AFFARI COSTITUZIONALI (1a)

MERCOLEDI' 25 OTTOBRE 2000
586ª Seduta (antimeridiana)

Presidenza del Presidente
VILLONE


Interviene il sottosegretario di Stato alla giustizia Maggi.

La seduta inizia alle ore 8,50.

IN SEDE CONSULTIVA

(4846) Conversione in legge del decreto-legge 18 ottobre 2000, n. 291, recante proroga della disciplina transitoria per i termini di deposito della documentazione prescritta dall'articolo 567 del Codice di procedura civile, relativa all'istanza di vendita nell'espropriazione immobiliare.
(Parere alla 2ª Commissione, ai sensi dell'articolo 78, comma 3, del Regolamento: favorevole)

Il senatore BESOSTRI riferisce alla Commissione sul contenuto del provvedimento in titolo, la cui adozione si rende necessaria per ovviare al pericolo che molte procedure esecutive vengano dichiarate estinte a causa dei termini stabiliti nell'articolo 567 del codice di procedura civile, come riformulato dalla legge n. 302 del 1998. Tale inadeguatezza aveva spinto il legislatore a provvedere lo scorso anno con una norma transitoria. La persistente difficoltà nell'acquisizione della documentazione presso gli uffici competenti rende nuovamente necessaria una proroga. Propone pertanto la formulazione di un parere favorevole.

Il senatore PASTORE ritiene che dovrebbe essere compiuta dall'amministrazione una indagine sui singoli casi e le situazioni concrete che rendono urgente il provvedimento in titolo. In secondo luogo crede che dovrebbe essere valutata l'opportunità di fornire una più stabile disciplina alla materia ampliando i termini previsti per il compimento del procedimento di espropriazione immobiliare così da evitare la reiterazione di provvedimenti di proroga.

Ricorda peraltro che il termine di sessanta giorni previsto dalla legislazione vigente era stato introdotto, nel 1998, per rendere più serio ed affidabile il procedimento esecutivo, riducendone la durata. Crede che questo principio vada riaffermato mettendo fine alla reiterata serie di provvedimenti di proroga.

Il sottosegretario MAGGI replica a questo rilievo segnalando che la proroga si rende necessaria poiché l'organizzazione delle attività del procedimento non è ancora tale da garantire il rispetto dei tempi previsti dal nuovo articolo 567 del codice di procedura civile.

Prende quindi la parola il senatore ROTELLI, il quale stigmatizza il ricorso ad atti normativi primari per risolvere problemi derivanti da inadempienze dell'amministrazione.

Il relatore BESOSTRI segnala la difficoltà per le amministrazioni comunali di fornire in tempi certi la documentazione sulla destinazione urbanistica dell'immobile, mentre il senatore PASTORE ritiene che non possano essere imputate a queste amministrazioni particolari inefficienze nella produzione dei documenti richiesti per il procedimento esecutivo. Crede invece che il provvedimento in esame sia motivato dalla necessità di tenere in piedi una situazione di stallo in cui versano molte procedure esecutive.

Non essendovi altre richieste di parola, accertata la presenza del prescritto numero di senatori, la proposta di parere favorevole avanzata dal relatore è quindi approvata dalla Commissione.

IN SEDE REFERENTE

(4744) Deputati SABATTINI ed altri - Interventi in favore del comune di Casalecchio di Reno, approvato dalla Camera dei deputati.
(Seguito e conclusione dell'esame)

Si riprende l'esame sospeso nella seduta del 18 ottobre.

Il relatore PARDINI, dopo aver ricordato che non è stato presentato alcun emendamento, auspica una sollecita definizione del provvedimento in titolo.

Il presidente VILLONE ricorda quindi che la Commissione bilancio, nella seduta di ieri, ha formulato un parere non ostativo sul provvedimento nel presupposto che la legge finanziaria per il 2001 confermi le risorse destinate a tali finalità.

Prende quindi la parola il senatore ROTELLI il quale, pur manifestando il consenso della sua parte politica sul merito del provvedimento in esame ed anche ad una sua eventuale riassegnazione in sede redigente, osserva che questo intervento legislativo risulta frutto di inadempimenti ed inefficienze dell'amministrazione.

Il presidente VILLONE, nell'auspicare una riassegnazione del provvedimento in titolo in sede redigente, accerta la presenza del prescritto numero di senatori e pone quindi ai voti il mandato al relatore a riferire favorevolmente in Assemblea sul provvedimento ed a richiedere, conseguentemente, l'autorizzazione a svolgere la relazione orale.

La Commissione approva.

La seduta, sospesa alle ore 9,05, riprende alle ore 9,15.

IN SEDE DELIBERANTE

(483) DE CAROLIS e DUVA. - Ripristino della festività nazionale del 2 giugno
(1068) AGOSTINI ed altri. - Ripristino della festività nazionale del 2 giugno

(Discussione congiunta e approvazione, con modificazioni, di un testo unificato)

Il presidente e relatore VILLONE ricorda che i disegni di legge in titolo, il cui esame in sede referente era stato concluso nella seduta del 19 ottobre, sono stati nuovamente assegnati alla Commissione, in sede deliberante, dal Presidente del Senato su conforme avviso della Conferenza dei Presidenti dei gruppi parlamentari.

Propone quindi di acquisire la trattazione precedentemente svolta in sede referente.

La Commissione conviene.

Si passa quindi all'esame dell'emendamento riferito all'articolo 1 del testo risultante dall'unificazione dei due disegni di legge in titolo, di identico contenuto.

Accertata la presenza del prescritto numero di senatori, con il parere favorevole del rappresentante del GOVERNO, l'emendamento 1.1 è accolto dalla Commissione.

Prende quindi la parola il senatore ROTELLI il quale, nell'esprimere la sua piena adesione al contenuto dei provvedimenti in titolo, espone alcuni rilievi sulla formulazione dell'articolo 1, ritenendo preferibile affermare con chiarezza che il 2 giugno, data di fondazione della Repubblica, è dichiarato festa nazionale. Questo del resto sembra essere l'intento dei provvedimenti in titolo, come risulta dalle relazioni illustrative. In sede di valutazione storiografica osserva peraltro che oggetto del referendum istituzionale del 2 giugno 1946 non fu la scelta tra la Repubblica e la monarchia, ma piuttosto un giudizio sul comportamento di una determinata dinastia.

Il senatore DUVA pur apprezzando lo spirito che anima le osservazioni svolte dal senatore Rotelli, ritiene non opportuno modificare la formulazione dell'articolo 1 in quanto già la legge n. 260 del 1949 ha solennemente dichiarato festa nazionale la data di fondazione della Repubblica che un successivo intervento normativo, del 1977, fissò in una data diversa da quella storica del 2 giugno. Crede peraltro che il rilievo del senatore Rotelli possa essere recepito modificando il titolo del provvedimento.

Il relatore VILLONE presenta ed illustra quindi l'emendamento Tit.1.

Posto ai voti, l'articolo 1, come modificato dall'approvazione dell'emendamento, è quindi approvato dalla Commissione che, con distinte votazioni, approva quindi l'articolo 2 e l'emendamento Tit.1

Prende quindi la parola il senatore ANDREOLLI che dichiara la convinta adesione della propria parte politica al contenuto dei provvedimenti in titolo che riaffermano il significato storico della data del 2 giugno nel segno dell'unità nazionale, anche in vista dell'evoluzione in senso federale delle istituzioni repubblicane.

Anche il senatore DE CAROLIS manifesta la propria soddisfazione per l'approvazione dei provvedimenti in titolo, sui quali dichiara il proprio voto favorevole.

Il sottosegretario MAGGI dichiara, a nome del Governo, una convinta adesione al merito delle iniziative in titolo.

Posto ai voti, il testo risultante dall'unificazione dei disegni di legge in titolo di identico contenuto, come modificato dall'approvazione degli emendamenti, è quindi approvato, nel suo complesso, dalla Commissione all'unanimità.

La seduta termina alle ore 9,25.
EMENDAMENTI AL TESTO UNIFICATO
DEI DISEGNI DI LEGGE NN. 483 E 1068

1.1
IL RELATORE

All'articolo 1, comma 1, sostituire l'anno: "1997" con l'altro: "2001".
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TIT.1
IL RELATORE

Al titolo del provvedimento, dopo le parole: "2 giugno" inserire le seguenti: "data di fondazione della Repubblica".