96a Seduta (pomeridiana)


Presidenza del Presidente
GIOVANELLI

indi del Vice Presidente
LASAGNA

Intervengono, ai sensi dell'articolo 47 del Regolamento, i dirigenti generali del Ministero dell'industria, commercio e artigianato, dottor Gennaro Visconti, direttore generale della produzione industriale e dottor Umberto La Monica, direttore generale per le miniere.

La seduta inizia alle ore 15,30.

IN SEDE CONSULTIVA
(2280) Conversione in legge del decreto-legge 25 marzo 1997, n. 67, recante disposizioni urgenti per favorire l'occupazione
(Parere alle Commissioni 5a e 8a riunite: seguito e conclusione dell'esame. Parere favorevole con osservazioni)

Riprende l'esame del disegno di legge in titolo, sospeso nella seduta antimeridiana.

Il senatore CARCARINO, espresso apprezzamento per la relazione del senatore Capaldi, giudica positivamente il provvedimento nel suo complesso, dichiarando di non comprendere le riserve manifestate in questi giorni dai rappresentanti degli imprenditori nei confronti delle scelte economiche del Governo, le quali hanno invece condotto a risultati come l'abbassamento dei tassi di interesse e dell'inflazione che recano beneficio soprattutto alle imprese. Nel dettaglio, suggerisce con riferimento all'articolo 6 di tener conto delle conclusioni cui la Commissione è pervenuta al termine dell'indagine conoscitiva sul sottosuolo napoletano, eventualmente attraverso la formulazione di un ordine del giorno firmato da tutti i Gruppi da presentare in Assemblea; a tale articolo il relatore potrebbe inoltre proporre di prevedere anche il coinvolgimento in sede consultiva delle Commissioni parlamentari competenti per materia, considerata la rilevanza degli investimenti che con tale articolo si intendono attivare. Dichiara poi di concordare con le osservazioni del senatore Veltri in merito al comma 4 ed esprime perplessità in merito al contenuto del comma 7. Affermato di non condividere invece l'intervento del senatore Bortolotto in merito all'articolo 11, si sofferma sull'articolo 13 in relazione al quale sarebbe stata opportuna una più ampia illustrazione in sede di relazione di accompagnamento al disegno di legge e sottolinea, in particolare, la ristrettezza del termine indicato al comma 3 per la pronuncia di compatibilità ambientale e la dubbia validità delle indicazioni contenute nel comma 6, formulate per la prima volta dal governo Berlusconi. In conclusione, il provvedimento non ha indubbiamente la portata necessaria a soddisfare le istanze provenienti dal Paese soprattutto con riferimento alla disoccupazione intellettuale e femminile, ma rappresenta un apprezzabile impegno del Governo per attivare tutte le risorse al momento disponibili: da questo punto di vista è suscettibile di una valutazione favorevole.

Il senatore GAMBINI si sofferma sull'articolo 11 di cui sottolinea l'opportuna collocazione nel disegno di legge in esame in quanto la semplificazione procedurale in esso prevista avrà sicuramente un impatto positivo sulle attività produttive e quindi sull'occupazione. Nel ricordare che i centri storici sono stati a lungo tenuti fuori dal dibattito in materia, portato avanti prima in sede di esame dei provvedimenti sulla sanatoria edilizia e poi in sede di manovra economica di fine anno, esprime apprezzamento per la scelta del Governo di estendere anche a tali zone le procedure semplificate già previste per le altre zone del territorio comunale, nella consapevolezza che il ruolo di controllo delle amministrazioni pubbliche non risiede esclusivamente nel momento autorizzativo, ma andrebbe anzi più opportunamente rafforzato sia nella fase di pianificazione che in quella successiva del controllo. Al fine di superare gli equivoci cui ha dato luogo tale articolo, egli sottolinea poi che in primo luogo sono fatti salvi ovviamente tutti i vincoli di tutela, e che inoltre non sono affatto messe in discussione le previsioni del piano regolatore, che saranno semplicemente attuate con una procedura semplificata anche in caso di modifica della destinazione d'uso. Tale scelta è d'altra parte l'unica coerente con le esigenze di una società moderna e non a caso è stata già adottata nella gran parte dei paesi europei.

Il senatore SPECCHIA condivide le perplessità avanzate dal relatore sul comma 3 dell'articolo 1, ricordando l'esperienza della regione Puglia che in questo momento sta decidendo unanimemente alcune modifiche necessarie per migliorare il funzionamento dei consorzi di bonifica finora insoddisfacente. Dichiara invece la propria contrarietà all'articolo 6 che, in controtendenza rispetto alle esigenze da più parti sollevate, sacrifica il ruolo delle autonomie locali. Espresso il proprio favore sull'articolo 11, condivide infine con riferimento all'articolo 13 le osservazioni critiche del senatore Carcarino.

Replica il relatore CAPALDI il quale, dopo aver ricordato la definizione di area depressa di cui alla normativa vigente che ricomprende il criterio di intervento comunitario n. 5B, propone di esprimere un parere favorevole con osservazioni. All'articolo 1, sarebbe opportuno prevedere per l'individuazione dei progetti anche il criterio della cantierabilità dell'opera, suggerire la realizzazione di invasi a scopi plurimi, sostituire la figura dei consorzi di bonifica con quella dei concessionari, attivare un maggior coinvolgimento delle regioni prevedendo l'intesa della Conferenza Stato-regioni; si potrebbe suggerire infine di evitare sovrapposizioni in sede di pianificazione tra le previsioni di cui alla legge n.183 del 1989 e quelle della legge n. 36 del 1994. All'articolo 6, le osservazioni dovrebbero riguardare: la previsione di un'attività sostitutiva posta in essere da figure tecniche anzichè istituzionali, il coinvolgimento delle Commissioni parlamentari come suggerito dal senatore Carcarino, nonchè la necessità di un chiarimento circa le effettive esigenze di personale del Ministero dell'ambiente e le prospettive future di tale struttura in termini organizzativi. Dichiarato poi di condividere l'opportunità di un ordine del giorno su tale articolo nei termini indicati dal senatore Carcarino, il relatore esprime l'avviso che l'articolo 11 abbia una validità che va salvaguardata e che l'impianto normativo delineato nei commi 1, 3 e 5 dell'articolo 13 sottenda un quadro di riferimento non ordinario, per cui è comprensibile l'abbreviazione dei termini previsti per la pronuncia sulla compatibilità ambientale.

Il presidente GIOVANELLI propone di conferire mandato al relatore di redigere un parere favorevole con osservazioni nei termini testè esposti in replica.

Il senatore VELTRI, intervenendo per dichiarare il voto favorevole del proprio Gruppo, sottolinea l'esigenza che i progetti delle opere di cui agli articoli 1 e 6 siano coerenti rispettivamente con le disposizioni delle leggi nn. 183 del 1989 e 36 del 1994. Con riferimento ai poteri sostitutivi esercitabili da figure tecniche, dichiara di preferire una soluzione più flessibile in cui il ruolo dei tecnici possa alternarsi con quello dei soggetti istituzionali; non concorda invece con il suggerimento di prevedere un parere delle Commissioni parlamentari competenti in quanto ciò potrebbe costituire un notevole appesantimento procedurale.

Il senatore BORTOLOTTO dichiara che si esprimerà favorevolmente sulla proposta del Presidente a condizione che il parere non contenga il suggerimento di prevedere l'intesa della Conferenza Stato-regioni, giudichi opportuna la proposta di potenziare l'organico del Ministero dell'ambiente con esperti e tecnici e proponga di aggiungere, accanto ai consorzi di bonifica, la figura dei concessionari pubblici. Ribadisce poi la propria contrarietà all'articolo 11, rilevando che i centri storici rappresentano una piccola parte dei territori comunali, che la normativa vigente prevede dei termini abbastanza stretti per le autorizzazioni, che i ritardi accumulati sono imputabili a motivi strutturali e non procedurali e che le opere attuabili attraverso la procedura semplificata possono anche comportare modifiche rilevanti dei fabbricati.

Il senatore CARCARINO annuncia voto favorevole, dichiarando di non ritenere indispensabile l'osservazione circa il parere delle Commissioni parlamentari.

Il relatore CAPALDI ritiene invece necessario il suggerimento di prevedere il parere parlamentare, mentre non può condividere le richieste del senatore Bortolotto, ad eccezione del riferimento dei concessionari pubblici.

Dopo che i senatori SPECCHIA e LASAGNA hanno annunciato voto favorevole ed il senatore BORTOLOTTO ha annunciato voto contrario, è posta ai voti ed accolta la proposta di conferire mandato al relatore di redigere un parere favorevole con le osservazioni emerse dal dibattito ed accolte dal relatore stesso.

SULLA PUBBLICITÀ DEI LAVORI
(R033 004, C13a, 0010°)
Il presidente GIOVANELLI fa presente che è stata avanzata, ai sensi dell'articolo 33, quarto comma, del Regolamento, la richiesta di attivare l'impianto audiovisivo per lo svolgimento delle audizioni all'ordine del giorno. Avverte che, in previsione di tale richiesta, il Presidente del Senato ha già preannunciato il proprio assenso. La Commissione aderisce alla richiesta anzidetta e conseguentemente viene adottata detta forma di pubblicità.

PROCEDURE INFORMATIVE
Audizione, ai sensi dell'articolo 47 del Regolamento, di rappresentanti del Ministero dell'industria, commercio e artigianato in relazione ai disegni di legge nn. 64, 149 e 422
(R047 000, C13a, 0004°)
Il presidente GIOVANELLI dà conto dell'assenza del dottor Ettore Rossoni, direttore generale per le fonti di energia, anch'egli designato dal Ministro dell'industria a prendere parte alle audizioni odierne; il Presidente si scusa con l'interessato per il protrarsi dei lavori sul precedente punto dell'ordine del giorno, che hanno prodotto l'incompatibilità di orario con gli impegni internazionali del direttore generale, e dà notizia del deposito, agli atti della Commissione, della relazione scritta che il dottor Rossoni avrebbe tenuto.

Ha la parola il dottor LA MONICA, il quale dichiara che le necessità di modifica testuale dei disegni di legge presentati in Senato sulla valutazione di impatto ambientale derivano dalla recente approvazione della direttiva 97/11/CE, nonchè dall'emanazione - con decreto del Presidente della Repubblica 12 aprile 1996 - di un atto di indirizzo e coordinamento per le valutazioni di rilevanza regionale. Appare auspicabile non estendere ulteriormente l'ambito di applicazione della procedura ad altre tipologie di opere, escluse dagli atti normativi citati: essi rispettano i requisiti comunitari che, peraltro, realizzano uno standard accettabile di compatibilità dello sviluppo con la salvaguardia dell'ambiente.
Nel settore delle industrie estrattive, la normativa comunitaria prevede l'assoggettamento a valutazione di impatto ambientale delle cave, miniere o torbiere, soltanto laddove superiori a determinate dimensioni: il testo dei disegni di legge dovrebbe uniformarsi a tali soglie, così come dovrebbe rendere partecipe il Ministero dell'industria alla redazione delle norme tecniche conseguenziali alla legge; tale tipo di intervento consentirebbe, tra l'altro, di adeguare la normativa alle specificità di tale tipo di industria, che per quanto riguarda la delocalizzazione presenta profili peculiari di inestensibilità delle previsioni di ordine generale.

Il dottor VISCONTI richiede certezza di tempi affinchè gli operatori economici non siano scoraggiati, nella loro programmazione imprenditoriale, dall'imponderabilità dipendente dall'alea di un procedimento privo di termini perentori; già l'atto Senato n. 1034 valorizzava tale esigenza, che potrebbe essere soddisfatta laddove, al superamento dei termini individuati nei disegni di legge nn. 64 e connessi, conseguisse una sanzione ispirata al meccanismo del silenzio-assenso. Concorda con l'invito a rivedere i testi proposti alla luce della nuova direttiva comunitaria e dell'atto di indirizzo e di coordinamento, almeno per quanto riguarda il loro capo IV; una comparazione degli interessi in gioco in sede attuativa, poi, non può prescindere dalla previsione del concerto del Ministero dell'industria per l'emanazione dei relativi decreti. Infine, invita a definire standards certi per l'industria chimica e siderurgica, che non lascino eccessivo margine di modifica alla normativa vigente e che si armonizzino con le soglie-limite previste dalle direttive comunitarie.

Seguono due domande rivolte dal senatore BORTOLOTTO: da un lato interessa conoscere se vi sono stati effetti distorsivi della concorrenza, a seguito del decreto del Presidente della Repubblica 12 aprile 1996; dall'altro lato ci si chiede come riformulare l'allegato A dei disegni di legge, in rapporto alle industrie estrattive.

Il dottor VISCONTI risponde che un certo margine di oscillazione, nelle valutazioni delle regioni italiane, è inevitabile, potendovi essere territori a maggiore rischio idrogeologico ovvero aree a maggiore rischio sismico, con conseguente adattamento delle priorità dei soggetti politici locali. Eppure, il margine di discrezionalità desumibile dai disegni di legge potrebbe essere eccessivo, dando luogo a quegli effetti distorsivi della concorrenza che non si sono verificati a seguito dell'atto di indirizzo e di coordinamento.

Il dottor LA MONICA auspica che l'allegato A ai disegni di legge specifichi l'assoggettamento o meno a valutazione di impatto ambientale per ciascuna delle tipologie di attività estrattiva, superando l'attuale indeterminatezza per alcune fattispecie; si riserva, in proposito, di far pervenire al relatore apposita nota scritta.

Il presidente LASAGNA, dopo aver ottenuto dal dottor LA MONICA notizie circa l'imminente deposito al Ministero dell'ambiente da parte dell'Agip della relazione sulla subsidenza da attività estrattive in Adriatico, ringrazia i soggetti intervenuti e dichiara chiusa l'audizione.

INTEGRAZIONE DELL'ORDINE DEL GIORNO DELLE SEDUTE DI DOMANI
(A007 000, C13a, 0016°)
Il presidente GIOVANELLI avverte che l'ordine del giorno delle sedute della Commissione di domani, giovedì 17 aprile 1997, è integrato con l'esame congiunto dei disegni di legge nn. 64, 149 e 422.

Prende atto la Commissione.

La seduta termina alle ore 17.