ISTRUZIONE (7ª)

GIOVEDÌ 29 APRILE 1999

301ª Seduta (antimeridiana)

Presidenza del Vice Presidente

BISCARDI


        Interviene il sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali Loiero.
        La seduta inizia alle ore 8,45.

IN SEDE DELIBERANTE

(3167-B) Istituzione del Centro per la documentazione e la valorizzazione delle arti contemporanee e di nuovi musei, nonchè modifiche alla normativa sui beni culturali ed interventi a favore delle attività culturali, approvato dal Senato e modificato dalla Camera dei deputati

(Discussione e rinvio)

        Il relatore MASULLO illustra le modificazioni – alcune delle quali incisive – apportate dalla Camera dei deputati al testo approvato nell’ottobre 1998 dalla 7ª Commissione del Senato al termine un approfondito esame. Ricorda brevemente il nucleo essenziale del provvedimento, consistente nella creazione di tre nuovi musei statali (uno dedicato alle arti contemporanee, uno all’audiovisivo e uno alla fotografia), facendo presente che la Camera dei deputati ha modificato la denominazione del primo in «Centro per la documentazione e la valorizzazione delle arti contemporanee» dando seguito ad alcuni rilievi già emersi nel dibattito al Senato. L’altro ramo del Parlamento ha poi inserito un nuovo articolo (2 nel testo modificato) con il quale si consente al comune di Venezia di destinare parte delle risorse disponibili per la salvaguardia della città alla copertura dei costi derivanti dalla inagibilità del teatro La Fenice. L’articolo 2 del testo del Senato, con il quale si delineava un incisivo ampliamento delle funzioni assegnate alle istituzioni museali, dalla mera conservazione alla attiva promozione didattica a favore della scuola, è stato invece sostituito da un nuovo testo (ora articolo 3) fortemente riduttivo.

        Sull’articolo 3 del testo del Senato, che consentiva al Ministero di partecipare a fondazioni, non erano emerse in prima lettura opposizioni preclusive, ma la Camera dei deputati ha ritenuto di sopprimerlo, così come ha soppresso l’articolo 4, concernente le scuole di restauro presso gli Istituti del Ministero. L’articolo 5 del testo approvato dal Senato (ora articolo 4) è stato modificato dalla Camera dei deputati con l’aggiunta di un comma concernente le bombolette di vernici spray. L’articolo 7 del testo del Senato è modificato solo nella decorrenza della copertura, mentre all’articolo 8 (concernente la ricostruzione della Basilica di Noto) è stata fra l’altro aggiunta la possibilità di ricorrere alle ordinanze prefettizie. Altre modifiche appaiono poi meritevoli di un giudizio positivo, come l’integrazione all’articolo 11 del testo del Senato, che fa salvi gli atti compiuti dal Comitato per la Torre di Pisa, rimasto privo di copertura legislativa dal 1º gennaio scorso. La Camera dei deputati ha inoltre aggiunto un articolo (che ha assunto il numero 12) concernente la gestione dell’Ente cinema, che viene opportunamente assegnata al Ministro per i beni e le attività culturali, ferma restando la titolarità delle relative azioni al Ministero del tesoro. Il relatore segnala infine l’aggiornamento al triennio 1999-2001 delle norme di spesa e delle relative coperture, nonchè l’inserimento in tutto il testo della nuova denominazione del Ministero per i beni e le attività culturali. In conclusione, rilevato che fra le modifiche introdotte dalla Camera dei deputati alcune sono migliorative ma altre invece a suo avviso peggiorative, dichiara che vi sono ragioni di urgenza (con specifico riferimento al Comitato per la Torre di Pisa e ai finanziamenti per la sicurezza dei musei) che lo inducono a sollecitare una celere approvazione senza quelle ulteriori correzioni che pure sarebbero desiderabili.

        Si apre il dibattito.
        Il senatore MONTICONE esprime piena adesione alla relazione, rilevando che il testo modificato dalla Camera dei deputati è fortemente riduttivo della funzione educativa che il Senato aveva voluto sottolineare per i musei. Auspica quindi che il Ministero sia in grado di dare applicazione a quei principi, a prescindere dalla limitazioni insite nel testo. Segnala poi come opportuna la modificazione apportata all’articolo 10, che d’altra parte anticipa la stesura contenuta nel testo unico di prossima emanazione e che dovrebbe agevolare i rapporti con i privati proprietari dei beni. Conclude dicendosi comunque favorevole ad una rapida applicazione senza modificazioni.
        Il senatore OCCHIPINTI concorda anch’egli con il relatore, specialmente per quanto riguarda la lettura riduttiva offerta dalla Camera dei deputati al ruolo didattico dei musei. Esprime invece soddisfazione per l’incremento degli stanziamenti destinati alla Basilica di Noto, che ne consentiranno la definitiva ricostruzione e conclude dicendosi favorevole ad una rapida approvazione.
        Il Presidente BISCARDI ricorda il sopralluogo effettuato da una delegazione della Commissione a Noto, che ha indubbiamente giocato un forte ruolo di impulso.
        Il senatore Michele DE LUCA esprime il timore che la formulazione riduttiva introdotta dalla Camera dei deputati per l’articolo 2 risulti di ostacolo alla meritoria attività svolta ormai da anni da alcune sovrintendenze come quelle di Firenze, Parma e Milano: queste, infatti, stipulano rapporti di collaborazione con personale esterno per lo svolgimento di attività didattica nei musei a favore delle scuole. Invita quindi il Ministero a chiarire che tali attività potranno essere proseguite, anche per rassicurare il personale coinvolto. Esprime invece soddisfazione per la sostanziale conferma di quanto previsto dall’articolo 12 (11 nel testo modificato dalla Camera dei deputati) a favore del museo «Glauco Lombardi» di Parma, che offre una risposta adeguata alle istanze di migliaia di cittadini, sostenendo un museo meritevole e alleviando l’istituto di credito che lo ha finora sorretto.
        Il senatore BEVILACQUA rileva che il disegno di legge è stato ampiamente modificato dalla Camera dei deputati, ma la maggioranza invoca comunque ragioni di urgenza e invita, ancora una volta, il Senato ad adeguarsi alle necessità del Governo. Del resto il disegno di legge accosta a temi obiettivamente rilevanti questioni che nulla vi hanno a che fare e che sembrano piuttosto ispirate all’obiettivo di appagare istanze di singoli parlamentari, i quali altrimenti potrebbero frapporsi a un celere
iter. Segnala quindi il mancato aggiornamento al triennio 1999-2001 dell’articolo 1, comma 12, e deplora che quasi in ogni disegno di legge di iniziativa del Ministero vi siano elargizioni alla «Biennale» di Venezia e a enti come «Ferrara musica» o «Ravenna Manifestazioni», precludendo ogni visione di insieme sull’erogazione dei contributi pubblici. Comunque il Gruppo Alleanza Nazionale si asterrà.
        Il senatore RESCAGLIO, concordando con l’impostazione generale illustrata dal relatore, si sofferma sulla norma relativa alla salvaguardia della torre di Pisa, facendo presente che da tempo la città di Cremona ha segnalato con preoccupazione le condizioni in cui versa il celebre Torrazzo auspicando analoga attenzione da parte del Ministero.
        Il senatore ASCIUTTI ricorda in primo luogo che, in sede di prima lettura, il rappresentante del Governo chiese ed ottenne – per non appesantire il testo – che molti emendamenti fossero trasformati in ordini del giorno e lo invita a riferire sulla loro attuazione. Critica poi la stesura riduttiva approvata dalla Camera dei deputati per l’articolo 2 e giudica veramente irragionevole la modifica all’articolo 5, concernente le bombolette
spray, capace solo di suscitare inutili problemi ai produttori. In definitiva, le ragioni di urgenza invocate dal Governo – sempre le stesse: Noto, Pisa – sembrano valere solo per un ramo del Parlamento. Ritiene quindi necessaria una riflessione per valutare l’opportunità di emendare il testo; ciò non significa affatto una volontà dilatoria del Gruppo Forza Italia, il cui senso di responsabilità è dimostrato dal fatto che non chiede – per questo come per tanti altri provvedimenti d’interesse del Governo – la rimessione alla sede referente.
        Il Presidente BISCARDI, preso atto che vi sono altri iscritti a parlare e dell’imminente inizio dei lavori dell’Assemblea, rinvia il seguito della discussione.
        
La seduta termina alle ore 9,30.