AFFARI COSTITUZIONALI (1a)
GIOVEDÌ 19 NOVEMBRE 1998

328a Seduta
Presidenza del Presidente
VILLONE

Intervengono i sottosegretari alla Presidenza del Consiglio Bressa, per l'interno Barberi e per le finanze Vigevani.

La seduta inizia alle ore 15,10.

SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE

Il presidente VILLONE avverte che è stata preannunciata, da parte della Commissione giustizia, la proposizione di una questione di competenza riguardo ai disegni di legge costituzionali in tema di riforma della giurisdizione. Propone quindi di essere autorizzato a sostenere la necessità di tener ferma la competenza in proposito della Commissione da lui presieduta.

Il senatore ROTELLI chiede se tale iniziativa della Commissione giustizia sia da porre in relazione con l'eventuale inserimento all'ordine del giorno dell'Assemblea della questione pregiudiziale sui disegni di legge rivolti ad istituire un'Assemblea costituente. Propone comunque che la Commissione sia investita collegialmente delle motivazioni addotte dalla Commissione giustizia per la rivendicazione di competenza.

Il presidente VILLONE esclude la connessione indicata dal senatore Rotelli e fornisce quindi alcuni chiarimenti procedurali. A questo proposito si dichiara perplesso su una possibile assegnazione dei disegni di legge in tema di giurisdizione alle Commissioni riunite, i cui lavori, come l'esperienza dimostra, risultano sempre piuttosto faticosi.

Il senatore FISICHELLA, nel convenire con le considerazioni del Presidente, riprende la proposta del senatore Rotelli in favore di un dibattito in Commissione, appena l'iniziativa sarà formalizzata.

Il presidente VILLONE dà quindi assicurazioni al riguardo.

IN SEDE REFERENTE
(3236) Norme in materia di conflitti di interesse, approvato dalla Camera dei deputati in un testo risultante dall'unificazione dei disegni di legge d'iniziativa dei deputati Caparini ed altri; Veltri ed altri; Berlusconi ed altri; Piscitello ed altri
(236) PASSIGLI ed altri - Disciplina in materia di incompatibilità e di conflitto di interessi per i titolari di cariche di Governo
(Seguito dell'esame congiunto e rinvio)

Prosegue l'esame sospeso nella seduta pomeridiana dell'11 novembre.

Il relatore PASSIGLI dà conto preliminarmente degli approfondimenti compiuti rispetto alle questioni emerse nel corso del dibattito, sostenendo l'inopportunità di disciplinare nello stesso testo legislativo profili che attengono ad una pluralità di soggetti. Dal momento che è emersa la possibilità di rimettere a specifiche iniziative legislative questioni che concernono i partiti ed i loro dirigenti, propone di disporre un breve rinvio dell'esame, al fine di considerare l'eventualità di pervenire ad un ritiro di alcuni emendamenti.

Il senatore SCHIFANI fa presente che la sua parte politica mira ad una sollecita approvazione del disegno di legge trasmesso dalla Camera dei deputati e non concorda su un eventuale parallelo esame di iniziative legislative relative a questioni che riguardano tematiche estranee al conflitto di interessi di coloro che sono incaricati di funzioni pubbliche decisionali. Chiede quindi che sulle iniziative preannunciate si tenga un distinto dibattito.

Il relatore PASSIGLI chiarisce che non si intende comunque collegare da un punto di vista procedurale questioni differenti, per quanto sussista una certa reciproca connessione, proprio al fine di favorire un iter più celere del disegno di legge n. 3236.

Il senatore MARCHETTI auspica anch'egli che le questioni emerse non finiscano per ritardare l'iter del testo approvato dalla Camera dei deputati, eventualmente da modificare nel corso della discussione.

Il senatore NAPOLI Roberto ritiene che il contributo emendativo della sua parte politica sia stato importante perchè ha messo in rilievo come la disciplina approvata dalla Camera dei deputati risulti complessivamente inadeguata, soprattutto sotto il profilo dei rapporti tra la politica ed il settore dell'informazione. Occorre comunque dotare l'ordinamento di una legge attuativa dell'articolo 49 della Costituzione, ed egli si augura quindi che le Camere provvedano ad approvare quanto prima una disciplina al riguardo. Il suo Gruppo non ostacolerà il corso del disegno di legge n. 3236, purchè venga contestualmente avviato l'esame di queste problematiche.

Il senatore BESOSTRI osserva che il dibattito in Senato, come è accaduto a proposito del disegno di legge n. 3015, sulle misure atte a prevenire la corruzione, perfezionerà certamente la normativa sul conflitto di interessi. Non reputa in ogni caso opportuno un collegamento pregiudiziale tra il disegno di legge n. 3236 ed altri eventualmente ancora da presentare.

La senatrice PASQUALI sollecita una definizione dell'iter dei disegni di legge senza subordinarlo a condizionamenti estranei all'oggetto in discussione.

Il presidente VILLONE, riassumendo il dibattito, ritiene che l'esame possa essere sospeso per una breve pausa di riflessione onde consentire la presentazione di altre iniziative legislative.

Il senatore SCHIFANI ribadisce che queste preannunciate iniziative sono estranee alle questioni che concernono la separazione delle responsabilità di quanti sono investiti delle funzioni decisionali. Esclude pertanto una qualsivoglia connessione.

Il presidente VILLONE precisa che si tratta infatti di evitare che nel disegno di legge n. 3236 rifluiscano normative riguardanti situazioni diverse, per quanto in qualche misura collegate, per cui non ravvisa un contrasto circa la procedura da seguire.

Il senatore PELLEGRINO dichiara la propria preoccupazione per la lacuna che nell'ordinamento persiste in materia di conflitto di interessi. Già nella passata legislatura era forse opportuno approvare il progetto presentato dal Governo, per quanto esso fosse perfettibile, e teme che un'analoga difficoltà possa intervenire di nuovo.

Il senatore PARDINI, nell'associarsi alle considerazioni del senatore Pellegrino, chiede che il rinvio venga disposto a data certa onde evitare possibili strumentalizzazioni.

Il presidente VILLONE aggiunge che il rinvio avrebbe comunque breve durata; l'esame dovrebbe in ogni caso essere sospeso nel corso della sessione di bilancio. Il senatore ROTELLI rileva che la Commissione non potrebbe prendere in esame iniziative legislative ancora nemmeno presentate. Un breve rinvio potrebbe essere motivato soltanto con l'intento di semplificare l'iter ulteriore.

Il relatore PASSIGLI afferma che le questioni sollevate da alcuni emendamenti riguardano situazioni reali comunque connesse al testo in discussione. Si dice certo che, se interverrano le preannunciate iniziative legislative, egli potrebbe chiedere il ritiro di tali emendamenti.

Il seguito dell'esame congiunto è quindi rinviato.

(3312) Potenziamento del Corpo nazionale dei vigili del fuoco
(1110) COSTA ed altri - Nuove norme relative all'inquadramento in ruolo del personale volontario del Corpo nazionale dei vigili del fuoco
(3000) MANFREDI - Reclutamento e avanzamento del personale volontario del Corpo nazionale dei vigili del fuoco
(3273) PIERONI ed altri - Nuovo ordinamento del Corpo nazionale dei vigili del fuoco
(3419) RUSSO SPENA - Disposizioni per il potenziamento del Corpo nazionale dei vigili del fuoco
(Seguito e conclusione dell'esame congiunto)

Prosegue l'esame sospeso nella seduta del giorno precedente.

Il presidente VILLONE avverte che, in relazione agli emendamenti riferiti al disegno di legge n. 3312, ancora da esaminare (pubblicati in allegato al resoconto della seduta di ieri), la Commissione bilancio ha espresso parere contrario, a norma dell'articolo 81 della Costituzione, sull'emendamento 13.1.

La RELATRICE esprime a sua volta parere contrario sugli emendamenti 1.10, 5.2 e 6.100. Diverso poteva essere invece il proprio avviso in merito all'emendamento 13.1, qualora non fosse intervenuto il parere contrario della Commissione bilancio. Il sottosegretario BARBERI si uniforma alle considerazioni espresse dalla relatrice; in particolare, con riferimento all'emendamento 1.10 si ricollega a quanto ha già avuto modo di dichiarare nel corso del dibattito. Manifesta poi la propria perplessità in merito al parere contrario espresso dalla Commissione bilancio sull'emendamento 13.1 recante la soppressione di una disposizione a carattere confermativo. Invita quindi la senatrice Pasquali a ritirare questa iniziativa in vista di una possibile ripresentazione in Assemblea.

La RELATRICE fa proprio il suggerimento del Rappresentante del Governo, al quale aderisce la senatrice PASQUALI, che ritira così gli emendamenti 13.1 e 1.10. Posti in votazione, sono quindi respinti gli emendamenti 5.2 e 6.100. Sono accolti gli articoli 1, con le annesse tabelle, 5, 6 e 13; da ultimo la Commissione dà mandato alla relatrice di riferire favorevolmente in Assemblea sul disegno di legge n. 3312 e di proporre l'assorbimento dei disegni di legge nn. 1110, 3000, 3273, 3419.

IN SEDE CONSULTIVA
(3599) Disposizioni in materia di perequazione, razionalizzazione e federalismo fiscale
(Parere alla 6a Commissione: seguito dell'esame rinvio)

Prosegue l'esame, sospeso nella seduta del 17 novembre.

Il sottosegretario VIGEVANI risponde alle osservazioni formulate nella seduta precedente sul disegno di legge in titolo: in proposito annuncia che il Governo si riserva di proporre alcuni, significativi emendamenti, che in parte avranno l'effetto di recuperare questioni già trattate dalla Camera dei deputati nel disegno di legge collegato alla manovra finanziaria, ma non risolte in quella sede. In particolare, si tratta di misure sulla finanza territoriale, regionale e locale, riguardanti la fiscalità sugli immobili e le abitazioni, nonché il problema della perequazione. Ritiene utile, pertanto, una valutazione completa da parte della Commissione affari costituzionali del Senato, una volta presentati gli emendamenti in materia. Quanto al parere parlamentare sui decreti legislativi previsti dall'articolo 10, ritiene senz'altro opportuno prevedere tale passaggio procedurale. In merito all'articolo 11, precisa che la materia è oggetto di riflessione da parte del Governo e che il Ministero delle finanze non ha una competenza diretta in proposito: tuttavia si impegna a sottoporre al Governo le questioni sollevate nel corso dell'esame in riferimento all'organismo di vigilanza sulle ONLUS. Sull'articolo 12, infine, chiarisce l'indirizzo del Governo: si tratta di tener conto dell'attuale stato di fatto assicurando una regolamentazione compiuta, senza promuovere ulteriori estensioni del fenomeno, ma tenendo conto di quanto già esiste e provvedendo in armonia con la disciplina generale sui giochi e le scommesse. Su invito del Presidente, quindi, precisa ulteriormente gli intendimenti del Governo circa la proposizione di emendamenti al disegno di legge in titolo in merito alla perequazione territoriale della finanza regionale e locale.

Il presidente VILLONE, tenuto conto che il relatore Andreolli non può partecipare alla seduta, rinvia alla settimana successiva la formulazione del parere.

La seduta termina alle ore 16,15.