ISTRUZIONE (7a)

MERCOLEDI' 29 NOVEMBRE 2000

485a Seduta (pomeridiana)

Presidenza del Presidente
OSSICINI
indi del Vice Presidente
ASCIUTTI


Intervengono il ministro per i beni e le attività culturali Melandri e il sottosegretario di Stato per lo stesso Dicastero D'Andrea.

La seduta inizia alle ore 17,05.


IN SEDE CONSULTIVA

(4886) Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2001 e bilancio pluriennale per il triennio 2001-2003, approvato dalla Camera dei deputati
- (Tab. 17) Stato di previsione del Ministero per i beni e le attività culturali per l'anno finanziario 2001

(4885) Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2001), approvato dalla Camera dei deputati
(Rapporti alla 5a Commissione. Seguito e conclusione dell'esame congiunto; seguito e conclusione dell'esame della Tabella 17 e delle connesse parti del disegno di legge finanziaria: rapporto favorevole con osservazioni)

Riprende l'esame congiunto sospeso nella seduta antimeridiana di oggi.

Il presidente OSSICINI avverte che si procederà con il dibattito sulle previsioni di spesa relative al Ministero per i beni e le attività culturali (Tabella 17) nonché sulle connesse parti del disegno di legge finanziaria, la cui illustrazione da parte del relatore Biscardi ha avuto luogo lo scorso 23 novembre.

Nel dibattito interviene il senatore LOMBARDI SATRIANI, il quale si dichiara confortato dal ragguardevole incremento di flussi finanziari a favore dei beni e delle attività culturali, anche connessi al gioco del lotto, ed in parte volti al rifinanziamento degli interventi straordinari previsti dalla legge n. 513 del 1999. Auspicabile è beninteso che tali risorse siano effettivamente spese, in base ad un'azione amministrativa improntata ad agilità ed efficacia.
Inoltre, è da sollecitare l'introduzione di una specifica destinazione di fondi per la costruzione di nuovi teatri, specialmente nel Mezzogiorno, per quelle aree che maggiormente soffrono della inesistenza di strutture. In concomitanza con l'oramai prossima approvazione da parte della Commissione del disegno di legge sul teatro, che tra l'altro reca puntuali disposizioni per la promozione della drammaturgia italiana, costituirebbe infatti un segnale estremamente positivo la previsione, in misura anche minima ma emblematica di una volontà, di un'apposita voce di spesa per il potenziamento delle strutture teatrali, improntato a un principio di giustizia distributiva.

Il senatore ASCIUTTI riconosce che, per quanto riguarda il settore dei beni culturali, la manovra finanziaria in esame contiene postazioni più che accettabili, a testimonianza di una vigile attenzione a contrastare il degrado del patrimonio culturale. Osserva tuttavia criticamente che una parte consistente dei fondi a disposizione deriva dai proventi di attività non proprio esaltanti, quali il gioco del lotto.
Nel lamentare poi la scarsità dei fondi a disposizione della Federazione italiana sport disabili, conclude deplorando come resti inevaso il problema cruciale della gestione dei beni culturali, per la quale sarebbe preferibile un maggiore decentramento.

Il senatore RESCAGLIO rileva criticamente la distanza che ancora separa la gestione dei beni paesaggistici da quella dei beni culturali, nonostante molteplici punti di convergenza.
La manovra finanziaria in esame reca comunque, a suo giudizio, aspetti innegabilmente positivi, come ad esempio il sostegno assicurato alle biblioteche e alle librerie storiche. Per quanto riguarda in particolare queste ultime, egli ne sottolinea l'eccellente funzione svolta, pur in condizioni precarie di ambienti e personale, con particolare riferimento alla redazione delle tesi di laurea.
Quanto poi alle emittenti televisive locali, egli ne rileva il prezioso ruolo di informazione ed auspica un superamento della attuale legislazione di settore, inopinatamente penalizzante.
Si sofferma poi sul contributo straordinario assicurato al CONI, di cui riconosce l'attività di promozione sportiva, pur auspicando un corrispondente impegno in favore della formazione sportiva scolastica.
Accenna infine all'esigenza di assicurare adeguato sostegno alle attività di spettacolo a livello provinciale e, nell'aderire al rifinanziamento degli interventi straordinari previsti dalla legge n. 513 del 1999, conclude ribadendo l'opportunità di conferire un riconoscimento comune ai beni culturali ed ambientali.

Il senatore MASULLO esprime compiacimento per l'evoluzione del Ministero nel senso della tutela di beni culturali non legati alla materialità, come testimoniato dal mutamento della denominazione del Dicastero stesso in Ministero per i beni e le attività culturali. Nell'auspicare che il cammino così felicemente intrapreso possa proseguire con speditezza, invita poi il Ministro a considerare l'opportunità di sostenere le attività teatrali o figurative, più che attraverso la concessione di sovvenzioni agli artisti, attraverso la messa a disposizione di luoghi idonei allo svolgimento di attività teatrali o espositive.
Richiama quindi l'attenzione del Ministro sul decadimento della lingua italiana, che pensa è da comprendere fra i beni culturali immateriali che il Ministero si è assunto l'onere di tutelare. Sollecita pertanto un intervento attivo per la sua conservazione, nel rispetto dell'energia evolutiva che la caratterizza e respingendo le deformanti pressioni provenienti dall'esterno.
Fa infine riferimento al disegno di legge per la promozione del libro, recentemente approvato dal Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro per i beni e le attività culturali: a quanto gli consta, in tale provvedimento sono previste agevolazioni sui prezzi di vendita dei libri nei grandi magazzini, che penalizzerebbero i librai, benché il rischio di una cultura massificata indurrebbe al contrario a privilegiare momenti individualizzati di diffusione culturale.

Il senatore TONIOLLI esprime apprezzamento per la disposizione, recata dalla manovra finanziaria in esame, relativa alla deducibilità dall'IRPEG delle sovvenzioni che le imprese concessionarie di autostrade vorranno erogare in favore del programma "Restauro Italia".

Il senatore LORENZI lamenta come permanga inevaso il problema di una quantificazione della ricaduta delle risorse investite nel settore dei beni culturali sul tessuto economico e sociale nonché sullo sviluppo del Paese. Per questo riguardo, in occasione del dibattito sulla riforma dei Ministeri, egli ebbe a prospettare la confluenza in un'unica struttura dicasteriale dei Ministeri per i beni e per le attività culturali, dell'ambiente, dell'università e della ricerca scientifica, onde creare un maggior raccordo in ordine al flusso di risorse impiegate in tali settori. In effetti, troppo spesso i finanziamenti attribuiti dal Ministero per i beni e le attività culturali sono improntati ad una logica di mera erogazione, come riprova l'utilizzazione degli stanziamenti (pari a 1.000 miliardi per il 2001) del Fondo unico per lo spettacolo, ovvero delle risorse provenienti dall'8 per mille dell'IRPEF. Vi è, inoltre, da interrogarsi su quale possa essere il contributo recato dal Ministero al Piano nazionale della ricerca, sulla scorta anche di talune indicazioni e proposte formulate dal Consiglio nazionale delle ricerche (CNR), che preconizzava la creazione di un apposito Istituto per la scienza e tecnologia dei beni culturali. Di questi ultimi, il CNR suggeriva al contempo una definizione di testimonianze materiali delle identità nazionali, invero suscettibile di approfondimento, dovendosi piuttosto sottolineare gli aspetti di testimonianza di civiltà. L'insieme di annotazioni critiche o comunque problematiche innanzi esposte non sollecita, peraltro, un orientamento di contrapposizione alle proposte insite nei documenti in esame, dal momento che in essi è rilevabile un pur forte impegno del Ministero, del quale taluni apprezzabili risultati si sono altresì potuti cogliere, ad esempio nella città di Roma in occasione del Giubileo. Certo è, tuttavia, che il finanziamento concesso dal Ministero è sempre, per così dire, a senso unico, nella direzione di una erogazione senza "ritorno".

Concluso il dibattito, replica il relatore BISCARDI, per il quale l'eccezionale convergenza manifestata nella discussione fra maggioranza e opposizione va ascritta a due fattori: da una parte la comune consapevolezza circa il rilievo sempre crescente che il tema dei beni culturali ha assunto nella vita italiana, rilievo di cui i dati del bilancio in discussione sono una testimonianza; dall'altro, una vera e propria convergenza ideale e per dir così sentimentale sui principali temi in discussione. Le osservazioni degli intervenuti nel dibattito – con la gran parte delle quali egli consente – sono rivolte, più che ai dati del bilancio, a indirizzare la futura azione del Governo su temi considerati particolarmente rilevanti. Egli concorda in particolare sui rilievi del senatore Lombardi Satriani circa lo sviluppo delle sedi teatrali, specie nel Mezzogiorno, e del senatore Asciutti sul sostegno ai disabili. Si sofferma adesivamente anche sui richiami del senatore Rescaglio a favore delle librerie storiche – sottolineandone a sua volta il prezioso ruolo di propulsione culturale specialmente nelle piccole comunità – nonché sulle osservazioni del senatore Masullo in merito alla difesa della lingua italiana. Dichiara altresì di concordare con i rilievi del senatore Toniolli circa le agevolazioni fiscali e con talune osservazioni del senatore Lorenzi sul rapporto fra ricerca scientifica e beni culturali, replicando inoltre a quest'ultimo che il principale "ritorno" assicurato dagli investimenti per i beni culturali è rappresentato dalla attenzione e dalla crescita culturale del pubblico.
Dà quindi notizia di alcuni emendamenti che intende presentare in sede di Commissione bilancio al disegno di legge finanziaria, sui quali confida di poter raccogliere il medesimo ampio consenso emerso dal precedente dibattito.

Dopo che il presidente ASCIUTTI ha fatto presente come in questa sede la Commissione debba limitarsi a prendere atto di quanto annunciato dal relatore, dal momento che spetta alla Commissione bilancio ricevere ed esaminare gli emendamenti al disegno di legge finanziaria, il relatore BISCARDI riprende avvertendo che il primo emendamento mira ad assicurare la copertura per il rifinanziamento dei contributi a favore delle biblioteche annesse agli stabilimenti ecclesiastici e per quello relativo alla tutela delle vestigia della Prima guerra mondiale: si tratta di due argomenti già oggetto di esame da parte della Commissione.
Un altro emendamento intende sostituire l'articolo 40 – concernente le erogazioni a favore delle emittenti televisive locali – con una nuova formulazione semplificata, la quale attinge, per la copertura finanziaria, ai fondi del Tesoro. In tal modo si liberano risorse per il successivo emendamento, con il quale intende integrare l'articolo 45 con due commi aggiuntivi, volti a prorogare per tutto il 2001 l'utilizzo del personale assunto per le necessità del Giubileo e per assicurare l'apertura prolungata dei musei. All'articolo 107, recante la destinazione di risorse alla tutela del patrimonio storico, culturale e ambientale da parte delle società concessionarie di autostrade, ritiene opportuno sostituire il comma 2 onde affidare al Ministero per i beni e le attività culturali il compito di definire il programma dei relativi interventi, così da evitare possibili sperequazioni territoriali. Infine proporrà un emendamento aggiuntivo all'articolo 115, volto a prenotare a favore dei progetti in materia di beni culturali una piccola quota dei fondi destinati agli investimenti nelle aree depresse dalla legge n. 208 del 1998, con priorità per le aree depresse di cui all'Obiettivo n. 1 dell'Unione Europea.

Replica a sua volta il ministro MELANDRI: ella è testé rientrata da una conferenza internazionale tenuta a Washington sulla politica culturale come strumento delle relazioni internazionali, ove l'Italia è stata chiamata a rappresentare l'Europa. Ciò testimonia il forte e diffuso apprezzamento per l'operato compiuto negli ultimi anni dall'Italia in campo culturale, operato cui – ella tiene a dare atto – la Commissione istruzione del Senato ha dato un contributo fattivo e importante. I documenti di bilancio in discussione si collocano in continuità rispetto a quelli precedenti, nel comune obiettivo di elevare di rango la politica culturale, collocandola fra quelle di rilievo strategico per il Paese. Ne è ad un tempo effetto e testimonianza la presenza del Ministero nel CIPE, ove ha potuto già incidere in termini significativi. Al senatore Lorenzi risponde che il "ritorno" degli investimenti per la cultura si misura innanzitutto in termini di credibilità e prestigio internazionali, poi di crescita civile e di maturata consapevolezza della propria identità. Non si possono comunque sottovalutare i notevolissimi effetti sul piano dello sviluppo dell'imprenditoria e della nuova occupazione e comunque della vigorosa crescita nella domanda di cultura. Al senatore Asciutti replica che, se è vero che i beni culturali sono almeno in parte finanziati dal gioco, va ricordato che i giochi più tradizionali sono minacciati dal diffondersi di altri giochi, come i video poker, che talvolta sconfinano nell'illegalità. Segnalato poi il dato positivo della crescita del Fondo unico per lo spettacolo a 1.000 miliardi, fa presente al senatore Lombardi Satriani che, grazie anche all'emanazione di due decreti ministeriali, gli strumenti e le risorse per promuovere la crescita di nuovi spazi teatrali ci sono; il problema è che dal Mezzogiorno provengono pochi progetti. Ringrazia poi la Commissione per aver colto l'elemento di novità rappresentato dall'impegno del Governo per una politica a favore del libro e delle librerie storiche, che rappresentano – ella ne è profondamente convinta – una vera e propria dorsale della cultura italiana. In tale contesto, il disegno di legge approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri – che mira ad identificare il punto di equilibrio fra le esigenze della grande distribuzione e quelle dei piccoli librai – affronta anche il tema della politica dei prezzi, colmando una grave lacuna italiana rispetto agli altri Stati europei. In conclusione dichiara di condividere pienamente lo spirito degli emendamenti preannunciati dal relatore.

Infine la Commissione conferisce al relatore Biscardi il mandato di redigere un rapporto favorevole, con le osservazioni emerse dal dibattito, sulla Tabella 17 e le connesse parti del disegno di legge finanziaria.

Il presidente ASCIUTTI dichiara quindi concluso l'esame dei documenti di bilancio, per la parte di competenza della Commissione.

SCONVOCAZIONE DELLA SEDUTA DI DOMANI

Il presidente ASCIUTTI avverte che, stante l'avvenuta conclusione dell'esame dei documenti di bilancio, la seduta già prevista per domani giovedì 30 novembre non avrà più luogo.

Prende atto la Commissione.

La seduta termina alle ore 18,05.