agreement (MoA). Questo va a coprire le proprietà intellettuali sul Programma derivate da tutte le attività pregresse all'ingresso dell'Italia, nonchè il diritto di accedere ai dati successivi. Si tratta quindi di una corresponsione che compensa una prestazione ottenuta e non prevede particolari attività industriali. In questa fase le industrie non sono direttamente coinvolte ma l'attività apre delle opportunità industriali in quanto il possesso delle informazioni di progetto da parte del governo italiano consentirà l'accesso ai dati nel momento che venissero finalizzati contratti, destinati ad attuare fasi successive di progetto.

Il senatore DOLAZZA chiede altresì di sapere da chi saranno possedute le informazioni che rimarranno al termine del programma e anche quale sarà l'accesso che le industrie avranno a tali dati.

Risponde il generale DEBERTOLIS precisando che saranno possedute dal governo italiano e l'accesso alle industrie sarà finalizzato da precise attività contrattuali.

Il senatore SEMENZATO chiede di sapere - posto che l'Aeronautica sta «rottamando» parte dei velivoli AM-X che sembrano essersi rivelati velivoli non adeguati - quale sia in questo contesto il significato di una loro sostituzione nel 2010 quando già essi non assolvono al loro compito.

Il generale DEBERTOLIS precisa l'operazione che sta facendo l'A.M., e precisamente quella di porre una trentina di velivoli in riserva logistica con tecniche di preservazione (coconizzazione) per ottimizzare l'utilizzo dei rimanenti, ma tali macchine potranno essere rimesse in linea se necessario e quindi non vengono dismesse. Quanto alla validità dell'AM-X il velivolo ha presentato sicuramente delle problematiche di efficienza e di ottimizzazione degli equipaggiamenti, ma comunque la sua validità operativa è stata sufficiente per l'assolvimento delle missioni assegnate all'Italia dalla NATO in Bosnia ed in quello scenario l'AM-X ha operato secondo quanto richiesto. Proprio per questo sul velivolo sono in corso delle attività di miglioramento che si sono ritenute valide a fronte della buona esperienza operativa (come l'estensione della capacità laser già presente sul TORNADO, ed il miglioramento dell'avionica).

Il senatore DOLAZZA chiede che sia posto a verbale che il generale Debertolis ha affermato che il velivolo non presenta problematiche strutturali.

Il generale DEBERTOLIS replica affermando che il velivolo presenta problematiche come già detto, ma queste gli consentono comunque di essere impiegato in zone operative. Il velivolo presenta problematiche strutturali che sono anch'esse in via di soluzione con una speciale attività di prove a fatica che sono in corso su una cellula presso gli stabilimenti Alenia di Pomigliano.

Il senatore DOLAZZA rileva che in passato, parlando di programmi aeronautici, si è sempre teso a definire il nuovo velivolo di turno come multiruolo, anche l'Eurofighter 2000 è stato in qualche frangente definito come velivolo in grado di essere utilizzato per attacco al suolo. Nel caso del Joint Strike Fighter viene invece affermato il principio opposto di due diverse specialità: l'EF 2000, come pura difesa e il JSF come puro attacco, e ciò appare contraddittorio.

Il generale DEBERTOLIS risponde che il mito del velivolo multiruolo è esistito agli inizi degli anni '70 ma poi si è rivelato impraticabile, tanto è vero che il velivolo Tornado inizialmente si è chiamato MRCA (Multi Role Combat Aircraft). In realtà il Tornado durante lo sviluppo si è specializzato solo nella parte attacco mentre la versione di Difesa Aerea è stata riprogettata con notevoli differenze strutturali (allungamento fusoliera). Ancora oggi per il differente ambiente i velivoli richiedono progettazione diversa (la parola Strike definisce infatti il ruolo di attacco). Ciò non toglie che un velivolo possa essere impiegato in certe situazioni anche in ruoli diversi atteso che esistono delle forti limitazioni a tale impiego.

Il senatore SEMENZATO rileva che l'EF 2000 entrerà in servizio nel 2007, e che il JSF nel 2010; l'ingresso in servizio dei due velivoli appare molto prossima e quindi in contraddizione con il dichiarato corretto sfasamento delle attività.

Il generale DEBERTOLIS fa presente che la data citata non è esatta. Il velivolo EF 2000 verrà consegnato a partire dal 2002.

Il senatore PALOMBO interviene per sapere - posto che sono stati indicati numeri per i velivoli di attacco attorno alla 230 macchine, e che con l'accantonamento di una trentina di AMX ci si ridurrà a circa 200 macchine -, se questi numeri siano sufficienti per assolvere ai compiti della Forza Armata.

Il generale DEBERTOLIS risponde che il numero delle macchine appare sufficiente, per gli impegni imprevedibili i velivoli accantonati verranno preservati con particolari tecniche (coconizzazione) e quindi saranno recuperabili in caso di necessità.

Conclusa l'audizione, il senatore AGOSTINI ringrazia l'ospite.

IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO
Programma annuale di ricerca e sviluppo n. SGD/004/98 relativo al «Joint Strike Fighter (JSF)». Partecipazione alla fase di «Concept Demonstration Phase (CDF)» (n. 367)
(Parere al Ministro della difesa, ai sensi dell'articolo 1, comma 1, lettera b) della legge 4 ottobre 1998, n. 436: seguito e conclusione dell'esame. Parere favorevole)
(R139 b00, C04a, 0043o)

Riprende l'esame, sospeso nella seduta del 9 dicembre scorso.

Intervengono per dichiarazione di voto favorevole il senatore GUBERT, il senatore LORETO, la senatrice FUMAGALLI CARULLI, il senatore PALOMBO e il senatore MANCA, che evidenzia come censure debbano esser fatte alla classe politica, che non ha voluto accettare spesso la realtà finanziaria di programmi costosi e ciò senza considerare che alcuni settori tecnologici comportano affinamento per il progresso del know-how.

Per dichiarazione di voto contrario intervengono i senatori DOLAZZA e SEMENZATO, perplesso sulla politica globale dell'Aeronautica, pur apprezzando la richiesta di un voto parlamentare preventivo.

Posta ai voti, la proposta di parere favorevole, presentata dal relatore UCCHIELLI, è approvata con due voti contrari.

SULLE MISSIONI DELLA COMMISSIONE DIFESA
(A007 000, C04a, 0100o)

Il presidente AGOSTINI riferisce sulle visite effettuate il 10 ottobre da una delegazione della Commissione Difesa a Viterbo presso la Scuola Allievi Sottufficiali dell'esercito e a Civitavecchia presso la Scuola di Guerra, comandate rispettivamente dal brigadiere generale Novelli - autorevole comandante della brigata Multinazionale Nord a Sarajevo in ambito SFOR - e dal Maggiore Generale Mittoni. Esprime grande apprezzamento, a nome anche dei colleghi Bonatesta, Capaldi, Robol e Ucchielli per l'alta professionalità dei responsabili, per l'elevato livello motivazionale degli ufficiali colà presenti e per l'elevato impegno percepito presso gli allievi e i discenti.

Ipotizza, quindi, recependo sollecitazioni in tal senso di molti colleghi, di proseguire nel cammino di una conoscenza diretta della formazione della dirigenza e dei quadri dell'Esercito. Pertanto, reputa opportuno visitare nel mese di gennaio a Modena la Scuola allievi ufficiali e a Torino la Scuola di Applicazione.

Conviene la Commissione, disponendo l'effettuazione a febbraio della visita negli Stati Uniti già deliberata nella scorsa seduta per gennaio.

La seduta termina alle ore 16.