AFFARI COSTITUZIONALI (1ª)

MARTEDI' 9 GENNAIO 2001

617ª Seduta

Presidenza del Presidente
VILLONE

Intervengono i sottosegretari di Stato per l'interno Brutti, per i beni culturali ed ambientali Carli e per il tesoro Morgando.

La seduta inizia alle ore 15,10.

IN SEDE CONSULTIVA

(4930) Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 24 novembre 2000, n. 345, recante disposizioni urgenti in tema di fondazioni lirico-sinfoniche, approvato dalla Camera dei deputati
(Parere alla 7ª Commissione, ai sensi dell'articolo 78, comma 3, del Regolamento. Esame. Parere favorevole)

Riferisce alla Commissione il senatore ANDREOLLI il quale, illustrato il contenuto del provvedimento in titolo, ricorda che la sua adozione si è resa necessaria al fine di salvaguardare la continuità degli assetti istituzionali delle fondazioni derivanti dalla trasformazione degli enti autonomi lirici e delle istituzioni concertistiche.

Il senatore MAGNALBO' chiede quali siano le ragioni che motivano l'urgenza del provvedimento.

A questo rilievo replica il sottosegretario CARLI, il quale rileva che la sentenza della Corte costituzionale n. 503 del 2000 ha dichiarato incostituzionale, per eccesso di delega, il decreto legislativo che prevedeva la trasformazione in fondazioni di diritto privato degli enti lirici e delle istituzioni concertistiche assimilate. L'adozione del provvedimento in esame, dunque, si è resa necessaria per garantire, come ricordato dal relatore, la continuità degli assetti istituzionali delle citate istituzioni.

Accertata la presenza del prescritto numero dei senatori, la proposta di parere favorevole è approvata dalla Commissione.

(4931) Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 21 novembre 2000, n. 335, recante misure per il potenziamento della sorveglianza epidemiologica della encefalopatia spongiforme bovina, approvato dalla Camera dei deputati.
(Parere alla 12ª Commissione, ai sensi dell'articolo 78, comma 3, del Regolamento. Esame. Parere favorevole)

Il relatore PARDINI illustra il contenuto del provvedimento in titolo che prevede un programma di prevenzione a tutela della salute pubblica contro l'agente patogeno responsabile della encefalopatia spongiforme bovina. Si tratta di misure evidentemente necessarie ed urgenti; propone pertanto la formulazione di un parere favorevole.

Il senatore BESOSTRI concorda con la proposta avanzata dal relatore e ricorda che l'Italia, con l'ultima legge comunitaria, ha reso da tempo più stringente il sistema di controlli per evitare la diffusione di questa grave patologia.

Accertata la presenza del prescritto numero di senatori, la proposta di parere favorevole è approvata dalla Commissione.

(4932) Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 24 novembre 2000, n. 341, recante disposizioni urgenti per l'efficacia e l'efficienza dell'Amministrazione della giustizia, approvato dalla Camera dei deputati.
(Parere alla 2ª Commissione, ai sensi dell'articolo 78, comma 3, del Regolamento. Esame. Parere favorevole)

Riferisce alla Commissione il senatore BESOSTRI il quale, dato conto del contenuto del provvedimento in titolo, osserva che la scarcerazione per decorrenza dei termini di custodia cautelare di numerosi imputati per delitti assai gravi, ha reso necessario l'adozione di alcune misure contenute nel decreto in esame, la cui urgenza è altresì motivata dalla necessità di porre rimedio a dubbi interpretativi nell'applicazione di disposizioni processuali. Propone pertanto la formulazione di un parere favorevole.

La proposta di parere favorevole, accertata la presenza del prescritto numero di senatori, posta ai voti, è approvata dalla Commissione.

(4939) Conversione in legge del decreto-legge 27 dicembre 2000, n. 392, recante disposizioni urgenti in materia di enti locali
(Parere alla 6a Commissione, ai sensi dell'articolo 78, comma 3, del Regolamento. Esame. Parere favorevole)

Il senatore ANDREOLLI ricorda il contenuto del provvedimento in titolo, la cui adozione si è resa necessaria per assicurare congrui finanziamenti agli enti locali per fronteggiare esigenze funzionali verificatesi nel corso del 2000 e al fine di evitare gravi situazioni di dissesto.

Accertata la presenza del prescritto numero dei senatori, la proposta di parere favorevole avanzata dal relatore è approvata.

(4941) Conversione in legge del decreto-legge 29 dicembre 2000, n. 394, concernente interpretazione autentica della legge 7 marzo 1996, n. 108, recante disposizioni urgenti in materia di usura
(Parere alle Commissioni 2ª e 6ª riunite, ai sensi dell'articolo 78, comma 3, del Regolamento. Esame. Parere favorevole)

Riferisce alla Commissione il presidente VILLONE, il quale si sofferma preliminarmente sulle motivazioni che hanno reso necessaria l'adozione del provvedimento in esame. In proposito ricorda il contesto in cui fu approvata la legge n. 108 del 1996 che ha introdotto parametri oggettivi per la valutazione del carattere usurario degli interessi; un contesto caratterizzato dalla elevatezza dei tassi di interesse praticati sul mercato. Questa legge, nella sua applicazione, ha posto alcuni problemi interpretativi, alcuni dei quali hanno di recente assunto una straordinaria risonanza, dopo la sentenza della Corte di cassazione n. 14899 del 17 novembre dello scorso anno. In questa pronuncia la Cassazione ha ritenuto che l'obbligazione di interessi non si esaurisca in una sola prestazione, ma si concreti in una serie di prestazioni successive. Pertanto, nel caso di contratti di mutuo costituiti prima della entrata in vigore della citata legge n. 108 del 1996, quest'ultima, pur non essendo retroattiva, è, secondo la Cassazione, "di immediata applicazione nei correlativi rapporti limitatamente alla regolamentazione degli effetti ancora in corso. Questa pronuncia ha avuto un notevole impatto nel mondo bancario e tra i consumatori creando una situazione di oggettiva incertezza, in particolare con riguardo alla legittimità stessa delle pattuizioni di interesse nei mutui a tasso fisso. Il provvedimento in esame mira a eliminare questa situazione di incertezza chiarendo, con una norma interpretativa, che il momento al quale occorre rifarsi per verificare l'eventuale usurarietà del tasso praticato deve essere, ai fini sia penali sia civili, quello della conclusione del contratto.
Oltre alla citata norma interpretativa, il provvedimento in esame reca una disciplina transitoria che permette una rinegoziazione delle condizioni dei mutui a tasso fisso che, alla data di entrata in vigore del provvedimento in esame, presentino un livello dei tassi superiori ad un parametro rappresentativo del mercato dei prestiti a medio e lungo termine.
Alla luce di queste considerazioni, ritiene evidentemente sussistenti i presupposti che motivano l'adozione del provvedimento in esame; propone, pertanto, la formulazione di un parere favorevole.

Prende quindi la parola il senatore MAGNALBO' che ritiene non sussistente il requisito dell'urgenza del provvedimento il quale interviene in una materia regolata, con chiarezza, dalla legge. Dichiara quindi un voto di astensione.

Anche il senatore PASTORE avanza perplessità sull'urgenza del provvedimento in titolo. Pur comprendendo infatti i problemi che sono emersi nell'applicazione della legge n. 108 del 1996, ritiene che la sentenza della Cassazione, citata dal Presidente, che ha motivato l'adozione del provvedimento in titolo, non debba essere necessariamente interpretata in un senso tale da giustificare gli allarmi che si sono diffusi nell'opinione pubblica. In proposito rileva l'insufficienza delle motivazioni addotte dal Governo nella relazione illustrativa, in particolare ritenendo carente l'analisi dell'impatto della citata pronuncia della Cassazione sul sistema creditizio. Dichiara pertanto un voto di astensione.

Secondo il senatore BESOSTRI l'urgenza del provvedimento è chiaramente motivata dall'allarme creato dalla pronuncia della suprema Corte di cassazione; un allarme che investe anche i delicati rapporti tra il sistema creditizio italiano e i mercati finanziari stranieri. Quanto al merito della vicenda, osserva che la particolare arretratezza del sistema bancario italiano non ha permesso una rinegoziazione dei mutui in essere a condizioni eque e sostenibili. Riservandosi di intervenire nuovamente in occasione dell'esame in sede consultiva sul merito del provvedimento, osserva che la disposizione di interpretazione autentica dell'articolo 644 del Codice penale incide in modo significativo sull'oggetto stesso della fattispecie. Con riferimento alle previsioni contenute nei commi 2 e 3 dell'articolo 1, ritiene che in questa sede non vi siano rilievi; più in generale, non ritiene sussistenti problemi di costituzionalità con riferimento al provvedimento in titolo, trattandosi di misure che non incidono su un giudicato. La sentenza della Corte di cassazione citata dal Presidente, infatti, cassa con rinvio una pronuncia della Corte di appello di Bologna. Conviene pertanto con la proposta di parere favorevole avanzata dal relatore.

Interviene quindi il sottosegretario MORGANDO che, condividendo le argomentazioni svolte dal relatore, ribadisce le motivazioni che hanno spinto il Governo ad adottare il provvedimento in titolo per superare gravi situazioni di incertezza che si sono generate a seguito della citata sentenza della Corte di cassazione. Ritiene peraltro che le questioni ed i problemi posti dal senatore Pastore potranno essere approfonditi nel corso dell'esame del disegno di legge di conversione da parte delle competenti Commissioni.

Accertata la presenza del prescritto numero dei senatori, la proposta di parere favorevole avanzata dal Presidente è approvata.

SULL'ESAME IN SEDE CONSULTIVA, AI SENSI DELL'ARTICOLO 40 DEL REGOLAMENTO, DEL DISEGNO DI LEGGE N. 4941, RECANTE CONVERSIONE DEL DECRETO-LEGGE N. 394 DEL 2000

Su proposta del presidente VILLONE, la Commissione unanime conviene di procedere immediatamente all'esame in sede consultiva, anche ai sensi dell'articolo 40 del Regolamento, del disegno di legge in titolo, al cui riguardo è stata appena formulata una valutazione positiva circa la sussistenza dei presupposti costituzionali di necessità e urgenza, nonché dei requisiti prescritti dalla legge per l'emanazione dei decreti-legge.

IN SEDE CONSULTIVA

(4941) Conversione in legge del decreto-legge 29 dicembre 2000, n. 394, concernente interpretazione autentica della legge 7 marzo 1996, n. 108, recante disposizioni urgenti in materia di usura.
(Parere alle Commissioni 2ª e 6ª riunite. Esame e rinvio)

Il presidente VILLONE riferisce sul merito del provvedimento in titolo osservando che alcune previsioni in esso contenute possono essere oggetto di rilievi quanto alla loro opportunità, ma non presentano, a suo avviso, questioni circa la loro conformità alla Costituzione. Il provvedimento in esame, infatti, mira a ovviare ad alcune possibili disparità di trattamento tra i soggetti che abbiano contratto mutui; le disposizioni in esso contenute non pongono poi, a suo avviso, in questione diritti costituzionalmente garantiti. Propone pertanto la formulazione di un parere favorevole.

Il senatore PASTORE ritiene opportuno, prima di proseguire nell'esame del provvedimento, acquisire ulteriori elementi di valutazione. In particolare, ritiene opportuno prendere conoscenza delle contestazioni mosse da alcune associazioni dei consumatori sul contenuto del provvedimento.

Il seguito dell'esame è quindi rinviato.

POSTICIPAZIONE DELL'ORARIO DELLA SEDUTA DI DOMANI, MERCOLEDI' 10 GENNAIO

Il PRESIDENTE avverte che la seduta della Commissione già prevista per domani, mercoledì 10 gennaio alle ore 14,30 è posticipata alle ore 15,30.

POSTICIPAZIONE DELL'ORARIO DELLA SEDUTA DELLA SOTTOCOMMISSIONE PER I PARERI DI DOMANI, MERCOLEDI' 10 GENNAIO

Il PRESIDENTE avverte che la seduta della Sottocommissione per i pareri di domani, mercoledì 10 gennaio è posticipata alle ore 14,30.

La seduta termina alle ore 16.