TERRITORIO, AMBIENTE, BENI AMBIENTALI (13a)

MERCOLEDÌ 2 APRILE 1997


90a Seduta

Presidenza del Presidente
GIOVANELLI

Intervengono il ministro dell'ambiente Ronchi ed il sottosegretario di Stato per i lavori pubblici Mattioli.

La seduta inizia alle ore 15,20.

IN SEDE REFERENTE
(64) NAPOLI Roberto ed altri: Disciplina della valutazione di impatto ambientale
(149) GIOVANELLI ed altri: Disciplina della valutazione di impatto ambientale
(422) BORTOLOTTO ed altri: Disciplina della valutazione di impatto ambientale
(Seguito dell'esame congiunto e rinvio)

Riprende l'esame congiunto dei disegni di legge in titolo, sospeso nella seduta del 25 marzo scorso.

Il senatore RESCAGLIO plaude al gesto di civiltà rappresentato dal recepimento della normativa comunitaria in materia di valutazione di impatto ambientale: in tal modo si intende ripristinare un rapporto armonico tra uomo ed ambiente circostante, diffondendo una consapevolezza ecologica che sarebbe bene recepire anche nell'ordinamento didattico. Giudicata positivamente l'innovazione rappresentata dall'istituzione del presidente di inchiesta pubblica, contemplata nei testi in esame, esprime poi apprezzamento sulla previsione di un rapporto di consulenza con gli istituti di ricerca, che potranno offrire adeguato supporto alle amministrazioni locali, specialmente nei piccoli comuni.
Piuttosto che riparare successivamente i danni prodotti dall'incuria dell'uomo, è importante incentivare la prevenzione dei rischi, secondo un modello di analisi che dovrà ispirare l'esame dei progetti assoggettati a valutazione di impatto ambientale; l'acquisizione delle esperienze straniere potrebbe rivelarsi estremamente utile a tale scopo, così come ci si potrebbe giovare proficuamente delle iniziative già sviluppate a livello locale.

Il senatore CARCARINO ravvisa, nel recepimento completo delle direttive comunitarie in materia di valutazione di impatto ambientale, non soltanto un gesto necessitato dalla procedura di infrazione in atto da parte dell'Unione europea, ma anche una modalità di attuazione del principio dello sviluppo sostenibile, tale da consentire un miglioramento della qualità della vita. I disegni di legge proposti, che riproducono il testo licenziato dal Senato nella scorsa legislatura, appaiono validi, pur essendo stata giudicata necessaria, da alcuni degli intervenuti, una loro rivisitazione alla luce della nuova direttiva comunitaria del mese scorso, nonchè allo scopo di eliminare la sovrabbondanza procedimentale che caratterizza attualmente la materia.
Espresso il consenso del suo Gruppo per la costituzione di un Comitato ristretto, l'oratore concorda con la conferma della formula della legge di indirizzi, che lascia agli enti locali la possibilità di gestire direttamente il proprio territorio nel quadro delle linee direttrici poste a livello centrale; anche l'articolazione della commissione per la valutazione di impatto ambientale rappresenta una notevole novità dei testi in esame, rispetto alla disciplina vigente. D'altro canto, la nuova direttiva 97/11/CE non costituisce necessariamente un modello da trasporre senza alcuna originalità di apporto nazionale: la terminologia adottata per taluni termini («entro un ragionevole lasso di tempo») appare piuttosto indeterminata, mentre il limite di assoggettamento a valutazione degli elettrodotti aerei è notevolmente più alto di quello previsto dai disegni di legge in esame; in proposito, il Gruppo Rifondazione comunista-Progressisti preannuncia la volontà di intraprendere tutte le iniziative (anche emendative) idonee a salvaguardare la salute dei cittadini che vivono in prossimità di elettrodotti, sui quali già nel Salernitano si stanno conducendo forme di protesta popolare.
Più in generale, saranno presentati dal suo Gruppo 23 emendamenti, volti ad adeguare il testo alle esigenze enunciate: l'articolo 3 dovrebbe prevedere l'emanazione di un regolamento di attuazione (con un opportuno apparato sanzionatorio) e dovrebbe commisurare i criteri di valutazione alla diversa rilevanza delle opere; anche l'articolo 5 potrebbe deferire ad un regolamento i caratteri dello studio preliminare, mentre altrove le competenze regionali dovrebbero essere accresciute. L'inchiesta pubblica, poi, non dovrebbe restringersi alla struttura burocratica che ruota intorno al presidente ed agli esperti, ma dovrebbe coinvolgere i cittadini, anche in forma associata, allo scopo di garantire la pubblicità e l'informazione alla collettività interessata: finchè le attività di controllo riposeranno esclusivamente sugli organi amministrativi, senza un coinvolgimento sociale, la possibilità di commistione illecita tra affarismo e progettazione di opere pubbliche rimarrà intatta, con grave nocumento della trasparenza dei meccanismi decisionali.

Il Presidente dichiara chiusa la discussione generale.

Replica agli intervenuti il relatore IULIANO il quale, nel condividere l'esigenza unanimemente espressa di modificare i testi alla luce della direttiva 97/11/CE rendendo quindi più attuali le procedure attualmente previste, ribadisce d'altro canto la necessità di giungere rapidamente all'approvazione di un testo, in considerazione della procedura di infrazione comunitaria tuttora aperta. A suo avviso, la logica intorno alla quale potrebbe svilupparsi la nuova disciplina potrebbe essere l'anticipazione di tutta la valutazione al momento in cui il progetto non è ancora divenuto esecutivo. Ovviamente, ciò richiederà un'unificazione degli apparati burocratici coinvolti nel procedimento di valutazione di impatto ambientale attraverso modalità da definire, ma che ricomprenda comunque anche il Ministero dei beni culturali ed ambientali. Con riferimento agli emendamenti preannunciati dal senatore Carcarino, dichiara la propria disponibilità ad accogliere proposte di modifica che siano migliorative, pur essendo convinto, quanto all'informazione dei cittadini, che quanto previsto nei testi in esame possa considerarsi una idonea base di discussione. Propone infine di effettuare, ai sensi dell'articolo 47 del Regolamento, audizioni di rappresentanti dei Ministeri dell'ambiente, dei lavori pubblici, dell'industria, dei trasporti, dei beni culturali e ambientali per procedere poi alla costituzione di un Comitato ristretto che potrà a sua volta svolgere altre audizioni e poi passare all'esame dell'articolato.

Replica quindi il ministro Ronchi che ribadisce l'urgenza di accelerare il più possibile l'iter parlamentare, invitando i Gruppi a riconsiderare l'eventualità di richiedere il trasferimento di sede. Dopo aver portato all'attenzione della Commissione la correlazione esistente tra la direttiva in materia di VIA recentemente approvata e la direttiva IPPC e dopo aver illustrato i vantaggi dello scoping che consente al committente dell'opera di conoscere preventivamente quali elementi conoscitivi sono richiesti ai fini della valutazione di impatto ambientale, il Ministro fornisce alcuni dati sull'attività della commissione per le valutazioni dell'impatto ambientale, sottolineando che i ritardi finora registrati sono dovuti o all'inadeguatezza dello studio di impatto o alla sua mancata consegna nei tempi previsti. Per quanto riguarda il coinvolgimento del Ministero dei beni culturali e ambientali, il ministro Ronchi si rimette ovviamente al giudizio della Commissione, non potendo esprimere una posizione del Governo: si limita pertanto a constatare che attualmente i procedimenti autorizzativi di tale Ministero coesistono accanto a quelli del Ministero dell'ambiente concernenti l'impatto ambientale. Esprime infine l'avviso che non sia opportuno enfatizzare il dibattito in materia di valutazione di impatto ambientale con toni esasperati, come è ad esempio avvenuto con riferimento alla vicenda della realizzazione della terza corsia dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria, tenendo invece meglio presenti i vincoli derivanti dalla normativa comunitaria il cui mancato rispetto può tra l'altro comportare la sospensione dei finanziamenti comunitari nel caso di opere cofinanziabili.

In risposta ad alcuni quesiti del senatore MAGGI, il Ministro afferma che nel caso in cui un'opera pubblica sia stata avviata senza la preventiva richiesta della valutazione di impatto ambientale da parte dell'autorità proponente, il Ministro dell'ambiente formula diffida ad interrompere i lavori e ad attuare la relativa procedura di valutazione di impatto ambientale; analogamente avviene nei confronti del titolare se trattasi di opera privata. In ogni caso, la valutazione di impatto ambientale deve essere richiesta, laddove prevista dalla normativa vigente, a prescindere dall'autorizzazione a compiere l'opera.

Il presidente GIOVANELLI dichiara di concordare con la proposta procedurale del relatore, suggerendo di audire anche il Ministero della funzione pubblica. Prospetta poi l'eventualità di fissare con un congruo anticipo il termine per la presentazione degli emendamenti.

Sul punto si apre un dibattito nel quale intervengono il sottosegretario MATTIOLI ed i senatori SPECCHIA, CARCARINO e IULIANO.

Infine il presidente GIOVANELLI, accogliendo un suggerimento del senatore Specchia, incarica il relatore di predisporre un testo base tenendo conto delle novità della normativa comunitaria, al quale potranno essere presentati emendamenti entro la fine del mese. Nel contempo, a partire dalla settimana prossima, la Commissione potrà cominciare il ciclo delle audizioni previste.

Conviene la Commissione.

Il seguito dell'esame congiunto è rinviato.

SCONVOCAZIONE DI COMMISSIONE

Il presidente GIOVANELLI avverte che la seduta della Commissione, già convocata per domani alle ore 15, non avrà più luogo.

La seduta termina alle ore 16,35.