210a Seduta (pomeridiana)

Presidenza del Presidente
VILLONE
indi del Vice Presidente
MARCHETTI

Intervengono i sottosegretari di Stato per i trasporti e la navigazione Albertini, per la difesa Brutti e per l'interno Sinisi.

La seduta inizia alle ore 15,10.

IN SEDE REFERENTE
(2898) Disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, approvato dalla Camera dei deputati
(74) SILIQUINI ed altri. - Nuove norme in tema di immigrazione degli stranieri extracomunitari
(265) PETRUCCI ed altri. - Disposizioni in materia di soggiorno dei cittadini stranieri extracomunitari nel territorio dello Stato
(517) DE CORATO ed altri. - Modifiche al decreto-legge 30 dicembre 1989, n. 416, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 febbraio 1990, n. 39, recante norme urgenti in materia di asilo politico, di ingresso e soggiorno dei cittadini extracomunitari e di regolarizzazione dei cittadini extracomunitari ed apolidi già presenti nel territorio di Stato. Disposizioni in materia di asilo politico
(521) DE CORATO ed altri. - Modifiche ed integrazioni al decreto-legge 30 dicembre 1989, n. 416, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 febbraio 1990, n. 39, recante norme urgenti in materia di asilo politico, di ingresso e soggiorno dei cittadini extracomunitari e di regolarizzazione dei cittadini extracomunitari ed apolidi già presenti nel territorio dello Stato
(1205) MANCONI ed altri. - Disposizioni relative al soggiorno dei lavoratori stranieri nel territorio dello Stato
(2119) MACERATINI ed altri. - Modifica al decreto-legge 30 dicembre 1989, n. 416, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 febbraio 1990, n. 39, recante norme in materia di ingresso e soggiorno dei cittadini extracomunitari
(2295) MANCONI ed altri. - Disposizioni relative ai cittadini stranieri non comunitari
(Seguito e conclusione dell'esame congiunto)

Prosegue l'esame, sospeso nella seduta antimeridiana.

Il presidente VILLONE ricorda che nella seduta precedente è stata avviata la trattazione degli ordini del giorno e precisa che quelli accolti dal Governo sono stati fatti propri dalla Commissione e saranno pertanto presentati in Assemblea come proposte della medesima.

Il relatore GUERZONI si sofferma nuovamente sugli ordini del giorno n. 20 e n. 23, presentati rispettivamente dai senatori LUBRANO DI RICCO ed altri e dal senatore MARCHETTI, dati per illustrati nella seduta del giorno precedente e riportati nel relativo resoconto: egli ritiene che le proposte in questione sono sostanzialmente assorbite dall'ordine del giorno n. 19, da lui presentato, sul quale il rappresentante del Governo ha già manifestato la propria disponibilità. Le parti non coincidenti, ad esempio in materia di sanzioni amministrative connesse alla condizione irregolare degli interessati, potrebbero risolversi nel contesto normativo tipico delle misure adottate nei casi in cui si provvede a regolarizzare gli stranieri già presenti nel territorio nazionale. Invita pertanto i senatori Lubrano di Ricco e Marchetti a ritirare i propri ordini del giorno dichiarandosi comunque disposto a considerare le loro proposte nel corso della discussione in Assemblea, assumendo intanto nel proprio ordine del giorno quelle parti di essi che vi sono coerenti.

Il senatore LUBRANO DI RICCO insiste nel proprio ordine del giorno, rilevando che il relatore ha sostanzialmente riconosciuto la fondatezza della sua proposta, che pertaltro dovrebbe essere riformulata in termini più appropriati nei punti b) e c) del dispositivo. Ritiene inoltre che il suo ordine del giorno possa essere condiviso dalla maggioranza della Commissione.

Il relatore GUERZONI osserva che l'ordine del giorno da lui presentato prescrive un termine al Governo, che non è contemplato negli ordini del giorno dei senatori Lubrano di Ricco e Marchetti.

Il senatore MARCHETTI osserva che la lettera a) del dispositivo degli ordini del giorno nn. 20 e 23 qualifica questi ultimi a differenza dell'ordine del giorno n. 19, presentato dal relatore: vi si prevede un preciso impegno politico indirizzato al Governo, che egli ritiene imprescindibile in sede di approvazione di una normativa organica sulla condizione degli stranieri. A tale riguardo, l'ordine del giorno del relatore risulta inadeguato.

Il presidente VILLONE ritiene che l'ordine del giorno del relatore, diversamente dagli altri ordini del giorno in discussione, riferisce esplicitamente l'impegno a promuovere l'emersione dell'immigrazione irregolare anche alla situazione del mercato del lavoro. Tuttavia ritiene che tale differenza non giustifichi un indirizzo non condiviso da parte della Commissione.

Il sottosegretario SINISI conferma la disponibilità del Governo ad accogliere l'ordine del giorno n. 19, mentre rileva l'incompatibilità degli ordini del giorno nn. 20 e 23 con gli indirizzi formulati dall'ordine del giorno del relatore, invitando i senatori Lubrano di Ricco e Marchetti a ritirare le proprie proposte per addivenire a una ulteriore riflessione in materia nel corso della discussione in Assemblea. Dichiara, quindi, di non poter accogliere gli ordini del giorno nn. 20 e 23.

Secondo il senatore LUBRANO DI RICCO, l'ordine del giorno del relatore, e quelli presentati da lui e dal senatore Marchetti, non sono affatto incompatibili.

Il relatore GUERZONI chiede che l'ordine del giorno n. 19 sia posto in votazione.

Il senatore LUBRANO DI RICCO e MARCHETTI annunciano la propria astensione.

L'ordine del giorno è accolto dalla Commissione.

La senatrice SILIQUINI dichiara che il Gruppo di Alleanza Nazionale non ha ritenuto di presentare ordini del giorno ma si riserva di farlo per la discussione in Assemblea.

La Commissione, infine, conferisce al relatore il mandato a riferire in Assemblea per l'approvazione definitiva del disegno di legge n. 2898, con la proposta di assorbimento per gli altri disegni di legge in titolo.

IN SEDE CONSULTIVA
(2983) Conversione in legge del decreto-legge 30 dicembre 1997, n. 457, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo del settore dei trasporti e l'incremento dell'occupazione
(Parere alla 8a Commissione, ai sensi dell'articolo 78, comma 3, del Regolamento: seguito e conclusione dell'esame. Parere favorevole)

Prosegue l'esame, sospeso nella seduta di ieri.

Il presidente VILLONE ricorda di aver manifestato le proprie riserve sul contenuto eterogeneo del provvedimento e anche sulla sussistenza dei presupposti costituzionali per alcune delle disposizioni in esame. Tuttavia comunica alla Commissione di aver ricevuto molteplici sollecitazioni, provenienti sia dalla maggioranza che dall'opposizione, affinchè si riconoscano i presupposti costituzionali del disegno di legge, trattandosi di misure attese con particolare interesse in molte realtà locali. In ogni caso, conferma la propria opinione negativa sulla disposizione di cui all'articolo 5, comma 3, quanto alla sussistenza dei presupposti costituzionali: a tale riguardo, propone un parere contrario.

Il senatore BESOSTRI osserva che anche l'articolo 11 risulta carente dei presupposti costituzionali e appare completamente estraneo all'insieme del provvedimento.

Il presidente VILLONE precisa che anche per le misure contenute nell'articolo 11 vi sono state numerose sollecitazioni, in particolare da parte delle regioni e degli enti locali.

Il senatore BESOSTRI ritiene che in una valutazione complessiva di opportunità si debba allora riconoscere la sussistenza del requisito dell'omogeneità per l'intero provvedimento.

Secondo il senatore MARCHETTI, che assume la presidenza in assenza del presidente Villone, l'articolo 5, comma 3, è però sprovvisto dei presupposti di necessità e urgenza.

Il senatore PINGGERA ritiene che le disposizioni contenute nell'articolo 12 siano estranee all'insieme del provvedimento e prive del presupposto dell'urgenza.

Il senatore PASTORE considera sussistenti i presupposti costituzionali esclusivamente per le disposizioni contenute negli articoli da 1 a 8 e osserva che l'articolo 5, comma 3, può invece ritenersi giustificato nel contesto in cui è inserito.

Il presidente MARCHETTI fa propria la proposta già avanzata dal presidente Villone quanto al diniego di sussistenza dei presupposti costituzionali per l'articolo 5, comma 3.

Il senatore PINGGERA propone un parere contrario sull'articolo 12.

Il senatore MAGNALBÒ non condivide le censure rivolte al comma 3 dell'articolo 5, che non appare più eterogeneo di altri al contesto in cui si inserisce e risulta giustificato quale misura di sostegno alle imprese interessate.

Interviene quindi il sottosegretario ALBERTINI, motivando le disposizioni rivolte a mantenere le disponibiltà di bilancio già previste per l'esercizio 1997 e illustrando lo scopo delle misure contenute negli articoli da 1 a 8, che assicurano interventi di sostegno per il settore della navigazione marittima. Quanto al comma 3 dell'articolo 5, si tratta di una misura non imprescindibile, anche se il suo effetto è limitato alla navigazione nel Mediterraneo, poichè fuori di esso i fatti in questione sono già depenalizzati. In risposta a un quesito del senatore Pardini, precisa quindi che sulle navi di altra nazionalità anche nel Mediterraneo è consentito il gioco d'azzardo.

Il presidente MARCHETTI ritiene che dalla discussione svolta si può desumere un orientamento largamente condiviso nel riconoscere la sussistenza dei presupposti costituzionali per l'insieme del decreto-legge. Rinuncia quindi alla proposta di parere contrario sul comma 3 dell'articolo 5 e chiede ai senatori Besostri e Pinggera di fare altrettanto rispettivamente per gli articoli 11 e 12.

Il senatore BESOSTRI afferma che se la Commissione non intende assumere un criterio rigoroso nella valutazione di sussistenza dei presupposti costituzionali e dei requisiti di legge per il provvedimento in esame, ogni ulteriore considerazione costituisce una valutazione di merito. Quanto al comma 3 dell'articolo 5, si tratta a suo avviso di una misura omogenea alle altre e parimenti giustificata dalle esigenze di sostegno alle imprese di navigazione. Rinuncia alla sua proposta di parere contrario sull'articolo 11.

Il senatore ANDREOLLI ritiene viceversa sprovvisto dei presupposti e dei requisiti costituzionali e di legge il comma 3 dell'articolo 5, annunciando la propria astensione su una eventuale proposta di parere complessivamente favorevole.

Il senatore PARDINI fa propria la proposta di parere contrario concernente il comma 3 dell'articolo 5.

La proposta di parere contrario relativa al comma 3 dell'articolo 5 è posta in votazione e non risulta accolta.

Anche la proposta di parere contrario sull'articolo 12 viene respinta dalla Commissione.

È quindi accolta la proposta di parere favorevole avanzata dal presidente MARCHETTI, quanto alle parti rimanenti del provvedimento.

(2997) Conversione in legge del decreto-legge 13 gennaio 1998, n. 1, recante disposizioni urgenti in materia di cooperazione tra Italia e Albania nel settore della difesa, nonchè proroga della permanenza di contingenti militari italiani in Bosnia-Erzegovina
(Parere alla 4a Commissione, ai sensi dell'articolo 78, comma 3, del Regolamento: favorevole)

Il senatore PARDINI riferisce sul contenuto del decreto-legge, rivolto ad assicurare la continuità degli interventi di cooperazione con l'Albania soprattutto in materia di difesa, garantendo inoltre la permanenza di un limitato contingente militare in Bosnia. Propone, quindi, un parere favorevole.

Il senatore BESOSTRI annuncia il voto positivo del suo Gruppo.

La Commissione accoglie la proposta di parere favorevole avanzata dal relatore.

La seduta termina alle ore 16,15.