DIFESA (4a)

MARTEDI' 30 GENNAIO 2001
268a Seduta

Presidenza del Presidente
DI BENEDETTO




Intervengono il sottosegretario di Stato per la difesa Minniti e il sottosegretario di Stato per le finanze D'Amico.

La seduta inizia alle ore 15.


SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE

Il PRESIDENTE rende noto di aver distribuito copia della lettera pervenutagli dal Presidente del Senato in data 26 gennaio, con la quale si è invitata la Commissione Difesa a procedere congiuntamente alla omologa Commissione della Camera dei deputati nell'indagine conoscitiva sul livello di conoscenza, da parte italiana, dell'utilizzo di munizioni all'uranio impoverito da parte della NATO nelle vicende belliche nei Balcani e sulle misure adottate dalle Forze armate italiane per prevenire eventuali rischi per la salute connessi a tale impiego.

Il senatore LORETO, preso spunto da un'intervista al collega Forcieri apparsa sabato 27 gennaio sul quotidiano Liberazione -nella quale si ipotizzavano intenti dilatori all'interno della Commissione in ordine alla discussione di iniziative per l'istituzione di una Commissione d'inchiesta sull'uranio impoverito-, reputa doveroso smentire tale affermazione, lesiva del suo impegno parlamentare e della sua onestà intellettuale, confermata da anni di intensa attività politica. Cita ampi brani dell'intervista e lamenta l'inesattezza di alcuni passaggi: rimette all'apprezzamento del Presidente della Commissione la eventualità di scrivere al quotidiano in questione per ripristinare la verità.

Il senatore PALOMBO reputa ingenerose le dichiarazioni del senatore Forcieri; infatti, intensa è stata la volontà sua e della sua parte politica per l'accertamento della verità nella preoccupante vicenda.

Il senatore RUSSO SPENA invita a valutare con attenzione le parole del collega Forcieri, che non ha affatto generalizzato, ma ha tentato di ricostruire le varie posizioni all'interno della Commissione di fronte alla richiesta di istituire una Commissione di inchiesta; richiesta, formalizzata da un disegno di legge, sul quale non è si potuto ancora votare. Auspica che si presti la massima attenzione alla missiva del Presidente del Senato, che lascia aperta la possibilità per l'istituzione di una Commissione di inchiesta monocamerale.

Il PRESIDENTE precisa che sin dal primo momento la Commissione ha prestato vigile attenzione verso il problema; fa, altresì, presente che erano state prontamente iscritte all'ordine del giorno le proposte istitutive per le quali, invero, non sono ancora pervenuti tutti i prescritti pareri da parte delle Commissioni consultate.

Il senatore AGOSTINI nega ogni intento dilatorio da parte del suo Gruppo parlamentare: auspica approfondite ricerche sul tema dell'uranio impoverito e riconosce che quelle dichiarazioni, qualora non smentite, presentano profili di indubbia gravità. Dalla citata lettera del Presidente del Senato prende spunto per insistere nell'idea di istituire una formale inchiesta parlamentare ex articolo 82 della Costituzione, in quanto l'indagine conoscitiva presso la Camera dei deputati si trova già in una fase avanzata, rendendosi pertanto difficile un procedimento congiunto con la Commissione Difesa del Senato.

Il senatore PELLICINI mostra stupore per i contenuti dell'intervista: destituisce di ogni fondamento l'imputazione mossa al suo Gruppo, che invece ha costantemente auspicato l'istituzione di un'inchiesta ex art. 82 della Costituzione (ossia con gli stessi poteri dell'autorità giudiziara ordinaria), ancorché la legislatura sia ormai prossima alla sua naturale conclusione.

Il senatore NIEDDU condivide le valutazioni del collega Loreto; soggiunge che dalla citata intervista emergono elementi di profonda inesattezza. Rileva poi essere per nulla condivisibili le interpretazioni fornite sui dibattiti tenutisi nell'ultima settimana presso la Commissione Difesa del Senato. Nega ogni intendimento dilatorio alle sue iniziative parlamentari, volte invece a favorire in modo netto ogni attività di ricerca seria ed approfondita. Chiede al Presidente di scrivere al quotidiano per fornire ogni elemento di smentita, quale riscontrabile dalle fonti disponibili nei resoconti.

Il senatore SEMENZATO, indipendentemente da ogni valutazione personale sull'intervista, invita a tener conto di un indiscutibile dato di fatto, quello per cui -pur dopo tre sedute (sin dal 16 gennaio) dedicate all'uranio impoverito- la Commissione nulla è ancora riuscita a deliberare. Ritiene si possa ipotizzare da parte di settori delle Forze armate l'intento di esercitare pressioni per evitare l'accertamento della verità. Invita però il Presidente della Commissione a chiarire l'iter che intende seguire nelle prossime sedute, al fine di permettere l'impostazione di una precisa azione politica.

Il senatore TABLADINI reputa preferibile che sia lo stesso senatore Forcieri ad effettuare le rettifiche del caso, giacché è possibile che alcune sue dichiarazioni siano state travisate dal giornalista. E comunque, prima di ogni iniziativa esterna all'ambito del Parlamento, reputa doveroso acquisire i necessari elementi presso l'ex relatore, il senatore Forcieri.

Il senatore FIRRARELLO nutre forti dubbi sulla veridicità dell'intervista: manifesta infatti perplessità di fronte a quelle parole, probabilmente non pronunciate dal collega Forcieri. Aderisce alla tesi del senatore Tabladini, quando invita a non enfatizzare il problema per invece approfondire nel merito i problemi, sottolineando la necessità di una intima coerenza politica da parte della Commissione, sia in ordine ai tempi, sia sugli strumenti giuridici da utilizzare per accertare la verità.

Il senatore VIVIANI precisa di aver assunto le funzioni di relatore sul Documento XXII, n. 72 e sul disegno di legge n. 4951, subentrando al senatore Forcieri, senza aver mai ispirato ad alcun intendimento ostruzionistico il suo operato. Reputa condivisibile la lettera del Presidente del Senato, sia nell'impostazione di fondo, sia negli aspetti di dettaglio. Invita quindi ad affrontare l'idea di operare congiuntamente con l'altro ramo del Parlamento attraverso lo strumento dell'Indagine conoscitiva; altresì auspica l'approvazione di un testo articolato che vari un'inchiesta parlamentare, al fine di legittimare l'attivazione, dopo le elezioni politiche, della procedura abbreviata prevista per i disegni di legge approvati dal Senato e ripresentati entro sei mesi dall'inizio della nuova legislatura, ai sensi dell'articolo 81 del Regolamento.


CONVOCAZIONE DELL'UFFICIO DI PRESIDENZA

Il PRESIDENTE avverte che è convocato per domani, mercoledì 31 gennaio, alle ore 14, l'Ufficio di Presidenza allargato ai rappresentanti dei Gruppi parlamentari, in relazione all'odierno dibattito.

Conviene la Commissione.

La seduta termina alle ore 16.