3a Commissione permanente
(AFFARI ESTERI, EMIGRAZIONE)

339ª seduta: giovedì 18 gennaio 2001, ore 14,30


ORDINE DEL GIORNO


SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE


Proposta di indagine conoscitiva sugli aspetti internazionali dell'impiego di proiettili a uranio impoverito nell'ambito delle operazioni militari nei Balcani.

IN SEDE DELIBERANTE

Discussione del disegno di legge:

Ulteriore finanziamento per la prima Conferenza degli italiani nel mondo (Approvato dalla Camera dei deputati) - Relatore alla Commissione SERVELLO.
(Pareri della 1a e della 5a Commissione)
(4934)
IN SEDE REFERENTE


Esame dei disegni di legge:

1. Ratifica ed esecuzione della Convenzione civile sulla corruzione, fatta a Strasburgo il 4 novembre 1999 - Relatrice alla Commissione DE ZULUETA.
(Pareri della 1a e della 2a Commissione)
(4819)

2. Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica dell'Uzbekistan sulla cooperazione in materia di difesa, fatto a Tashkent il 26 novembre 1999 - Relatrice alla Commissione DE ZULUETA.
(Pareri della 1a, della 4a, della 5a e della 10a Commissione)
(4862)

3. Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica dello Yemen sulla cooperazione nei campi della cultura, istruzione, scienza e tecnologia, fatto a Sana'a il 3 marzo 1998 (Approvato dalla Camera dei deputati) - Relatore alla Commissione CORRAO.
(Pareri della 1a, della 5ae della 7a Commissione)
(4920)

PROCEDURE INFORMATIVE

Interrogazioni.

INTERROGAZIONI ALL’ORDINE DEL GIORNO

        SALVATO, SCOPELLITI, BRUNO GANERI, D’ALESSANDRO PRISCO, FIORILLO. – Ai Ministri degli affari esteri e per le pari opportunità. – Premesso:

            che nella carriera diplomatica sono solo 6 le donne che ricoprono il grado di dirigente generale, nell’ambito di un organico complessivo che prevede 208 posti di Ministro plenipotenziario;
            che il decreto legislativo del 24 marzo 2000, n. 85, emanato in attuazione della legge n. 266 del 28 luglio 1999 recante disposizioni in materia di riordino della carriera diplomatica, prevede nuove nomine al grado di Ministro plenipotenziario, a seguito di concorsi interni;
            che, rispetto ai 190 candidati, sono 15 i consiglieri di ambasciata di sesso femminile che potrebbero ambire al posto;
            che la presenza della componente femminile nella carriera diplomatica va sostenuta e rafforzata, in considerazione della particolarità e della delicatezza delle funzioni da svolgere,
            si chiede di sapere quali iniziative si intenda intraprendere per sostenere una adeguata presenza femminile a tutti i livelli della carriera diplomatica.


(3-04046)

        VEDOVATO, CADDEO, MONTAGNA, PIATTI, SARACCO. – Al Ministro degli affari esteri. – Premesso che:

            lo scorso 9 ottobre il Consiglio dei ministri (affari generali) ha accolto favorevolmente la proposta della Commissione europea di modifica del regolamento 2820/98 che accorda, a partire dal prossimo anno, la franchigia doganale senza limitazioni quantitative ai prodotti originari dei Paesi meno avanzati (PAM) nell’ambito dello schema di preferenze generalizzate, incaricando il Comitato dei rappresentanti permanenti di «istruire il fascicolo inclusi i suoi aspetti più sensibili»;
            il riso figura tra le 677 linee tariffarie interessate da questo provvedimento e una prima sommaria valutazione dei servizi della commissione ha stimato in circa un milione di tonnellate il possibile aumento delle importazioni per effetto di tale concessione: è evidente come l’avverarsi di tale previsione significherebbe la distruzione della risicoltura italiana con gravissime conseguenze anche per il territorio interessato;
            a questo occorre aggiungere le seguenti considerazioni evidenziate con forza dai risicoltori italiani:
            la potenziale pericolosità derivante dalla sproporzione esistente tra i due mercati in termini di potenziale produttivo: dai dati FAO si può stimare per i PAM una produzione di circa 60 milioni di tonnellate di risone contro i 2,6 dell’Unione europea;
            i notevoli rischi di deviazione conseguenti alla scelta di utilizzare il regolamento SPG (Sistema di preferenze generalizzate) come supporto legislativo per improprie triangolazioni. Le regole del cumulo regionale di origine di questo regolamento consentono infatti ad altri paesi, e non solo ai Paesi meno avanzati, di beneficiare di tale concessione. Tra questi vi sono, ad esempio, la Thailandia, l’India, il Pakistan e le Filippine, grandi produttori ed esportatori di riso. Al contrario i PAM risultano importatori netti per circa 1,5-2 milioni di tonnellate di risone (dati FAO); l’attuale assenza di scambi commerciali (che si vorrebbe correggere con la proposta in oggetto) può quindi essere imputata, per quanto riguarda il riso, non tanto a livello di protezione comunitaria, quanto all’attuale assenza di prodotto da esportare. Risulta altrettanto evidente che a trarre vantaggio da queste agevolazioni non sarebbero i PAM ma i paesi grandi produttori che beneficerebbero del cumulo regionale di origine;
            l’eliminazione dei dazi viene concessa senza richiedere ai paesi beneficiari alcun impegno per quanto riguarda le questioni connesse al rispetto di misure sanitarie e fitosanitarie, alla protezione dei consumatori e alla tutela ambientale e della salute degli operatori;
            l’inserimento del riso nell’elenco di tali prodotti avviene in un momento in cui il settore è in fase di riforma e sta cercando nuove regole che possano ripristinare condizioni di equilibrio di un mercato diventato critico proprio a causa delle continue agevolazioni tariffarie concesse;
            per queste ragioni i risicoltori hanno ribadito l’assoluta necessità di escludere il riso dall’elenco di cui al regolamento COM (2000) 561 e, in subordine, la necessità di sospendere con effetto immediato l’approvazione di tale atto fino a che non verrà fatta chiarezza sulle problematiche sopra esposte,
        si chiede di conoscere quali urgenti provvedimenti il Governo intenda adottare per evitare le gravi conseguenze derivanti alla risicoltura italiana dalla proposta di modificazione del Regolamento CE 2820/98 di abbattimento dei dazi d’importazione.


(3-04164)
(3-04232)