AFFARI COSTITUZIONALI (1a)

MARTEDI' 28 MARZO 2000

520ª Seduta

Presidenza del Presidente
VILLONE


Interviene il sottosegretario di Stato per i lavori pubblici Mattioli.

La seduta inizia alle ore 16,25.


IN SEDE CONSULTIVA

(4549) Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 febbraio 2000, n. 32, recante disposizioni urgenti in materia di locazioni per fronteggiare il disagio abitativo, approvato dalla Camera dei deputati.
(Parere alle Commissioni riunite 2ª e 13ª, ai sensi dell'articolo 78, comma 3, del Regolamento: esame e rinvio)

Riferisce alla Commissione il senatore BESOSTRI che, illustrato analiticamente il contenuto del provvedimento in titolo, osserva che si tratta di misure straordinarie volte ad ovviare a taluni problemi, nell'esecuzione dei provvedimenti di rilascio degli immobili per finita locazione, che si sono riscontrati nell'attuazione della legge n. 431 del 1998. In particolare, si prevede una norma di interpretazione autentica dell'articolo 7 di tale legge, disponendosi che la dimostrazione della prevista regolarità fiscale e tributaria debba essere riferita anche ai provvedimenti di rilascio emessi precedentemente alla data di entrata in vigore della legge medesima. Ritenendo sussistenti i presupposti di necessità e di urgenza, propone quindi la formulazione di un parere favorevole sul provvedimento in titolo.

Il senatore PASTORE rileva l'assoluta improprietà dell'uso dello strumento del decreto-legge per disporre norme di interpretazione autentica. Non si vede, infatti, quale sia l'urgenza di provvedere alla interpretazione di discipline contenute in una legge vigente.

Il presidente VILLONE, a quest'ultimo proposito, osserva che l'urgenza del provvedere va misurata sulla base dei problemi che interpretazioni erronee della disposizione in questione possono aver generato.

Il sottosegretario MATTIOLI osserva che dai lavori preparatori della legge n. 431 del 1998 si evince con chiarezza che l'articolo 7 di tale legge vada interpretato nel senso indicato dal decreto in esame, la cui adozione, non sarebbe stata necessaria se vi fosse stata, da parte dell'autorità giudiziaria, un'interpretazione della citata disposizione che tenesse conto della intenzione del legislatore, come chiaramente manifestata nel corso del dibattito parlamentare.
Osserva quindi che il provvedimento in esame non reca una proroga degli sfratti, ma prevede puntuali misure in favore di categorie particolarmente svantaggiate.
Il decreto in titolo si è inoltre reso necessario per ovviare all'ingiustificata lentezza delle amministrazioni regionali nell'adempimento di alcune prescrizioni fissate dalla più recente legislazione in materia.

Il presidente VILLONE, stante il concomitante svolgimento dei lavori in Assemblea propone che il seguito dell'esame sia rinviato.

Così rimane stabilito.

Il seguito dell'esame è quindi rinviato.

La seduta termina alle ore 16,35.